ORNAMENTO Flashcards
Elementi dell’arte decorativa? Definizione decorazione e pattern?
-L’ARTE DECORATIVA (prima ancora del pattern) viene classificata come un’arte minore nel 1500, in quanto vi era una forte divisione tra arti maggiori (pittore) e arti minori (decoratore).
Nel 1800/1900 ci fu un trionfo del piano e si decidette di considerare la decorazione sulle superfici planari.
ELEMENTI ARTE DECORATIVA:
-GESTALTUNG= collegata alla disposizione delle forme decorative (non dipendenti dalla superficie, siccome hanno vita utonoma).
-DECORAZIONE= in latino “decus, decoro” significa ornamento, bellezza.
-ORNAMENTUM=deriva da “ordo, ordinis” che significa senso di ordine e di adeguata disposizione degli elementi, ma anche tramare un inganno. In greco invece “kosmein, kosmos” significa ordine.
->vediamo come nella decorazione sia necessaria una REGOLARITA’ e un ORDINE.
-le decorazioni si riproducono in natura tramite un PROCESSO AUTONOMO
-la LINEA, come un elemento dinamico, che da vita, è fondamentale nella decorazione (è invece assente nell’impressionismo).
-gran parte della decorazione si basa su ASTRAZIONE, RITMICITA’ e SINTESI.
-DECORAZIONE: ha un significato polisemico e ha il compito di eliminare l’horror vacui.
-PATTERN: è una decorazione sul piano che investe la superficie in modo omogeneo. es. carta da parati.
DAS ARGUMENT ET DAS ORNAMENT?
-Alois Riegl introduce in relazione all’arte decorativa il concetto “DAS ARGUMENT ET DAS ORNAMENT”, i quali stanno in un rapporto dialettico : DAS ARGUMENT=il soggetto, il significato; DAS ORNAMENT= valore decorativo.
-Ne parla nel libro “industri artistica tardoromana” dove scrive i modi in cui si manifesta i KUNDSTWOLLEN, per questo divide l’archietttura+ le arti decorative (dove si manifestano le leggi legata alla volontà artistica) da la scultura e la pittura (dove il contenuto non segue le leggi dell’ornament. (vedi dopo)
-Per Riegl mentre nelle civiltà preclassiche i due componenti coesistevano,
la ROTTURA tra i 2 componenti inizia nelle CIVILTA’ CLASSICHE e in particolare Greci realizzeranno la divisione cornice ornamentale e riempimento figurativo(inizio rappresentazione di un soggetto realistica e figurativo) in maniera artisticamente perfetta: come si vede nel vaso del dypilon.
(Tuttavia una prima divisione tra argument e ornament fu realizzata dagli assiri-> serie di palmette assire apriranno la starda la futuro ornament.)
-QUINDI:
1)ETA’ ARCAICA-> per quanto riguarda le civiltà preclassiche, sono connessi. Iniziano a staccarsi prima con gli assiri e poi con i greci.
2)ETA’ NATURALISTICA-> sono staccati a causa della preponderanza dell’elemento figurativo come “argument” e il valore secondario “dell’ornament”
3)ETA’ CONTEMPORANEA-> iniziano piano piano ad unirsi, fino ad arrivare a formare la stessa cosa.
es.
-Simbolismo (nasce nella seconda metà del 1800): gli artisti dipingono la realtà secondo le proprie sensazioni e stati d’animo. E’ un’arte: ideista(manifesta un’idea unita ad un dato esperebile con i sensi); sintetica(pochi colori no fumature); soggettiva (ciascun artista vede la realtà e la riproduce secondo la propria visione; DECORATIVA(=ornament e argumetn si incontrano.
-Klimt(inizio 1900, maggior esponente dell’art noveau) da la stessa importanza anche alla decorazione: nei suoi dipinti ci sono elementi fitomorfici, spirali, forme ovulari..
-Astrattismo geometrico (anni 20’/30’): rettificazione delle forme sinuose e fitomorfiche dell’art noveau (=diffusasi alla fine del 1800/inizio del 1900, influenza le arti applicate e l’architettura, e si sviluppa con caratteri e nomi differenti: es. Modernismo in Spagna, Liberty in Italia, Modern Style in Inghilterra.
Riflette le esigenze della media e piccola borghesia per la realizzazione gli oggetti industriali con una dignità artistica.)
-The Optical Art (anni 60’) : arte che, attraverso un pattern, stressa l’occhio.
-Keith Haring (II metà 1900, Stati Uniti ): es. Untitled, 1984. Arcaismi e contemporaneismi si influenzano. In keith haring anche l’ornamento parla e ha una storia da raccontarci ed è basato sulla linea piena di vita e vibrante.
Questa linea gli consento di argomentare sulla crisi della civiltà.
-Kusama(II metà del 1900, Giappone) : si differenzia da Haring e non utilizza la linea.
L’artista non è così lontana dal dibattito artistico tra la consapevolezza dell’oggetto secondario industriale e quello creato dall’artista. La natura è il settoria primario, secondario è ciò che propone l’industria.
Come ci si rapporta l’artista?
In Duchamp primativizza il secondario in un modo concettuale mettendo la sua firma (orinatoio, ruota di bicicletta), meeeentre la creatività di Kusama deve anche negare l’oggetto, perchè si trova a che fare con oggetti già prodotti.
es. Accumulation, dove il divano è un oggetto industriale, su cui viene fatta crescere una vegetazione indefinita che ha un’origine parabiologica.
ALOIS RIEGEL?
-Storico dell’arte austriaco, nato nel 1858, appartenente alla scuola viennese di storia dell’arte.
-OPERE:
1) “Industria artistica tardoromana” dove riflette sulle condizioni migliori nella quale il kundstwollen si manifesta, analizzando la differenza tra architettura+ arti decorative=seguono le leggi dell’ornament, manifestando le leggi del kundstwollen e scultura+ pittura=non seguono le leggi dell’ornament.
2)”Stilgrafen: problemi di stile” è concepito in risposta ai seguaci di Semper (architetto ed estetologo tedesco), il quale sosteneva che l’arte era un prodotto diretto dei materiali e delle tecniche. Qui invece Riegel, attraverso un’analisi dello studio della storia dell’ornamento dall’antico Egitto in avanti, dimostra che lo stile ornamentale è indipendente dallo sviluppo tecnico e materiale, e invece dipende dal KUNSDTWOLLEN=significa “volontà artistiche/la spinte creative dell’uomo” ed è il modo in cui ogni cultura percepisce e interpreta il mondo in base ad una visione che cambia per nazione, luogo e tempo.
Riegl esamine i Kunstwollen dell’arte egizia, greca classica e romana, ribadendo LA SVALUTAZIONE DEL SUPPORTO-SUPERFICIE: ciò che conta è la PELLE DECORATA. (come sotiene anche Owen Jones).
->All’interno del libro sono contenute delle immagini in bianco e nero, realizzate conun tratto molto leggere, che fanno “dimentare” il supporto fisico.
3)”Grammatica storica delle arti figurative” dove sostiene la convinzione per cui la storia dell’arte è la storia dei risultati raggiunti dalla creatività artistica dell’uomo in gara con la natura. Secondo questa concezione nell’antichità venivano presi come esemopio i modelli inorganici e prevedibili-> stilizzazione, non vi era quindi una distanza tra argument e ornament.
OWEN JONES?
-Nato a Londra nel 1809, è stato architetto, disegnatore e scrittore inglese.
Dopo numerosi viaggi, tra cui quello in Grecia dove incontrò Semper, iniziò la sua carriera.
-Nel 1851 fu incaricato come supervisore dei lavori nella Great Exposition di Londra, dove si distinse per i disegni e le decorazioni, come quella del Crystal Palace (l’edificio espostivio della mostra temporanea ideato da Paxton e fatto costruire in ferro e vetro in stile vittoriano).
Utilizzò una soluzione decorativa per la struttura che non prevedeva ornamenti (in quanto si trattava di una struttura a serra, su cui appicare un pattern non aveva senso), ma puntò sull’incoroporeo servendosi dei colori primari e combinandoli tra loro:
1)ROSSO=intradosso travi (che quindi sembrano dritte)
2)GIALLO=dilata le parti rotonde delle colonne
3)BLU=restringe le parti concave dei capitelli
Tutto questo tenendo presente la teoria del contrasto simultaneo di Chevreul: i colori primari sono combinati dando come risultato il bianco che neutralizza la struttura e ne confonde le forme. -> soluzione ingegnosa, ma ci sono diversi dubbi sulla sua funzione pratica.
-Jones applicò le sue teorie decorative anche nel settoretessilee nella produzione ditappeti.
1)”Grammar of ornaments” (1856)
-si tratta di un’analisi del repertorio dei pattern decorativi utilizzati da diverse civiltà, non per imitarli, ma per capire come ciscuna civiltà ha visto la natura e da essa ha “tratto” le lingue decorative.
->il decoratore si deve muovere tra natura e storia (come guide)
-CAPITOLI:
-ornaments savage of tribes: primo capitolo dedicato alle decorazioni nelle civiltà antiche.
-poi procede con l’evoluzione dell’ornamento, unendo civiltà antiche a nuovi gruppi->inserisce concetti storico-geografici, nozioni etcnico-culturali e periodizzazioni storico-artistiche.
-leaves and flowers from Nature: capitolo finale dedicato alla sequenza formale del loto egizio-palmetta greca (=loto egizio visto dall’alto+visto di fianco)-foglia di acanto (=si tratta di un’acantizzazione della palmetta)-> questo mostra come ci sia una PARABIOLOGIA DELLE FORME, cioè una continua evoluzione in cui ogni forma successiva contiene quelle originarie.
Questa ultima sezione è organizzata da Christopher Dresser (naturalista e scienziato).
Jones ha la necessità di tornare in contatto con l’osservazione della natura, la quale però deve essere reinterpretata “la vera arte consiste nell’idealizzare e non nel copiare la natura”.
Quindi tramite l’osservazione di fiori e foglie si deve essere in grado di sollecitare la nascita di nuovi progetti.
Ciò che conta anche per lui è la pelle dell’ornamento è immateriale, siccome la possiamo emancipare dai limiti della superficie che l’accoglie. Ha una sua volontà.
WILLIAM MORRIS E CHRISTOPHER DRESSER?
WILLIAM MORRIS (inglese)
-è stato legato dalla critica alla fondazione del Bauhaus (=scuola del design industriale).
-la sua concezione di arte è totale e artigianale
CHRISTOPHER DRESSER
-è un botanico e infatti il suo sguardo è quello di uno che ha studiato il campo dei vegetali
Le tavole di Dresser nella grammar of ornaments, troppo legate alla natura (troppi dettagli e precisione, painte al vero), per Jones sono da prendere come spunto per il pattern (ma non copiare!)
SEMPER? (farlo se hai tempo)
-idea contrapposta rispetto a Riegl: il materiale di supporto e la tecnica di realizzazione sono fattori da cui dipende l’ornamento.