Diritto civile - Matrimonio e Paternità Flashcards
Quando si presume che il figlio sia concepito durante il matrimonio?
Si presume concepito durante il matrimonio il figlio nato quando non sono ancora trascorsi 300 giorni dalla data dell’annullamento, dello scioglimento o della cessazione degli effetti civili del matrimonio.
Chi può esercitare l’azione di disconoscimento di paternità del figlio nato nel matrimonio?
La madre
Il marito
(Gli eredi dei coniugi?)
Il figlio
Per i figli non nati nel matrimonio, cosa fa fede per la paternità.
Quanto indicato sull’atto di nascita.
Art. 243 bis CC
L’azione di disconoscimento di paternità del figlio nato nel matrimonio può essere esercitata dal marito, dalla madre e dal figlio medesimo. Chi esercita l’azione è ammesso a provare che non sussiste rapporto di filiazione tra il figlio e il presunto padre. La sola dichiarazione della madre non esclude la paternità.
Quali sono le tempistiche per presentare la richiesta di disconoscimento?
Per la madre: 6 mesi dalla nascita del figlio o da quando è venuta a conoscenza dell’impotenza generandi del marito al momento del concepimento.
Per il padre: 1 anno dalla nascita (quando si trovava nello stesso luogo di questa), ma se prova di aver ignorato la propria impotenza di generare o l’adulterio della moglie, il termine decorre dal giorno in cui ne ha avuto conoscenza.
Il figlio: alla maggiore età (imprescrittibile) o se ha più di 14 anni mediante curatore speciale nominato dal giudice.
Quali elementi possono dimostrare la non filiazione (prove di discendenza)?
Qualsiasi mezzo può essere usato come prova (art. 269 CC), ma hanno particolare rilevanza le prove di carattere ematologico forense e genetico (art. 235 CC).
Quali caratteri sono analizzati per dimostrare la filiazione?
Nelle cellule del sangue e nelle proteine e in ogni cellula dotata di nucleo si possono analizzare:
- gruppi di antigeni eritrocitari
- sistemi gruppali sierici
- polimorfismi enzimatici eritrocitari
- sistemi antigenici leucocitari
- polimorfismi DNA
Quali incongruenze genetiche possono condurre all’esclusione del rapporto di filiazione?
La presenza nel figlio di un prodotto genico assente in entrambi i genitori.
L’assenza nel figlio del prodotto genico di uno o dell’altro che i geni del padre presunto, eterozigote, possiede.
L’assenza nel figlio del prodotto genico del gene che l’uomo indicato come padre, omozigote, possiede.
La assenza nel figlio dei prodotti genici determinati da un complesso genico (aplotipo) presente nell’uomo indicato come padre.
Chi NON può contrarre matrimonio?
Minori di anni 18 (salvo eccezioni per gravi motivi dei maggiori di 16 anni)
Interdetti per infermità di mente
Chi è vincolato da precedente matrimonio
Coloro che si trovano tra loro in determinati rapporti di parentela, affinità, adozione, affiliazione.
Persone di cui una è stata condannata per omicidio consumato o tentato ai danni del coniuge dell’altra.
Donna se non dopo 300 giorni dallo scioglimento, dall’annullamento o dalla cessazione degli effetti civili del matrimonio precedente (salvo matrimonio nullo per impotenza).
Su cosa si basa la validità del consenso al matrimonio?
Idoneità delle parti
Capacità giuridica delle parti
Volontà delle parti
Cosa caratterizza l’idoneità delle parti ad esprimere consenso al matrimonio?
Devono essere capaci di intendere e di volere al momento in cui lo esprimono.
Impugnazione del matrimonio
Contestazione e richiesta di annullamento di un contratto che è stato formalmente esercitato (in questo caso il matrimonio).
Cause di impugnazione del matrimonio
Consenso non valido
Informazione non corretta o percezione di informativa non corretta, che possono portare a una manifestazione di volontà non giustificata.
Errore essenziale
Errore di informazione che, qualora conosciuto da una delle parti, avrebbe indotto a non esprimere il consenso nel modo in cui è stato espresso. E’ qualcosa di doloso!
Quando l’errore sulle qualità personali è essenziale? (Art. 122 CC)
L’errore sulle qualità personali è essenziale qualora, tenute presenti le condizioni dell’altro coniuge, si accerti che lo stesso non avrebbe prestato il suo consenso se le avesse esattamente conosciute, e purché l’errore riguardi:
1) Una malattia fisica o psichica, o un’anomalia o deviazione sessuale che impedisca lo svolgimento regolare della vita coniugale.
2) L’esistenza di una sentenza di condanna per delitto non colposo alla reclusione non inferiore a 5 anni.
3) La dichiarazione di delinquenza abituale o professionale
4) L’altro coniuge è stato condannato per delitti concernenti la prostituzione, con pena non inferiore a 2 anni
5) Lo stato di gravidanza causato da persona diversa dal soggetto caduto in errore, purché vi sia stato disconoscimento ai sensi dell’articolo 233, se la gravidanza è stata portata a termine