Emoglobina E Mioglobina Flashcards

1
Q

Descrivi la struttura della emoglobina

A

Formata da 4 subunità: 2 Alfa e due Beta (tetramero). Alfa1-Beta1 formano il primo protomero, Alfa2-Beta2 formano il secondo protomero (dimero).

Contiene 4 gruppi eme (uno per subunità) di natura porfirinica al cui centro si trova un atomo di Fe ossidato +2

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Q

Dimmi 4 Differenze ed 1 somiglianza tra emoboglona e mioglobina

A

Hanno scarsa omologia di sequenza (circa 30 amminoacidi)

L’emoglobina ha struttura quaternaria, la mioglobina ha struttura terziaria

L’emoglobina è una proteina allosterica, la mioglobina no

L’emoglobina ha una curva sigmoidale, la mioglobina ha una curva iperbolica

Contengono entrambe l’80% di Alfa-elica. 7 nelle catene Alfa e 8 nelle catene B della Hb. Nella Mb invece 8

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3
Q

Dimmi 4 cose sull’emoglobina

A

È una proteina globulare

La sua quantità nei globuli rossi dipende dalla attività di sintesi proteica che ha preceduto il differenziamento dell’ematoblasto in globulo rosso

È una proteina allosterica con fattore omotropico positivo (ossigeno) e fattori eterotropici negativi (CO2, 1,3-bifosfoglicerato, ioni H+)

È saturata al 97% a livello polmonare e rilascia il 37% di O2 nei tessuti periferici

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4
Q

Cosa significa proteina allosterica?

A

Significa che si lega al suo ligando in modo cooperativo positivo, ossia tale legame modifica la conformazione strutturale degli altri siti rendendoli più affini (se l’effettore é positivo) o meno affini (se l’effettore è negativo). Questo se l’interazione è omotropica. Se l’interazione è eterotopica allora il ligando non corrisponde all’effettore allosterico

Questa caratteristica è rappresentata da una curva sigmoidale.
Non vale perciò la definizione di Teta in funzione della concentr. [ligando]

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5
Q

Cosa succede se l’emoglobina viene ossidata?

A

Si forma un composto ternario: Metaemoglobina a causa della reazione della molecola con l’acqua.

Questo è formato da due molecole di emoglobina unite dall’Ossigeno.
Esiste un enzima capace di ridurlo: Metaemoglobina riduttasi ma ha bassa efficienza.

La formazione di questo composto è evitata dall’alloggiamento del gruppo eme in una tasca ideofobica

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6
Q

Descrivi la struttura del gruppo eme

A

È legato covalentemente alla sequenza primaria e appartiene alla classe delle cromoproteine, ossia delle molecole proteiche di natura porfirinica.
Ha una porzione organica e una inorganica. La prima (chiamata nel complesso protoporfirina 9) è formata da 4 anelli pirrolici con ciascuno un atomo di N che forma un legame di coordinazione con la parte inorganica costituita da un atomo di Fe ossidato+2. In tutto il gruppo eme ha 2 gruppi vinilici, 4 gruppi metilici e due propionici. La carica positiva degli atomi di N è ugualmente suddivisa grazie al fenomeno di risonanza che rende l’anello planare.

Il gruppo eme forma quindi 4 legami con N, uno con O2 e uno con un residuo di istidina prossimale F8 perpendicolare al piano

Il gruppo eme ha proprietà spettroscopiche ossia assorbe luce visibile grazie al suo sistema di elettroni π delocalizzati

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7
Q

Spiega il ruolo dei residui di istidina nella tasca idrofobica

A

Il gruppo eme presenta un primo legame con un azoto della His detta prossimale (F8) legata alla Alfa-elica F della subunità.
Questo residuo modifica la conformazione strutturale dell’intera proteina poiché viene trascinato dall’anello protoporfirinico quando questo si lega all’ossigeno.

Il gruppo eme presenta un secondo legame con un residuo di istina prossimale (E7) legato all’Alfa elica E della subunità. Questo residuo modula la reattività del gruppo eme. Infatti si lega tramite legame a H all’atomo di ossigeno di O2 che non è impegnato nel legame dativo col Fe e limita la formazione della Metaemoglobina e il legame con il CO.

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8
Q

Esprimi i 2 modelli alla base della cooperativitá del legame dell’ossigeno

A

Modulo concertato: le subunità dell’Hb si trovano nello stato R o nello stato T a seconda del legame con l’ossigeno e cambiano la loro conformazione in risposta a questo

Modello sequenziale: presuppone l’esistenza di stato conformazionali intermedi tra lo stato T e lo stato E che derivano dalla presenza di subunità nell’uno o nell’altro stato nello stesso momento

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9
Q

Cosa comporta la transizione dallo stato T allo stato R?

A

Comporta la rottura dei ponti salini tra le interfacce delle subunità e in particolare:
Nella subunità Beta c’è un C-terminale chiamato HC3 che presenta una istidina che col suo COOH forma un ponte salino con la catena laterale della lisina della subunità Alfa

Un secondo ponte salino all’interno della subunità Beta stessa.
Un terzo ponte salino tra estremità carbossi-terminale ed estremità ammino-terminale della stessa subunità Alfa

Quindi due ponti x 2 = 4 in tot

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10
Q

Descrivi la struttura della Mioglobina

A

È formata da 150 residui amminoacidici. Per l’80% da alfa-eliche in particolare 8 (a, b, c,…h) e 7 segmenti random-coil comprese le estremità ammino e carbossiterminale.
La struttura terziaria corrisponde a quella tridimensionale poiché in ha struttura quaternaria avendo una sola subunità con un solo gruppo eme

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11
Q

Cosa rappresenta Teta nella Mioglobina?

A

Teta = siti proteici occupati dal ligando/ siti proteici totali ed indica il grado di saturazione di una proteina al variare della concentrazione del ligando.
Può essere calcolato come [L] / [L] + kd

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12
Q

Descrivi come varia Teta in base alla concentrazione del Ligando

A

Se [L] è molto maggiore rispetto alla kd, allora Teta potrebbe essere arrotondato ad 1: siti occupati≈siti tot

Se [L] è molto minore rispetto alla kd, allora Teta potrebbe essere arrotondato a 0: siti occupati = 0

Se [L] è uguale a kd, allora Teta = 0,5. Perciò i siti occupati sono la metà dei siti totali. Questo parametro è definito [L]50 e misura la affinità di un ligando per una proteina

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13
Q

Cos’è il parametro [L]50 e come si trova?

A

[L]50 è il parametro di affinità di una proteina per il ligando. Se ha un valore molto alto allora significa che è necessario [L] molto alta per saturare 1/2 dei siti totali —> bassa affinità

Se ha un valore molto basso allora significa che è necessario [L] molto basso per saturare 1/2 dei siti totoali —> alta affinità

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14
Q

Come può essere rielaborato Teta nella Mioglobina considerando la pressione?

A

Teta = pressione ossigeno/ pressione Ossigeno + p50
Può essere rielaborata in questo modo perché misurare la concentrazione di ossigeno in fase acquosa può essere particolarmente difficile perciò possiamo calcolare la pressione che l’ossigeno esercita su una soluzione quando è in equilibrio con essa affinché i siti saturati siano 1/2 dei siti totali

Nel caso della mioglobina è 0,26 kPa

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15
Q

Come varia la saturazione della Mioglobina tra tessuto periferico e tessuto polmonare?

A

Nel tessuto polmonare vi è una concentrazione di circa 130 mM che induce sempre la saturazione della Mb

Allo stesso modo a livello periferico in un tessuto A RIPOSO, con concentrazione pari a 50 mM, la Mb è comunque ossigenata

Questo significa che ha una altissima affinità con l’ossigeno

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16
Q

Di quanto varia la concentrazione di Ossigeno grazie alla emoglobina presente nel sangue?

A

Da 0.13 mM a 10 mM. Viene incrementata di 70 volte

17
Q

Spiega cosa succede quando l’Ossigeno raggiunge una soglia di 50 mM nei tessuti periferici

A

Quando ci troviamo al di sopra della soglia di 50 mM, la Mb è sempre nella forma di ossiemoglobina (eq spostato a dx). Sotto la soglia di 50 mM, quando il tessuto è in attività, ha bisogno di molto ossigeno e quindi la Mb si deossigena (l’eq si sposta a destra)

18
Q

Cosa si intende per effetto Bohr?

A

Si intende la deossigenazione dei tessuti dovuta non semplicemente alla bassa concentrazione di ossigeno presente a livello dei tessuti periferici, ma legata anche alla attività catabolica di un muscolo

19
Q

Spiega l’effetto Bohr nel caso dei protoni e dove questi si vanno a collocare nella molecola

A

Scrivendo la forma della emoglobina come: emoglobina protonata + ossigeno —> ossiemoglobina + protoni
E considerando il tessuto periferico…qui l’attività catabolica ha prodotto molta CO2 che si è dissociata alzando i livelli di H+. Questi livelli di H+ per LeChatelier, spostano l’ed a sinistra, verso la forma deossigenata

Quindi i protoni contribuiscono al rilascio di O a livello periferico

Questi si legano a il gruppo ammino terminale della catena alfa e ai residui amminoacidici basici come le istidine impegnate nei ponti salini e li ricostituiscono riportando la Mb allo stato T

20
Q

Spiega cosa succede a livello delle pka nel passaggio dalla Hb protonata alla Hb deprotonata

A

Quando abbiamo Hb protonata, ossia allo stato T, abbiamo le pka dei residui istidinici molto alte e perciò tendono a rimanere in forma protonata. Questa condizione è stabilizzata dalla presenza di gruppi carichi negativamente nelle vicinanze (aspartato e glutammato).

Quando si realizza l’ossigenazione, i residui acidi si allontanano da quelli basici e perciò le pka delle istidine tendono a diminuire e a diventare molto più basse del PH, liberando così protoni.

Quindi nello stato T le pka delle istidine sono pari a 6,
le pka dei gruppi ammino-terminali sono pari a 8

21
Q

Dimmi 3 modi per ottenere protoni che stimolano l’effetto Bohr

A

Ossigenazione della emoglobina

Idratazione di CO2 in bicarbonato e protoni

Legame con CO2 all’estremità ammino-terminale (carbammino-emoglobina) tramite attacco nucleofilo dell’ N su O della CO2 con successiva liberazione di un protone

22
Q

Dimmi come agisce il 2,3-bifosfoglicerato in qualità di effettore eterotropico negativo

A

Questo si lega nella cavità centrale dell’emoglobina allo stato T e la stabilizza. Il composto è a sua volta stabilizzato da ponti salini e legami a H tra le 2 subunità Beta

Questo agisce soprattutto in alta montagna dove la pressione dell’ Ossigeno è minore…
A livello polmonare, essendoci comunque un’alta concentrazione di O2, il 2,3-bifosfoglicerato viene escluso dalla Hb ossigenata poiché ha la cavità chiusa
A livello periferico Hb rilascia ossigeno ma non abbastanza da ossigenare i tessuti. Qui interviene il 2,3-bifosfoglicerato che fa sì che l’Hb rilasci più ossigeno, riportandolo di nuovo a un valore normale del 40%

23
Q

Elenca i ponti salini

A

Ponte alfa alfa
Carbossiterminale - amminiterminale

Alfa beta
Istidina (negativa) con Lisina (positiva)

Beta beta
Aspartato(negativo) più istidina(positiva)