baudrillard Flashcards

1
Q

postmodernità e Baudrillard

A

Baudrillard sembra essere un autore postmoderno = idea che dopo la modernità si imponga qualcosa che mette in crisi il moderno introducendo una serie di elementi innovativi legati al ruolo centrale dei media digitali→ estetica del frammento e delle emozioni
- non è un postmodernista = utilizza raramente questo concetto + il suo problema è l’impossibilità di uscire dalla modernità, che continua a creare schemi mentali non più efficaci

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2
Q

modernità liquida

A

se nella società moderna si considerava la società come un sistema fatto di sottoinsiemi specifici che contribuivano al funzionamento del sistema, oggi i confini dei sottoinsiemi si indeboliscono, inaugurando una fase fluida in cui le cose si confondono tra loro
- i sistemi diventano trans-sottoinsimi che operano senza una finalità specifica = scompare il sistema razionale

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3
Q

modernità bloccata

A

la modernità prosegue per inerzia senza chiari obiettivi → non si può uscire dalla modernità in quanto modello sociale prevalente

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4
Q

ologramma

A

il singolo momento è legato ad un insieme complessivo , ogni elemento contiene tutta l’informazione = immagine tridimensionale che non prevede separazione tra elemento e sottoinsieme → approccio analitico del singolo momento per ricavare l’insieme complessivo della realtà

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5
Q

problema di superare il pensiero razionale dell’illuminismo

A

l’illuminismo aveva guidato lo sviluppo della modernità = modello tradizionale che va in crisi perché fallisce il proprio compito di eliminare l’illusione
- il pensiero razionale non tollera il paradosso che caratterizza la postmodernità = è necessario che venga formulato un nuovo pensiero, il pensiero radicale, che affronta il paradosso adottando come principi incertezza e reversibilità

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6
Q

agente provocatore

A

utilizzare l’illusione per affrontare l’illusione = usare la simulazione per affrontare la simulazione → il pensiero radicale affronta l’oggetto rispettandone la molteplicità e usando il metodo dell’oggetto = portare all’estremo la simulazione che caratterizza la rappresentazione che ci arriva dai media
- viene dato valore a ciò che è negativo = nella cultura occidentale si tenta di rimuovere la negatività, che se rimossa torna indietro

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7
Q

le merci

A

tra gli oggetti esiste una relazione di natura sintattica = sistema degli oggetti → gli oggetti sono beni di consumo, prodotti industriali per grandi masse di consumatori
- l’oggetto è un medium = il sistema degli oggetti forma un linguaggio che consente di comunicare la loro posizione all’interno di questo sistema

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8
Q

influenze su Baudrillard per il discorso sulla merce

A
  • barthes = semiotica → significato degli oggetti
  • strauss = antropologia → nelle culture esistono strutture latenti date da elementi comuni = il sistema degli oggetti funziona perché risponde alla struttura sociale
  • lefebre = sociologia → siamo sempre influenzati dai significati degli spazi della città = influenza data dall’arrivo dei beni di massa
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9
Q

atteggiamento di sfida dell’oggetto

A

l’oggetto è tutto ciò che si contrappone all’essere umano = adotta un atteggiamento di sfida essendo dotato di una propria autonomia → percepiamo l’oggetto come qualcosa che ha una propria personalità = agentività
- il soggetto è fragile perché può solo desiderare = l’oggetto genera incertezza → l’oggetto è in grado di sedurre il soggetto per vendicarsi del ruolo subordinato da sempre attribuitogli dalla cultura occidentale = l’unico modo è diventare oggetti a nostra voltas

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10
Q

libertà limitata ( sistema degli oggetti )

A

l’individuo è più libero di acquistare oggetti, non più messo in relazione con la propria famiglia = è una libertà che passa attraverso gli oggetti e le funzioni che svolgono → gli oggetti hanno una propria identità e svolgono funzioni precise

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11
Q

capacità espressiva degli oggetti

A

gli oggetti possono essere personalizzati dagli individui e consumati più su un piano comunicativo che materiale = le componenti materiali sono indebolite dal consumo degli oggetti
- i beni costituiscono un sistema culturale che sostituisce un ordine sociale di valori

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12
Q

il consumo come differenziazione

A

il consumo serve a differenziarsi = gli oggetti esprimono appartenenza ad una determinata classe sociale
- nuove forme di differenziazione sociale basate sulla capacità discriminatoria dei significati espressi dai beni sul piano qualitativo e culturale
- con la società di massa la differenza si è abbastanza livellata = stessa possibilità di acquisto

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13
Q

consumo come mancanza

A

il consumo si fonda su una mancanza = gli oggetti riempiono un’assenza → le aziende trasformano il valore d’uso di un oggetto in concetto ideologico per facilitare l’attività economica
- il sistema dei bisogni implica una disponibilità generale al consumo necessaria al capitalismo = il bisogno è un estensione organizzata delle forza produttive

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14
Q

gli oggetti in “l’altro visto da sè”

A

il sistema degli oggetti non esiste più = non ci si proietta più negli oggetti con lo stesso affetto → non cambia la natura di base dell’oggetto ( esso rimane freddo in termini emotivi e comunicativi ) ma diventa più strumento di comunicazione = ulteriore fase di vita dell’oggetto in cui esso diventa materiale performativo, rete di informazione e interfaccia ininterrotta

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15
Q

società dei consumi

A

1970 > idea che si contrappone alla visione classica dei consumi = enfatizza il suolo sociologico e antropologico del rapporto con i consumi → rapporto basato su un’idea miracolistica = regalo elargito da un’entità benefica in cui non si riconosce forza lavoro o utilità

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16
Q

posizionamento anticipatorio

A

gli individui consumano beni che esprimono significati di benessere e che operano come componente ostentativa = ostentazione attivata per avere un miglioramento futuro della propria posizione sociale
- come gli indigeni mostrano beni con funzione propiziatoria = il consumo simbolico non può essere confinato al mondo primitivo → anche oggi il consumo assume una funzione ideologica
- il ruolo ostentativo e vistoso del consumo è reso possibile dal valore segno degli oggetti = si creano forme di distinzione sociale qualitative e culturali
- per diventare oggetto di consumo un bene deve diventare segno = il valore che esiste solo all’interno di un sistema di altri oggetti

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17
Q

processo di personalizzazione

A

Lipovetsky → modello in cui non si acquistano beni solo per ottenere prestigio sociale ma per soddisfare bisogni individuali = le motivazioni di consumo legato allo status convivono con ragioni più personali
- la personalizzazione viene intensificata dai media = il digitale abilita una manipolazione dei segni → nuova fase evolutiva dei consumi di massa = intensificazione della velocità del consumo

18
Q

pubblicità

A

promuove l’insieme delle merci come sistema di consumi di massa = mentre parla di un oggetto gratifica virtualmente tutti gli altri → usa linguaggi equivalenti annullando i propri contenuti specifici
- società interamente pubblicitaria in cui tutto è ottimista e positivo = dinamica ambivalente, sia individuale sia sociale

19
Q

funzione materiale della pubblicità

A

rende possibile che i consumatori si facciano coinvolgere dalla pubblicità pur non conoscendo il prodotto = promessa di protezione e gratificazione → il rapporto prodotto - individuo diventa personale

20
Q

funzione del gioco e del dono della pubblicità

A

logica che si sostituisce a quella economica tradizionale = utilizza una strategia emotiva aggiungendo affetto e calore alla marca / prodotto → non funziona più il pensiero critico
- paradosso = gli individui sono consapevoli dell’inganno ma si lasciano comunque convincere

21
Q

opinione di Seguela sulla pubblicità

A

anni ‘80 → teorizza la necessità di trasferire alla pubblicità il modello di seduzione usato da Hollywood = le merci devono attrarre i consumatori con un arricchimento del contenuto estetico e devono consentire immedesimazione > seduzione come forma puramente emotiva

22
Q

metapubblicità

A

pubblicità cosciente di se stessa che vive in uno stato di transizione = elimina la subordinazione rispetto al prodotto cercando di stabilire un rapporto di complicità con il fruitore → cerca meno di persuadere all’acquisto = è più efficace perché sfrutta l’emozione e il coinvolgimento emotivo > non stimola direttamente l’acquisto ma porta a formare un ambiente mentale favorevole a concretizzarsi in acquisto

23
Q

simulacro

A

forma di rappresentazione artificiale, copia di una copia di cui non esistono più originali = i segni contenuti nei messaggi non sono più in grado di rimandare ad un contenuto concreto, non hanno connessione con la realtà
- emancipazione del segno = perde l’esigenza di designare qualcosa di preciso

24
Q

4 fasi del simulacro

A
  1. ordine della contraffazione retto dalla legge naturale del valore → imitazione dell’immagine a partire dal rinascimento = obiettivo di guardare la realtà in un certo modo per poterla controllare
  2. ordine della riproduzione = energia mercantile del valore
  3. ordine della simulazione = legge strutturale del valore che segue la logica del codice
  4. stadio frattale → valore che non ha più un equivalenza che rende impossibile realizzare valutazioni e misurazioni
25
Q

pseudoeventi

A

i media intensificano il processo di astrazione della realtà producendo degli pseudoeventi = avvenimenti che pur essendo artificiali sembrando più spontanei di quelli reali → confusione tra reale ed immaginario = l’unica esperienza possibile è quella del presente astorico prodotto dai media

26
Q

dimensione iperreale

A

scomparsa metafisica della realtà = più si cerca di migliorare la perfezione realistica del reale più si distrugge la realtà stessa

27
Q

utopia

A

72-73 > per una critica all’economia politica e lo specchio della produzione → confutazione del pensiero marxista che precedentemente lo aveva influenzato = paradossalmente alimenta il sistema capitalistico concentrandosi sulla produzione
- rivendicazione del ‘68 > interpretazione fredda in lo scambio simbolico e la morte → le rivendicazioni nascono dalla consapevolezza dei giovani di vivere in un contesto sociale che non considerava indispensabile il loro lavoro = anche il lavoro si trova in una condizione simulacrale, è riproduttivo e non produttivo

28
Q

società USA e Disneyland come forma di utopia realizzata

A
  • le società capitalistiche hanno soddisfatto le rivendicazioni utopiche con l’iperrealizzazione = se tutto è realizzato nulla si realizza più → la realtà USA è una realtà immaginaria che alimenta la società con un’idea concreta di felicità
  • Disneyland tende all’asetticità tipica della società ipermoderna = visione positiva della scienza e mito di un’illuminata crescita economica e sociale \
29
Q

museificazione della specie umana

A

anticipazione della sua scomparsa → gli USA e il villaggio globale creato dalla comunicazione sono museificati = privati di vita tramite perpetuazione artificiale priva di generazione spontanea e miniaturizzazione iperfunzionale > universo controllato che trasforma l’esistenza in artificiale

30
Q

concetto di spazio per la realizzazione dell’utopia

A

se in Europa la modernità si sviluppa in senso diacronico, in America si realizza orizzontalmente per il grande spazio a disposizione = la presenza di territorio permette di generare l’utopia
- viene progettato uno spazio immateriale per aumentare lo spazio a disposizione

31
Q

concetto di tempo reale ( utopia )

A

il tempo di Disney annulla il tempo della storia unendo tutte le epoche e le culture = il tempo nell’universo dei media contemporanei è un tempo puntuale, unidimensionale e privo di profondità > sincronia → se tutti gli eventi possibili sono realizzati virtualmente è impossibile che si realizzino realmente = illusione della contemporaneità > il tempo reale non esiste

32
Q

il medium è il messaggio

A

il contenuto nasconde la funzione del medium = il messaggio non è il contenuto ma sta nei nuovi modelli di relazione e percezione che impone, mutamento di proporzioni e schemi nei rapporti umani → questo implica un implosione del messaggio nel medium e del medium nel reale = fine del messaggio e del medium

33
Q

ricezione del messaggio

A

la ricezione dei messaggi avviene in una condizione di distrazione = le masse accettano freddamente tutto ciò che gli viene inviato → i media sono usati per dare parola alle masse ma producono l’effetto opposto = i media diventano più forti
- implosione delle masse = i medium mettono in crisi il sistema sociale

34
Q

importanza della tattilità

A
  • McLuhan > il tatto è lo schema della comunicazione
  • Benjamin > il cinema ha la capacità di introdurre una nuova relazione con gli interpreti
    TEST = immedesimazione dell’apparecchio → per B. è diffuso in tutto il sistema sociale = i media tendono ad abbandonare il modello basato sulla comunicazione visiva per creare un contatto diretto e tattile con il pubblico sollecitandolo ad esprimersi
35
Q

estasi della comunicazione

A

fase particolarmente avanzata della comunicazione caratterizzata da un alto livello di intensità comunicativa → il messaggio non esiste e il medium si impone nella sua circolazione pura = i media contemporanei esercitano effetti rilevanti nella cultura sociale tramite l’intensificazione e l’eccesso della comunicazione

36
Q

oscenità

A

l’identità oscena non da luogo ad alcuna rappresentazione, è interamente solubile nell’informazione = rapporto diretto con le cose e annullamento della distanza con esse → le cose vengono rese iperreali

37
Q

medium come estensione e protesi del corpo umano

A
38
Q

realtà integrale

A

la realtà si fa schermo fondendosi con i contenusi mediatici = totale osmosi e telemorfosi

39
Q

logica di dissuasione del terrorismo

A

le persone vivono sotto il ricatto permanente del nucleare = dopo la guerra calda e la guerra fredda si arriva ad una guerra morta → la minaccia del nucleare produce un blocco degli eventi = essendo stati socializzati i grandi eventi della società non hanno più necessità di accadere

40
Q

ostaggio

A

prende il posto del guerriero come solo protagonista della scena = si presenta in una condizione di debolezza → siamo tutti ostaggi, serviamo tutti da argomento di dissuasione
- intensificazione del terrorismo = forma estetica della scena e forma estetica della violenza → è un soggetto osceno ( eccessivamente reale ) che è impossibilitato a produrre una rappresentazione
- non può più essere reinserito nel contesto sociale e il suo valore si dissolve