Arto superiore-mm Flashcards

1
Q

Articolazioni complesso articolare della spalla

A

scapolo-omerale, sterno-clavicolare, acronimo-clavicolare nonché scapolo-toracica

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2
Q

Muscoli cingolo scapolare (classificazione topografica)

A
Posteriori: 
-Trapezio
-Elevatore della scapola
-Piccolo Romboide
-Grande Romboide
Anteriori:
-Piccolo pettorale
-Dentato anteriore 
-Succlavio
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3
Q

Inserzione prox M. TRAPEZIO

A
per i fasci superiori:
-linea nucale superiore
-legamento nucale
-protuberanza occipitale esterna
per i fasci medi:
-processi spinosi (e legamenti supraspinosi) da C7 a T3
per i fasci inferiori:
-processi spinosi (e legamenti supraspinosi) da T3 a T12
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4
Q

Inserzione distale M. TRAPEZIO

A

-per i fasci superiori:
1/3 laterale della clavicola (margine posteriore)
-per i fasci medi:
margine mediale acromion
labbro superiore spina
-per i fasci inferiori:
estremità mediale della spina della scapola

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5
Q

Azioni M. TRAPEZIO

A
  • elevazione spalla
  • adduzione spalla
  • stabilizza cingolo scapola
  • elevazione braccio oltre 90’
    per i fasci superiori:
    -inclinazione omolaterale
    -rotazione controlaterale
    -estensione capo e collo
    nonché
    -elevazione acromion e clavicola e rotazione laterale per fasci superiori
    -adduzione scapola e rotazione laterale per fasci medi
    -depressione scapola e rotazione laterale per fasci inferiori
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6
Q

Azioni dei FASCI SUPERIORI DEL M.TRAPEZIO (6)

A
  • elevazione spalla
  • inclinazione omolaterale
  • rotazione controlaterale
  • estensione testa e collo
  • rotazione laterale scapola
  • elevazione acromion e clavicola
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7
Q

Azione dei FASCI MEDI DEL M.TRAPEZIO (2)

A
  • adduzione scapola

- rotazione laterale

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8
Q

Azione dei FASCI INFERIORI DEL M.TRAPEZIO (3)

A
  • rotazione laterale
  • depressione
  • adduzione
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9
Q

Test Funzionale FASCI SUPERIORI M.TRAPEZIO

A

-elevazione contro-resistenza

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10
Q

Test Funzionale FASCI MEDI E INFERIORI M.TRAPEZIO

A

-adduzione contro-resistenza

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11
Q

Ins. prox. M. ELEVATORE DELLA SCAPOLA

A

tubercoli posteriori dei processi traversi C1 C4 (effetto nastrina)

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12
Q

Ins. distale M.ELEVATORE DELLA SCAPOLA

A

margine vertebrale della scapola (vicino angolo superiore)

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13
Q

Azione M.ELEVATORE DELLA SCAPOLA (4)

A

elevazione scapola
stabilizzare cingolo scapolare
rotazione mediale scapola
inclinazione laterale a rachide fissato

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14
Q

Ins. prox. MM. ROMBOIDI

A

piccolo romboide:
- processi spinosi C6 C7
grande romboide:
-processi spinosi da T1 a T4-T6

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15
Q

Ins. distale MM. ROMBOIDI

A

piccolo romboide:
margine mediale scapola (sopra la spina)
grande romboide:
margine mediale scapola (sotto la spina)

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16
Q

Azioni MM. ROMBOIDI

A

adduzione scapola
elevazione e rotazione mediale
fissazione scapola al dorso

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17
Q

Test funzionale MM. ROMBOIDI

A

adduzione contro-resistenza (applicata al gomito)

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18
Q

Ins. prox M. DENTATO ANTERIORE

A
si divide in superiore, medio e inferiore 
superiore:
-1 e 2 costa
medio:
-3 e 4 costa
inferiore
-5 a 9 costa
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19
Q

Ins. distale M. DENTATO ANTERIORE

A
si divide in superiore, medio e inferiore 
in generale si porta, passando da dietro alla scapola, sulla sua faccia mediale, dove si inserisce. 
Quindi:
superiore:
su angolo superiore 
medio:
su margine mediale
inferiore 
su angolo inferiore
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20
Q

Azioni M. DENTATO ANTERIORE

A

-spostamento scapola in avanti e di lato
-fissa la scapola
-elevazione oltre 90 del braccio
a scapola fissa:
-eleva coste per inspirazione forzata
-rotazione laterale (prevalgono i fasci inferiori)

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21
Q

Il M. DENTATO ANTERIORE è un rotatore laterale o mediale?

A

è un rotatore laterale, perché i suoi fasci inferiori (depressione e rotazione laterale) prevalgono sui superiori (elevazione e rotazione mediale)

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22
Q

Test funzionale M.DENTATO ANTERIORE

A

Ad Omero flesso, antepulsione contro-resistenza (test scapola alata)

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23
Q

Ins. prox M.PICCOLO PETTORALE

A

3, 4, 5 costa

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24
Q

Ins. distale M.PICCOLO PETTORALE

A

apice processo coracoideo della scapola

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25
Q

Azione M. PICCOLO PETTORALE

A
protrazione (abduzione)
abbassamento
intrarotazione
A SCAPOLA FISSA,
solleva le coste nell'inspirazione forzata
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26
Q

Ins. prox M.SUCCLAVIO

A

prima costa

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27
Q

Ins.distale M.SUCCLAVIO

A

margine inferiore della clavicola (terzo medio)

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28
Q

Azione M.SUCCLAVIO

A

stabilizzare articolazione sterno-clavicolare

porta in basso la clavicola

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29
Q

MUSCOLI del cingolo scapolare CHE ELEVANO LA SCAPOLA (3)

A
  1. Elevatore della scapola
  2. Fasci superiori del trapezio
  3. Romboidi
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30
Q

MUSCOLI del cingolo scapolare CHE ABBASSANO LA SCAPOLA (3)

A
  1. Fasci medi e inferiori del trapezio
  2. Succlavio
  3. Piccolo pettorale
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31
Q

MUSCOLI del cingolo scapolare CHE ABDUCONO LA SCAPOLA (1)

A
  1. Dentato anteriore
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32
Q

MUSCOLI del cingolo scapolare CHE ADDUCONO LA SCAPOLA

2

A
  1. Fasci inferiori e medi del trapezio

2. Romboidi

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33
Q

MUSCOLI del cingolo scapolare CHE RUOTANO LATERALMENTE LA SCAPOLA (2)

A
  1. Trapezio

2. Dentato anteriore (fasci inferiori)

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34
Q

MUSCOLI del cingolo scapolare CHE RUOTANO MEDIALMENTE LA SCAPOLA (4)

A
  1. Piccolo pettorale
  2. Romboidi
  3. Dentato anteriori (fasci superiori)
  4. Elevatore scapola
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35
Q

Quale è il muscolo più superficiale tra i muscoli del cingolo scapolare (posteriori)

A

TRAPEZIO

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36
Q

Classificazione topografica muscoli per i movimenti dell’OMERO

A
-superiori:
sopraspinato
deltoide, parte acromiale
-anteriori:
grande pettorale
coracobrachiale
sottoscapolare
deltoide, parte clavicolare
bicipite
-posteriori
deltoide, parte spinale
grande dorsale
grande rotondo
piccolo rotondo
infraspinato 
tricipite, capo lungo
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37
Q

Muscoli per adduzione e intrarotazione dell’OMERO (3)

A

Gr. Pettorale
Gr. Dorsale
Gr. Rotondo

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38
Q

Ins. prox. GRANDE PETTORALE

A
dividiamo 3 capi: clavicolare, sternocostale e addominale
-clavicolare:
1/2 mediale del margine anteriore della clavicola 
-sternocostale:
faccia anteriore dello sterno
fascia sternale 
cartilagini costali (da 1 o 2 a 6 costa)
-addominale 
7 e 8 costa, aponeurosi obliquo esterno
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39
Q

Ins. dist. GRANDE PETTORALE

A

è comune,
Omero, solco interubercolare (labbro laterale)
cresta tuberosità
effetto nastrina

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40
Q

Azioni del GRANDE PETTORALE a ins. PROX FISSA

A
  • adduzione omero
  • intrarotazione omero
  • flessione omero
  • spinta mediale omero trasversale al torace (flex+add)
  • abbassamento del braccio alzato (bracciata)
  • antepulsione del braccio (punch)
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41
Q

Azioni del GRANDE PETTORALE a ins. DIST FISSA

A

-elevazione coste (inspirazione forzata)

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42
Q

Test funzionale GRANDE PETTORALE (sia fasci sup che inf)

A

-per il fascio clavicolare
adduzione contro resistenza con braccio in posizione elevata e in proiezione in avanti
-per il fascio sterno-costale/addominale
adduzione contro resistenza con braccio sotto al livello orizzontale

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43
Q

Ins. prox. GRANDE DORSALE

A

per mezzo della fascia toracolombare

  • processi spinosi T7 a L5
  • ultime 3 coste
  • cresta iliaca (labbro esterno)
  • osso sacro (faccia dorsale)
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44
Q

Ins. dist. GRANDE DORSALE

A

per mezzo di un tendine appiattito
-omero, solco intertubercolare (labbro mediale inferiore)
effetto nastrina

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45
Q

Test funzionale GRANDE DORSALE

A

adduzione contro resistenza del braccio in posizione elevata e proiettata lateralmente

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46
Q

Il test funzionale per i fasci clavicolari del Grande Pettorale e il test funzionale per il Grande Dorsale, sono uguali?

A

No:
per entrambi è un’adduzione contro resistenza del braccio in posizione elevata, ma nel caso del grande pettorale il braccio sarà proiettato leggermente in avanti, mentre nel caso del gran dorsale sarà proiettato lateralmente

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47
Q

Azioni GRANDE DORSALE a ins. PROX FISSA

A
  • adduzione omero
  • estensione omero (dietro)
  • retropulsione
  • intrarotazione (!)
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48
Q

Azioni GRANDE DORSALE a ins. DIST FISSA

A

-innalza il tronco e le ultime tre coste (starnuti, tosse)

NO inspirazione

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49
Q

Ins. prox M. GRANDE ROTONDO

A

1/3 inferiore del margine laterale della scapola

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50
Q

Ins. distale M. GRANDE ROTONDO

A

Cresta della tuberosità minore dell’omero

Solco intertubercolare

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51
Q

Tra le inserzioni del Grande Rotondo, del Grande Dorsale e del Grande Pettorale, qual è la più posteriore?

A

E’ quella del Grande Rotondo, seguita da quella del Grande Dorsale (media) e infine da quella del Grande Pettorale (più superficiale)

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52
Q

Azioni del GRANDE ROTONDO

A

Adduzione
Intrarotazione
Retropulsione

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53
Q

Quali sono i muscoli implicati nell’abduzione dell’omero? (1)

A

è il deltoide

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54
Q

Ins. prox. DELTOIDE

A
dividiamo in parte clavicolare, parte acromiale e parte spinale.
-clavicolare
clavicola (1/3 laterale)
-acromiale
acromion 
-spinale
spina scapola (marg. inferolaterale)
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55
Q

Ins. dist. DELTOIDE

A

è comune

tuberosità deltoidea dell’Omero

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56
Q

Azioni DELTOIDE

anche nello specifico dei fasci clavicolari e spinali

A
abduzione (da 0 a 90, in particolare da 15 in poi)
elevazione (sopra i 90)
nonchè
-per i fasci clavicolari
intrarotazione
flessione 
spinta in avanti 
-per i fasci spinali
extrarotazione
estensione 
retropulsione
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57
Q

Test funzionale DELTOIDE

A

Abduzione del braccio sollevato lateralmente (30-75) contro resistenza

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58
Q

Quali sono i muscoli che permettono intrarotazione ed extrarotazione dell’Omero?

A
Quelli della cuffia dei rotatori:
sovraspinato
insfraspinato
sottoscapolare 
piccolo rotondo
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59
Q

Sintomi di una lesione alla cuffia dei rotatori?

A

in particolare si intende la lesione al sovraspinato: il paziente riesce ad elevare la spalla ma non riesce ad abdurre l’omero (in particolare lo stacco da 0 a 20/30gradi)

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60
Q

Ins. prox. M. SOVRASPINATO

A

è fossa sopraspinata

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61
Q

Ins. dist. M. SOVRASPINATO

A

è tubercolo maggiore dell’Omero (prox.grande tuberosità)

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62
Q

Azioni M. SOVRASPINATO

A
  • abduzione omero (15-30)

- extrarotazione

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63
Q

Test funzionale M. SOVRASPINATO

A

Abduzione braccio contro restistenza (soprattutto primi 15 30 gradi)

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64
Q

Ins. prox. M. INFRASPINATO

A

è fossa sottospinata della scapola

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65
Q

Ins. dist. M. INFRASPINATO

A

è tubercolo maggiore dell’omero (faccetta media g. tuberosità)

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66
Q

Azioni M. INFRASPINATO

A
  • extrarotazione omero

- coattazione omero

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67
Q

Test funzionale M. INFRASPINATO

A

extrarotazione del braccio contro resistenza (applicata all’avambraccio)

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68
Q

Ins. prox M. PICCOLO ROTONDO

A

è margine laterale (parte inferiore) della fossa infraspinata della scapola

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69
Q

Ins. distale M. PICCOLO ROTONDO

A

è tubercolo maggiore dell’Omero (faccetta inferiore o distale)

70
Q

Azione M. PICCOLO ROTONDO

A

-extrarotazione

71
Q

Quali muscoli hanno le loro inserzioni distali sul tubercolo maggiore dell’omero? Quale di esse è la più superiore?

A

Sono il sovraspinato, l’infraspinato e il piccolo rotondo

dal più superiore al più inferiore

72
Q

Ins. prox. M. SOTTOSCAPOLARE

A

faccia costale scapola

73
Q

Ins. distale M. SOTTOSCAPOLARE

A

tubercolo minore Omero

74
Q

Azioni del M. SOTTOSCAPOLARE

A
  • intrarotazione
  • adduzione
  • coattazione
75
Q

Quale muscolo della cuffia dei rotatori permette un’azione diversa dagli altri?

A

Il sottoscapolare, che permette l’intrarotazione

76
Q

Quale muscolo della cuffia dei rotatori ha un punto di inserzione diverso dagli altri?

A

Il sottoscapolare, che si attacca sul tubercolo minore dell’Omero a differenza degli altri che si attaccano sul maggiore.

77
Q

Ins. prox. M. CORACOBRACHIALE

A

è processo coroideo della scapola

78
Q

Ins. distale M. CORACOBRACHIALE

A

1/3 medio faccia anteromediale dell’omero

79
Q

Azioni M. CORACOBRACHIALE

A

collaborazione per antepulsione e adduzione del braccio

80
Q

Nel movimento di FLESSIONE DELLA SPALLA, quali muscoli interverranno?

A

possiamo dividere questo movimento in tre fasi.
Raggiungerà un massimo di 180 gradi.
Nella prima (0-60) interverranno:
-fasci anteriori del deltoide, coracobrachiale, fascio clavicolare del grande pettorale e il bicipite brachiale.
Nella seconda fase (60-120) interverranno:
-trapezio e dentato anteriore, che permetteranno la rotazione laterale della scapola
Nella terza fase (120-180)
-si realizza grazie all’estensione della colonna

81
Q

Nel movimento di ESTENSIONE DELLA SPALLA, quali muscoli interverranno?

A

Raggiungeremo un’ampiezza di massimo 50 gradi.
Interverranno:
-fasci posteriori del deltoide, grande dorsale, grande rotondo, capo lungo del tricipite

82
Q

Nel movimento di ADDUZIONE DELLA SPALLA, quali muscoli interverranno?

A

Raggiungeremo, accoppiando flessione e adduzione, un massimo di 45 gradi.
Interverranno:
- grande dorsale, grande pettorale (fasci svernali), grande rotondo e il deltoide (fasci posteriori e mediali)

83
Q

Nel movimento di ABDUZIONE DELLA SPALLA, quali muscoli interverranno?

A

Raggiungeremo un’ampiezza massima di 180 gradi.
Dividiamo il movimento in tre fasi.
Nella prima fase (0-90) interverranno:
-deltoide (fasci medi) e sopraspinato
Nella seconda fase (90-150)
-trapezio e dentato anteriore che permettono la rotazione esterna della scapola
Nella terza fase (150-180)
-si realizza grazie all’estensione della colonna

84
Q

Nel movimento di EXTRAROTAZIONE DELLA SPALLA, quali muscoli interverranno?

A

Raggiungeremo un massimo di 80 gradi.
Interverranno:
-deltoide (fasci posteriori), infraspinato e piccolo rotondo

85
Q

Nel movimento di INTRAROTAZIONE DELLA SPALLA, quali muscoli interverranno?

A

Raggiungeremo, con combinazione dell’estensione, un massimo di 90 gradi.
Interverranno:
-fasci anteriori del deltoide, grande pettorale, grande dorsale, grande rotondo, sottoscapolare

86
Q

Quale articolazioni fanno parte della capsula articolare del gomito e che tipo di articolazioni sono?

A

Sono tre:

  1. Omero-Ulnare, è un ginglimo angolare
  2. Omero-Radiale, è un enartrosi
  3. Radio-Ulnare prossimale, è un ginglimo laterale
87
Q

Classificazione topografica dei muscoli motori dell’articolazione del gomito.

A
-Anteriori:
Bicipite brachiale
Brachiale
Brachioradiale
Pronatore Rotondo
Pronatore Quadrato
-Posteriori:
Tricipite Brachiale
-Anconeo
-Supinatore
88
Q

Ins. prox BICIPITE BRACHIALE

A

Abbiamo due capi: capo breve e capo lungo.
Il capo lungo ha origine dalla tuberosità sopraglenoidea, labbro glenoideo
Il capo breve ha origine dall’apice del processo coracoideo

89
Q

Ins. dist BICIPITE BRACHIALE

A

è comune, ed è la tuberosità bicipitale del radio

90
Q

Azioni del BICIPITE BRACHIALE (sia per l’articolazione della spalla che per quella del gomito)

A

–Per la SPALLA:
capo lungo permette abduzione e intrarotazione
capo breve contribuisce ad adduzione omero
insieme collaborano all’antepulsione
–Per il GOMITO
flessione (+++quando è in supinazione)
supinazione

91
Q

Test funzionale BICIPITE BRACHIALE

A

è flessione dell’avambraccio contro resistenza

92
Q

Ins. prox M. BRACHIALE

A

è 1/2 distale omero, faccia anteromediale e anterolaterale

93
Q

Ins. dist M. BRACHIALE

A

è tuberosità ulnare (processo coronoideo, faccia anteriore)

94
Q

Azione M. BRACHIALE

A

è flessione avambraccio su braccio, non dipendente da pronazione e supinazione

95
Q

Ins. prox M. BRACHIORADIALE

A

è epicondilo laterale omero

96
Q

Ins. dist M. BRACHIORADIALE

A

è processo stiloideo del radio

97
Q

Azione M. BRACHIORADIALE

A
flessione gomito (in posizione intermedia)
pronazione/supinazione dell'avambraccio
98
Q

Test funzionale M. BRACHIORADIALE

A

Flessione gomito controresistenza con avambraccio in posizione neutra

99
Q

Quali sono i muscoli flessori dell’avambraccio?

E come influiscono la pronazione e la supinazione sulla loro azione?

A

Sono il bicipite brachiale, il brachioradiale e il brachiale (con poi il prosatore rotondo, l’estensore radiale lungo del carpo e il flessore superficiale delle dita)
Tra i primi tre, il bicipite agisce soprattutto a avambraccio spinato, il brachiale indipendentemente da pronosupinazione e il brachioradiale soprattutto quando l’avambraccio è in posizione neutra

100
Q

Ins. prox PRONATORE ROTONDO

A

distinguiamo una parte omerale e una parte ulnare.
-La parte omerale ha origine dall’epicondilo mediale dell’Omero.
La parte ulnare ha origine dal processo coronoideo dell’ulna

101
Q

Ins. dist PRONATORE ROTONDO

A

è comune, ed è la parte media della faccia laterale del radio

102
Q

Azione PRONATORE ROTONDO

A

è

  • pronazione avambraccio (++++)
  • partecipa alla flessione del gomito
103
Q

Test funzionale PRONATORE ROTONDO

A

è pronazione contro resistenza applicata al polso (con braccio esteso al lato del corpo)

104
Q

Ins. prox M. PRONATORE QUADRATO

A

è 1/4 distale ulna, faccia anteriore

105
Q

Ins. dist M. PRONATORE QUADRATO

A

è 1/4 distale radio, faccia anteriore

106
Q

Azione M. PRONATORE QUADRATO

A

pronazione (incrostamento radio su ulna)

107
Q

Quali sono i muscoli che permettono la pronazione dell’avambraccio?

A

il pronatore rotondo più di tutti, il pronatore quadrato.

Collaborano il flessore radiale del carpo, il palmare lungo e l’estensore radiale lungo.

108
Q

Ins. prox ANCONEO

A

è epicondilo laterale dell’omero

109
Q

Ins. dist ANCONEO

A

è olecrano ulna

110
Q

Azione ANCONEO

A

estensione gomito

111
Q

Ins. prox TRICIPITE BRACHIALE

A

sono tre capi: lungo, laterale e mediale.
-Capo Lungo:
scapola, tuberosità sottoglenoidea, labbro glenoideo
-Capo Laterale
omero, 1/2 superiore, faccia posteriore (sopra solco radiale)
-Capo Mediale
omero, 2/3 inferiori, faccia posteriore (sotto solco radiale)

112
Q

Ins. dist TRICIPITE BRACHIALE

A

è comune, ed è
Olecranon ulna
parete posteriore capsula articolare gomito

113
Q

Azione TRICIPITE BRACHIALE (spalla e gomito)

A
--Per la SPALLA, con il capo lungo:
adduzione braccio
retropulsione (concorre)
--Per il GOMITO, con tutti e 3 i capi
estensione
114
Q

Test funzionale TRICIPITE BRACHIALE

A

è estensione avambraccio contro resistenza

115
Q

Quali sono i muscoli che permettono l’estensione dell’avambraccio?

A

sono l’anconeo e il tricipite brachiale

116
Q

Ins. prox M. SUPINATORE

A
sull'omero
- epicondilo laterale
sull'ulna 
-cresta del supinatore 
-capsula articolare
sul radio
-legamento anulare del radio
-legamento collaterale del radio
117
Q

Ins. dist M. SUPINATORE

A

1/3 superiore del radio, faccia antero-laterale

118
Q

Azione del M. SUPINATORE

A

è supinazione avambraccio

119
Q

Test funzionale M. SUPINATORE

A

è supinazione contro resistenza applicata al polso (braccio lungo il corpo)

120
Q

Quali sono i muscoli che permettono la supinazione dell’avambraccio?

A

Sono il supinatore e il bicipite brachiale

121
Q

Quali sono i movimenti consentiti all’articolazione del polso?

A

Sono 4:

Flessione palmare, Flessione dorsale, Adduzione (flessione ulnare) e Abduzione (flessione radiale)

122
Q

Classificazione topografica dei muscoli dell’articolazione del polso?

A
--Anteriori
Flessore radiale del carpo
Palmare lungo
Flessore ulnare del carpo
--Posteriori 
Estensore radiale lungo del carpo
Estensore radiale breve del carpo
Estensore ulnare del carpo
123
Q

Ins. prox M. FLESSORE RADIALE DEL CARPO

A

è epicondilo mediale omero

124
Q

Ins. dist M. FLESSORE RADIALE DEL CARPO

A

è
base II osso metacarpale
base III osso metacarpale

125
Q

Azione M. FLESSORE RADIALE DEL CARPO

A
è
flessione polso
abduzione polso
collabora in 
flessione avambraccio
pronazione
126
Q

Test funzionale M. FLESSORE RADIALE DEL CARPO

A

è flessione del polso contro resistenza applicata al lato radiale

127
Q

Ins. prox M. PALMARE LUNGO

A

è epicondilo mediale omero

128
Q

Ins. dist M. PALMARE LUNGO

A

è aponeurosi palmare

129
Q

Azione M. PALMARE LUNGO

A

flessione palmare

130
Q

Ins. prox M. FLESSORE ULNARE del CARPO

A

distinguiamo un fascio omerale e un fascio ulnare
-La parte omerale ha origine dall’epicondilo mediale dell’omero
-La parte ulnare ha origine
dal margine mediale dell’olecranon
2/3 superiori del margine posteriore dell’ulna

131
Q

Ins. dist M. FLESSORE ULNARE del CARPO

A

è comune:

pisiforme, uncinato, 5^ metacarpale

132
Q

Azione M. FLESSORE ULNARE del CARPO

A
  • flessione ulnare del carpo

- flessione palmare del carpo

133
Q

Test funzionale M. FLESSORE ULNARE del CARPO

A

è abduzione del mignolo contro resistenza, mano supinata dita estese

134
Q

Ins. prox ESTENSORE RADIALE del CARPO

A
distinguiamo due capi: un capo breve e un capo lungo
-Il capo lungo ha origine:
margine laterale omero 
epicondilo laterale 
setto intermuscolare
-Il capo breve ha origine (si porta più in basso)
epicondilo laterale omero
setto intermuscolare
legamento collaterale radiale
legamento anulare del radio
135
Q

Ins. dist ESTENSORE RADIALE del CARPO

A

Del capo lungo è
base II metacarpale
Del capo breve è
base III metacarpale

136
Q

Azione ESTENSORE RADIALE del CARPO

A

è
flessione dorsale
flessione radiale

137
Q

Test funzionale ESTENSORE RADIALE del CARPO

A

è estensione polso contro resistenza applicata al lato radiale

138
Q

Ins. prox M. ESTENSORE ULNARE CARPO

A
è 
epicondilo laterale omero 
legamento collaterale radiale 
legamento anulare del radio
1/3 medio faccia posteriore dell'ulna
139
Q

Ins. dist M. ESTENSORE ULNARE CARPO

A

è base V osso metacarpale

140
Q

Azione M. ESTENSORE ULNARE CARPO

A

è estensione ulnare

141
Q

Test funzionale M. ESTENSORE ULNARE CARPO

A

è estensione ulnare contro resistenza

142
Q

Quali sono i muscoli dell’articolazione del polso che ne permettono la flessione?

A

sono
flessore radiale del carpo
flessore ulnare del carpo
palmare lungo

143
Q

Quali sono i muscoli dell’articolazione del polso che ne permettono l’estensione?

A

sono
estensore radiale del carpo (lungo e breve)
estensore ulnare del carpo

144
Q

Quali sono i muscoli dell’articolazione del polso che ne permettono l’adduzione (flessione ulnare)?

A

sono:
flessore ulnare del carpo
estensore ulnare del carpo

145
Q

Quali sono i muscoli dell’articolazione del polso che ne permettono l’abduzione (flessione radiale)?

A

sono:
flessore radiale del carpo
estensori radiali del carpo (lungo e breve)

146
Q

Ins. prox MM. FLESSORI DELLE DITA

A

distinguiamo il flessore profondo dal flessore superficiale
-Il flex superficiale ha origine
epicondilo mediale omero
processo coronoideo ulna
faccia superiore, margine anteriore radio
-Il flex profondo ha origine
2/3 prossimali faccia anteromediale dell’ulna
membrana interossea

147
Q

Ins dist MM. FLESSORI DELLE DITA

A

-Il flex superficiale
attraverso quattro tendini che si sdoppiano si inserisce sulla faccia palmare della seconda falange delle dita 2 3 4 e 5
-Il flex profondo
attraverso quattro tendini si inserisce sulla base delle falangi distali 2 3 4 e 5

148
Q

Azione MM. FLESSORI DELLE DITA

A
Il flessore superficiale
-flessione palmare dita
-flessione palmare mano
-aiuta nella flessione del gomito
Il flessore profondo 
-flessione polso 
-flessione articolazioni interfalangee distali
149
Q

Test funzionale MM. FLESSORI DELLE DITA

A

Il flessore superficiale
-flessione delle dita contro resistenza applicata alla 1’ interfalangee
Il flessore profondo
-flessione contro resistenza delle falangi terminali

150
Q

Ins. prox FLESSORE LUNGO DEL POLLICE

A

è
faccia anteriore radio
membrana interossea

151
Q

Ins. dist FLESSORE LUNGO DEL POLLICE

A

è

base falange distale del pollice

152
Q

Azione FLESSORE LUNGO DEL POLLICE

A
è
flessione pollice (seconda falange su prima)
153
Q

Test funzionale FLESSORE LUNGO DEL POLLICE

A

è

flessione contro resistenza della falange terminale

154
Q

Ins. prox M. ESTENSORE DITA

A

è
epicondilo laterale omero
legamento collaterale radiale
legamento anulare del radio

155
Q

Ins dist. M. ESTENSORE DITA

A

è

faccia posteriore falangi intermedie e distali 2 3 4 e 5 mediante 4 tendini dall’aponeurosi dorsale

156
Q

Azione M. ESTENSORE DITA

A

è
flessione dorsale del carpo
estensione e separazione delle dita
flessione ulnare

157
Q

Test Funzionale M. ESTENSORE DITA

A

è

estensione dita contro resistenza applicata alle articolazioni metacarpo falangee

158
Q

Ins. prox M. ABDUTTORE LUNGO DEL POLLICE

A

è
faccia dorsale ulna
membrana interossea
faccia dorsale del radio

159
Q

Ins. dist M. ABDUTTORE LUNGO DEL POLLICE

A

è

base I osso metacarpale

160
Q

Azione M. ABDUTTORE LUNGO DEL POLLICE

A

è
abduzione del pollice
flessione radiale del carpo
collabora a flessione palmare del carpo

161
Q

Test funzionale M. ABDUTTORE LUNGO DEL POLLICE

A

è

abduzione del pollice contro resistenza

162
Q

Ins prox M. ESTENSORE LUNGO DEL POLLICE

A

è
1/3 medio faccia dorsale ulna
membrana interessa

163
Q

Ins. dist M. ESTENSORE LUNGO DEL POLLICE

A

è base falange distale del pollice

164
Q

Azione M. ESTENSORE LUNGO DEL POLLICE

A

è
estensione pollice
collabora a flessione radiale del carpo

165
Q

Test funzionale M. ESTENSORE LUNGO DEL POLLICE

A

estensione del pollice contro resistenza

166
Q

Guardando la porzione ANTERIORE e SUPERFICIALE dell’avambraccio, quali muscoli incontriamo (partendo dal lato laterale)?

A
Pronatore rotondo 
Flessore radiale del carpo
Palmare lungo
Flessore superficiale delle dita
Flessore ulnare del carpo
167
Q

Guardando la porzione ANTERIORE e PROFONDA dell’avambraccio, quali muscoli incontriamo (partendo dal lato laterale)?

A

Flessore lungo del pollice
Flessore profondo delle dita
(Pronatore quadrato, più distale e praticamente perpendicolare agli altri due)

168
Q

Guardando la porzione LATERALE dell’avambraccio, quali muscoli incontriamo (dal più posteriore)?

A

Estensore radiale breve del carpo
Estensore radiale lungo del carpo
Brachioradiale

169
Q

Guardando la porzione POSTERIORE e SUPERFICIALE dell’avambraccio, quali muscoli incontriamo (partendo dal lato mediale)?

A

Estensore ulnare del carpo
Estensore del mignolo
Estensore dita

170
Q

Guardando la porzione PROFONDA e POSTERIORE dell’avambraccio, quali muscoli incontriamo (partendo dal più superiore)?

A
Supinatore
Abduttore lungo del pollice
Estensore breve del pollice
Estensore lungo del pollice
Estensore dell'indice