ARCH. TECNICA I Flashcards
Strutture di fondazione
- cosa sono?
- prove geotecniche
- info necessarie alla scelta della fondazione
- come si classificano le fondazioni
- quale è la differenza principale tra fondazione superficiale e profonda?
- caratteristiche principali di ogni categoria
- differenza tra palo gettato in opera e trivellato
Per fondazione si intende l’unità tecnologica che ha il compito di trasmettere a terra i carichi della costruzione.
Con le nuove norme tecniche per le costruzioni le indagini geotecniche sono una fase essenziale per la progettazione secondo il metodo agli stati limite punto mediante propedeutiche in sito si possono ottenere due classi di informazioni: le caratteristiche stratigrafiche del terreno e le caratteristiche geometriche di ciascuno stato. I parametri più importanti rilevati Dalle indagini sono: l’angolo di attrito con il terreno, la coesione, la stratigrafia, la posizione della falda.
Per poter scegliere correttamente il tipo di fondazione più idoneo è necessario conoscere:
- portanza del terreno
- posizione strutture portanti verticali
- carichi trasmessi a terra
- profondità del piano di posa
I metodi di classificazione delle fondazioni sono vari. Frequentemente si distinguono fondazioni superficiali o profonde. Le fondazioni superficiali possono essere dirette o indirette, continue o discontinue.
FONDAZIONI SUPERFICIALI
Le fondazioni superficiali trasmettono il carico proveniente dall’edificio per contatto diretto. Il contatto che si genera con il terreno va a creare delle tensioni di compressioni nel terreno che devono essere confrontate con le pressioni ammissibili definite dall’analisi di geotecnica.
>PLINTI
Sono fondazioni discontinue con funzione di ampliare la base del Pilastro.
Possono essere bassi e flessibili con armatura fitta oppure alti e rigidi con ridotta armatura (abbastanza alti da contrastare il taglio).
> TRAVI ROVESCE
Sistema di fondazione continua utilizzato prevalentemente quando i pilastri hanno un interasse ravvicinato. I momenti freddenti sono disegno opposto rispetto a quelli delle travi e quindi le armature sono disposte in modo opposto.
>PLATEE
Le platee sono fondazioni continue utilizzate quando la fondazione supera il 60% dell’area dell’edificio. E se sono costituite da travi principali e travi secondarie.
FONDAZIONI PROFONDE
Le fondazioni profonde trasmettono i carichi superficiali lungo il fusto a terreni in profondità.
I sali di fondazione possono essere infissi nel terreno con vari metodi:
- infissione statica con colpi sulla testa del palo ( rumore + Vibrazioni localizzate)
- infissione con apparecchiatura vibrante
- infissione a contrasto tramite Martinetto
- realizzazione di un foro e di inserimento del palo o riempimento con calcestruzzo
I pali possono essere di vario tipo: in legno, metallici e in calcestruzzo.
I pali in calcestruzzo sono i più frequenti e a loro volta possono essere prefabbricati, precompressi, gettati in opera, trivellati o micropali.
I pali costruiti in opera sono ottenuti gettando calcestruzzo fresco in una cassaforma Metallica infissa nel terreno con i colpi del Maglio, senza asportazione di materiale.
I pali trivellati sono infissi nel terreno previa asportazione di materiale punto a sostegno delle pareti del Foro si possono utilizzare tubi forma oppure fanghi betonitici stabilizzanti.
Chiusure verticali e PPV
- norma UNI 7959 e esigenze ppv
- strati funzionali
- classificazione PPV
Le chiusure verticali sono un filtro complesso e multifunzionale tra esterno ed interno rispetto all’edificio con il compito di:
- trasmettere la struttura portante i carichi permanenti ed accidentali,
- separare e conformare gli spazi interni,
- difendere gli spazi interni dagli spazi esterni,
- permettere e regolare la trasmissione dei flussi energetici,
- regolare l’illuminazione naturale,
- regolare la ventilazione degli spazi interni,
- regolare il passaggio di persone e cose
Le chiusure verticali rappresentano un concetto più ampio che racchiudono in sé altri elementi quali:
- PARETE PERIMETRALE VERTICALE
- INFISSO ESTERNO VERTICALE
- ATTREZZATURA DI CHIUSURA ESTERNA
Le pareti perimetrali verticali sono quindi una sotto categoria delle chiusure verticali.
La norma UNI 7959 fornisce un’analisi di requisiti delle pareti perimetrali verticali in relazione alle condizioni di utilizzo. La dorma definisce delle esigenze. Le esigenze vengono trasposte in termini tecnici come requisiti e in termini di comportamento come prestazioni.
In generale, le esigenze per le pareti perimetrali verticali sono:
-SICUREZZA
(Requisiti: stabilità, resistenza al fuoco, resistenza agli urti, sicurezza intrusioni…)
-BENESSERE IGROMETRICO
(Permeabilità all’aria, tenuta H2O, controllo condensa)
-RESISTENZA TERMICA
-PUREZZA ALL’ARIA
-ISOLAMENTO ACUSTICO
-ASPETTO
-DURABILITÀ
-SOSTEGNO CARICHI APPESI
-ECONOMIA DI ENERGIA
-SICUREZZA MESSA IN OPERA
La possibilità di misurare e valutare le prestazioni di una parete perimetrale verticali nei termini sopra elencati, permette di avere quello che è definito il sistema delle specifiche di prestazione della parete perimetrale verticale. Per garantire quanto richiesto dalla norma UNI 7959 bisogna introdurre il concetto di strato funzionale.
Gli strati funzionali individuati sono: > STRATO DI TENUTA ( barriera al vapore, tenuta all'acqua e all'aria) > STRATO DI ISOLAMENTO (Termico e acustico) > STRATO DI VENTILAZIONE > STRATO DI DIFFUSIONE DEL VAPORE > STRATO DI RIVESTIMENTO > STRATO RESISTENTE > STRATO DI COLLEGAMENTO > STRATO DI PROTEZIONE AL FUOCO > STRATO DI ACCUMULAZIONE TERMICA
Quando si parla di pareti perimetrali verticali è possibile fare una classificazione che identifichi le varie tipologie. La classificazione più usata è quella funzionale, relativa alla funzione caratteristica della parete.
Secondo la classificazione funzionale esistono:
> PATETI OPACHE
>PARETI TRASPARENTI
>PARETI VENTILATE
> PARETI ISOLATE
Pareti perimetrali verticali nello specifico: pareti trasparenti
- strati funzionali tipici
- problema principale e fattori di scelta
- facciata continua
- sottostruttura e fissaggi (meccanico o siliconico)
- schema statico
Le pareti perimetrali verticali sono elementi tecnici che hanno il compito di impedire il passaggio delle persone e irregolare il passaggio di energia. Possono essere classificate in vari modi: strutturali, funzionale, relazionale, morfologia. Secondo la classificazione funzionale possiamo individuare PPV opache, trasparenti, ventilate, isolate.
Le pareti perimetrali trasparenti sono quelle la cui errata progettazione conduce A risultati pessimi in termini energetici e di comfort a causa della sua trasparenza.
Per inserire tale elemento è necessario analizzare:
-le caratteristiche del vetro in relazione alla selettività, -all’isolamento termico e acustico,
-all’ orientamento dell’edificio,
-alle condizioni climatiche,
-all’inserimento di schermature.
Le tre alternative tecniche delle pareti perimetrali verticali trasparenti sono: >facciata continua,
>facciata appesa, >tamponamenti trasparenti
FACCIATA CONTINUA
La facciata continua è parte dell’involucro edilizio realizzato con una struttura solitamente costituita da profili orizzontali e verticali, ancorati alla struttura di supporto dell’edificio e contenente tamponamenti fissi o apribili. Questa Non contribuisce alla capacità portante o alla stabilità della struttura ma fornisce tutte le funzioni richieste di una chiusura verticale.
SOTTOSTRUTTURA
La sottostruttura delle facciate continue è spesso realizzata in alluminio in quanto esso è un materiale con grande duttilità, basso peso e alta resistenza alla corrosione. Tuttavia Bisogna considerare l’alta dilatazione lineare, l’altra conducibilità e l’alta deformabilità
FISSAGGI
I fissaggi meccanici prevedono di avere un montante un traverso con una stessa sezione ma con spessore diversi, poiché il montante capacità strutturale maggiore e deve rispettare i limiti deformativi. I componenti principali sono il montante, il cannotto, le guarnizioni, il taglio termico, la vite di fissaggio, il pressore e la cartella.
Il fissaggio siliconico è un fissaggio da eseguire in condizioni estremamente precise E pertanto esclusivamente in stabilimento.
Schema statico: cerniera in alto (alto) e carrello in basso (cannotto)
Il vetro come elemento in edilizia
- come si crea e come si aumenta la resistenza
- come si ottiene un vetro di sicurezza
- vetro selettivo o basso emissivo
- vetro camera o vetro isolante?
Il vetro utilizzato in edilizia (detto vetro float) è biossido di silicio allo Stato amorfo.
Il nome deriva dal processo costruttivo che prevede di versare il vetro fuso ad alta temperatura in una vasca di stagno fuso.
In questo processo si creano delle microfratture che causano la fragilità del vetro.
Per aumentare la resistenza del vetro si può usare la tempra chimica o la tempra termica.
La tempra chimica prevede di immergere il vetro in bagni di Sali Fusi ad alta temperatura.
La tempra termica prevede di riscaldare e raffreddare rapidamente il vetro modificando il suo gradiente termico.
Per legge, In molti casi, i vetri devono essere di sicurezza. Per rendere un vetro sicuro e approvato dalla normativa si devono realizzare:
>VETRI TEMPRATI
>VETRI STRATIFICATI ( In molti casi è richiesto che il vetro sia stratificato e non temprato)
Il vetro stratificato è costituito da l’accoppiamento di due lastre di vetro float con un film plastico di PVB. Il PVB è un materiale trasparente, elastico, schermante rispetto alla radiazione solare sulla lunghezza d’onda dell’ultravioletto e isolante acustico.
Il vetrocamera o il vetro isolante e un’altra tipologia di vetro costituito da una detrazione esterna+ una camera creata con un distanziatore+ un vetro interno + un coating + sigillatore.
Il coating è un film sottile di ossidi metallici che garantisce un comportamento energetico migliore della lastra. Usualmente viene messo sulla faccia esterna nella camera di vetro camera.
I VETRI SELETTIVI hanno la proprietà di controllo solare e isolamento termico. Si mantiene elevata la trasmissione luminosa e si contiene il passaggio di calore punto questi vetri hanno anche proprietà a basso emissive.
Il VETRI BASSIN EMISSIVI è reso riflettente alla radiazione solare e consente alla vetrata isolante di Non disperdere la radiazione verso l’ambiente esterno.
Pareti perimetrali verticali nello specifico: pareti isolate all’esterno
- stratigrafia
- alternative tecniche VETURE o CAPPOTTO
- linee guida etag
- etag/eota/ eta
Le pareti isolate all’esterno sono pareti che hanno il vantaggio di ridurre i punti termici, sfruttare la massa muraria e la sua energia termica, difendere l’interno dall’acqua e controllare la condensa. Gli svantaggi delle pareti isolate all’esterno sono quelli di essere una parete fragile e soggetta a problemi sull’interfacciato isolante/rivestimento. La stratigrafia tipica di questa parete comprende, partendo dall’esterno,
> uno strato di rivestimento, >uno strato isolante,
>uno strato resistente portante,
>uno strato di rivestimento
Le due alternative tecniche principali sono la parete isolata all’esterno vetur o a cappotto
VETURE
Le vetture sono elementi prefabbricati leggeri composti da uno strato isolante E da un rivestimento che viene fissato all’elemento portante. In funzione della permeabilità al vapore d’acqua troviamo vetture permeabili o impermeabili.
CAPPOTTO
Il cappotto è un sistema composto da uno strato di finitura, uno strato di intonaco rinforzato, uno strato di isolamento, uno strato di collante e un elemento portante. Con un sistema a cappotto termico le dispersione di energia attraverso le pareti possono essere abbattute di oltre il 30%, Riducendo sensibilmente il fabbisogno energetico degli edifici. I sistemi a cappotto sono regolamentati dalle linee guida tecniche europee per i sistemi isolanti a cappotto per esterni con intonaco e devono essere dotati di marchio CE secondo quanto prescritto dalle ETAG004
(ETA = VALUTAZIONI TECNICHE EUROPEE
ETAG= GUIDE DELLE VALUTAZIONI TECNICHE EUROPEE
EOTA= ORGANIZZAZIONE PER LE VALUTAZIONI TECNICHE EUROPEE SUI MATERIALI)
Pareti perimetrali verticali nello specifico: pareti ventilate
La parete ventilata o facciata ventilata e un’alternativa tecnica nata per proteggere la struttura dall’acqua meteorica. La strasigrafia, dall’esterno verso l’interno, comprende:
> uno strato di rivestimento sostenuto da un’idonea sottostruttura ancorata allo strato portante
>uno strato di ventilazione
> uno strato di isolamento >uno strato resistente portante
>strato di rivestimento interno
La facciata ventilata Sfrutta la creazione del motoconvettivo all’interno dell’intercapedine d’aria. In particolare, il Sole Il Raggio è il rivestimento scaldando l’aria all’interno. L’aria calda sale e quella fredda scende creando un ciclo. L’aria calda,prima di essersene espulsa, va a ventilare l’isolante ed evitare la formazione di condensa.
Il comportamento che si ha in estate e in inverno è diverso per quanto riguarda l’andamento del flusso termico.
Infatti in estate il flusso è dall’esterno verso l’interno ( con il calore che in piccola parte non supera lo strato di rivestimento) mentre in inverno il flusso è dall’interno verso l’esterno ( con il calore che in piccola parte non attraversa l’isolamento e torna indietro).
I sistemi di fissaggio della parete ventilata sono molteplici punto il più frequente è il sistema discontinuo a staffe con montanti e Traversi
Facciata a cellulla
Le facciate a cellula sono dei sistemi di facciata costituiti da moduli preassemblati interconnessi di altezza corrispondente ad uno più piani, completati di pannelli di tamponamento. In altre parole, è un sistema assemblato in officina, modulare e costituito da una struttura autoportante indipendente che viene ancorata alla struttura portante dell’edificio mediante staffe. I vantaggi della facciata a cellula sono l’alto controllo del processo produttivo e una maggiore qualità dell’involucro, l’assenza di punteggi ma l’utilizzo di gru e tempi di posa ridotti. Di contro, abbiamo una ridotta possibilità nell’effettuare modifiche in cantiere e un maggiore spazio di stoccaggio in cantiere. Il sistema cellula è costituito da un telaio strutturale, da elementi tamponamento o fare o trasparenti, da un sistema di ritenuta dell’asse di tamponamento, da guarnizioni, da un uncino di collegamento dalla cellula edificio e da una piastra di ancoraggio sulla struttura principale. L’elemento fondamentale da considerare le facciate a cellula sono le tolleranze costruttive dell’ordine del millimetro. A questo proposito Esistono delle specifiche staffe capaci di regolare le tolleranze in tre direzioni. Vi faccio vedere la cellula si classificano in tre famiglie a seconda del numero di profili utilizzati nella modalità di collegamento delle singole Celle.
> UNIT TYPE MACCANICA
Quattro profili diversi congiunzioni a 90 gradi in cui la tenuta è affidata da un collegamento meccanico maschio femmina
> UNIT TYPE GUARNIZIONI
Un singolo profilo estruso con guarnizione a 45 gradi e tenuta affidata alle guarnizioni
> UNIT TYPE MISTA
Tre profili estrusi congiunzioni a 90 gradi e collegate mediante giunto meccanico in verticale e giunto a guarnizione in orizzontale.
Facciate a doppia pelle
Le facciate a doppia pelle sono un sistema di facciata montata a secco composta da due superfici vetrate, un sistema di schermatura e un intercapedine interposta tra i due sistemi vetrati. In particolare, la doppia pelle è costituita da due sistemi di facciata, uno a ridosso dell’edificio e uno più esterno con un intercapedine che può essere ventilata naturalmente o meccanicamente. Quando si predispone una ventilazione naturale si utilizza un vetro isolante sulla pelle interna e un vetro tradizionale sulla pelle esterna. Quando si utilizza la ventilazione meccanica si inserisce un vetro isolante sulla pelle esterna e un vetro singolo nella parte interna. L’impiego di doppia pelle con ventilazione naturale, diversamente da quella meccanica, non può essere sempre utilizzato poiché è necessario che sussistano condizioni idonee nel sito di intervento.
La doppia pelle può essere installata mediante un sistema a cellula completo oppure un sistema misto che prevede di fissare la pelle interna in modo tradizionale e la pelle esterna con una sottostruttura o una cellula
Vetrate trasparenti appese
Le vetrate appese sono una tipologia di parete perimetrale verticale e trasparente non equivalente né alla facciata tradizionale a montante e traverse né alla facciata e cellula. Sono facciate di rappresentanza, costose e poco performanti. L’invariante delle facciate in vetro è data dalla posizione della sottostruttura che non sta sul piano delle lastre Ma su un piano diverso.
L’alto costo di queste facciate deve essere giustificato. Queste facciate vengono utilizzate per edifici ad alto impatto architettonico.
Al fine della corretta messa in opera e scelta dei sistemi, è necessario classificare gli elementi da utilizzare in modo gerarchico.
La prima scelta da fare riguarda il sistema di fissaggio puntuale, successivamente si sceglie il sistema di sottostruttura funzionale ai carichi verticali, poi si sceglie il sistema di sottostruttura funzionale ai carichi orizzontali ed infine si sceglie l’eventuale sistema di collegamento tra il fissaggio e la sottostruttura.
I sistemi di fissaggio puntuali sono due: il fissaggio passante o il fissaggio tramite clamp. Il fissaggio puntuale è quello più costoso poiché la lastra deve essere forata in fase di produzione e questo, è influenzato dalla Profondità del Foro, dal tipo di vincolo e dalla tipologia di foratura. Il primo schema di fissaggio puntuale “bullone articolato o rotule” fu progettato da Peter Rice. Il bullone articolato era un giunto a testa sferica inserito nella lastra e complanare a questa con possibilità di lieve rotazione.
I sistemi di sottostruttura verticale possono essere 4:
> solo fissaggio passante
( il vetro ha funzione strutturale e le lastre superiori sostengono quelle inferiori)
> fissaggio mediante l’ausilio di cavi
> fissaggio con montanti
> fissaggio misto con montanti che prendono alcune lastre e cavi che trasmettono I carichi alla struttura principale
Il sistema di sottostruttura orizzontale, nel caso in cui si abbiano dei cavi come struttura principale, sono costituiti da una seconda orditura di cavi