deep work - il focus è raro Flashcards
Principio della resistenza minima:
in un contesto lavorativo, senza un chiaro feedback sull’impatto dei diversi comportamenti sulla produttività, tenderemo a scegliere i comportamenti che al momento sono più facili.
L’affaccendamento frenetico come sostituto della produttività:
in assenza di indicatori chiari di che cosa significhi essere produttivi e realizzare valore nel proprio lavoro, molti lavoratori della conoscenza si rivolgono a un indicatore industriale della produttività, cioè fare tante cose in maniera visibile
la competenza manuale rende una persona tranquilla, felice e appagata
Se però pensiamo al lavoro intellettuale, la connessione è - definita. Parte del problema è la chiarezza. Gli artigiani affrontano sfide semplici da definire ma difficili da affrontare, uno squilibrio utile quando si cerca un significato. Nel lavoro intellettuale la chiarezza lascia il passo all’ambiguità.
Un altro fattore che offusca il legame tra profondità e significato nel lavoro intellettuale è la cacofonia
di voci che cerca di convincere i lavoratori della conoscenza a trascorrere più tempo impegnati in attività superficiali.
Come il dito che indica la luna, diverse discipline, dall’antropologia all’educazione, all’economia comportamentale, al counseling familiare, suggeriscono, tutte allo stesso modo,
che una gestione oculata dell’attenzione è la conditio sine qua non di una buona qualità di vita e anche la chiave per migliorare praticamente ogni aspetto della propria esistenza
una concentrazione tanto intensa che non rimane più spazio per
per pensare a nulla di irrilevante, o per preoccuparci dei problemi”
una connessione onnipresente, offre un buffet di distrazioni insidiosamente invitanti che, se riescono a catturare la nostra attenzione,
deprederanno di significato e importanza la nostra rappresentazione mentale del mondo
la mente improduttiva è il laboratorio del diavolo’
Quando perdiamo la concentrazione, la mente tende a fissarsi su quanto c’è di sbagliato nella nostra vita invece di pensare a tutto ciò che funziona
aumentare il tempo che trascorriamo profondamente concentrati significa potenziare il complesso marchingegno del cervello umano,
massimizzando così il significato e la soddisfazione che associamo alla vita lavorativa.
I momenti migliori solitamente si presentano quando il corpo o la mente di una persona
sono spinti oltre i limiti in uno sforzo volontario di compiere qualcosa di difficile e meritorio
è in realtà più facile divertirsi lavorando che nel tempo libero, perché, in quanto attività caratterizzate da un flusso, esperienze ottimali, immersione totale, le attività lavorative hanno in sé obiettivi, regole di base e sfide, che incoraggiano a lasciarsi coinvolgere, a concentrarsi e a perdersi in esso.
Il tempo libero, d’altro canto, è destrutturato e richiede uno sforzo maggiore perché possa assumere la forma di un’attività che possiamo apprezzare.
In un mondo post-illuminista noi stessi ci siamo assunti il compito di individuare che cosa abbia un significato e che cosa no. È un esercizio che può sembrare arbitrario e favorire uno strisciante nichilismo.
“Il trionfo illuministico dell’individuo autonomo non solo conduce a una vita noiosa” affermano preoccupati Dreyfus e Kelly, “ma porta quasi inevitabilmente a una vita pressoché invivibile.”
Nell’apprezzamento per le “sottili virtù” della materia, notano, l’artigiano scopre qualcosa di cruciale in un mondo post-illuministico:
una fonte di significato che è esterna all’individuo. Il carradore non decidere arbitrariamente quali virtù del legno che lavora siano di valore e quali no; il valore è intrinseco al legno e all’attività che deve svolgere.
Il vostro lavoro è artigianato e se affinate le vostre capacità e le applicate con rispetto e attenzione, allora, proprio come l’esperto carradore
produrrete significato negli sforzi quotidiani della vostra vita professionale.
Non è necessario svolgere un lavoro raro,
ma è necessario invece un approccio raro al lavoro.