Ipertensione, Arteriopatie Flashcards

1
Q

Quali sono i principali fattori di rischio cardiovascolare modificabili?

A

I principali fattori di rischio modificabili includono lo stile di vita (come il consumo di tabacco), l’ipertensione, il diabete, l’ipercolesterolemia, l’obesità addominale e la mancanza di attività fisica.

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2
Q

Qual è l’incidenza stimata dell’ipertensione arteriosa nella popolazione generale?

A

L’incidenza stimata dell’ipertensione arteriosa nella popolazione generale è del 20%, ma può salire al 50-60% tra coloro che hanno più di cinquant’anni.

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3
Q

Come varia l’incidenza dell’ipertensione arteriosa a livello mondiale?

A

L’incidenza dell’ipertensione arteriosa era del 26,4% della popolazione mondiale nel 2000, con circa 972 milioni di adulti affetti.

Questa proporzione è destinata ad aumentare, soprattutto nei Paesi sviluppati.

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4
Q

Che cos’è l’ipertensione sistolica isolata e come si manifesta negli anziani?

A

L’ipertensione sistolica isolata è caratterizzata dall’elevazione della pressione sistolica, senza aumento della diastolica.

Negli anziani, è dovuta all’irrigidimento dell’aorta causato dalla sclerosi arteriosa, con conseguente perdita dell’effetto Windkessel.

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5
Q

Quali sono gli organi bersaglio dell’ipertensione arteriosa?

A

Gli organi bersaglio dell’ipertensione includono il cuore, cervello, aorta, vasi periferici e reni.

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6
Q

Quali malattie sono strettamente correlate all’ipertensione arteriosa?

A

Le malattie correlate all’ipertensione arteriosa includono:

  • l’insufficienza renale terminale
  • infarto e scompenso cardiaco
  • ictus ischemico
  • vasculopatia periferica.
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7
Q

Cosa si intende per pressione clinica?

A

La pressione clinica è la pressione misurata nell’ambulatorio del medico, con il paziente seduto di fronte al medico, e viene letta sulla colonna di mercurio o sulla lancetta dell’aneroide.

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8
Q

Come viene eseguito l’ABPM e qual è il suo scopo?

A

L’ABPM, o monitoraggio ambulatorio della pressione arteriosa, viene eseguito tramite un apparecchio portatile che gonfia il bracciale a intervalli regolari durante l’attività quotidiana del paziente.

Il suo scopo è fornire una valutazione continua della pressione arteriosa, inclusa quella notturna e durante il sonno.

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9
Q

Perché la misurazione della pressione ambulatoriale è solitamente più alta rispetto a quella domiciliare?

A

La misurazione ambulatoriale è solitamente più alta a causa dell’effetto camice bianco, dove la pressione aumenta per una situazione d’ansia.

Questo effetto riflette la suscettibilità del paziente all’aumento della pressione arteriosa in risposta a stimoli ambientali.

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10
Q

Qual è la corretta posizione del bracciale dello sfigmomanometro durante la misurazione clinica?

A

Il bracciale dello sfigmomanometro deve essere posizionato al livello del cuore del paziente durante la misurazione clinica.

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11
Q

Quali sono i vantaggi degli apparecchi automatici per la misurazione della pressione arteriosa?

A

Gli apparecchi automatici sono più stabili, hanno una scadenza molto più lunga e non sono soggetti alle irregolarità legate alla manualità dell’operatore.

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12
Q

Quali sono le considerazioni per l’uso degli apparecchi da polso rispetto a quelli da braccio?

A

Gli apparecchi da polso sono pratici e possono essere utilizzati in qualsiasi momento della giornata senza spogliarsi, ma sono meno accurati rispetto a quelli da braccio e devono essere posizionati correttamente al livello del cuore.

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13
Q

Perché è importante che il paziente rimanga seduto per almeno 5 minuti prima della misurazione della pressione arteriosa?

A

È importante per ottenere una stima stabile della pressione arteriosa, evitando influenze da attività recenti o cambiamenti di postura.

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14
Q

Quali sono le soglie che definiscono l’ipertensione arteriosa secondo le linee guida europee?

A

Nella misurazione clinica: La pressione sistolica uguale o superiore a 140 mmHg e la diastolica uguale o superiore a 90 mmHg definiscono l’ipertensione arteriosa.

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15
Q

Come si determina la pressione sistolica utilizzando un sfigmomanometro a mercurio?

A

La pressione sistolica si determina osservando il punto in cui la lancetta inizia a oscillare e ascoltando con il fonendoscopio per l’inizio della percezione dei toni di Korotkov.

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16
Q

Perché è importante misurare la pressione arteriosa in entrambe le braccia?

A

Per assicurarsi che non ci siano differenze significative che potrebbero indicare condizioni come la stenosi/aterosclerosi dell’arteria succlavia.

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17
Q

Come si deve comportare un medico quando misura per la prima volta valori pressori superiori a 140/90 mmHg?

A

Il medico deve confermare la presenza di ipertensione con ulteriori misurazioni in ambulatorio o domiciliari e considerare il contesto clinico del paziente per valutare correttamente i risultati.

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18
Q

Qual è la raccomandazione per la frequenza delle misurazioni della pressione arteriosa in base ai valori rilevati?

A

Misurare ogni 5 anni se la pressione è ottimale, ogni 3 anni se è normale, almeno una volta all’anno se è normale alta.

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19
Q

Come devono essere effettuate le misurazioni della pressione domiciliare?

A

Si effettua una prima misurazione e una seconda dopo tre minuti, considerando valida la media delle due. Se la differenza è superiore a 5 mmHg, si ripete una terza misurazione e si calcola la media delle ultime due.

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20
Q

Quando è consigliato misurare la pressione al mattino ?

A

È consigliato misurare la pressione al mattino appena svegliati, dopo aver urinato/evacuato, e prima di assumere farmaci.

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21
Q

La pressione alta causa sintomi diretti?

A

No, la pressione alta non causa sintomi diretti. L’idea che mal di testa o scotomi siano legati alla pressione alta è errata.

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22
Q

Cos’è il “dipping pressorio notturno”?

A

È un fenomeno fisiologico in cui la pressione sanguigna diminuisce di 10-15 mmHg durante il sonno rispetto ai valori della veglia.

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23
Q

Quali sono i disturbi comunemente ma erroneamente attribuiti all’ipertensione?

A

Cefalea, ronzii auricolari, vertigini, pseudo vertigini, epistassi, emorragie congiuntivali, e sintomi tipici degli attacchi di panico o di ansia.

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24
Q

Qual è la causa più comune di epistassi e come l’ipertensione influenza questo evento?

A

La causa più comune è anatomica e/o locale (varici locus Valsalvae). L’ipertensione non aumenta il sanguinamento, ma la pressione arteriosa può aumentare in seguito alla reazione emotiva al sanguinamento.

25
Q

Quali esami ematochimici/strumentali di routine sono consigliati per la gestione del paziente iperteso?

A

Emocromo completo, potassiemia, sodiemia, creatininemia, esame urine, glicemia basale, profilo lipidico completo, uricemia, ECG, esame del fundus oculi.

26
Q

Qual è la differenza tra aterosclerosi e aterotrombosi?

A

L’aterosclerosi è l’indurimento del vaso arterioso causato dalla formazione di ateromi.

L’aterotrombosi è la combinazione di aterosclerosi e trombosi, dove l’accumulo di materiale lipidico può necrotizzarsi, creando un substrato per la formazione di trombi sulla placca aterosclerotica.

27
Q

Cosa si intende per arteriosclerosi e come si differenzia dall’aterosclerosi?

A

L’arteriosclerosi è l’indurimento delle tonache arteriose, come la sclerosi calcifica della media di Mönckeberg o l’arteriolosclerosi, e non è un sinonimo di aterosclerosi, che è specificamente l’indurimento del vaso arterioso causato dalla formazione di ateromi.

28
Q

Quali sono le differenze tra trombo iniziale e trombo di propagazione?

A

Il trombo iniziale è prossimale nel vaso, di tipo piastrinico o “bianco” con scarsa componente fibrinica e non occlusivo.

Il trombo di propagazione è più distale, costituito da fibrina e globuli rossi, noto come trombo “rosso” e può occludere il vaso.

29
Q

Quali sono le principali conseguenze dell’aterosclerosi?

A

Le principali conseguenze dell’aterosclerosi includono la formazione di placche che possono fissurarsi o rompersi, portando alla formazione di trombi. Questi trombi possono essere incorporati nell’ateroma, embolizzare causando occlusione distale, o causare infarti e ictus.

30
Q

Cos’è la vasculopatia periferica (PAD) e perché è spesso sottovalutata?

A

La vasculopatia periferica (PAD) è una condizione vascolare grave che può condurre a morte per infarto, ictus o insufficienza renale. È spesso sottovalutata perché è asintomatica per gran parte del suo decorso, rendendo difficile la diagnosi precoce.

31
Q

Come viene diagnosticata la vasculopatia periferica?

A

La diagnosi della vasculopatia periferica viene fatta misurando l’indice caviglia-braccio (ABI), che confronta la pressione sistolica alla caviglia con quella al braccio. Un valore di ABI < 0.9 indica la presenza di vasculopatia periferica.

32
Q

Quali sono i principali fattori di rischio per le patologie cardiovascolari (CV)?

A

Fattori genetici
Obesità
Diabete
Iperomocisteinemia
Stato di ipercoagulabilità
Abitudini dietetiche
Poco movimento
Ipertensione
Dislipidemia
Infezioni
Fumo
Età
Sesso maschile

33
Q

Quali sono i 9 fattori di rischio modificabili per le patologie cardiovascolari?

A
  • Fumo
  • Ipertensione
  • Diabete
  • Obesità centrale
  • Dieta
  • Attività fisica
  • Alcool (protettivo)
  • Rapporto ApoB/ApoA1
  • Fattori psicosociali
34
Q

Qual è il valore target di LDL per un paziente che ha già avuto un infarto?

A

Il valore target di LDL per un paziente che ha già avuto un infarto è di 55 mg/dl.

35
Q

Quali sono le opzioni terapeutiche croniche per le malattie cardiovascolari?

A
  • Anticoagulanti
  • Antiaggreganti (in modalità singola o doppia)
    -Eventualmente fibrinolitici
36
Q

Quali sono le tecniche utilizzate nella radiologia interventistica per la disostruzione dei vasi?

A
  • Trombolisi
  • Chirurgia
  • Angioplastica (perforare il trombo, allargare l’arteria e restituire il flusso)
37
Q

Quali sono i tre fattori della triade di Virchow che contribuiscono alla formazione della placca aterosclerotica?

A

La triade di Virchow include:

  1. Stasi venosa
  2. Ipercoagulabilità
  3. Attivazione endoteliale
38
Q

Quali sono le cause principali della rottura della placca aterosclerotica?

A

Le principali cause della rottura della placca aterosclerotica sono le alterazioni strutturali della placca stessa e le disfunzioni endoteliali.

39
Q

Qual è il ruolo del collagene nella stabilità della placca aterosclerotica?

A

Il collagene contribuisce alla stabilità della placca aterosclerotica formando il cappuccio fibroso. Enzimi che degradano il collagene possono indebolire questo cappuccio, rendendo la placca più suscettibile alla rottura.

40
Q

Perché l’infarto in un soggetto giovane è solitamente più grave rispetto a un soggetto anziano fortemente aterosclerotico?

A

Nei soggetti anziani, fenomeni di ischemia ripetuta favoriscono la neoangiogenesi e la formazione di circoli collaterali che possono mitigare gli effetti di un’ostruzione vascolare.

Nei giovani, invece, la rottura di una singola placca in un’arteria cruciale può causare un infarto massivo senza tali circoli collaterali.

41
Q

Qual è il ruolo delle LDL ossidate nell’aterosclerosi?

A

Le LDL ossidate causano l’attivazione dell’endotelio, che poi esprime molecole di adesione e altre proteine coinvolte nel reclutamento di cellule infiammatorie e nella degradazione del cappuccio fibroso, contribuendo così alla formazione della placca aterosclerotica.

42
Q

Come si differenziano i monociti in macrofagi e qual è il loro ruolo nell’aterosclerosi?

A

I monociti attraversano la parete endoteliale e si differenziano in macrofagi. Questi macrofagi ingeriscono le LDL ossidate e contribuiscono alla formazione della placca attraverso la loro attività fagocitica e la produzione di mediatori infiammatori.

43
Q

Quali sono alcune delle tecniche di imaging utilizzate per lo studio delle placche aterosclerotiche?

A

Alcune delle tecniche di imaging includono:

  • Coronarografia
  • Tomografia a coerenza ottica (OCT)
  • Ultrasuoni intravascolari (IVUS)
  • Termografia
  • Tomografia a emissione di positroni (PET)
44
Q

Qual è l’importanza delle terapie mediche rispetto alle terapie interventistiche nel trattamento a lungo termine dell’aterosclerosi?

A

Le terapie mediche hanno mostrato progressi significativi nella prevenzione post-infarto e nel trattamento a lungo termine dell’aterosclerosi, mentre le terapie interventistiche sono state cruciali principalmente nelle fasi acute delle malattie cardiovascolari.

45
Q

Quali patologie vascolari sono incluse nella categoria della malattia arteriosa periferica?

A

La malattia arteriosa periferica comprende:

  • Arteriopatia obliterante periferica
  • Malattia vascolare renale
  • Patologia carotidea e vertebrale
  • Patologia reno-vascolare
  • Patologia vascolare mesenterica
46
Q

Quali sono i principali fattori di rischio per l’aterosclerosi dell’arto inferiore?

A

I principali fattori di rischio sono il fumo e il diabete.

47
Q

Come si manifesta clinicamente la patologia arteriosa periferica acuta?

A

Si manifesta con:

  • Dolore acuto e intenso
  • Pallore dell’arto
  • Assenza di polso
  • Parestesie
  • Paralisi
48
Q

Quali sono le caratteristiche della Malattia di Burger?

A

La Malattia di Burger è caratterizzata da ischemia arteriosa e tromboflebite venosa, fortemente associata al fumo di sigaretta e colpisce prevalentemente uomini giovani.

49
Q

Cos’è la claudicatio intermittens e come si manifesta?

A

La claudicatio intermittens è un dolore durante l’esercizio fisico dell’arto inferiore che cessa con il riposo. È il sintomo principale dell’arteriopatia obliterante periferica.

50
Q

Cos’è la classificazione di Leriche-Fontaine e cosa descrive?

A

La classificazione di Leriche-Fontaine descrive la stadiazione dell’arteriopatia obliterante periferica in 4 stadi:

  1. Asintomatico
  2. Claudicatio intermittens (2A: dopo più di 200 metri, 2B: dopo meno di 200 metri)
  3. Dolore a riposo
  4. Ulcere e gangrena
51
Q

Quando è necessario un intervento chirurgico per l’arteriopatia obliterante periferica?

A

È necessario per pazienti con ischemia critica, e può includere:

  • Angioplastica/Stent (endovascolare)
  • Bypass o amputazione (chirurgico)
52
Q

Quali sono i due principali fenotipi della malattia vascolare renale?

A

La malattia vascolare renale comprende due principali fenotipi: la fibrodisplasia renale e la malattia renovascolare aterosclerotica.

53
Q

Chi è maggiormente colpito dalla fibrodisplasia renale?

A

La fibrodisplasia renale colpisce soprattutto le donne giovani.

54
Q

Quale aspetto caratteristico assume la stenosi nella fibrodisplasia renale?

A

La stenosi nella fibrodisplasia renale assume un aspetto caratteristico di collana di perle.

55
Q

Dove si manifestano spesso le stenosi nella malattia renovascolare aterosclerotica?

A

Nella malattia renovascolare aterosclerotica, le stenosi si manifestano spesso in sede periostiale, nel punto di emissione dell’arteria renale dall’aorta.

56
Q

Quali sono le indicazioni per sospettare l’ipertensione renovascolare?

A

I segni per sospettare l’ipertensione renovascolare includono:

  • ipertensione severa (> 180/110 mmHg) non responsiva a terapia medica
  • asimmetria renale all’ecografia.
57
Q

Quali benefici non apporta l’angioplastica nei pazienti con stenosi dell’arteria renale aterosclerotica?

A

L’angioplastica nei pazienti con stenosi dell’arteria renale aterosclerotica non apporta benefici nel controllo dell’ipertensione arteriosa, nel preservare o migliorare la funzione renale, e nel ridurre la morbilità e mortalità cardiovascolare e renale.

58
Q

Qual è il trattamento preferito per la maggior parte dei pazienti con stenosi dell’arteria renale aterosclerotica?

A

La terapia medica senza angioplastica è il trattamento preferito per la maggior parte dei pazienti con stenosi dell’arteria renale aterosclerotica.