Forme di organizzazione del potere (4)

Question 1

STATO MODERNO E PROBLEMI DI DEFINIZIONE

Quando? In cosa consiste? Come si può definire?

Answer 1

Europa 13°-19° sec. Anche se applicabile solo dal 18° al 19°. Perché prima il potere sovrano si sovrappone ai poteri locali, mentre dopo il potere sovrano si sostituisce ai poteri locali.

1. Potere superiore agli altri
2. Obbedienza dei sudditi
3. Indipendenza esterna

Trovare una definizione equivante per stato moderno non è semplice. I giuristi tedeschi posthegeliani parlano di tre elementi fondamentali:

1. territorio come esclusivo ambito di dominio;
2. popolo come unione stabile di persone accomunate dal senso di appartenenza a uno stato;
3. potere sovrano
   - si manifesta in una sola persona (monarca);
   - si manifesta in un ceto ristretto (rep. oligarchiche);
   - all’interno: come monopolio della forza fisica (esercito);
   - all’esterno: indipendenza giuridica.

Question 2

Quali sono le componenti essenziali della sovranità?

Answer 2

Jean Bodin nel “Sette libri dello stato” sono due: obbedienza dei sudditi e indipendenza esterna.
Sulla base di questa teoria si apre l’opinione di Charles Loyseau: sovranità non è potestà assoluta e illimitata, a seguire verrà Jean Bodin che aggiunge i limiti della sovranità:
1. legge divina;
2. leggi naturali (mantenimento dei patti e rispetto proprietà);
3. leggi fondamentali (ordine di successione e inalienabilità demanio territoriale).

Question 3

Cos’è lo Standerstaat?

Answer 3

Letteralmente “stato per ceti”
Siamo nel 13°-14° secolo

Presenza al potere di un principe a cui si contrappone un’assemblea (cortes, dieta) composta da tre camere ciascuna rappresentante: clero, nobiltà e città.

Dove? Castiglia e Francia dove gradualmente non si riuniranno più. Europa nord-orientale dove si riuniscono con cadenza annuale. Inghilterra e Svezia si manterranno nel tempo fino a formarsi come rappresentanze nazionali a tutti gli effetti.
Ma dove non c’era che succedeva? Il rapporto tra principe e popolo non era mai diretto, ma sempre mediato da corpi (es. Stato di Milano e Granducato di Toscana).

Question 4

Monarchia assoluta e assolutismo

Answer 4

Sono termini da usare con cautela, perché anche nel caso di Luigi 14° in Francia non possiamo parlare di monarchia assoluta al 100% perché nell’esercizio dell’autorità sovrana era necessario ottenere il beneplacito della nobiltà (scendere a patti).

Question 5

Concetto di nazione e stato? Quando si parla di stati nazionali?

Answer 5

Stato: forma di governo come abbiamo già detto;
Nazione: principio che generalmente si diffonderà solo dopo la rivoluzione francese, quando si registra la nascita degli STATI NAZIONALI.

Question 6

EVOLUZIONE CRITERI LEGITTIMAZIONE

La monarchia di diritto divino

Answer 6

Una primordiale forma di monarchia di diritto divino è lo Stato della Chiesa di Roma che anticipa la struttura delle monarchie assolute:

1. piramide gerarchia;
2. simbologia;
3. corpus giuridico compatto e ampio (diritto canonico);
4. [cosa più importante] simbiosi tra autorità temporale e spirituale -> “plenitudo potestatis”. Un livello assoluto di potere che rimarrà per molto tempo e che vedrà una svolta in seguito alla riforma protestante quando lo stato subentra alla chiesa.

Question 7

EVOLUZIONE CRITERI LEGITTIMAZIONE

Stato di diritto

Answer 7

Una forma monarchica fondata sulle leggi di diritto di natura universale: principio cardine quello per cui un obbligo è realmente e giuridicamente vincolante solo se assunto liberamente dalle due parti contraenti -> società sia in qualche modo regolata da “pactus societatis”: un accordo preso dalle due parti contraenti in cui le due dichiaranno di rispettare le relative clausole. Nel caso dello stato di diritto, l’accordo tra le due parti dipende direttamente dal rispetto dei diritti fondamentali in capo a ogni cittadino (diritto alla vita, diritto alla libertà d’espressione religiosa o politica…). Questo patto fa sì che nel caso in cui il sovrano non adempie, il popolo ha tutto il diritto di agire contro il proprio sovrano e di deporlo. Allo stesso modo, sulla base di questo patto, dipende l’attribuzione o meno di compiti politici o legislativi al monarca (che possono essere più o meno totali). Tutto dipende dalla volontà del popolo, ragion per cui non si può quasi mai parlare di monarchia assoluta, in quanto anche questa forma di governo deriva dalla libera scelta di renderla tale da parte della comunità.
Quanto detto rispecchia l’idea di monarchia di diritto in senso liberale (come affermata da John Locke nel 1690).

Question 8

In cosa consiste la monarchia di diritto in senso liberale e democratico?

Answer 8

In senso liberale è quanto spiegato prima con John Locke (1690).
Per quanto riguarda la monarchia in senso democratico, c’è da far riferimento a:
- Rousseau che propone una suddivisione del potere in 3 organi distinti in modo da impedire l’instaurarsi di una forma di governo dispotica;
- Voltaire:
propone un monarca saggio e illuminato, che deve risiedere al vertice della società perché solo da un’alta posizione è possibile avere una visione più completa del popolo e vedere con un occhio razionale e agire di conseguenza, perseguendo non gli obiettivi personali ma quelli della comunità, quindi garantendo il bene comune.

Question 9

Cosa s’intende per “plenitudo potestatis” e “pactus societatis”?

Answer 9

Plenitudo potestatis: monarchia di diritto divino (…);

Pactus societatis: stato di diritto (…).

Question 10

In che modo si articolava il potere statale? E in cosa consisteva il potere statale?

Answer 10

Il potere statale consisteva nel:

• diritto/dovere alla difesa (diplomazia e guerra);
• diritto/dovere al mantenimento dell’ordine e della pace interna (giustizia).

Articolazione:

1. sovrano (duplice funzione di produzione e applicazione del diritto)
2. cortes (collaboratori, persone fidate, stimolano la vita culturale, stimolano stili di vita);
3. funzionari regi (es. Castiglia si chiamano “corregidores”) anche loro persone fidate;
4. consiglio (attuali ministri) persone fidate che coadiuvavano l’attività di governo).

Giurisprudenza:
“ratio iuris”: corpus giuridico non compatto, incompleto e che lasciava ampi livelli di discrezionalità (…)
giudici: guardiani della costituzione

Politica estera e guerra (sop. Francia):

• compagnie d’ordinanza e imposizione di una taglia (…);
• rafforzamento settore bellico corrispondeva a un rafforzamento potere stato:
• sia per strumenti di repressione all’interno e di espansione all’estero;
• riscossione della taglia più tutte le altre imposte comportavano un aumento della quota nazionale.