Basi molecolari dell'informazione ereditaria. Flashcards
BASI MOLECOLARI DELLA TRASMISSIONE EREDITARIA
- Identificazione materiale genetico;
- DNA: relazione tra struttura e funzione;
- Meccanismo molecolare della replicazione del DNA;
- Il meccanismo di “riparo” del DNA e sue correlazioni con patologie umane.
STUDI CHIMICI
[materiale genetico]
Miescher 1868: Isolamento del materiale contenuto nel nucleo cellulare (la NUCLEINA) dai globuli bianchi del pus di ferite infette e dallo sperma di salmone
Altmann 1889: Definisce il materiale nucleare ACIDO NUCLEICO e perfeziona i metodi di estrazione del DNA in vari tessuti animali e dal lievito
Zacharias e Hertwing 1884: La nucleina è il componente dei cromosomi
=> Chimica dell’acido nucleico e natura dei suoi componenti
Levene 1929: Lo zucchero dei nucleotidi è il 2-desossiribosio
Levene 1931: “Teoria del tetranucleotide”
N.B. Poiché le proteine mostravano una complessità molto maggiore dell’acido nucleico si pensava che le proteine rappresentassero il materiale genetico!
CENNI ESPERIMENTI MATERIALE GENETICO
Esperimento di Griffith, 1928
Dimostrazione che il DNA è il materiale genetico.
Pneumococco:
Ceppo virulento S – smooth – liscio (provoca polmonite)
Ceppo NON virulento R – rough – rigido (NON provoca polmonite)
Esperimento di Avery, 1944
L’attività trasformante veniva distrutta da una desossiribonucleasi (DNAasi) pancreatica (un enzima che degrada specificamente le molecole di DNA), mentre l’aggiunta di una ribonucleasi pancreatica (che degrada l’RNA) e di diversi enzimi proteolitici (che degradano le proteine) non aveva alcun effetto sull’attività trasformante.
Esperimento di Hershey e Chase, 1952
Virus con:
32 P -> fosforo radioattivo -> il DNA è radioattivo
=> la radioattività si trova nell’ospite e viene passata alla progenie fagica
35 S -> zolfo radioattivo -> la parte proteica è radioattiva
=> la radioattività si ritrova nelle ombre fagiche e non è passata alla progenie fagica
Si arrivò alla conclusione che è il DNA a contenere il materiale genetico.
STRUTTURA TRIDIMENSIONALE DEL DNA
[modello di Watson e Crick]
- DNA = doppia elica formata da DUE catene polinucleotidiche con avvolgimento DESTRORSO.
- Basi impilate e giacciono su piani PERPENDICOLARI all’asse della doppia elica.
- Le due CATENE polinucleotidiche sono UNITE tra loro per mezzo di legami IDROGENO.
- La molecola è percorsa in tutta la sua lunghezza da due SOLCHI: minore (12 Å) e maggiore (22 Å). Sfasatura delle due catene.
- Distanza tra i piani delle coppie di basi = 3,4 Å. Ogni giro interno della doppia elica comprende 10 basi: passo dell’elica = 34 Å.
- Gli atomi di fosforo distano 10 Å dall’asse della molecola. Lo spessore della doppia elica è pari a 20 Å (= 2 nm) in accordo con la distanza calcolata con la diffrazione a raggi X.
- Base grande (purina) + base piccola (pirimidina) = unico accoppiamento compatibile con lo spessore della doppia elica.
- Gli appaiamenti possibili dati gli stati tautomerici prevalenti nell’ambiente intracellulare sono A = T e G ≡ C (A/T = 1; G/C = 1). La stabilità termica sarà tanto maggiore quanto maggiore è il contenuto in G ≡ C del DNA.
- Le due catene sono ANTIPARALLELE. La sequenza di basi di una emielica è determinata dalla sequenza di basi dell’elica opposta: A+T/G+C rappresenta il rapporto di asimmetria tra le due eliche.
LIVELLI DI CONDENSAZIONE DELLA CROMATINA
- Al livello più semplice abbiamo il DNA a doppia elica.
- DNA + istoni = formano complesso detto NUCLEOSOMA
- Ogni nucleosoma consiste in 8 proteine di istoni attorno alle quali si avvolge il DNA facendo 1,65 giri.
- CROMATOSOMA = nucleosoma + istone H1
- 1° livello: FIBRA di cromatina DA 10 nm, “collana di perle” dove si vedono gli istoni separati dal DNA linker
- 2° livello: nucleosomi si COMPATTANO grazie ad una serie di variazioni strutturali note come MODELLO A ZIG-ZAG, formando una FIBRA DA 30 nm.
- Questa fibra forma delle anse tenute alla base di uno scheletro (SCAFFOLD) da alcune PROTEINE. Questo è il 3° livello: FIBRA DA 300 nm.
- 4° livello: la cromatina si compatta e si SUPERAVVOLGE formando FIBRA DA 700 nm che corrisponde al diametro dei singoli cromatidi.
- 5° livello: FIBRA DA 1400 nm. Livello CONDENSAZIONE MAX, quello dei CROMOSOMI METAFISICI.
CROMATINA
- Forma in cui gli ac. nucleici si trovano nella cellula
- Si trova negli eucarioti
- Costituita da: DNA + Proteine (istoni)
- Unità base: NUCLEOSOMA -> OTTAMERO di istoni 2x (H2A, H2B, H3, H4) + circa 200 coppie di nucleotidi di DNA
- CROMATOSOMA = nucleosoma + istone H1
Funzioni:
- Impacchettamento del DNA;
- Rafforzare il DNA per permettere la meiosi;
- Prevenire danni al DNA;
- Controllare replicazione DNA ed espressione gene.
FIBRA DA 10 nm
L’ottamero istonico forma un disco: ISTONI CORE
A questi istone di avvolge un DNA che ha 146 paia di basi: DNA CORE
Quindi, ISTONI + DNA CORE = NUCLEOSOMA
Tra un nucleosoma e l’altro esiste il DNA LINKER, composto da 20 - 60 paia di basi.
DNA:
• ATTIVO = o nudo o nella fibra da 10 nm
Avvengono processi come: l’espressione genica (trascrizione), replicazione, ricombinazione.
• INATTIVO = fibra da 30 nm
Istoni -> presentano: HISTONE FOLD DOMAIN = composto da 3 α-eliche.
H3 / H4 = forma di un TETRAMERO
H2A / H2B = sono più stabili in soluzione come ETERODIMERO
Il folding succede SOLO in presenza del DNA, il quale:
- si avvolge prima da H3 e H4 (tetramero)
- e poi H2A e H2B
Dopo la formazione del nucleosoma, esistono delle CODE ISTONICHE (caratteristica degli istoni): regioni N-terminali non strutturate che sporgono dal nucleosoma (in totale: 8 code).
Importanti perché: sono zone NON STRUTTURATE, quindi abbastanza libere => oggetto di modificazioni chimiche durante le MODIFICAZIONI EPIGENETICHE: modificazioni di natura chimica, durante le quali esistono enzimi che legano / rimuovono gr chimici in queste zone degli istoni.
Le CODE sono il SITO di MODIFICAZIONI POST-TRADUZIONALI che alterano la funzione dei singoli nucleosomi. Le modifiche comprendono:
- FOSFORILAZIONE (sulla serina)
- ACETILAZIONE (sulla lisina)
- METILAZIONE (sulla arginina)
Tra DNA e istoni: 14 punto di contatto => 40 legami H (SOLCO MINORE - interazioni NON specifiche)
Nucleosoma:
interno -> ricco di A+T
esterno -> ricco di G+C
FIBRA DA 30 nm
È presente l’istone H1 in SINGOLA COPIA ed interagisce con il DNA LINKER
=> aumenta ANGOLO con cui il DNA gira intorno all’ottamero istonico
=> aumenta il COMPATTAMENTO del DNA
Istone H1 rende la fibra MENO accessibile a molti enzimi che dipendono dal DNA (Es. RNA-polimerasi)
Due ipotesi:
- Fibra a forma di solenoide:
- 6 solenoidi per giro,
- DNA linker (più corto) NON passa per il centro della fibra - Fibra a zig-zag:
- 2 nucleosomi per giro,
- DNA linker (più lungo) passa per il centro
Livelli superiori di cromatina: non c’è un’idea precisa, ma si pensa che la MAGGIOR parte del DNA sia impacchettato in ANSE.
La fibra da 30 nm forma anse che sono ANCORATE ad una IMPALCATURA di natura PROTEICA.
COMPATTAMENTO DEL GENOMA
A differenza dei procarioti -> DNA negli eucarioti NON è “nudo”, ma associato ad alcune proteine (gli ISTONI) per formare fibre di cromatina (cromatina = DNA + proteine).
Questo accade per un motivo tipicamente strutturale:
- tipica cellula umana ≈ 6 miliardi di paia di basi,
- condensate in soli 46 cromosomi
- una molecola di DNA = lunghezza di 2 metri,
=> è necessario ottimizzare lo spazio.
È per questo che il DNA viene compattato e associato agli istoni.
Le proteine istoniche sono PROTEINE BASICHE, perché ricche di Lisina e Arginina, quindi si associano facilmente al DNA, che è CARICO NEGATIVAMENTE (= presenza dei gruppi fosfati): in tal modo, si formano subunità ripetute dette NUCLEOSOMI.
Ciascun nucleosoma contiene una particella centrale (CORE) = 146 coppie di basi di DNA superavvolto che gira per ≈ 2 volte intorno a un complesso a forma di DISCO (formato da 8 molecole di istoni - 2 ciascuna: H2A, H2B, H3, H4 - cariche +).
Il primo livello di organizzazione, quindi, è quello della “collana di perle”, in cui c’è un susseguirsi di nucleosomi. Questo permette un livello di compattamento di 7 volte maggiore, rispetto al DNA “nudo”.
Da notare che le CODE di ciascun istone (ogni segmento N - terminale + segmento C - terminale di H2A) sono esposte all’ESTERNO, disponibili ad eventuali modifiche.
Oltre alle proteine istoniche, ci sono anche proteine non istoniche coinvolte in processi come la duplicazione del DNA o la trascrizione.
Le proteine, in generale, si legano ogni 200 paia di basi e l’istone H1 (ISTONE DI CONNESSIONE), che si lega al DNA linker (unisce 2 particelle centrali - core - successive), contribuisce a formare una struttura a fibre di 30 nm, che compattano il materiale genetico per più di 40 volte. Questo forma le anse radiali, o DOMINI AD ANSA.
Massimo compattamento del DNA si ha con i cromosomi, in particolare con quelli in metafase:
- consistono in 2 bastoncelli, ossia i CROMATIDI FRATELLI,
- legati a livello del CENTROMERO.
Cromatidi fratelli = contengono le STESSE informazioni genetiche, dato che durante la divisione uno segrega in una cellula e l’altro in un’altra cellula.
ETEROCROMATINA ED EUCROMATINA
Nel nucleo di una cellula che non si sta dividendo (interfase) notiamo:
• Eterocromatina:
- Livelli più compatti di organizzazione
- Cromatina che rimane condensata durante l’interfase (rappresenta ≈ 10% di tutta la cromatina)
- caratterizza le zone più dense e scure,
- nella periferia del nucleo (spesso in prossimità della lamina nucleare).
- motivo: regioni che contengono fattori che promuovono l’inibizione della trascrizione
- Spiralizzazione massima = NON permette alle informazioni genetiche contenute in quei punti di essere trascritte (attività trascizionale ridotta o nulla)
- importante a livello dei centromeri o dei telomeri, dove sono presenti numerose sequenze ripetute (pochi geni)
- I geni presenti sull’eterocromatina: NON vengono espressi
L’eterocromatina è: dinamica+ tende ad essere ereditata dalla progenie di una cellula
Due categorie:
1. Costitutiva
- se rimane SEMPRE estremamente compattata (ergo, permanentemente INATTIVA)
- DNA altamente ripetuto + pochissimi geni
Es. centromeri e telomeri, dove NON c’è NECESSITÀ di CODIFICARE per alcun tipo di informazione genetica (anche braccio distale del cromosoma Y)
- Facoltativa
- condensata o no, a seconda delle esigenze della cellula - condensata solo in ALCUNE fasi della vita dell’organismo o in certi tipi di cellule
- porzioni di cromatina temporaneamente inattivate
Es. Corpo di Barr (riatt. prima della meiosi)
• Eucromatina:
- Rappresentata dalla fibra a 10 nm
- Durante l’interfase ritorna ad uno stato disperso + attivo
- forma leggermente impacchettata di cromatina (DNA, RNA e proteine)
- ricca di geni ed è spesso, ma non sempre, sotto trascrizione attiva.
- comprende la parte più attiva del genoma all’interno del nucleo della cellula
- quando un gene, per ad es. traslocazione, si sposta dall’EUcromatina -> ETEROcromatina, non viene più espresso = si dice SILENTE
CORPO DI BARR
Gli organismi di sesso maschile e femminile = corredo genetico uguale, TRANNE che per i cromosomi sessuali: donne XX / uomini XY.
Cromosoma Y = contiene poche sequenze che codificano per RNA o proteine;
Cromosoma X = ne è ricco.
Affinché gli organismi di sesso femminile non abbiano uno squilibrio genetico, durante l’evoluzione, UNO dei 2 cromosomi X delle cellule SOMATICHE si SILENZIA, compattandosi completamente e dando vita al cosiddetto CORPO DI BARR (= eterocromatina facoltativa).
Tuttavia, nei gameti non può inattivarsi (causerebbe la mancata espressione dei geni legati al sesso nello zigote). Quindi, il corpo di Barr si attiva solo in questo caso.
VARIAZIONI DELLO STATO DI CROMATINA
Molte modalità di variazione della cromatina si basano sulle modifiche delle code degli istoni (caratterizzate dalla presenza degli amminoacidi), che escono fuori dal nucleosoma.
Due modi per influenzare la struttura + funzione della cromatina:
1. I residui modificati servono come SITO D’ANCORAGGIO per un GRUPPO specifico di proteine NON istoniche = determina le proprietà e l’attività di un dato segmento di cromatina.
- I residui modificati ALTERANO la modalità di INTERAZIONE con altri segmenti.
Variazioni di questo tipo possono anche portare a cambiamenti dei livelli superiori di organizzazione della cromatina.
Es. l’ACETILAZIONE di un residuo di lisina
in POSIZIONE 16 dell’istone H4
interferisce con la sua interazione con
una molecola H2A di un nucleosoma adiacente,
inibendo la formazione della fibra cromatinica di 30 nm.
C’è, quindi, una forte CORRELAZIONE fra:
- modificazione di un residuo amminoacidico e
- la funzione
Es. un residuo di lisina
in posizione 9 dell’istone H3
è METILATO nei domini ETEROcromatici e
ACETILATO nei domini EUcromatici,
perciò la rimozione o l’aggiunta di gruppi acetile
dagli istoni H3 ed H4
determina la conversione da eucromatina -> eterocromatina.
RIMODELLAMENTO CROMATINA
Avviene attraverso “nucleosoma remodelling complex” che sono complessi che contengono molte proteine e questi servono ad AUMENTARE / DIMINUIRE l’ASSOCIAZIONE tra DNA e NUCLEOSOMI.
Le attività che consentono quest’azione sono:
- SCIVOLAMENTO della posizione del nucleosoma rispetto al DNA sino a “liberare” la zona di DNA che deve essere trascritta;
- TRASFERIMENTO: facilitato dal complesso;
- SCAMBIO DIMERO (varianti nucleosomiche).
IPOTESI DELLE REPLICAZIONE DEL DNA
Filamenti della doppia elica = tenuti insieme da legami H tra le basi
Presi singolarmente, i legami H = DEBOLI + vengono facilmente rotti
Watson e Crick -> ipotizzarono che la duplicazione avvenisse per SEPARAZIONE GRADUALE dei 2 filamenti della doppia elica = dovuta alla rottura in successione dei legami H (come le 2 metà di una cerniera)
I DUE filamenti sono COMPLEMENTARI tra loro = ognuno ottiene l’informazione necessaria per la costruzione dell’altro filamento
=> una volta separati, OGNUNO può AGIRE DA STAMPO per dirigere l’ASSEMBLAGGIO dei nucleotidi necessari per:
- formare il filamento complementare e
- riportarsi alla condizione di doppia elica
Tre ipotesi della replicazione:
SEMICONSERVATIVA: ogni doppia elica figlia riceve un filamento della struttura parentale. Ciascuna delle doppie eliche figlie è composta da un filamento:
- INTERO derivato dalla doppia elica parentale +
- COMPLETO di nuova sintesi
CONSERVATIVA: i due filamenti originali rimangono insieme (dopo essere serviti da stampo) e altrettanto succede ai due filamenti neosintetizzati.
DISPERSIVA: l’integrità di ognuno dei due filamenti parentali di DNA va persa. Ogni filamento è una combinazione di DNA vecchio e nuovo.
ESPERIMENTO DI CENTRIFUGAZIONE DEL DNA MARCATO CON 14 N O 15 N SU GRADIENTE CsCl (cloruro di cesio)
ESPERIMENTO DI CENTRIFUGAZIONE DEL DNA MARCATO CON 14 N O 15 N SU GRADIENTE CsCl (cloruro di cesio)
Il DNA è stato:
- estratto dai batteri,
- mescolato con una soluzione concentrata di CsCl,
- trasferito in una provetta da centrifuga e
- centrifugato fino all’equilibrio.
Durante la centrifugazione, i frammenti di DNA all’interno della provetta si posizionano nel punto in cui la DENSITÀ del Cs è UGUALE alla LORO DENSITÀ, che a sua volta dipende dal rapporto di 15N/14N presente nei loro nucleotidi.
Maggiore è il contenuto di 14N, più in alto nella provetta si troverà il frammento del DNA al termine della centrifugazione.
Risultato esperimento:
LA DUPLICAZIONE DEL DNA AVVIENE CON MODALITÀ SEMICONSERVATIVA (Meselson e Stahl, 1958)
Al momento della replicazione, i due filamenti della doppia elica si separano grazie alla rottura dei legami a H tra le basi appaiate. Ciascun filamento può così funzionare come stampo per la sintesi di un nuovo filamento a esso complementare, utilizzando i desossiribonucleotidi (monomeri del DNA) liberi nella cellula.
Questo esperimento dimostrò che la REPLICAZIONE del DNA è SEMICONSERVATIVA, cioè che ognuna delle due molecole figlie di DNA è costituita da:
- un filamento del DNA parentale (conservativo) e da
- un filamento sintetizzato ex novo.
MECCANISMO MOLECOLARE DELLA DUPLICAZIONE DEL DNA
Questa reazione di CONDENSAZIONE richiede ENERGIA = procurata dalla ROTTURA di 2 legami fosfatici appartenenti ai tre gruppi fosfato di cui sono composti i nucleosidi che arrivano.
La molecola di DNA:
- CONTIENE l’informazione necessaria per la propria duplicazione,
- ma MANCA della capacità di realizzarla: DNA polimerasi.
DNA POLIMERASI
Tutte le DNA polimerasi (sia in procarioti che eucarioti) hanno le prossime caratteristiche:
- Non sono in grado di iniziare la sintesi di un filamento di DNA de novo:
Molecola di DNA circolare a SINGOLO filamento NON può essere utilizzata da stampo perché l’enzima DNA polimerasi NON è CAPACE di INIZIARE la formazione di un filamento DNA. - Hanno bisogno di un filamento di DNA stampo da copiare:
I filamenti di DNA aggiunti di partenza funzionavano da STAMPO per la reazione di polimerizzazione.
DNA a DOPPIO filamento INTEGRA, non era in grado di consentire l’incorporazione dei precursori marcati. I filamenti dell’elica devono essere SEPARATI perché AVVENGA la REPLICAZIONE. - Sono capaci di sintetizzare DNA solo in direzione 5’ -> 3’
- Hanno bisogno di un’estremità 3’ -OH a cui attaccare i nucleotidi entranti (PRIMER o innesco):
L’enzima non può sintetizzare filamenti de novo: può solo AGGIUNGERE nucleotidi all’estremità 3’ ossidrilica di un filamento già esistente.
ATTENZIONE: DNA polimerasi III = principale enzima responsabile della replicazione