CANCRO POLMONE Flashcards

1
Q

EPIDEMIOLOGIA

A

neoplasia più diffusa al mondo, prognosi generalmente molto infausta,

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2
Q

SESSO PREVALENTE CANCRO AL POLMONE

A

da circa 20 30 anni era una patologia di appannaggio prevalentemente maschile, trend forse in diminuzione nell’uomo, in aumento nella donna, da abitudine tabagica

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3
Q

PROGNOSI A 5 ANNI

A

solo il 10% malati di neoplasia polmonare è vivo

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4
Q

TIPI ISTOLOGICI CANCRO POLMONE

A

4 tipi istologici, adenocarcinoma, microcarcinoma, carcinoma spinocellulare e squamocellulare ed il carcinoma a grande cc indifferenziate

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5
Q

CATEGORIE CANCRO POLMONARE

A

1 A piccole cellule

2 non a piccole cellule

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6
Q

FATTORI DI RISCHIO CANCRO POLMONARE, TIPI

A

ENDOGENI ED ESOGENI

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7
Q

FATTORI DI RISCHIO ESOGENI CANCRO POLMONARE

A

A) FUMO, principale fattori di rischio, 20 vv aumentato, rischio relativo molto elevato, sia il numero di sigarette fumate al giorno che il tempo di esposizione,
B) ESPOSIZIONI LAVORATIVE, diversi agenti cancerogeni lavorativi, tra cui, asbesto, mesotelioma pleurico, arsenico, cadmio, cromo, nickel, silicio, Idrocarburi policiclici e radiazioni ionizzanti.
C) INQUINAMENTO INTERNO, ambiente domestico, esposizione al fumo passivo ed ad altri tipi di fumo, componenti da combustione

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8
Q

FATTORI DI RISCHIO ENDOGENI , CANCRO POLMONARE

A

A) PREDISPOSIZIONE GENETICA, sconosciuti, ma hanno un ruolo, se pz affetti in famiglia maggiore predisposizione
B) MALATTIE POLMONARI

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9
Q

FISIOPATOLOGIA CANCRO POLMONARE

A

interazione gene ambiente, soprattutto per il polmone per le patologie respiratorie, nessun oncogene ha rilevanza nello screening, totale incapacità di predirre sviluppo tumorale,

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10
Q

TERAPIE BIOLOGICHE CANCRO POLMONARE

A

, Solo p53, kras, egfr, mutazioni che possono essere sottoposte a terapie biologiche

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11
Q

METODOLOGIE SCREENING CANCRO POLMONARE

A

radiografia torace, tac ad alta definizione, individuazione noduli, consentendo asportazione nodulare e guarigione pz

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12
Q

ONCOGENESI, CANCRO POLMONE

A

1 FORMAZIONE AREE DI METAPLASIA SQUAMOSA, epitelio pavimentoso nel contesto epitelio cilindrico ciliato, aree non precancerose, si possono comunque trasformare in carcinoma squamoso in situ, squamocellulare e spinocc

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13
Q

DA DOVE PRENDE ORIGINE ADENOCARCINOMA

A

prende origine dalle ghiandole sottomucosali e dalle cc caliciformi mucipare

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14
Q

MICROCITOMA, ORIGINE

A

origine, cc neuroectodermiche, linea apud anche intestinale, producono ormoni,come serotonina e calcitonina, produzione, determinano sindrome paraneoplastica, può svilupparsi come carcinoide

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15
Q

EVOLUZIONE CANCRO POLMONARE, A GRANDO CC

A

, Poco sensibili a radio e chemio, se presi in tempo, operabili

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16
Q

EVOLUZIONE CANCRO A PICCOLE CC

A

elevata sensibilità a radio e chemio, molto maligno e a rapida evoluzione, non si opera mai perchè metastasi sono precoci a livello mediastinico,

17
Q

ADENOCARCINOMA, EVOLUZIONE

A

tumore che in genere origina a livello periferico, metastatizza in genere velocemente

18
Q

MANIFESTAZIONI CLINICHE CANCRO POLMONARE

A

PZ fumatore,
0 nel 90% i pz sono asintomatici
1 tosse cronica, produttiva, catarrale, diventa sempre più insistente e impedisce al pz di dormire, la tosse aumenta e diventa diversa,
2 secondo sintomo più frequente è emoftoe, raramente emottisi franca
3 dolore toracico continuo, sordo, dura qualche mese, non trafittivo, sopportabile, fisso,
4 dispnea, più tardiva, può essere data da occlusione del bronco principale,
5 sintomi aspecifici da neoplasia, astenia, stanchezza, scarso appetito, calo ponderale, febbricola,
6 digital clubbing, ipertrofia falangi distali, espressione sindrome paraneoplastica,
7 sindrome mediastinica, compressione vena cava superiore sia del tronco comune, con formazione di edema a mantellina e circolo venoso superficiale,
8 sibili e stridore se ostruzione parziale del bronco principale e della trachea,
9 sindromi paraneoplastiche, di tipo differente,
10 Sintomi per diffusione intratoracica del tumore
11 Sintomi per diffusione extratoracica del tumore

19
Q

TIPI DI SINDROMI PARANEOPLASTICHE

A

A) Endocrine, sindrome di cushing, ginecomastia improvvisa, ipercalcemia , SIADH,
B) Metaboliche, acidosi lattica,
C) Neurologiche, neuropatie periferiche e sensoriali
D) Scheletriche, ippocratismo digitale,
E) Vascolari, tromboflebite migrante, non solo pz allettati
F) Cutanee. Come acanthosis nigricans,
G) Ematologiche, trombocitosi o le porpore,

20
Q

SINDROMI PER DIFFUSIONE INTRATORACICA TUMORE

A

A) Tumore di pancoast, interessa apice del polmone, caratterizzato per infiltrazione neoplastico del plesso brachiale, dolore in arto superiore interessato
B) Sindrome di claude bernard horner, ptosi palpebrale, miosi, endoftalmo,
C) Disfonia, paralisi corda vocale, rx con massa mediastinica che comprime nervo ricorrente, risalita dell’emidiaframma omolaterale,

21
Q

SINTOMI PER DIFFUSIONE EXTRATORACICA DEL TUMORE

A

coinvolgimento delle ossa, linfonodi locoregionali mediastinici, sedi come ghiandole surenali, fegato, cervello, fino a crisi epilettica

22
Q

DIFFERENZA TOSSE PZ BPCO E TUMORE POLMONARE

A

tosse fumatore e pz in bpco è produttiva, tosse del pz in neoplasia polmonare può diventare secca e non produttiva,

23
Q

DIAGNOSI CANCRO POLMONARE

A

1 anamnesi
2 indagini strumentali,
3 rx, consente di distinguere sede, dimensioni, margini, rapporti che prende con strutture circostanti, ilo, pleura, parete toracica, scissura, interessamento linfonodi mediastinici
4 biopsia lesione, per via endoscopica, differente opacità rispetto alla polmonite,
5 nel caso in cui il tumore fosse molto periferico , agobiopsia tc guidata o eco guidata, massa sia addossata sul versante interno della parete toracica
6 biopsia trans bronchiale in fluoroscopia, con guida radioscopica
7 ebus, ecografo posto in cima al broncoscopio, consente di individuare la lesione solida e di poter introdurre l’ago direttamente in essa,
8 lavaggio bronchiolo alveolare, consente di prelevare cellule dalle porzioni più profonde del polmone

24
Q

COME ORIENTARSI CON LE METODOLOGIE DI DIAGNOSI CANCRO POLMONARE

A

metodi diagnostici via via sempre più invasivi

- nel caso in cui sia eccessivamente difficile da raggiungere, toracotomia e toracoscopia,

25
Q

STADIAZIONE CANCRO POLMONARE

A

secondo parametri tmn, dopo istotipo tumorale valutazione presenza di metastasi,

  • controllare linfonodi locoregionali,
  • tc total body ,visualizza dal crnio alla pelvi
  • tac pet,
26
Q

USO TAC PET NEL CANCRO DEL POLMONE

A

consente di vedere meglio scheletro, pet molto usata perchè usa un radioisotopo captato dalle cc neoplastiche, nelle immagini si osservano cc ipercaptanti.

27
Q

SVANTAGGI DELLA PET IN CANCRO POLMONARE, FALSI POSITIVI

A

facile ottenere falsi positivi, ipercaptazione può essere presente anche in condizioni di flogosi

28
Q

PARAMETRO T STADIAZIONE

A

dimensioni della lesione primitiva, localizzazione, quanto coinvolge la carena

29
Q

COME CAPIRE COINVOLGIMENTO CARENALE DEL CANCRO DEL POLMONE

A

si impiega il broncoscopio, tramite il quale si vede la distanza tra lesione e biforcazione tracheale, e se questa è inferiore ai 2 cm il tumore è inoperabile perché non si possono portare via entrambi i bronchi

30
Q

ULTERIORE METODO DI STADIAZIONE MEDIASTINICA

A

si impiega il broncoscopio, tramite il quale si vede la distanza tra lesione e biforcazione tracheale, e se questa è inferiore ai 2 cm il tumore è inoperabile perché non si possono portare via entrambi i bronchi

31
Q

QUANDO E’ NECESSARIO OPERARE UN PZ

A

Quando è presente una neoplasia parenchimale, che abbia interessato solo i linfonodi ilari omolaterali, perché se sono interessati anche i controlaterali ci si trova di fronte un NZ, inoperabile, si opera fondamentalmente fino allo stadio 3A, mentre il 3B è già inoperabile.

32
Q

TERAPIA CANCRO POLMONE

A) MICROCITOMA CANCRO POLMONARE

A

non si opera quasi mai, neanche quando localizzato, appunto perla veloce diffusione, e che viceversa è molto sensibile alla radio e chemioterapia trattamento standard nei pazienti con microcitoma metastatico è la polichemioterapia, basata su combinazioni di cisplatino-etoposide o carboplatino-etoposide. Non vi sono raccomandazioni specifiche sulla durata del trattamento, che solitamente viene protratto per 4-6 cicli

33
Q

TERAPIA BIOLOGICHE CANCRO POLMONE

A

, La situazione è un pochino più favorevole per quei pazienti che presentano mutazioni nei geni codificanti l’EGFR e l’ALT(?), ai quali si somministrano i farmaci biologici, a cui rispondono meglio, con sopravvivenza un pò migliore; comunque si parla sempre di mesi.

34
Q

USO RADIOTERAPIA in cancro POLMONARE

A

Poco utilizzata per le neoplasie polmonari ,si esegue comunque in associazione alla chemioterapia per cercare di contrastare il più possibile i foci neoplastici, ma con risultati scarsi.

35
Q

INDICAZIONE ALLA CHIRURGIA IN CANCRO POLMONARE

A

gli stadi più precoci quali il primo e il secondo, in cui è presente la neoplasia parenchimale e non c’è interessamento linfonodale o di altri organi, possono essere trattati chirurgicamente, e questi pazienti hanno una buona prognosi.

36
Q

IMPORTANZA SCREENING IN FUMATORI

A

screening precoce nei fumatori, dovrebbero essere sottoposti alla radiografia o preferibilmente alla tac almeno una volta all’anno,

37
Q

PERCHE’ LA TAC E’ PREFERIBILE NELLO SCREENING DEI FUMATORI

A

permette di monitorare nel tempo masse di pochi millimetri, valutando con precisione eventuali aumenti di dimensioni.