CARDIOPATIA ISCHEMICA Flashcards
DEFINIZIONE
Gruppo di sindromi collegate che derivano da un ischemia miocardica
COSA SI INTENDE PER ISCHEMIA MIOCARDICA
squilibrio tra apporto ematico al miocardio, perfusione e la richiesta cardiaca di sangue ossigenato,
ISCHEMIA, CONSEGUENZE
- Limita ossigenazione tessutale,
- Riduce disponibilità dei nutrienti,
- Riduce rimozione di scarti metabolici
CAUSE
- 90% riduzione del flusso ematico coronarico dovuta a lesioni aterosclerotiche ostruttive nelle arterie coronarie epicardiche
PROGRESSIONE PATOLOGIA
- Lungo periodo, anche decenni di progressione lenta e silente delle lesioni coronariche prima dell’esordio improvviso dei sintomi,
- Ihd può essere quindi, in gran parte dei casi, una manifestazione tardiva di aterosclerosi coronarica con inizio durante infanzia o adolescenza,
ENTITA’ CLINICHE CHE COMPRENDE IM
- IM, Ischemia causa evidente necrosi cardiaca
- Angina pectoris, ischemia non è abbastanza grave da determinare infarto ma sintomi preannunciano il rischio
- Ihd cronica con scompenso
- Morte cardiaca improvvisa
CAUSE
- Ateroscleroso
- Emboli coronarici
- Infiammazione vasi miocardici
- Spasmi vascolari,
- Occlusioni vascolari anche modeste nel quadro di un aumento della frequenza cardiaca,
- Ipossemia,
- Ipotensione sistemica,
CONDIZIONI PEGGIORANTI
- Tachicardia aumenta richiesta o2,
- Diminuzione apporto funzionale,
EPIDEMIOLOGIA
- IHD , prima causa di morte negli stati uniti,
- Riduzione rispetto alle generazioni precedenti
- Miglioramento attribuito a prevenzione, progressi diagnostici e terapeutici
- Mantenimento dei livelli di glucosio nei pz affetti da diabete, controllo peso ed esercizio fisico
fattori di rischio
- Fumo di sigaretta
- Ipercolesterolemia
- Ipertensione
PATOGENESI
- Causa principale ridotta perfusione coronarica rispetto a richieste miocardiche da restringimento aterosclerotico cronico e progressivo delle coronarie epicardiche
- Sovrapposte modificazioni acute della placca, trombosi e vasospasmo
OCCLUSIONE VASCOLARE CRONICA,
- Aterosclerosi in 90% pz con im
- Manifestazioni cliniche date da progressivo restringimento lume, o rottura acuta placca con trombosi,
- 75% è la soglia dell’ischemia sintomatia da sforzo, vasodilatazione arteriosa coronarica compensatoria non è sufficiente a fronteggiare aumenti richiesti
- Interessamento sia di un unico vaso epicardico, ma spesso colpiti tutti e tre i vasi, placche emodinamicamente significative possono essere localizzate ovunque, interessamento maggiori diramazioni epicardiche
MODIFICAZIONE ACUTE DELLA PLACCA
- Rischio di sviluppare patologia dipende da numero, distribuzione, struttura, grado di ostruzione placche ateromatose,
- Le manifestazioni cliniche dell’ihd non possono essere spiegate solo dalla gravita’ anatomica delle lesini,
- Im acuto, angina instabile e morte improvvisa sono tipicamente scatenate da improvvisa e brusca trasformazione di una placca aterosclerotica stabile in una lesione aterotrombotica instabile e potenzialmente pericolosa per la vita,
- PERICOLOSITA’ PLACCA ATEROSCLEROTICA
- Erosione superficiale,
- Ulcerazione
- Fissurazione,
- Rottura
- Emorragia intramurale, alterazioni della placca, tipicamente associata ad infiammazione intralesionale accelerano la formazione di trombi che occludono parzialmente o completamente l’arteria,
CONSEGUENZE ISCHEMIA MIOCARDICA,
- Angina stabile, incapacità delle arterie coronarie stenotiche e di fronteggiare aumentata richiesta di ossigeno, da parte del miocardio, di solito non è associata a rottura della placca
- Angina instabile, perturbazione della placca, determina trombosi e vasocostrizione, conduce a riduzioni gravi e transitori del flusso ematico coronario,
- Infarto del miocardio, conseguenza di modificazioni acute della placca che inducono occlusione trombotica che sfocia nella necrosi miocardica
- Morte cardiaca improvvisa, può essere causata da ischemia miocardica regionale che determina aritmia ventricolare
ANGINA PECTORIS, CARATTERISTICHE
Attacchi parossistici e solitamente recidivanti di dolore toracico retrosternale o precordiale,
CAUSA ANGINA PECTORIS
ischemia miocardica transitoria
DURATA ANGINA PECTORIS
da 15 s a 15 min, insufficiente ad indurre necrosi dei miociti
CAUSA DOLORE
conseguenza della liberazione di adenosina, bradichinina e altre molecole stimolanti i nervi afferenti simpatici ed il vago,
MODELLI DI ANGINA PECTORIS
- Combinazioni di ridotta perfusione e aumento della richiesta miocardica di ossigeno e coronaropatia
ANGINA STABILE, EPIDEMIOLOGIA
Forma più comune
ANGINA STABILE , CAUSA
squilibrio della perfusione coronarica dovuto all’aterosclerosi coronarica stenosante cronica
- Attività fisica,
- Eccitamento emotivo o da stress psicologico
CARATTERISTICHE CLINICHE ANGINA
- Intenso peso toracico
- Sensazione di costrizione, bruciore, come nel reflussoesofageo
- Di rado dolore
- Di norma si allevia con il riposo e con la somministrazione di vasodilatatori come la nitroglicerina ed i calcio antagonisti aumentando la perfusione miocardica
ANGINA VARIANTE O DI PRINZMETAL, DEFINIZIONE
Rara forma di ischemia miocardica
CAUSA ANGINA VARIANTE DI PRINZMETAL
spasmo delle arterie coronarie, spesso associata ad aterosclerosi coronarica, non correlati ad attività fisica, frequenza cardiaca o pressione arteriosa
TRATTAMENTO ANGINA VARIANTE DI PRINZMETAL
generalmente risponde a vasodilatatori
ANGINA INSTABILE,MANIFESTAZIONE
episodi sempre più frequenti e o di durata più prolungata
- Sofferenza toracica descritta come dolore manifesto,
CAUSE ANGINA INSTABILE
livelli sempre più bassi di esercizio fisico, può manifestarsi anche a riposo, in gran parte determinata da rottura placca aterosclerotica con sovrapposta trombosi parziale e embolizzazione o vasospasmo,
ASSOCIAZIONE ANGINA INSTABILE
in gran parte si associa a necrosi miocardica, per altri può essere imminente im acuto
IN QUALI POPOLAZIONI SONO PIU’ FREQUENTI LE ANGINE SILENTI
- Popolazione geriatrica
- Neuropatie diabetiche
INFARTO MIOCARDICO
DEFINIZIONE,
Morte del muscolo cardiaco
CAUSA INFARTO MIOCARDICO
ischemia grave prolungata,
INCIDENZA E FATTORI DI RISCHIO, INFARTO MIOCARDICO
- Teoricamente in qualsiasi fascia di età
- Circa il 10% degli infarti insorge in pz in età inferiore ai 40 aa, 45% in pz che non hanno ancora raggiunto i 65 aa di età
- Frequenza im cresce progressivamente con aumentare dell’età
- Incidenza è fortemente legata a predisposizioni genetiche e comportamentali nei confronti dell’aterosclerosi
- Uguale diffusione in neri ed in bianchi,
- Donne protette da im fino ad età fertile , poi in menopausa aumentato sviluppo di patologie,
- Terapia sostitutiva post menopausale non si è rilevata risolutiva
PATOGENESI INFARTO MIOCARDICO
Occlusione arteriosa coronarica, in gran parte dei casi
- Placca ateromasica dell’arteria coronaria subisce alterazioni consistente in emorragia intramurale, erosione o ulcerazione, rottura o fissurazione
- Esposizione al collagene subendoteliale ed al contenuto della placca necrotica induce adesione con rilascio contenuto granuli piastrinici e formazione di microtrombi
- Mediatori liberati dalle piastrine stimolano il vasospasmo,
- Fattore tissutale attiva via della coagulazione, aumentando la massa del trombo
- Il trombo può espandersi fino ad occludere il lume del vaso,
RISULTATO ANGIOGRAFIA CORONARICA IN ISCHEMIA MIOCARDICA
entro 4 h dall’esordio clinico di im si visualizza una trombosi coronarica in quasi il 90% dei casi, mentre dopo 12 24h rivela trombosi solo in circa il 60% dei casi
- Nel 10% dei casi im non si associa ad aterotrombosi ,
- MECCANISMI RESPONSABILI DEL RIDOTTO FLUSSO EMATICO CORONARICO
- Vasospasmo con o senza aterosclerosi coronarica, in associazione o meno con aggregazione piastrinica o dovuto ad assunzione di droghe
- Emboli dell’atrio sx in associazione con fa, trombo murale sx, vegetazione indotta da endocardite infettiva o materiale proteico,
- Ischemia senza aterosclerosi e trombosi coronariche, da malattie dei piccoli vasi coronarici intramurali, anomalie ematologiche, deposizione di amiloide nelle pareti vascolari, dissezione vascolare, aumentata ipertrofia, estrema riduzione pressioene arteriosa sistemica,
RISPOSTA MIOCARDICA, CAUSA
Ostruzione arteriosa coronarica,
EFFETTO RISPOSTA MIOCARDICA
riduzione del flusso ematico in una regione del miocardio determinando ischemia, rapida disfunzione miocardica, con morte delle cellule miocardiche
AREA A RISCHIO RISPOSTA MIOCARDICA
Regione anatomica irrorata dall’arteria colpita,
DA CHE COSA DIPENDE ESITO DELLA RISPOSTA MIOCARDICA
dipende dalla gravità e dalla durata della perdita del flusso ematico
CONSEGUENZE BIOCHIMICHE DELL’ISCHEMIA MIOCARDICA,
- Arresto del metabolismo aerobico
- Inadeguata produzione di fosfati
- Accumulo di metaboliti potenzialmente dannosi,
- A causa della notevole dipendenza della funzione miocardica dall’ossigeno la contrattilità cessa nell’arco di circa un minuto,
alterazioni strutturali ischemia miocardica
- Rilassamento miofibrillare,
- Deplezione di glicogeno
- Rigonfiamento cellulare e mitocondriale,
- Manifestazioni potenzialmente reversibile
- Necrosi dei cardiomiociti, sovvertimento dell’integrità del sarcolemma
- Proteine miocardiche intracellulari vengono riversate nel sistema circolatorio, base test ematici per arresto,
durata deplezione flusso per determinare danno irreversibile
, almeno 20 30 minuti, necessità di rapida diagnosi e trattamento,
FASI DANNO ISCHEMICO
1 inizia deplezione di atp, secondi
2 perdita della contrattilità, inferiore a 2 min
- Diminuzione dell’atp,
a) Fino al 50% del normale
b) Fino al 10% del normale, fino a 40 minuti
- Danno cellulare irreversibile, 20 40 minuti
- Danno microvascolare, superiore ad 1 h
DOVE E’ PIU’ PRONUNCIATA L’ISCHEMIA
, nella regione subendocardica, la necrosi si propaga poi nel miocardio come un onda, fronte e spessore parete miocardica
DA CHE COSA DIPENDONO LOCALIZZAZIONE, DIMENSIONI E CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE IM ACUTO,
- Localizzazione, gravità e velocità di sviluppo delle ostruzioni coronariche da aterosclerosi e trombosi,
- Estensione del territorio di distribuzione dei vasi ostruiti,
- Durata occlusione,
- Esigenze metaboliche di o2 del miocardio a rischio
- Entità della circolazione collaterale,
- Presenza, sede, gravità del vasospasmo coronarico,
- Altri fattori , alterazione della frequenza cardiaca, ritmo cardiaco, ossigenazione sanguigna
- COSA INTERESSA NECROSI,
- Metà spessore miocardio in 2 3 h dall’esordio,
- Diventa transmurale in 6 h,
- Nel caso in cui ischemia subletale abbia indotto un circolo coronarico collaterale maggiormente sviluppato progressione può seguire un decorso piu’ prolungato, 12 h o piu’
UTILITA’ CONOSCENZA ANATOMIA
Circolazione consente di determinare le zone piu’ frequenti di ischemia, circolazione a dominanza destra o sx,
COMPENSO CIRCOLAZIONE MIOCARDICA
dilatazione dei vasi collaterali, stimolati da ischemia, flusso ematico che raggiunge aree di miocardio che sarebbero prive di adeguata perfusione,
- Aree di normale perfusione epicardica possono essere così dilatate che la conseguente occlusione conduce ad infarto in territori di irrorazione paradossi
TIPOLOGIE DI INFARTO,
DA CHE COSA DIPENDE LA DISTRIBUZIONE DELLA NECROSI NELL’INFARTO MIOCARDICO,
- Sede
- Causa della ridotta perfusione