Capitolo 1 Flashcards

1
Q
  1. A cos’è dovuto il monopolio naturale:
    A) All’andamento decrescente del costo unitario nel tratto rilevante della domanda per la forte incidenza dei costi fissi.
    B) Alla costante del costo marginale.
    C) All’andamento crescente del costo unitario nel tratto rilevante della domanda per la forte incidenza dei costi.
    D) Al fatto che i costi marginali eccedono i costi medi a cause degli elevati costi fissi.
A

A) All’andamento decrescente del costo unitario nel tratto rilevante della domanda per la forte incidenza dei costi fissi.

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2
Q
  1. Cosa evidenzia il dilemma di Triffin?
    - le difficoltà di perseguire simultaneamente l’equilibrio della bilancia dei pagamenti e del pieno impiego
    - le difficoltà che si frappongono a un paese che voglia rivolgersi al fondo monetario internazionale per un prestito, senza dover subire condizionamenti nella gestione della politica economica interna.
    - Un difetto del sistema a cambio aureo: se il contenuto in oro della moneta di riserva è mantenuto costante, il sistema rischia di non fornire sufficiente liquidità internazionale.
    - I problemi di sostenibilità del debito pubblico.
A

Un difetto del sistema a cambio aureo: se il contenuto in oro della moneta di riserva è mantenuto costante, il sistema rischia di non fornire sufficiente liquidità internazionale.

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3
Q

7.Quando si parla di beni pubblici impuri?
- Quando i beni possono avere diversi gradi di non rivalità e non escludibilità
-quando la natura di bene pubblico dipende dalle condizioni dei mercati e dai livelli tecnologici raggiunti.
-Quando per essi lo Stato vuole assicurare un certo livello di consumo, al di là e al di sopra della quantità che ne
viene autonomamente domandata dai vari individui.
-Quando si parla di beni associati a situazioni nelle quali l’azione di un operatore causa vantaggi o danni ad altri senza che percio si paghi un prezzo

A
  • Quando i beni possono avere diversi gradi di non rivalità e non escludibilità
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4
Q
  1. Quale tra queste affermazioni può essere considerata keynesiana?
    - un aumento della quantità di moneta in circolazione comporta un immediato pari aumento nel livello dei prezzi.
    - La spesa per investimenti delle imprese dipende dalle aspettative e dagli umori degli imprenditori (animal
    spirits) .
    - La disoccupazione è sempre volontaria.
    - Il sistema capitalistico è in grado di realizzare equilibri ottimali e stabili (piena occupazione)
A
  • La spesa per investimenti delle imprese dipende dalle aspettative e dagli umori degli imprenditori (animal
    spirits) .
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5
Q
  1. Quale tra queste affermazioni può essere considerata keynesiana?
    - Il sistema capitalistico è in grado di realizzare equilibri ottimali e stabili (piena occupazione)
    - Il sistema capitalistico non è in grado di assicurare stabilità e piena occupazione.
    - Un aumento della quantità di moneta in circolazione comporta un immediato pari aumento nel livello dei prezzi.
    - L’intervento pubblico è inefficace o dannoso (causa instabilità)
A
  • Il sistema capitalistico non è in grado di assicurare stabilità e piena occupazione.
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6
Q
  1. Quale tra queste affermazioni può essere considerata keynesiana?
    - Variazioni dei salari nominali risolvono il problema della disoccupazione.
    - Il sistema capitalistico è in grado di realizzare equilibri ottimali e stabili (piena occupazione).
    - un aumento della quantità di moneta in circolazione comporta un pari aumento nel livello dei prezzi.
    - La velocità di circolazione della moneta è pro ciclica (cresce nelle espansioni e si riduce durante le recessioni.)
A

-La velocità di circolazione della moneta è pro ciclica (cresce nelle espansioni e si riduce durante le recessioni.)

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7
Q
  1. I keynesiani hanno una:
    - visione liberista contro l’intervento pubblico evidenziano l’efficienza del mercato
    - visione liberista contro l’intervento pubblico evidenziano l’efficienza del mercato e/o i fallimenti pubblici
    - visione a favore dell’intervento pubblico evidenziano i fallimenti del mercato
    - visione a favore dell’intervento pubblico evidenziano i fallimenti del mercato e/o i fallimenti pubblici
A

-visione a favore dell’intervento pubblico evidenziano i fallimenti del mercato

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8
Q
  1. Quale tra le seguenti può essere definita come una politica dei redditi istituzionale?
    -Contenimeto delle dinamiche inflazionistiche “premiato dal governo attraverso incentivi fiscali
    -Aggravi fiscali o premi fiscali in funzione delle politiche di prezzo adottate dalle imprese (tax-based
    income policies).
    -Blocco dei salari
    -Obbligo esplicito di cooperazione o almeno arbitrato finale
A

-Obbligo esplicito di cooperazione o almeno arbitrato finale

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9
Q
  1. Quale tra le seguenti può essere definita come una politica dei redditi istituzionale?
    - Scambio economico (vantaggi fiscali e economici per le parti che si accordato)
    - Aggravi fiscali o premi fiscali in funzione delle politiche di prezzo adottate dalle imprese (tax-based income
    policies)
    - Contenimento delle dinamiche inflazionistiche premiato dal governo attraverso incentivi fiscali
    - Blocco dei salari
A
  • Scambio economico (vantaggi fiscali e economici per le parti che si accordato)
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10
Q
  1. Quale tra le seguenti può essere definita come una politica dei redditi istituzionale?
    -Scambio politico (partecipazione del governo con propri impegni all’accordo patto sociale)
    -Aggravi fiscali o premi fiscali in funzione delle politiche di prezzo adottate dalle imprese (tax-based income
    policies)
    -Contenimento delle dinamiche inflazionistiche premiato dal governo attraverso incentivi fiscali
    -Blocco dei salari
A

-Scambio politico (partecipazione del governo con propri impegni all’accordo patto sociale)

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11
Q
  1. Quali sono gli effetti di un dazio sul prezzo interno?
    -I consumatori interni troveranno più conveniente domandare il bene sul mercato estero B, nel mercato interno,
    si creerà quindi un eccesso di offerta che spingerà il prezzo verso il basso.
    -I PRODUTTORI INTERNI TROVERANNO PIÙ CONVENIENTE OFFRIRE IL BENE SUL MERCATO ESTERO, NEL MERCATO
    INTERNO, SI CREERÀ QUINDI UN ECCESSO DI DOMANDA CHE SPINGERÀ IL PREZZO VERSO L’ALTO.
    -I produttori esteri non troveranno più conveniente offrire il bene sul mercato interno, nel mercato interno, si
    creerà quindi un eccesso di domanda che spingerà il prezzo verso l’alto.
    -I consumatori esteri non troveranno più conveniente domandare il bene sul mercato interno; nel mercato
    interno, si creerà quindi un eccesso di offerta che spingerà il prezzo verso il basso.
A

-I produttori esteri non troveranno più conveniente offrire il bene sul mercato interno, nel mercato interno, si
creerà quindi un eccesso di domanda che spingerà il prezzo verso l’alto.

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12
Q
  1. Su quale fondamento si basa l’idea riconducibile a Schumpeter secondo la quale l’innovazione sarebbe favorita in mercati caratterizzqati da elevato grado di concentrazione
    -dversamente dalla concorrenza dove si considera solo il profitto addizionale il monopolista considera l’intero profitto della nuova tecnologia alti profitti del monopolista sono un incentivo all’adozione di nuove tecnologie
    -il monopolista considera solo profitto addizionale della nuova tecnologia, alti profitti del monopolista (senza
    innovare) sono un disincentivo all’adozione di nuove tecnologie.
    -diversamente della concorrenza dove si considera solo il profitto addizionale il monopolista considera l’intero
    profitto della nuova tecnologia, quindi, solo in presenza di potere di mercato si potrà sfruttare il vantaggio di
    cpsto derivante dall’innovazione.
    -Le innovazioni tecnologiche richiedono investimenti ingenti in ricerca, quindi, solo in presenza di potere di
    mercato si potrà sfruttare il vantaggio di costo derivante dall’innovazione.
A

-Le innovazioni tecnologiche richiedono investimenti ingenti in ricerca, quindi, solo in presenza di potere di
mercato si potrà sfruttare il vantaggio di costo derivante dall’innovazione.

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13
Q
  1. Cosa afferma il criterio paretiano?
    -Il benessere sociale in uno Stato del mondo A è maggiore di quello in uno stato B se almeno un individuo sta
    meglio in A che in B senza che nessun altro stia peggio.
    -Uno stato del mondo è un ottimo paretiano se non ne esiste un altro in cui un individuo sta meglio e nessun
    altro stia peggio.
    -Assumendo un insieme completo di mercati, un equilibrio concorrenziale, se esiste, è un ottimo paretiano.
    -Assumendo un insieme completo di mercati, ogni posizione di ottimo paretiano può essere realizzata come
    equilibrio concorrenziale previa un’appropriata redistribuzione delle risorse tra individui
A

-Il benessere sociale in uno Stato del mondo A è maggiore di quello in uno stato B se almeno un individuo sta
meglio in A che in B senza che nessun altro stia peggio.

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14
Q
  1. Cosa si intende per politica monetaria accomodante?
    -Aumentare la base monetaria in modo da ridurre il tasso di interesse iniziale per sostenere l􀍛au􀅵e􀅶to del 􀆌eddito
    indotto dalla maggiore spesa pubblica.
    -Aumentare la base monetaria in modo da assicurare l’invarianza del tasso di interesse malgrado l’aumento di
    domanda di moneta indotto dalla maggiore spesa pubblica.
    -Ridurre la base monetaria in modo da assicurare l’invarianza del tasso di interesse , a seguito dell’aumento di
    domanda di moneta indotto dalla maggiore spesa pubblica
    -Ridurre la base monetaria in modo da assicurare l’invarianza del tasso di interesse iniziale per sostenere l’aumento del reddito
    indotto dalla maggiore spesa pubblica.
A

-Aumentare la base monetaria in modo da assicurare l’invarianza del tasso di interesse malgrado l’aumento di
domanda di moneta indotto dalla maggiore spesa pubblica.

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15
Q
  1. Chi sono gli intermediari finanziari? Soggetti che mettono in collegamento le unità in:
    - deficit, che risparmiano con le unità in surplus che domandano credito
    - surplus, che risparmiano (famiglie) con le unità in deficit (imprese), che domandano credito
    - surplus, che domandano credito con le unità in deficit, che risparmiano.
    - deficit, che domandano credito con le unità in surplus, che risparmiano.
A

-surplus, che risparmiano (famiglie) con le unità in deficit (imprese), che domandano credito

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16
Q
  1. Cosa si intende per aspettative razionali? Gli operatori hanno aspettative razionali:
    -Nel senso che le informazioni su cui basano le proprie scelte e formano le proprie aspettative sono complete.
    -nel senso che sfruttano tutte le informazioni disponibili, che non necessariamente sono complete.
    -quando indovinano correttamente le previsioni su variabili rilevanti per i loro problemi di massimizzazione o
    minimizzazione.
    -nel senso che non sbagliano mai le proprie previsioni.
A

-nel senso che sfruttano tutte le informazioni disponibili, che non necessariamente sono complete.

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17
Q
  1. Come le politiche macroeconomiche possono influire sulle partite correnti attraverso variazioni della
    domanda interna?
    -Dato un avanzo, solo se vale Marshall Lerner, una politica espansiva aumenta Y e quindi le importazioni e
    riducendo l’avanzo.
    -Dato un avanzo, una politica espansiva aumenta Y e quindi riduce le esportazioni riducendo l’avanzo.
    -Dato un avanzo, una politica espansiva aumenta Y e e quindi le importazioni riducendo l’avanzo.
    -Dato un avanzo, solo se vale Marshall Lerner, una politica espansiva aumenta Y e quindi riduce le esportazioni
    riducendo l’avanzo.
A

-Dato un avanzo, una politica espansiva aumenta Y e e quindi le importazioni riducendo l’avanzo.

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18
Q
  1. La crescita delle spese sociali verificatisi storicamente nella generalità dei paesi sviluppati è spiegata
    anche:
    -dal fatto che la richiesta di beni e servizi sociali ha avuto una crescita proporzionale a quella del reddito pro
    capite
    -dal fatto che la produzione di beni e servizi sociali è intrinsecamente meno idonea ad usufruire dei miglioramenti
    produttivi indotti dallo sviluppo tecnologico
    -dal fatto che la richiesta di beni e servizi sociali avuto una crescita proporzionale a quella demografica
    -dal fatto che la produzione di beni e servizi sociali si è accompagnata allo sviluppo tecnologico che ha pervaso
    tutti i settori produttivi
A

-dal fatto che la produzione di beni e servizi sociali è intrinsecamente meno idonea ad usufruire dei miglioramenti
produttivi indotti dallo sviluppo tecnologico

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19
Q
  1. Nella seguente rappresentazione del modello IS/LM, cosa indica la grandezza C?
    (1) Y= C + I + G
    (2) C= c •Y
    (3) I= 𝑙 − 𝑎∙𝑖
    0
    (4) M/p= k•Y +𝑙 − v∙i
    0
    -Un parametro
    -Una variabile endogena
    -Uno disturbo stocastico (shock)
    -Una variabile esogena
A

-Una variabile endogena

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20
Q
  1. Nella seguente rappresentazione del modello IS/LM, cosa indica la grandezza Y?
    (1) Y= C + I + G
    (2) C= c •Y
    (3) I= 𝑙 − 𝑎∙𝑖
    0
    (4) M/p= k•Y +𝑙 − v∙i
    0
    -Un parametro
    -Una variabile endogena
    -Uno disturbo stocastico (shock)
    -Una variabile esogena
A

-Una variabile endogena

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21
Q
  1. Nella seguente rappresentazione del modello IS/LM, cosa indica la grandezza i?
    (1) Y= C + I + G
    (2) C= c •Y
    (3) I= 𝑙 − 𝑎∙𝑖
    0
    (4) M/p= k•Y +𝑙 − 􀝒∙i
    0
    -Un parametro
    -Una variabile endogena
    -Uno disturbo stocastico (shock)
    -Una variabile esogena
A

-Una variabile endogena

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22
Q
  1. Nella seguente rappresentazione del modello IS/LM, cosa indica la grandezza v?
    (1) Y= C + I + G
    (2) C= c •Y
    (3) I= 𝑙 − 𝑎∙𝑖
    0
    (4) M/p= k•Y +𝑙 − v∙i
    0
    -Un parametro
    -Una variabile endogena
    -Uno disturbo stocastico (shock)
    -Una variabile esogena
A

-Un parametro

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23
Q
  1. Nella seguente rappresentazione del modello IS/LM, cosa indica la grandezza p?
    1) Y= C + I + G
    2) C= c •Y
    3) I= 𝑙 − 𝑎∙𝑖
    0
    4) M/p= k•Y +𝑙 − 􀝒∙i
    0
    -Un parametro
    -Una variabile endogena
    -Uno disturbo stocastico (shock)
    -Una variabile esogena
A

-Un parametro

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24
Q
  1. Nella seguente rappresentazione del modello IS/LM, cosa indica la grandezza G?
    (1) Y= C + I + G
    (2) C= c •Y
    (3) I= 𝑙 − 𝑎∙𝑖
    0
    (4) M/p= k•Y +𝑙 − 􀝒∙i
    0
    -Un parametro
    -Una variabile endogena
    -Uno disturbo stocastico (shock)
    -Una variabile esogena
A

-Una variabile esogena

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25
28. Nella seguente rappresentazione del modello IS/LM, cosa indica la grandezza G? (1) Y= C + I + G (2) C= c •Y (3) I= 𝑙 − 𝑎∙𝑖 0 (4) M/p= k•Y +𝑙 − v∙i -Un parametro -Una variabile endogena -Uno disturbo stocastico (shock) -Una variabile esogena
-Una variabile esogena
26
``` 30. Nella seguente rappresentazione del modello IS/LM, cosa indica la grandezza c? Y= C + I + G C= c •Y I= 𝑙 − 𝑎∙𝑖 0 M/p= k•Y +𝑙 − 􀝒∙i 0 -Un parametro -Una variabile endogena -Uno disturbo stocastico (shock) -Una variabile esogena ```
-Un parametro
27
27. Nella seguente rappresentazione del modello IS/LM, cosa indica la grandezza p? 1) Y= C + I + G 2) C= c •Y 3) I= 𝑙 − 𝑎∙𝑖 0 4) M/p= k•Y +𝑙 − 􀝒∙i 0 -Un parametro -Una variabile endogena -Uno disturbo stocastico (shock) -Una variabile esogena
-Un parametro
28
28. Nella seguente rappresentazione del modello IS/LM, cosa indica la grandezza G? (1) Y= C + I + G (2) C= c •Y (3) I= 𝑙 − 𝑎∙𝑖 0 (4) M/p= k•Y +𝑙 − 􀝒∙i 0 -Un parametro -Una variabile endogena -Uno disturbo stocastico (shock) -Una variabile esogena
-Una variabile esogena
29
28. Nella seguente rappresentazione del modello IS/LM, cosa indica la grandezza G? (1) Y= C + I + G (2) C= c •Y (3) I= 𝑙 − 𝑎∙𝑖 0 (4) M/p= k•Y +𝑙 − v∙i -Un parametro -Una variabile endogena -Uno disturbo stocastico (shock) -Una variabile esogena
-Una variabile esogena
30
``` 30. Nella seguente rappresentazione del modello IS/LM, cosa indica la grandezza c? Y= C + I + G C= c •Y I= 𝑙 − 𝑎∙𝑖 0 M/p= k•Y +𝑙 − 􀝒∙i 0 -Un parametro -Una variabile endogena -Uno disturbo stocastico (shock) -Una variabile esogena ```
-Un parametro
31
31. Se la propensione al risparmio è pari a 0,3 una riduzione delle tasse (in somma fissa) a 64 genera un incremento di reddito pari a:
(1 / 0.3 )*64 - 64 = 149,33
32
32. Se la propensione al risparmio è pari a 0,7 una riduzione delle tasse (in somma fissa) a 71 genera un incremento di reddito pari a:
((1/S) *T)-T= ( 1/0,7)*71-71 = 30.43
33
33. Se la propensione al risparmio è pari a 0,7 una riduzione delle tasse (in somma fissa) a 78 genera un incremento di reddito pari a:
((1/S)*T)-T= (1/0.7)*78)-78= 33.43
34
34. Se la propensione al risparmio è pari a 0,6 una riduzione delle tasse (in somma fissa) a 82 genera un incremento di reddito pari a
(1/0.6 * 82) - 82 = 54.67
35
38. Se la propensione al risparmio è pari a 0.2, un aumento della spesa pubblica in deficit pari a 132 genera un incremento di reddito pari a:
G/S= 132/0.2= 660
36
39. Se la propensione al risparmio è pari a 0.5, un aumento della spesa pubblica in deficit pari a 89 genera un incremento di reddito pari a:
G/S= 89/0.2= 445
37
40. Se la propensione al risparmio è 0,6 un aumento della spesa pubblica in pareggio pari a 178 genera un incremento di reddito pari a
G/1-c*(1-t) = 159/1-0,7*(1-0,10) = 429,73 | c=(1-
38
42. Se la propensione al risparmio è pari a 0.7 un aumento della spesa pubblica pari a 251, assumendo una tassazione proporzionale con aliquota del 20%, genera un incremento di reddito pari a
G/1-c*(1-t) = 251/1-0,3*(1-0,20) = 330,26
39
43. Se la propensione al risparmio è pari a 0.6 un aumento della spesa pubblica pari a 138, assumendo una tassazione proporzionale con aliquota del 20%, genera un incremento di reddito pari a
G/(1-c*(1-t)) = 138/1-0,4*(1-0,20) = 202,94
40
44. Se la propensione al risparmio è pari a 0.4 un aumento della spesa pubblica pari a 258, assumendo una tassazione proporzionale con aliquota del 10%, genera un incremento di reddito pari a
G/1-c*(1-t) = 258/1-0,6*(1-0,10)= 560,87
41
45. Se la propensione al consumo è pari a 0,6 una riduzione delle tasse (in somma fissa) pari a 81 genera un incremento di reddito pari a:
(1/1-C * T)-T= (1/0,4 *81)-81=121,5 | C= 1-S = 1-0,6=0.4
42
46. Se la propensione al consumo è pari a 0,6 un aumento della spesa pubblica in pareggio pari a 98 genera un incremento di reddito pari a
SPESA PUBBLICA IN PAREGGIO: DELTA G = DELTA T (TEOREMA DI HAAVELMO) DELTA Y = DELTA G = DELTA T DELTA G = 98 QUINDI DELTA Y = 98
43
47. Se la propensione al consumo è pari a 0,7 un aumento della spesa pubblica in pareggio pari a 68 genera un incremento di reddito pari a:
SPESA PUBBLICA IN PAREGGIO: DELTA G = DELTA T (TEOREMA DI HAAVELMO) DELTA Y = DELTA G = DELTA T DELTA G = 68 QUINDI DELTA Y = 68
44
48. Se la propensione al consumo è pari a 0.4, un aumento della spesa pubblica pari a 216, assumendo una tassazione proporzionale con aliquota del 10%, genera un incremento di reddito pari a
G/1-c*(1-t)= 216/(1-0,4)*(1-0,10)= 337,5
45
49. Se la propensione al consumo è pari a 0.5, un aumento della spesa pubblica pari a 282, assumendo una tassazione proporzionale con aliquota del 20%, genera un incremento di reddito pari a
G/1-c*(1-t) = 282/1-0,5*(1-0,20)=470
46
50. Se la propensione al consumo è pari a 0.2, un aumento della spesa pubblica pari a 262, assumendo una tassazione proporzionale con aliquota del 30%, genera un incremento di reddito pari a
G/1-c*(1-t) = 262/1-0,2*(1-0,30)=304,6
47
51. Con riferimento al modello IS/LM, in che cosa consiste una politica monetaria non- accomodante? -A seguito di un aumento di offerta di moneta, stimolato dall'aumento della spesa pubblica, la banca centrale reagisce con una restrizione monetaria non riducendo il tasso di interesse, rendendo così la politica fiscale meno efficace. -A seguito di un aumento di domanda di moneta, stimolata dall'aumento della spesa pubblica, la banca centrale non reagisce con una restrizione monetaria non riducendo il tasso di interesse, rendendo così la politica fiscale meno efficace. -A seguito di un aumento di domanda di moneta, stimolato dall'aumento della spesa pubblica, la banca centrale non reagisce con una espansione monetaria non riducendo il tasso di interesse, rendendo così la politica fiscale meno efficace. -A seguito di un aumento di offerta di moneta, stimolato dall'aumento della spesa pubblica, la banca centrale non reagisce con un'espansione monetaria non riducendo il tasso d'interesse rendendo cosìla politica fiscale meno efficace
-A seguito di un aumento di domanda di moneta, stimolato dall'aumento della spesa pubblica, la banca centrale non reagisce con una espansione monetaria non riducendo il tasso di interesse, rendendo così la politica fiscale meno efficace.
48
52. Con riferimento al modello IS/LM in cosa consiste una politica monetaria accomodante? -A seguito di un aumento di domanda di moneta, stimolato dall'aumento della spesa pubblica, la banca centrale reagisce con una espansione monetaria che mantiene il tasso d'interesse costante incrementando il reddito in modo tale che la politica fiscale risulti il più efficace possibile -A seguito di un aumento di domanda di moneta, stimolato dall'aumento della spesa pubblica, la banca centrale reagisce con una espansione monetaria incrementando il tasso d'interesse, incrementando così il reddito in modo tale che la politica fiscale risulti il più efficace possibile -A seguito di un aumento di domanda di moneta, stimolato dall'aumento della spesa pubblica, la banca centrale reagisce con una restrizione monetaria che mantiene il tasso d'interesse costante incrementando il reddito in modo tale che la politica fiscale risulti il più efficace possibile -A seguito di un aumento di domanda di moneta, stimolato dall'aumento della spesa pubblica, la banca centrale reagisce con una restrizione monetaria incrementando il tasso di interesse incrementando così il reddito in modo tale che la politica fiscale risulti il piuù efficace possibile modo tale che la politica fiscale risulti il più efficace possibile
-A seguito di un aumento di domanda di moneta, stimolato dall'aumento della spesa pubblica, la banca centrale reagisce con una espansione monetaria che mantiene il tasso d'interesse costante incrementando il reddito in modo tale che la politica fiscale risulti il più efficace possibile
49
53. Considerando la curva IS in un economia aperta possiamo affermare che - Ha una pendenza maggiore rispetto al caso di economia chiusa, perché il moltiplicatore è minore. - Ha la stessa pendenza rispetto al caso di economia chiusa. - Ha una pendenza maggiore rispetto al caso di economia chiusa, perché il moltiplicatore è maggiore. - Ha una pendenza maggiore se la mobilità dei capitali è minore
-Ha una pendenza maggiore rispetto al caso di economia chiusa, perché il moltiplicatore è minore.
50
54. Che coss'è l'effetto J (o curva J)? -indica le condizioni necessarie perché la spesa pubblica con bilancio in pareggio abbia un effetto espansivo sul reddito. -indica le condizioni necessarie affinché una svalutazione del tasso di cambio migliori la bilancia dei pagamenti. - Un possibile andamento del saldo dei movimenti di beni, che a seguito di una svalutazione prima peggiora e solo dopo migliora. -Descrive gli effetti dell'aspettativa di apprezzamento del tasso di cambio sul saldo dei movimenti di capitale di un paese
- Un possibile andamento del saldo dei movimenti di beni, che a seguito di una svalutazione prima peggiora e solo dopo migliora.
51
55. Qual è la sequenza logica delle fasi della scelta pubblica che porta al calcolo del tasso di rendimento atteso? -1) attualizzazione costi-benefici; 2) valutazione costi-benefici attesi; 3) individuazione alternative -1) individuazione alternative; 2) valutazione costi-benefici attesi; 3) attualizzazione costi e benefici -1) individuazione alternative; 2) attualizzazione costi-benefici; 3) valutazione costi-benefici attesi -1) valutazione costi-benefici; 2) attualizzazione costi-benefici; 3) individuazione alternative
-1) individuazione alternative; 2) valutazione costi-benefici attesi; 3) attualizzazione costi e benefici
52
``` 56. In un regime di concorrenza perfetta, cosa suggerire al produttore se il prezzo di mercato è 7, il costo marginale 5 e quello medio è 3? -Ridurre la produzione -Aumentare la produzione -Non fare nulla -Uscire dal mercato ```
-Aumentare la produzione
53
``` 57. In un regime di concorrenza perfetta, cosa suggerire al produttore se il prezzo di mercato è 21, il costo marginale è 15 e quello medio è 9? -Ridurre la produzione -Aumentare la produzione -Non fare nulla -Uscire dal mercato ```
-Aumentare la produzione
54
``` 58. In un regime di concorrenza perfetta, cosa suggerire al produttore se il prezzo di mercato è 9, il costo marginale è 9 e quello medio è 15? -Ridurre la produzione -Aumentare la produzione -Non fare nulla -Uscire dal mercato ```
-Uscire dal mercato
55
``` 58. In un regime di concorrenza perfetta, cosa suggerire al produttore se il prezzo di mercato è 9, il costo marginale è 9 e quello medio è 15? -Ridurre la produzione -Aumentare la produzione -Non fare nulla -Uscire dal mercato ```
-Uscire dal mercato
56
``` 59. In un regime di concorrenza perfetta, cosa suggerire al produttore se il prezzo di mercato è 3.5, il costo marginale è 2.5 e quello medio è 1.5? -Ridurre la produzione -Aumentare la produzione -Non fare nulla -Uscire dal mercato ```
-Aumentare la produzione
57
``` 60. In un regime di concorrenza perfetta, cosa suggerire al produttore se il prezzo di mercato è 3, il costo marginale è 3 e quello medio è 5? -Ridurre la produzione -Aumentare la produzione -Non fare nulla -Uscire dal mercato ```
-Uscire dal mercato
58
61. In un regime di concorrenza perfetta in cui il costo marginale è pari a 5 e quello medio è pari a 3, calcolare il profitto di un'impresa che vende 30 unita di bene -30 -60 -150 -90
-60
59
62. In un regime di concorrenza perfetta in cui il costo marginale è pari a 5 e quello medio è pari a 3,calcolare il profitto di un'impresa che vende 10 unita di bene - 50 - 10 - 30 - 20
-20
60
63. Quale affermazione non è corretta? - Il criterio di pareto equivale a dare a ogni cittadino il diritto di veto. - Miglioramento paretiano e ottimo paretiano sono sinonimi. - Il criterio di pareto equivale a una votazione all'unanimità - Ottimo paretiano e efficienza paretiana sono sinonimi
-Miglioramento paretiano e ottimo paretiano sono sinonimi.
61
64. Quale affermazione non è corretta? - l'ottimo paretiano equivale a una votazione all'unanimità - ottimo paretiano e efficienza paretiana sono sinonimi - miglioramento paretiano e ottimo paretiano sono concetti distinti - il criterio di pareto equivale a dare a ogni cittadino il diritto di veto
-l'ottimo paretiano equivale a una votazione all'unanimità
62
65. Quale affermazione non è corretta? - MIglioramento paretiano e ottimo paretiano sono concetti distinti - L'ottimo paretiano equivale a dare a ogni cittadino il diritto di veto - Ottimo paretiano e efficienza paretiana sono sinonimi - Il criterio paretiano equivale a una votazione all'unanimità
-L'ottimo paretiano equivale a dare a ogni cittadino il diritto di veto
63
66. A quali problemi pratici può trovarsi di fronte il regolamentatore nel disegnare politiche per eliminare le esternalità? -La difficoltà a reperire informazioni sui costi opportunità privati e sui costi e valori sociali -la non escludibilità dei beni oggetto di esternalità: se una unità del bene è offerta a un soggetto, è offerta gratis a tutti gli altri - la non rivalità dei beni oggetto di esternalità, ossia che la stessa unità del bene può essere consumata da più soggetti, senza che ciò riduca la sua utilità per i soggetti che la consumano. -la presenza di diritti di proprietà individuali sulle risorse, per cui ognuno le usa non tenendo conto degli effetti sugli altri.
-La difficoltà a reperire informazioni sui costi opportunità privati e sui costi e valori sociali
64
67. Quale argomento suggerisce che sia preferibile ricorrere all'impresa pubblica piuttosto che regolamentare le imprese private? - Il regolatore potrebbe avere incentivi distorti (cattura del regolatore). - L'esistenza di incentivi per verso del management pubblico e il potenziale del clientelismo. - la maggiore inforamzione che l'impresa privata ha sulla struttura dei costi (asimmetria informativa) - Ragioni legate alla necessità di riduzione della spesa pubblica
-Il regolatore potrebbe avere incentivi distorti (cattura del regolatore).
65
68. Dato un valore attuale dei benefici di un progetto pubblico pari a 16 e dei costi pari a 4, calcolare il VAN relativo del progetto: - 4 - 12 - 3 - 16
-3
66
69. Dato un valore attuale dei benefici di un progetto pubblico pari a 1,6 e dei costi pari a 0.4, calcolare il VAN relativo del progetto: - 1.6 - 3 - 1.2 - 4
-3
67
70. Dato un valore attuale dei benefici di un progetto pubblico pari a 2 e dei costi pari a 1, calcolare il VAN relativo del progetto: - 0.25 - 2 - 0.5 - 1
-1
68
``` 71. Dato un valore attuale dei benefici di un progetto pubblico pari a 2 e dei costi pari a 1, calcolare il VAN assoluto del progetto: -0.25 -2 -0.5 -1 ```
-1
69
72. Dato un valore attuale dei benefici di un progetto pubblico pari a 8 e dei costi pari a 2, calcolare il VAN assoluto del progetto: - 6 - 3 - 4 - 8
-6
70
73. Quale tra le seguenti rientra nelle cause che possono determinare u􀅶􀍛esige􀅶za di coordinamento degli interventi di politica economica? -Presenza di esternalità -Incoerenza temporale -Mancanza di inforamzioni da parte dell'operatore pubblico sui costi e benifici privati -Legame fra le scelte in vari periodi
-Legame fra le scelte in vari periodi
71
74. Quale tra le seguenti rientra nelle cause che possono determinare un'esigenza di coordinamento degli interventi di politica economica? -Molteplicità di obiettivi -Presenza di esternalità -Incoerenza temporale -Mancanza di informazioni da parte dell'operatore pubblico sui costi e benefici privati
-Molteplicità di obiettivi
72
``` 75. Quale tra le seguenti NON rientra nelle cause che possono determinare un'esigenza di coordinamento degli interventi di politica economica? -molteplicità di strumenti disponibili -incoerenza temporale -molteplicità di obiettivi -legame fra le scelte in vari periodi ```
-incoerenza temporale
73
76. Quale problematica può essere associata ad una politica dei prezzi attuata con la fissazione del margine di profitto? -Per attuarla occorre una differenza positiva tra il tasso di inflazione e il miglioramento previsto della produttività. -Per attuarla occorrono molte informazioni sulle vendite dell'impresa. -Le imprese tenderanno a gonfiare i costi medi. -Le imprese tenderanno alla sovracapitalizzazione (effetto Averch-Johnson)
-Le imprese tenderanno a gonfiare i costi medi.
74
77. Quale problematica può essere associata ad una politica dei prezzi attuata con la fissazione del tasso di rendimento sul capitale? -Per attuarla occorrono informazioni molto attendibili sui costi. -per attuarla occorre una differenza positiva tra il tasso di inflazione e il miglioramento previsto della produttività. -Le imprese tenderanno alla sovracapitalizzazione (effetto Averch-Johnson). -Le imprese tenderanno a gonfiare i costi medi.
-Le imprese tenderanno alla sovracapitalizzazione (effetto Averch-Johnson).
75
78. Quale problematica può essere associate ad una politica dei prezzi attuata con la fissazione di un prezzo massimo (price cap)? -Per attuarla serve una differenza positiva tra tasso di inflazione e il miglioramento previsto della produttività -Le imprese tendono a gonfiare i costi -Per attuarla occorrono informazioni molto attendibili sui costi -Le imprese tenderanno alla sovracapitalizzazione (effetto Averch- johnson)
-Per attuarla occorrono informazioni molto attendibili sui costi
76
79. Data l'equazione quantitativa della moneta e assumendo che la velocità di circolazione sia costante e pari a 0.5. Se il reddito è fisso (lungo periodo), di quanto variano i prezzi quando la moneta aumenta di 1? - -1 - -0.5 - 1 - 0.5
- 0.5
77
80. Data l'equazione quantitativa della moneta e assumendo che la velocità di circolazione sia costante e pari a 0.5. Se i prezzi sono fissi (lungo periodo), di quanto varia il reddito quando la moneta aumenta di 2? - 1 - -1 - 2 - -2
- 1
78
81. Data l'equazione quantitativa della moneta e assumendo che la velocità di circolazione sia costante e pari a 0.5. Se i prezzi sono fissi (breve periodo), di quanto varia il reddito quando la moneta aumenta di 4? - -4 - -2 - 4 - 2
- 2
79
82. Data l'equazione quantitativa della moneta e assumendo che la velocità di circolazione sia costante e pari a 0.5. Se i prezzi sono fissi (breve periodo), di quanto varia il reddito quando la moneta si riduce di 2? - 1 - -1 - 2 - -2
- -1
80
83. Cosa rappresenta l'equazione l= bi + l0 nella seguente rappresentazione del modello IS/LM in economia aperta (Mundell-Fleming)? (1) E= C + I + NX (2) C= c (1-t) Y + C0 (3) I= - bi + I0 (4) NX= X(eR) – M(eR, Y) (5) E=Y (6) Ls/p= Ld1 + Ld2 (7) Ld1= kY (8) Ld2= L0- v (9) BP= PC(eR, Y) + MK(i-𝑖 , svalutazione attesa del cambio nominale) -La funzione del consumo -La domanda aggregata ( non c'è risposta corretta poiche I=investimenti) -l'equilibrio della bilancia dei pagamenti -Le esportazioni al netto delle importazioni
-La domanda aggregata ( non c'è risposta corretta poiche I=investimenti)
81
84. Cosa rappresenta l'equazione BP= PC(eR, Y) + MK(i-𝑖 , svalutazione attesa del cambio nominale) nella seguente rappresentazione del modello IS/LM in economia aperta (Mundell-Fleming)? (1) E= C + I + NX (2) C= c (1-t) Y + C0 (3) I= - bi + I0 (4) NX= X(eR) – M(eR, Y) (5) E=Y (6) Ls/p= Ld1 + Ld2 (7) Ld1= kY (8) Ld2= L0- v (9) BP= PC(eR, Y) + MK(i-𝑖 , svalutazione attesa del cambio nominale) - Le esportazioni al netto delle importazioni - La domanda aggregata - L'equilibrio della bilancia dei pagamenti - La funzione del consumo
- L'equilibrio della bilancia dei pagamenti
82
85. Cosa rappresenta l'equazione E = C+ I + G +NX nella seguente rappresentazione del modello IS/LM in economia aperta (Mundell-Fleming)? -L􀍛EQUILIBRIO DELLA BILANCIA DEI PAGAMENTI. -LE ESPORTAZIONI AL NETTO DELLE IMPORTAZIONI. -LA FUNZIONE DEL CONSUMO. -LA DOMANDA AGGREGATA.
-LA DOMANDA AGGREGATA.
83
``` 86. Cosa rappresenta l'equazione Ls/p= Ld1 + Ld2 nella seguente rappresentazione del modello IS/LM in economia aperta (Mundell-Fleming)? -L'equilibrio del mercato della moneta -La domanda di moneta -L'equilibrio della bilancia dei pagamenti -Le esportazioni al netto delle importazioni ```
-L'equilibrio del mercato della moneta
84
87. Cosa rappresenta l'equyazione Ld2= L0- vi nella seguente rappresentazione del modello IS/LM? (1) Y= C + I + G (2) C= c Y (3) l= l0 - ai (4) Ls/p= Ld1 + Ld2 (5) Ld1= kY (6) Ld2= L0 - vi - l'equilibrio del mercato della moneta - la domanda di moneta a fini transattivi - l'offerta di moneta - la domanda di moneta a fini speculativi
-la domanda di moneta a fini speculativi
85
88. Cosa rappresenta l'equazione Y= C+I+G nella seguente rappresentazione del modello IS/LM? (1) Y= C + I + G (2) C= c Y (3) l= l0 - ai (4) Ls/p= Ld1 + Ld2 (5) Ld1= kY (6) Ld2= L0 - vi - l'equilibrio dei mercati beni - la domanda aggregata - la funzione di produzione - la domanda di moneta
-l'equilibrio dei mercati beni
86
89. Cosa rappresenta l'equazione C=c Y nella seguente rappresentazione del modello IS/LM? - la domanda di beni di consumo - la domanda aggregata - l'equilibrio del mercato beni - la domanda di beni di investimento
-la domanda di beni di consumo
87
90. Cosa rappresenta l'equazione Ld1=k Y nella seguente rappresentazione del ,modello IS/LM? - l'equilibrio del mercato della moneta - la domanda di moneta a fini transattivi - l'offerta di moneta - la domanda di moneta a fini speculativi
la domanda di moneta a fini transattivi
88
``` 91. Cosa rappresenta l'equazione Y= π•N nella seguente rappresentazione dell'economia keynesiana (modello semplice con sola parte reale)? (1) Y=π•N (2) E= C + I + G (3) C= c• Y (4) Y=E -la funzione di produzione -la funzione di domanda di beni di consumo -l'equilibrio del mercato dei beni -la domanda aggregata ```
-la funzione di produzione
89
``` 92. Cosa rappresenta l'equazione Y=E nella seguente rappresentazione delll'economia keynesiana (modello semplice con sola parte reale)? (1) Y=pi•N (2) E= C + I + G (3) C= c• Y (4) Y=E -la funzione di produzione -la funzione di domanda di beni di consumo -l'equilibrio del mercato dei beni -la domanda aggregata ```
-l'equilibrio del mercato dei beni
90
``` 93. Nella seguente rappresentazione dell'economia keynesiana (modello semplice con sola parte reale), cosa rappresenta la grandezza N? (1) Y=pi•N (2) E= C + I + G (3) C= c• Y (4) Y=E -una variabile esogena -un disturbo stocastico (shock) -una variabile endogena -un parametro ```
-una variabile endogena
91
94. Perché un sistema bancario con riserva frazionaria crea mezzi di pagamento ma non ricchezza? - La maggiore quantità di moneta è sempre un'attività per la banca centrale - Ai prestiti bancari concessi ai privati corrisponde un uguale ammontare di nuovi debiti - La maggiore quantità di moneta è sempre una passività per la banca centrale - Le banche non trattengono l'intera quantità di moneta che viene depositata ma solo una frazione di essa
-Ai prestiti bancari concessi ai privati corrisponde un uguale ammontare di nuovi debiti
92
95. Cosa afferma la regola aurea della politica dei redditi? -L'inflazione rimane costante i salari crescono in linea con la produttività -Il policymaker potrà mantenere costante l'inflazione se garantirà una distribuzione del reddito invariata -Il policymaker potrà ottenere un certo numero di obiettivi fissati se controlla un uguale numero di strumenti indipendenti. -Accettando una determinata distribuzione iniziale del reddito, l'infalzione rimane costante se i salari crescon con la produttività
-Accettando una determinata distribuzione iniziale del reddito, l'infalzione rimane costante se i salari crescon con la produttività
93
96. Cosa afferma la regola aurea della politica economica? - Gli obiettivi possono essere scambiati tra loro con un rapporto che dipende dai loro livelli iniziali - il numero degli strumenti indipendenti è almeno pari al numero degli obiettivi - gli obiettivi possono essere scambiati tra loro con un rapporto che non dipende dai loro livelli iniziali - quando gli obiettivi sono pari più numerosi degli strumenti, si raggiungeranno un numero minore degli obiettivi (pari agli strumenti) secondo la priorità precedentemente assegnata ai vari obiettivi
- il numero degli strumenti indipendenti è almeno pari al numero degli obiettivi
94
97. In una economia aperta, perché la pendenza della IS è maggiore rispetto al caso di economia chiusa? - Il moltiplicatore è maggiore, perché alcuni beni sono acquistati da residenti esteri (esportazioni). - Il moltiplicatore è maggiore,perché parte del reddito è utilizzata per l'aquisto dei beni esteri (importazioni). - Il moltiplicatore è minore , perché parte del reddito è utilizzata per l'aquisto dei beni esteri (importazioni) - Il moltiplicatore è minore perché alcuni beni sono acquistati da residenti esteri (esportazioni)
-Il moltiplicatore è minore , perché parte del reddito è utilizzata per l'aquisto dei beni esteri (importazioni)
95
98. Assumendo un surplus della BP, l'aggiustamento basato sui prezzi (cambi fissi) è descitto come: -L'aumento della quantità di moneta comporterà una riduzione dei prezzi, la competitività si riduce, quindi il surplus si riduce. -L'aumento della quantità di moneta comporterà un aumento dei prezzi, la competitività si riduce, quindi il surplus si riduce. -La riduzione della quantità di moneta comporterà un aumento dei prezzi, la competitività si riduce, quindi il surplus si riduce. -La riduzione della quantità di moneta comporterà una riduzione dei prezzi, la competitività si riduce, quindi il surplus si riduce.
-L'aumento della quantità di moneta comporterà un aumento dei prezzi, la competitività si riduce, quindi il surplus si riduce.
96
99. Assumendo un deficit della BP, l'aggiustamento basato sui prezzi (cambi fissi) è descitto come: -l'aumento della quantità di moneta comporterà una riduzione dei prezzi, la competitività aumenta, quindi il deficit si riduce. -l'aumento della quantità di moneta comporterà una riduzione dei prezzi, la competitività aumento, quindi il deficit si riduce. -La riduzione della quantità di moneta comporterà una riduzione dei prezzi, la competitività aumenta, quindi il deficit si riduce. -L'aumento della quantità di moneta comporterà un aumento dei prezzi, la competitività aumenta, quindi il deficit si riduce.
-La riduzione della quantità di moneta comporterà una riduzione dei prezzi, la competitività aumenta, quindi il deficit si riduce.
97
100. Cosa sono i beni meritori? -Beni caratterizzati da rivalità e non escludibilità -Beni per i quali lo stato vuole assicurare un certo livello di consumo, al di là e al di sopra della quantità che ne viene autonomamente domandata dai vari individui -Beni per i quali a fronte di effetti positivi sul consumo di un soggetto derivanti dal consumo di un altro soggetto non viene corrisposto alcun prezzo -Beni per i quali lo stato vuole assicurare un livello di consumo almeno pari alla quantità che viene autonomamente domandata dai vari individui
-Beni per i quali lo stato vuole assicurare un certo livello di consumo, al di là e al di sopra della quantità che ne viene autonomamente domandata dai vari individui
98
101. Quale tra queste affermazioni può essere considerata neoclassica? - Il sistema capitalistico è in grado di realizzare equilibri ottimali e stabili (pieno occupazione). - La spesa per investimenti delle imprese dipende dalle aspettative e dagli umori degli imprenditori (animal spirit). - I prezzi non sono perfettamente flessibili ma vischiosi. - Il sistema capitalistico non è in grado di assicurare stabilità e piena occupazione
-Il sistema capitalistico è in grado di realizzare equilibri ottimali e stabili (pieno occupazione).
99
102. Quale tra queste affermazioni può essere considerata neoclassica? - I prezzi non sono perfettamente flessibili ma vischiosi. - la disoccupazione è involontaria. - La velocità di circolazione della moneta è pro ciclica (cresce nell'espansione e si riduce durante le recessioni) - La disoccupazione è volontaria.
-La disoccupazione è volontaria.
100
103. Quale tra queste affermazioni può essere considerata neoclassica? - I prezzi non sono perfettamente flessibili ma vischiosi. - La velocità di circolazione della moneta è pro ciclica (cresce 􀅶ell􀍛espa􀅶sio􀅶e e si riduce durante le recessioni). - la politica fiscale è scarsamente efficace (o del tutto inefficace) a causa dello spiazzamento finanziario o reale - le politiche monetarie fiscali srevono a stabilizzare l'economia su livelli di occupazione accettabili
-la politica fiscale è scarsamente efficace (o del tutto inefficace) a causa dello spiazzamento finanziario o reale
101
104. Cosa misura il moltiplicatore della politica monetaria? - L'impatto della variazione della riserva obbligatoria sulla base monetaria - L'impatto della variazione della base monetaria sui depositi - L'impatto della variazione dell'offerta di moneta sul reddito - L'impatto della variazione della base 􀅵monetaria sull'offerta di moneta
-L'impatto della variazione dell'offerta di moneta sul reddito
102
105. Coss'è lo spiazzamento finanziario? -L'effetto di riduzione della spesa pubblica sensibile al tasso di interesse provocato da un aumento della spesa privata finanziata dal sistema bancario -L'effetto di riduzione della spesa privata sensibile al tasso d'interesse provocato da un aumento della spesa pubblica finanziato in deficit senza emissione di moneta -L'effetto di sostituzione della spesa privata interna generato da un aumento di competitività sui mercati internazionali. -L'effetto di una riduzione del reddito provocato da un aumento della spesa pubblica finanziato in deficit senza emissione di moneta
-L'effetto di riduzione della spesa privata sensibile al tasso d'interesse provocato da un aumento della spesa pubblica finanziato in deficit senza emissione di moneta
103
106. Quale è l'obiettivo della politica dei redditi e dei prezzi? - Contenere l'inflazione attraversoil controllo delle variabili distributive (salari e margini di profitto) - Accrescere la produttività attraverso il controllo delle variabili distributive (salari e margini di profitto) - Controllare le variabili distributive (salari e e margini di profitto) attraverso il contenimento dell'inflazione - controllare le variabili distributive (salari e margini di profitto) attraverso la crescita della produttività
-Contenere l'inflazione attraversoil controllo delle variabili distributive (salari e margini di profitto)
104
107. Se per attuare una politica di controllo dei prezzi l'autorità fissa il tasso di rendimento sul capitale, allora l'impresa regolamentata: -Tenderà a utilizzare tecniche a bassa intensità di capitale -Avrà interesse a ridurre i costi unitari -Non avrà interesse a ridurre i costi unitari -Tenderà a utilizzare tecniche ad elevata intensità di capitale
-Tenderà a utilizzare tecniche ad elevata intensità di capitale
105
108. Se per attuare una politica di controllo dei prezzi l'autorità fissa il margine di profitto, allora l􀍛i􀅵p􀆌esa regolamentata: -Avrà interesse a ridurre i costi unitari -Non avrà interesse a ridurre i costi unitari -Tenderà a utilizzare tecniche ad elevata intensità di capitale
-Non avrà interesse a ridurre i costi unitari
106
109. Dopo l'introduozione di un dazio, il surplus del produttore aumenta di 5, quello del consumatore si riduce di 10 e il gettito fiscale è pari a 5. Qual è il costo sociale del dazio? -5 -0 -20 -10
0
107
110. Dopo l'intoduzione di un dazio, il surplus del produttore aumenta di 5 quello del consumatore si riduce di 30 e il gettito fiscale è pari a 5. Qual è il costo sociale del dazio? SURPLUS CONSUMATORE - (SURPLUS PRODUTTORE + GETTITO) -20 -0 -10 -30
-20
108
111. Dopo l'intorduzione di un dazio il surplus del 'prduttore aumenta di 5 quello del consumatore si riduce di 15 e il gettito fiscle è pari a 5. Qual è il costo sociale del dazio? - 15 - 10 - 20 - 5
-5
109
112. Dopo l'intorduzione di un dazio il surplus del 'prduttore aumenta di 10, quello del consumatore si riduce di 25 e il gettito fiscale è pari a 5. Qual è il costo sociale del dazio?
10
110
113. Dopo l'intorduzione di un dazio il surplus del produttore aumenta di 10, quello del consumatore si riduce di 35 e il gettito fiscale è pari a 5. Qual è il costo sociale del dazio?
20