Farmaci antineoplastici Flashcards
Classi di farmaci antineoplastici:
- Agenti alchilanti
- Antibiotici citotossici
- Antimetaboliti
- Alcaloidi della vinca
- Podofillotossine
- Taxani
- Ormoni
- Farmaci che modificano la risposta biologica perché agiscono su fattori di crescita, sistemi di trasduzione del segnale, come le tirosin-chinasi oppure la risposta immunitaria
Classificazione ATC antineoplastici:
- L01: farmaci antineoplastici
- L02: ormoni e sostanze correlate
- L03: immunostimolanti, compresi i fattori di crescita
- L04: immunosoppressori
Utilizziamo principalmente L01 e L02, ma anche L03 e L04.
Tipologie di farmaci principalmente utilizzate:
- Derivati del cisplatino (a.e. fluorouracile)
- Antracicline (a.e. doxorubicina)
- Metotrexate e Ciclofosfamide: doppio impiego in funzione del dosaggio (antitumorali e immunomodulatori)
- Terapia target, attualmente molto utilizzata: fattori di crescita e farmaci che agiscono sui recettori degli ormoni, con riferimento soprattutto a K prostata e mammella. Essa si effettua anche in caso di:
- Osteoporosi
- Per preservare la funzione del midollo emopoietico attraverso specifici fattori di crescita
- Utilizzo dei fattori di crescita in modo immunomodulatorio.
Azione farmaci antineoplastici:
- Blocco crescita cellulare
- Ricerca bersagli specifici
- Superare meccanismi di resistenza che insorgono durante il ttt
- Ricerca di bersagli che possano essere diversi dal campo d’azione di quelli classici - farmaci che agiscono sull’immunità
Definizione ttt primario di induzione:
Si definisce primario perché è una terapia di tipo farmacologico utilizzata di fronte a una patologia che alla diagnosi si trova già in fase avanzata oppure in caso di mancanza di altri ttt efficaci noti
Definizione ttt neo-adiuvante:
Ttt che viene effettuato dopo un intervento con un’altra tipologia di approccio terapeutico, che può essere chirurgico o radioterapico, che da solo sarebbe inefficace.
Si cerca di ridurre le connessioni vascolari della patologia in sede primaria o di aggredire eventuali localizzazioni a distanza dalla sede primaria.
Definizione ttt adiuvante:
Combinazione di farmaci, con un unico principio attivo e un’unica attività antineoplastica, in cui l’azione dei singoli principi attivi è sinergica.
- Questo tipo di intervento, eseguito in aggiunta a chirurgia/RT, riduce l’intervallo di malattia e determina un miglioramento della sopravvivenza totale
- Nel caso del ttt adiuvante quello che cerchiamo di fare è beccare, ridurre e cancellare completamente l’attività delle cellule neoplastiche.
Tipi di terapia:
- Terapia con singolo farmaco: si utilizza un singolo principio attivo; utile in pochi casi come il coriocarcinoma e il linfoma di Burkitt
- Terapia di associazione/combinazione.
Qual è il razionale della terapia di associazione?
- Di avere un rapporto rischio/beneficio del ttt nella sua interezza che miri ad avere il massimo beneficio riducendo gli effetti indesiderati che questi principi attivi inducono.
- Di migliorare l’azione dei singoli principi attivi, migliorando anche l’interazione tra farmaco e cellula neoplastica
- Di prevenire o rallentare la comparsa delle resistenze
- Di somministrare la massima dose tollerata ed è importante mantenere significativi gli intervalli tra i cicli di terapia e rispettare la sequenza dei diversi principi attivi inclusi nella terapia di associazione
- Di considerare la situazione dinamica: dobbiamo considerare l’eventualità che la neoplasia in corso di ttt possa cambiare responsività alla terapia.
Quali sono gli agenti alchilanti?
- Mostarde azotate (mecloretamina, melfalan, clorambucil, ciclofosfamide, ifofosfamide)
- Derivati della metil-idrazina (procarbazina)
- Alchilsulfonati (busulfan)
- Nitrosuree (carmustina-BCNU, streptozocina, bendamustina)
- Triazeni (dacarbazina, temozolomide)
- Complessi del platino (Cisplatino, carboplatino, oxaliplatino)
Classificazione in base alla ciclo-specificità:
• Non ciclo-specifici:
farmaci alchilanti, nitrosuree, antibiotici antitumorali, procarbazina, derivanti del platino (cisplatino, oxaliplatino, carboplatino), decarbazina
• Ciclo-specifici:
- Fase S: agiscono sul processo di sintesi di purine e pirimidine, antimetaboliti come citosina arabinoside e idrossiurea
- Fine fase S - inizio fase G2: 6-mercaptopurina e metotrexato
- Fase M: vincristina e vinblastina (due alcaloidi della vinca) e paclitaxel (taxano)
Caratteristiche degli agenti alchilanti:
- Danno al DNA e/o proteine cellulari: la modificazione del DNA è per l’appunto detta alchilazione, mentre la modificazione delle proteine è detta carbamilazione, che influisce direttamente sulla sintesi delle stesse;
- Determinazione di mutazioni nelle cellule: essi stessi sono cancerogeni. Infatti si sono osservate manifestazioni tumorali, soprattutto ematologiche (LMA) anche dopo (in genere 1-2 anni) molto tempo (4-9 aa) il termine della terapia
- Somministrazione IV
- Sono molto vescicanti, danno vesciche e producono necrosi tissutale
- Degradazione spontanea: coincide con la loro attivazione. Hanno dunque bisogno di una trasformazione attivante.
Effetti indesiderati degli agenti alchilanti:
- Importanti effetti a livello del tratto GI, dove provocano un danno dose-relato delle mucose (anche tardivo)
• Gli effetti possono manifestarsi sia a poche ore dall’infusione ev (nausea, vomito, si somministrano antistaminici ed antiemetici), sia in un periodo più lungo identificandosi con i danni dose-relati alle mucose del tratto gastro-enterico - Effetti a livello cutaneo come alopecia
- A livello gonadico (sterilità)
- Mielotossicità (piastrine, neutrofili), dose limitante
Resistenza agli agenti alchilanti:
Insorge principalmente per up-regulation dei meccanismi di riparazione del DNA.
Meccanismi che riducono la tossicità degli alchilanti:
Si basano o sul blocco del farmaco al di fuori della cellula o sulla neutralizzazione dei metaboliti reattivi
• Ridotta penetrazione endocellulare
• Aumentata produzione di glutatione e proteine associate
• Aumento dell’attività della glutatione-S-transferasi, che catalizza la coniugazione.
Quali sono gli agenti alchilanti CLASSICI?
Sono impiegati in neoplasie ematologiche:
- Mecloretamina: per linfoma di Hodgkin in regime chemioterapico MOPP (mechlorethamine, vincristine, procarbazine, prednisone)
- Melfalan: associato a Prednisone per mieloma multiplo, impiegato anche in melanoma, neuroblastoma e sarcomi
- Clorambucil (p.o.) e Busulfan (killer B, p.o. ed ev), per leucemie e linfomi (Busulfan può provocare fibrosi polmonare)
Quali sono le mostarde azotate?
Mecloretamina, Melfalan, Clorambucil, Ciclofosfamide, Ifofosfamide
Meccanismo di attivazione della ciclofosfamide:
- è un profarmaco inattivo fino alla conversione da parte di un’ossidasi epatica P450 in 4-idrossiciclofosfamide (metabolita attivo)
- Questo composto può essere ulteriormente trasformato in 4-chetociclofosfamide, principale metabolita inattivo.
- La 4-idrossiciclofosfamide è inoltre in equilibrio con l’aldofosfamide, catabolizzata in carbossifosfamide (inattiva) attraverso l’aldeide ossidasi mitocondriale
- L’aldofosfamide viene dunque trasportata dal torrente ematico nei tessuti sani e neoplastici dove, per scissione non enzimatica, si trasforma in acroleina e fosforamide mostarda, due agenti citotossici eliminati dal rene -> cistite emorragica
Attivazione agenti alchilanti:
- Attacco nucleofilico da parte di elementi molecolari resi attivi da una donazione di elettroni
- L’attacco nucleofilico si esplica non solo a livello del DNA, inteso come basi azotate ma anche a livello di altri elementi (come i gruppi fosfato), oppure a livello dei residui -SH (sulfidrilici) delle proteine
Caratteri generali Ciclofosfamide:
- Non è vescicante
- Biotrasformata dal CYP450 in senso ossidativo nel suo metabolita attivo
- Può essere somministrata ev o p.o.
- Farmaco antineoplastico tra i più utilizzati, in particolare in schemi terapeutici come il CHOP (ciclofosfamide, doxorubicina, vincristina e prednisone) per i linfomi o CAF (ciclofosfamide, doxorubicina e 5-fluorouracile) o CMF (Ciclofosfamide, Metotrexato e Fluorouracile) per il K mammario
- Attività immunosoppressiva, quindi da utilizzare in malattie AI come: porpora trombocitopenica resistente agli steroidi, nefrite lupica, vasculiti…
Effetti indesiderati Ciclofosfamide:
- Mielotossicità: nadir 10-12 gg. Risoluzione verso il XXI giorno
- Cistite emorragica da acroleina (intensa idratazione ed infusione di Mesna). Sostanza particolarmente tossica per la vescica.
Caratteristiche generali Ifofosfamide:
- Strettamente correlata alla Ciclofosfamide, presenta la stessa tossicità.
- Implicata principalmente in carcinomi del testicolo e sarcomi.
- Sempre somministrata in associazione con Mesna, che agisce selettivamente con acroleina.
- Si somministra p.o. o ev per prevenire la tossicità uroteliale da ossazofosforine.
- Farmaco in grado di attraversare la BEE, dunque si può utilizzare per patologie del SNC.
Caratteristiche Dacarbazina:
- Triazene
- Attraversa la BEE
- Impiegata nello schema terapeutico ABVD (Adriamicina, Bleomicina, Vinblastina e Dacarbazina)
- Impiegata nella terapia di melanoma metastatico e sarcoma dei tessuti molli
- Attivata da P450
- Può provocare trombosi della vena epatica
Caratteristiche Procarbazina:
- Deriva dalla metil-idrazina
- Si somministra p.o.
- Componente dello schema MOPP
- Induce frequentemente tumori secondari
- Attraversa la BEE ed è neurotossica
- Viene impiegata in molte patologie ematologiche
Caratteristiche Temozolomide:
- Triazene
- Analogo strutturale triazenico della procarbazina
- Di recente introduzione nella terapia di gliomi maligni, in quanto alchilante molto potente che riesce ad aggredire il SNC
- Chiaramente attraversa la BEE (per quanto detto prima)
Quali sono le nitrosuree?
- Lomustina
- Carmustina
- Bendamustina
- Streptozocina
Caratteristiche Nitrosuree:
- Principi attivi estremamente lipofili che attraversano con facilità la BEE
- Non sembrano essere cross-resistenti con altri alchilanti
- Devono essere trasformate per essere attivate (biotrasformazione). Ciò avviene per decomposizione non enzimatica.
- L’eliminazione avviene per via renale
- La loro attività è sia alchilante che carbamilante e si esplica in siti specifici (ossigeno 6, azoto 7 della guanina con cross-link del DNA)
- Impiegate nelle neoplasie del SNC
- Effetti indesiderati tipici nitrosuree: mielosoppressione, tossicità GI (possono essere contenuti in tempi rapidi mediante somministrazione du antiemetici e sedativi)
Quali sono i derivati del platino?
- Cisplatino
- Carboplatino
- Oxaliplatino
Caratteristiche derivati del platino:
- Impiegate in neoplasie solide (epiteliali) GI in schemi FOLFOX (5-fluorouracile, Leucovorin, Oxalilplatino) ma anche per K genitourinario e polmone
- Si somministrano ev
- Meccanismo d’azione poco chiaro. Agiscono come alchilanti, distruggendo le cellule in qualsiasi fase del ciclo cellulare (non ciclo-specifici)
- Si legano al DNA con un cross-link intra e interfilamenti per interazioni con azoto 7 della guanina, azoto 3 dell’adenosina e ossigeno 6 della citosina;
- Capacità di legare proteine citoplasmatiche e nucleari, quindi aumentando effetto citotossico e antitumorale
- Azione sinergica con altri antitumorali, in particolare altri alchilanti, fluoropidine e taxani
- Tossicità dose-dipendente
Effetti degli alchilanti sulla coagulazione:
Importante ripercussione in termini di effetti indesiderati a livello della coagulazione, in quanto aumentano il rischio di patologie trombotiche, soprattutto a carico di:
- sistema venoso (ciclofosfamide)
- a livello epatico (carmustina, cisplatino e carboplatino)
Quali sono i farmaci antitumorali antimetaboliti?
• Analoghi dell'acido folico - Metotrexato - Permetrexed - Pralatrexato • Analoghi delle pirimidine - Fluorouracile - Citarabina - Gemcitabina - Capecitabina - 5-aza-citidina - Deossi-5-azacitidina • Analoghi delle purine ed inibitori relati: - Mercaptopurina - Pentostatina - Fludarabina - Clofarabina - Nelarabina
Caratteristiche generali antimetaboliti:
- Agiscono come analoghi strutturali di metaboliti cellulari
- Molti sono profarmaci che vengono attivati da enzimi fisiologicamente presenti nelle cellule
- La capacità di sfruttare queste vie metaboliche permette vie di assunzione diverse
Caratteristiche generali ANTIFOLATI:
- Somministrazione ev/ ea/ im
- Somministrazione intratecale nella LLA pediatrica per prevenire recidive nel SNC
- Azione: si lega e inibisce la diidrofolato reduttasi (DHFR)
- Svuotamento della cellula di pirimidine e inibizione della sintesi di DNA, RNA e proteine
- Somministrazione di Leucovorin (derivato dall’acido folico) in concomitanza, per sostituirsi all’acido folico quando ne è bloccata la produzione da parte degli antifolati
- Effetti indesiderati: mielosoppressione, tossicità GI, fibrosi epatica da accumulo
- SI ACCUMULANO NEI VERSAMENTI: possono essere utilizzati, sebbene con azione limitata, in focolai neoplastici nelle sierose dell’organismo
- Impiegati per leucemie, K mammella e patologie AI come vasculiti, artrite reumatoide e psoriasi.
Azione Metotrexato:
Analogo dell’acido folico, si lega alla diidrofolato reduttasi (DHFR) con alta affinità con inibizione della sintesi di tetraidrofolato, cardine della sintesi del timidilato, nuclei purinici e aminoacidi
Resistenza Metotrexato:
- Riduzione del trasporto via carrier o recettore
- Riduzione della formazione metotrexato-glutammato
- Aumento espressione della DHFR
- Modificazione, con riduzione dell’affinità, della DHFR
- Ridotto accumulo (grazie al MDRTransporter P170)
Caratteristiche 5-fluorouracile
- Analogo delle pirimidine
- Profarmaco
- Inibisce la timidilato sintasi e quindi la sintesi di timidina
- Interagisce significativamente con l’acido folinico (Leucovorin) che potenzia l’attività del principio attivo aumentandone il legame con la timidilato sintetasi
- Usato soprattutto per le neoplasie solide: colon-retto, stomaco e testa-collo
- Si somministra per via ev, anche se esistono somministrazioni per via topica per lesioni neoplastiche e preneoplastiche della cute
Effetti indesiderati 5-fluorouracile:
- Tossicità GI piuttosto spiccata, si presenta con diarrea;
- Mucositi dose-limitanti
- Sindrome desquamativa mano-piede, per cui si ha un eritema doloroso delle estremità ed edema delle stesse
- Mielotossicità
- Sindrome cerebellare per infusione protratta
Azione analoghi delle pirimidine:
- Le basi rielaborate mono-, di- e trifosfato hanno un’attività, soprattutto il trifosfato, inibitoria nei confronti degli enzimi di sintesi della serie pirimidinica
- Esse sono anche in grado di sostituirsi alle basi, sia nel DNA che nell’RNA
Che cos’è il TAS-102?
Opzione terapeutica che si basa sull’associazione di principi attivi. Costituita da:
• trifluridina (farmaco antivirale utilizzato come rimedio topico principalmente in oftalmologia per il trattamento delle infezioni da herpes simplex virus di tipo 1 e di tipo 2, e le infezioni da vaccinia virus)
• tipiracil
Trifluridina + tipiracil = Lonsurf
Molto utilizzata nei K colon-retto in cui il fluorouracile è stato efficace nei primi ttt ma successivamente è diventato resistente.
Quali sono gli analoghi della desossicitosina?
- Citarabina
* Gemcitabina
Quali sono gli analoghi delle purine e inibitori relati?
- Tiopurine (la 6-mercaptopurina è una delle 6 tiopurine maggiormente utilizzate)
- Fludarabina
- Idrossiurea
Quali sono gli antitumorali di origine naturale?
• Gli alcaloidi della vinca: - Vincristina - Vinblastina - Vinorelbina • I taxani: - Paclitaxel - Docetaxel • Le epidofillotossine derivate dalle podofillotossine: - Epotoside - Teniposide • Le campotecine (schema Folfiri): - Topotecan - Teniposide • Gli ATB di origine naturale: - Dactinomicina - Actinomicina D - Daunorubicina (daunomicina) - Rubidomicina - Doxorubicina • Echinocandine: - Trabectadina • Antracenedione: - Mitoxantrone - Bleomicina - Mitomicina C • Enzimi: - L-asparaginasi