Disabilità visiva Flashcards
Definizione disabilità visiva
Disabilità visiva= perdita parziale o totale della capacità di svolgere gli atti della vita quotidiana che richiedono il controllo visivo
Acuità e campo visivo / dalla cecità totale a ipovisione lieve/ limite delle definizioni: estrema variabilità nell’ utilizzo del residuo visivo –> cecità reale vs funzionale
Fattori causali cecità
Congenita (glaucoma o cataratta congenita)/periodo intrauterino(infezioni materne, radiazioni, traumi,diabete)/perinatale (prematurità, ipossia, diabete materno), postnatali (diabete, traumi, infezioni, tumori, malattie autoimmunitarie)
Sviluppo motorio cieco
Dove ha maggiore difficoltà/ritardo nelle tappe principali in particolare quelle legate a motricità volontaria (si alza sulle braccia da prono), deambulazione, prensione dell’ oggetto sonoro (solo a 8/10 mesi lo ricerca, fenomeno delle mani cieche)
Sviluppo cognitivo b. Cieco
Difficoltà cognitive generalmente si risolvono con ritardi di acquisizione, non è il solo deficit visivo a causare diversità nel bagaglio cognitivo/ legame con sviluppo motorio : postura che aiuta esplorazione, presa a pinza (deficit perché canale uditivo e schema presa a pinza si coordinano più tardi anche nei vedenti), tic e condotte stereotipiche/ percezioni spaziali (forma oggetti, orientamento del proprio corpo, localizzazioni): questo resta punto debole anche da adulto/ragionamento logico (inficiato solo quello legato alle percezione e alle rappresentazioni spaziali, es. Classificazione e seriazione)
Sviluppo affettivo e sociale ciechi
Legame di attaccamento: piange, sorride, vocalizzi come gli altri, ritarda di alcuni mesi alcune tappe come la capacità di discriminare figure famigliari, il processo di separazione -individuazione (anche perché adulto media sempre con ambiente), tardi attribuisce individualità alla madre. Studi hanno mostrato come ci sia capacità innata di riconoscimento delle espressioni facciali per le emozioni di base.
Coetanei: tendenze egocentriche possono ostacolare il rapporto/ importante la mediazione dell’ adulto/giochi sul proprio corpo e che producono schemi d’azione ripetitivi con gli oggetti
Sviluppo linguistico bambini ciechi
Ruolo contatto visivo nelle modalità preverbali di comunicazione. Quelle peso?/ Fino 6/7 mesi no differenze nelle vocalizzazioni, poi ciechi un po’ meno/importante valorizzarle/ritardo acquisizione primi vocaboli per ritardo esperienza del mondo (si colma intorno ai tre anni)/ difficoltà acquisizione delle rappresentazioni simboliche (per non accesso al linguaggio non verbale)/ differenze qualitative nelle tappe successive:iperverbalismo
Disabilità multiple
Sempre di più (tasso maggiore di sopravvivenza dei prematuri). Sono quadri eterogenei ma accomunati dalla difficoltà di armonizzare quanto giunge attraverso i sensi e di fissare nella memoria le esperienze.
Si dividono in:
Lieve (deficit cognitivo, sensoriale e/o motorio non comportano una limitazione significativa dell’ autonomia)
- medio (il linguaggio se presente è caratterizzato da disturbi)
Grave (linguaggio assente, compromessa autonomia, relazione, percezione, espressione)
Valutazione: equipe multidisciplinare (valuta funzionalità visiva, percettiva, cognitiva, linguistica, valutazione icf del funzionamento, della disabilità e della salute)/ riabilitazione: 0-3/ dopo/ per tutta la vita
Interventi riabilitativi e educativi cecità
Centrale è l’ ambiente perché se stimolante può assicurare uno sviluppo psicofisico simile al vedente. Deve essere intervento personalizzato e dare molta importanza a attività e partecipazione. Modello istituto Chiosone di Genova.
In età prescolare: assicurare tappe fondamentali (capacità visive, percezione, motricità anche con acquaticità, logopedia, fisioterapia, psicomotricità…)
Dai 7 anni: comunicazione e orientamento con ausili.
Impo tener conto della famiglia
Ausili per scrittura/lettura-casa-app
Strumenti e training per potenziare efficienza visiva
Migliorare utilizzo residuo visivo per favorire autonomia.
Training (non un solo approccio riabilitativo standard): consapevolezza luce, localizzarla nel campo visivo, seguire con lo sguardo luce in movimento, consapevolezza assenza o presenza luce..
Ausili: da lontano (sistemi telescopici), da vicino (PC con software per ingrandire, video ingranditori)
Strumenti per vicariare funzione visiva
Validi per le persone totalmente cieche. Sono insegnati tecniche di utilizzo dei sussidi di lettura (lettori automatici e Braille) e sussidi informatici per non vedenti.
Utilizzo PC consentito grazie a sintesi vocali e barra Braille. Interazione con PC avviene con normale tastiera e utilizzo di tecnica dattilografica. Ma importante barra e sintesi vocali che trasformano i testi in informazioni vocali o scrittura Braille. La barra Braille in particolare è un dispositivo hardware che si collega al PC e che contiene dei puntini che si alzano in risposta ad impulsi elettrici e servono a scrivere in Braille il testo selezionato, permettendo all’ individuo di accedere al significato. Utili anche stampanti Braille e scanner
Strumenti di orientamento e mobilità persone cieche
Prerequisiti essenziali (conoscenza del proprio corpo, lateralizzazione, concetti tipologici, controllo posturale)/
Training prevede percorsi motori graduati per difficoltà, diminuisce via via il ruolo dell’ adulto/
Apprendimento graduale favorisce maggiore sicurezza di movimento e aumento autostima/
bastone bianco, accompagnatore vedente, cane guida/ fin dalla prima infanzia giocattoli che aiutano (tagliaerba…offrono protezione e possibilità di pratica)
Interventi educativi per ciechi
40 punti di Harrison e Croce (conoscenze iniziali, strategie di comunicazione, come favorire orientamento e movimento)