Farmaci per la Cardiopatia Ischemica Flashcards
Quali sono i due fattori che intervengono nella genesi dell’ischemia miocardica?
- riduzione del flusso coronarico
- aumento del consumo di O2
Da cosa è dovuta l’angina stabile?
- riduzione del lume di un’arteria coronarica epicardica, nel 90% dei casi dovuta ad aterosclerosi
- risponde alla nitroglicerina
- il dolore si manifesta in seguito a sforzo fisico o stress emotivo (ril in ECG sotto sforzo)
Angina instabile
- Dolore toracico che si manifesta con frequenza, intensità e durata sempre maggiore
- Scatenata da sforzi minori o a riposo
- sintomi non alleviati da riposo ne da nitroglicerina
Sindromi coronariche acute instabili SCA
- comprendono angina instabile e infarto del miocardio (con o senza STEMI)
- dovuta a complicazione della placca coronarica
Angina variabile
RARA
- dovuta a vasospasmi focali o diffusi che riducono il flusso
- risponde a nitroglicerina e Ca antagonisti
Quali sono i farmaci per la cardiopatia ischemica?
- Antianginosi (trattamento profilattico e sintomatico)
- Nitro-derivati
- ß bloccanti
- Ca antagonisti
PIU
ANTITROMBOSI
- Terapia antiaggregante con Aspirina o Clopidogrel
- Terapia anticoaglulante con eparina
- Farmaci anti integrine
Anti-ischemici: effetto sul miocardio
- Miocardio
- i ß bloccanti riducono frequenza e contrattilità, quindi il lavoro del cuore
- i nitroderivati sono vasodilatatori venosi che riducono il pre-carico e diminuiscono la tensione di parete del ventricolo
- i ßbloc e i Ca ant sono vasodilatatori arteriosi, diminuiscono il post carico
Quali sono i siti di azione dei farmaci anti-ischemici?
Miocardio
Circolo coronarico
Circolo sistemico
Azione degli anti-ischemici su circolo coronarico e circolo sistemico
- Coronarica
- nitro derivati e Ca antagonisti danno dilatazione di questi vasi - Sistemica
- nitro derivati sono dilatatori venosi, riducono il pre-carico
- ca antagonisti sono vasodilatatori arteriosi, riducono il post-carico
Nitroderivati, generale
- Classificabili come pro-farmaci, fonti di NO
- Danno vasodilatazione venosa, riduzione del precarico e riduzione del lavoro cardiaco
Nitroglicerina, struttura
E’ un polialcol, trinitrato di glicerolo (cioè alcol con 3 ossidrili, nitrificato con acido nitrico)
Nitroderivati, struttura
- Esteri di poliacool con acido nitrico (nitrati) e acido nitroso (nitriti), elevato peso molecolare
A cosa è dovuto l’effetto farmacologico dei nitroderivati?
Alla liberazione del NO
NOS
- Forma al momento il NO
- può essere regolato dall’attivazione del recettore M3 dell’Ach
- il NO si forma dalla L-arginina
- il NO va ad agire sulla guanilato ciclasi della cell muscolare liscia
- > Aumento GMPc-> attivazione chinasi GMPc-dip che attiva la fosfatasi della catena leggera della miosina-> rilassamento
Forme di NO sintasi
- Costitutiva
- endoteliale e neuronale
- l’attivazione dipende dal Ca, che lega calmodulina, che rilascia il NO - Inducibile (dimerica)
- non dipende dal Ca, indotta da diverse citochine
- rilascia NO in maggiori quantità per periodi prolungati
A cosa è legata la tossicità del NO?
- si trova in uno stato intermedio di ossidazione, quindi può sia ossidare sia ridurre
- elevata reattività
- reagisce con O2, superossido, emoproteine, composti solforati, ammine, tirosina.
- la reazione con il superossido causa la formazione di perossinitriti, radicali liberi ossidanti che possono dare perossidazione e frammentazione del DNA
Qual è il meccansimo d’azione dei nitroderivati?
- liberano NO direttamente all’interno della cellula muscolare liscia thr denitrificazione, attraverso l’azione dell’aldeide deidrogenasi mitocondriale
- il nitroprussiato di sodio rilascia NO in tutto il torrente circolatorio, è un vasodilatatore anche arterioso (gli altri solo venosi)
Curve dose-effetto dell’azione dei NO
- la muscolatura liscia venosa è quella che risponde meglio anche a basse dosi, probabilmente perché è più ricca di enzimi di denitrificazione
- rispondono bene anche le grandi arterie coronariche
- meno bene le arteriole
Quali sono le funzioni dei nitroderivati?
- Rilasciamento venoso, con diminuzione del ritorno venoso, diminuzione del pre-carico e diminuzione della tensione parietale con miglioramento della perfusione degli strati subendocardici
- Rilasciamento delle coronarie epicardiche con diminuzione dello spasmo
- Rilasciamento delle arteriole (risposta variabile interindividuale), con diminuzione delle resistenze periferiche e diminuzione della pressione
- Dilatazione vasi coronarici di più grande calibro (se c’è ischemia non trattata si ripristina il flusso tra zone ischemiche e non ischemiche)
Quali sono gli effetti dannosi a dosi elevate dei nitroderivati
Tachicardia riflessa con aumento della richiesta di O2
Minore tempo di perfusione diastolica (indotto dalla tachicardia) con riduzione della perfusione miocardica
La tachicardia riflessa è causata dalla dilatazione delle arteriole
Quali sono gli effetti non emodinamici del NO endogeno e come funziona con quello esogeno?
- antiaggregante
- antiinfiammatoria
- immunomodulatoria
-controllo del rimodellamento vascolare: impedisce adesione leucociti e le fasi del processo aterosclerotico
PER GLI ESOGENI gli effetti emodinamici sono prendominanti, perché le piastrine mancano dell’enzima aldeide reduttasi mitocontriale fondamentale per la denitrificazione
Quali sono le indicazioni terapeutiche dei nitroderivati?
- Angina pectoris
- IM
- Trattamento acuto dell’ipertensione grave
- controllo pressione durante le procedure chirurgiche
IMA e nitroderivati
- Nitroglicerina per ridurre il dolore
- la riduzione del precarico migliora la condizione pomonare ma NON NEL PZ CON INS VEN DX
- evitare in pz con ipotensione eccessiva: sono da preferire i ß bloccanti
IC e nitroderivati
- Nitroglicerina per via endovenosa per scompenso cardiaco sx ACUTO (tipo da IMA)
-> la ridistribuzione al compartimento venoso determina una riduzione della pressione atriale dx
-> la riduzione della pressione telediastolica del ventricolo sinistro aiuta la stabilizzazione
NON NELLA CRONICA per la rapida insorgenza di tolleranza