Lezione 13 Flashcards

Monitoraggio biologico ed esposizione ad agenti chimici

1
Q

Tipologie di assorbimento delle sostanze

A
  • via inalatoria
  • via digestiva
  • via cutanea
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2
Q

I fattori che condizionano la risposta dell’organismo ad una sostanza tossica in realtà sono diversi:

A
  • le proprietà fisico chimiche ( lipofilo, solubile )
  • la capacità di penetrare in determinate barriere dell’organismo,
  • la modalità di interazione con altri tossici,
  • fattori biologici e fattori ambientali che moderino il numero di molecole legate attivamente
    ai siti vitali, che sono quelle che determinano la risposta dell’organismo
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3
Q

definizione di DOSE

A

concentrazione di una sostanza a livello di un sito dell’organismo dove essa causa gli effetti

Numero di molecole legate attivamente ai siti attivi

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4
Q

puoi misurare direttamente la dose ? Cosa usi?

A

NO
la dose si misura indirettamente studiando i parametri biologici chiamati indicatori di dose

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5
Q

organo critico

A

organo o processo biologico nel quale si manifesta l’effetto critico

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6
Q

effetto critico

A

prima modificazione rilevabile a seguito dell’esposizione alla concentrazione critica

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7
Q

monitoraggio biologico

A

valutazione dell’esposizione del rischio per la salute, in rapporto ad appropriati riferimenti, attraverso la misurazione di alcuni parametri nei tessuti, nei secreti, o nell’aria espirata del soggetto esposto ad agenti presenti nel luogo di lavoro. Tali
parametri sono definiti indicatori biologici

determina la presenza della sostanza chimica effettivamente assorbita

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8
Q

concentrazione critica

A

concentrazione più bassa capace di determinare un effetto misurabile.

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9
Q

meccanismi di azione dei tossici industriali

A
  • Fisico competitivo, ovvero i tossici che provocano degli effetti di tipo deterministico,
  • Enzimatico o allergizzante,
  • Ossidativo, quelli che provocano degli effetti di tipo stocastico ( mutageno )
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10
Q

stima/curva dose effetto

A
  1. dose sicura = non effetti
  2. effetti tollerabili
  3. effetti avversi
  • alterazioni precoci = per esempio negli esposti al piombo abbiamo alterazioni nella sintesi dell’eme o nel monossido di carbonio e difficoltà di concentrazione
  • alterazioni precliniche
  • alterazioni cliniche = sintomi conclamati
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11
Q

monitoraggio ambientale

A

valutazione dell’esposizione ambientale del rischio della salute in rapporto ad appropriati riferimenti e attraverso la misura degli agenti nocivi usualmente nell’atmosfera e nell’ambiente di lavoro.

il monitoraggio ambientale dovrebbe sempre essere affiancato dal monitoraggio biologico

il monitoraggio biologico è utile per la valutazione dell’esposizione lavorativa ed è complementare e non sostitutivo del monitoraggio ambientale; questo perché il monitoraggio biologico può essere influenzato in maniera importante dalle attività extra lavorative e dagli stili di vita

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12
Q

indicatori del monitoraggio biologico

A
  • Indicatori di dose interna: ci dicono quant’è la quantità di tossico che è stata assorbita e
    quindi presente all’interno dell’organismo
  • Indicatori di effetto: non ci dicono la dose di benzene, ma l’effetto di quel benzene
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13
Q

Condizioni essenziali per un corretto monitoraggio biologico sono:

A
  • Esistenza di indicatori: non tutti i tossici hanno a disposizione degli indicatori ( non esiste per la formaldeide )
  • Disponibilità dei campioni biologici: nei lavoratori è sempre disponibile, se parliamo invece
    di popolazione generale non sempre è disponibile
  • Conoscenza delle relazioni causa-effetto e dose-risposta
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14
Q

Quando il medico competente sceglie di fare il monitoraggio biologico ?

A

Quando si aspetta di avere delle esposizioni superiori a quelle della popolazione generale non occupazionalmente esposta

Quindi il monitoraggio biologico mi serve sia per stimare, accertare l’esposizione, sia per
caratterizzare il rischio ovvero per definire quali effetti sulla salute io mi aspetto.

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15
Q

l’esposizione al cancerogeno e l’incremento del rischio sono correlati a cosa ???

A

alla DOSE !!!!!!!! è quella che fa la differenza.
L’agente cancerogeno in sé può determinare un incremento del rischio solo in considerazione
della dose
Sulla base delle curve dose-risposta, posso dire se quell’esposizione era tale da incrementare il
rischio. Se l’esposizione era molto più bassa e sovrapponibile a quella della popolazione generale
non occupazionalmente esposta, il tumore che insorge non può essere definito come di origine
occupazionale.

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16
Q

differenza tra organo critico e organo bersaglio

A
  • l’organo critico è il primo organo in cui si manifesta l’effetto
  • l’organo bersaglio è il primo organo in cui si verifica l’effetto patologico.
17
Q

valori di riferimento ( monit bio )

A

livelli di indicatori biologici presenti nelle matrici biologiche che sono riscontrabili nella popolazione generale non occupazionalmente esposta

18
Q

indicatori biologici di esposizione (BEI)

A

**valori biologici **di esposizione per differenti sostanze, che ci aiutano a confrontare i livelli di tossici che noi misuriamo nei nostri laboratori con quelli attesi per coorti di lavoratori con simile esposizione

19
Q

primi effetti che determina il piombo

A

alterazioni causate dal piombo sono principalmente a carico della sintesi dell’eme
Negli esposti al piombo la misura dell’ala deidratasi ci consente di vedere i primi effetti che
l’esposizione del piombo ha sulla sintesi dell’eme

Prima di avere i sintomi sono in grado di determinare e evidenziare gli effetti subcritici e quindi agire
preventivamente per fare in modo che la catena non progredisca e quindi non si abbia l’effetto
clinico

20
Q

forme cliniche di intossicazione da piombo

A
  • Effetti precoci possono essere: la facile stancabilità, la diminuzione dell’appetito, difficoltà
    digestive, dolori addominali, gastriti, duodeniti generalmente reversibili.
  • Intossicazioni acute o subacute possono generare: anemie, orletto gengivale di Burton,
    coliche addominali clinicamente indistinguibili da un addome acuto (in passato era
    frequentissimo che lavoratori o soggetti in preda ad una colica saturnina venissero aperti dal
    chirurgo addominale cercando una peritonite), neuropatie periferiche, encefalopatie.
  • Sequele cliniche: sclerosi renale, ipertensione arteriosa, aterosclerosi diffusa.
21
Q

segni tipici di esposizione a piombo

A
  • punteggiatura basofila nella valutazione dell’esame emocromocitometrico
  • orletto gengivale di Burton ( violaceo )
  • paralisi del nervo radiale caratterizzata da paralisi del nervo e riduzione della velocità di conduzione delle fibre del nervo ulnare
22
Q

effetti del problema odierno = l’esposizione a basse dosi di piombo

A
  • incremento della pressione arteriosa
  • effetti sul sistema riproduttivo, quindi alterazioni del liquido seminale, aborti spontanei e basso peso alla nascita nei figli di lavoratori esposti
  • Effetti sul sistema neuroendocrino: incremento della prolattina
  • Effetti neurotossici e comportamentali sono: l’incremento dei disturbi neuropsichici e riduzione
    della performance delle prove verbali, psicomotorie e di memoria, test di destrezza e di velocità
    motoria

riduzione del Q.I. di 1,3 punti per ogni incremento di 5 μ g/dl di piombo