Intro e Tumori Benigni Flashcards
Definizione Tumore
Detto anche neoplasia o neoformazione. È una massa abnorme di tessuto la cui crescita eccede e non è più soggetta a meccanismi di controllo come il resto del tessuto e persiste nella stessa maniera anche dopo la cessazione dello stimolo che l’ha provocata, senza tornare alle condizioni fisiologiche iniziali
Caratteristiche del Cancro
- Gruppo di Malattie
- Crescita incontrollata;
- Spread, ossia la diffusione delle cellule anormali a distanza rispetto alla sede d’insorgenza del tumore primario. Se lo spread non è controllato, porta a morte il paziente
Modalità di aumento di volume di un tessuto
TUTTE
– FISIOLOGICHE E REVERSIBILI
– GENETICAMENTE NORMALI
- Iperplasia: aumento n° cellule
- Ipertrofia: aumento volume cellule
- Metaplasia: sostituzione cellule normalmente lo compongono con un altro tipo cellulare normali. È modificazione del pattern di differenziazione cellulare di un determinato tessuto.
Displasia
- Condizione patologica preancerosa
- sempre un fenomeno patologico; si presenta un’eccessiva proliferazione con perdita completa della normale morfologia cellulare e architettura tissutale
- È detto pleomorfismo celluare se cellule di dimensioni ed aspetto disordinato
- non aumento di dimensioni
- Eziologia: alterazione del processo di differenziazione cellulare
- Conseguenze: esiste progressione della malattia in tumore maligno
Anaplasia
- Condizione patologica
- Grado estremo di displasia, caratterizzata dalla perdita totale del pattern di differenziazione cellulare
- ASpetto che non appartiene a nessuna cellula normale (assomgliano a cellule stainali embrionali)
Tumori benigni:
- Caratteristiche
- Conseguenze comuni
- Cellule che si moltiplicano in modo autonomo e indipendente rispetto ai normali meccanismi di controllo, ma non invadono tessuti circostanti e non diffondono a distanza;
- Compressione dei tessuti circostanti
Cosa sono i tumori capsulari?
Tumori benigni diventati di dimensione tale da essere circondati da tessuto fibroso
Definizione tumore maligno
Caratterizzati dalla capacità di invadere i tessuti adiacenti: oltre a una crescita espansiva, hanno anche una modalità di crescita invasiva che richiede l’attivazione di uno specifico programma genetico.
Definizione di Diffusone metastatica
Sviluppo di colonie di cellule tumorali in organi che sono relativamente lontani dal tessuto di origine dell’alterazione tumorale.
- Ciò non inficia sulla funzionalità del tessuto colonizzato
- Cellule metastatiche mantengono stesso isotipo delle cellule tumorali di partenza
Tumori benigni vs maligni
vedi Excel
Tipologie di tumori
- Modalità di classificazione
- In base all’origine :
– tumori di origine epiteliale: le cellule epiteliali (o ghiandolari) di un particolare organo o tessuto (dunque di derivazione endodermica o ectodermica) subiscono un processo di trasformazione tumorale. Nella versione maligna si definiscono CARCINOMI. I carcinomi sono la forma più frequente di tumori maligni nell’uomo e si manifestano soprattutto in mammella, colon, polmone, vescica o prostata.
– Tumori di origine mesodermica: sono tumori più rari e insorgono in tutti quei tessuti e organi che hanno derivazione mesodermica, come il tessuto adiposo, i muscoli, le ossa e la cartilagine. Nella versione maligna prendono il nome di SARCOMI.
Nomenclatura tumori Solidi
In base all’origine:
− Adeno-: tumori epiteliali ghiandolari. Adenocarcinomi (variante maligna) & adenoma (variante benigna)
− Condro-: tumore della cartilagine di origine mesodermica. Condrosarcoma (variantte maligna) & condroma (variante benigna)
− Eritro-: fa riferimento all’eritroleucemia che è una tipologia di tumore piuttosto rara.
− Emangio-: indica tumori derivanti dalla componente vascolare sanguigna, per distinguerli da quelli derivanti dai vasi linfatici e biliari. La variante più frequente di questo tipo di tumori è l’emangioblastoma (Termine superato in cui per blastoma si intende un tumore con un indice proliferativo piuttosto elevato).
− Epato-: tumori derivanti dagli epatociti. Epatocarcinoma o carcinoma epatocellulare (variante maligna) & epatoma (variante benigna)
− Lipo-: tumori che prendono origine a livello del tessuto adiposo. Lipocarcinoma (variante maligna) & Lipoma (Variante benigna)
− Linfo-: tumori derivanti da cellule linfocitarie (caso particolare in cui la nomenclatura risulta più complessa).
− Melano-: tumori di origine melanocitaria. Sono caratterizzati da una nomenclatura particolare che si distingue da quella canonica; nevo (tumore benigno) & Melamoma maligno (variante maligna)
− Mielo-: tumori derivanti dal midollo osseo. Mieloma multiplo (variante maligna) che deriva dalle plasmacellule, distinto da tutte le altre tipologie di tumori ematologicI che originano anch’essi dalle cellule del midollo osseo.
− Mio-: tumori di origine muscolare. Miosarcoma (variante maligna) & Mioma (variante benigna).
– Derivanti dalle cellule muscolari lisce, in cui il tipo benigno è detto leiomioma, e quello maligno leiomiosarcoma.
– Derivanti dalle cellule muscolari scheletriche: rabdomiomi, per il tipo benigno, e rabdomiosarcoma, per il tipo maligno.
− Osteo-: tumori di derivazione ossea. Per osteomioma si intende la variante benigna, mentre per osteosarcoma la variante maligna.
Nomenclatura tumori Ematologici (leucemie)
- leucemie linfoidi (derivano da componente linfocitaria)
- leucemie mieloidi (derivano da componente rimanente)
In base a decorso: - Acute: con progressione rapida
– tipiche dell’età pediatrica
– dette linfoblastiche (che proliferano velocemente) - Croniche: se avanzano in modo lento in vari anni
– tipiche dell’età adulta
Linfomi: cellule tumorali in circolo sono poche o assenti, ma si trovano a livello degli organi linfoidi periferici e sono tutti di origine linfocitaria B o T - Di Hodgkin: complessi e di origine B (ma anche T). Lesione istologica con ampia varietà di cellule molto diverse le une dalle altre (in passato definita come patologia infiammatoria)
– cellule binucleate,
– cellule di derivazione granulocitaria o linfocitaria
– fibroblasti e cellule giganti - Non Hodgkin
– indolenti
– aggressivi - > pte sono tumori di cellule B che hanno localizzazione nodale (no ragione trovata)
- T hanno localizzazione cutanea
Nomenclatura tumori cerebrali
- Tutti di derivazione gliale (neuroni sono post-mitotici in adulto)
- Meningiomi (+ freq): tumori benigni di derivazione meningea
Grading tumorale
- Def
- Punteggio
- Tipo di valutazione
- Cosa si valuta?
- Def: valutazione di carattere istologico e più raramente di natura citologica (con la FNAB) della lesione tumorale del paziente; è numero assegnato alla forma neoplastica e derivante dall’analisi anatomo-patologica della massa tumorale. ESPRIME QUANTO IL TESSUTO TUMORALE È DIFFERENZIATO A QUELLO DI ORIGINE (grado di differenziazione tumore)
- 1 - 4 (poco - tanto)
- % di similarità con differenziazione tessuto originale
- Valutazione qualitativa (basata su esperienza anatomopatologo)
- Delle cellule si valuta:
– morfologia
– dimensioni
– colorazione
– architettura cellulare
– polarità
– pleomorfismo
– grado di mitosi - Se non si può distinguere tipo di cellule di origine (troppa differenziazione) => si ricercano molecole di differenziazione, proteine caratteristiche di una particolare tipologia tissutale ed espresse in maniera differenziata nei diversi tessuti (con immunoistochimica)
– citocheratine (derivazione epiteliale)
– desmina e vimentina (sarcomi)
– molecole CD (linfomi)