Apparato genitale femminile Flashcards

1
Q

Che cos’è la giunzione squamocolonnare?

A

Confine tra epitelio squamoso pluristratificato dell’esocervice e l’epitelio colonnare muco secernente dell’endocervice.

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2
Q

Dove si posiziona la giunzione squamocellulare nelle varie età della vita?

A
  • Alla nascita: la GSC originale è posta verso l’interno dell’orifizio uterino interno. La mucosa endocervicale si spinge parzialmente verso l’esocervice. Si forma un’ectopia cervicale con mucosa muco secernente.
  • Pubertà: la giunzione squamocolonnare compie un movimento verso l’esterno/basso. Di conseguenza la giunzione squamocolonnare si trova a contatto con l’ambiente vaginale e si ha la presenza nell’esocervice anche di epitelio colonnare muco secernente: questo fenomeno fisiologico è detto ectopia o ectropion cervicale. L’ambiente vaginale è caratterizzato da pH acido a cui le cellule endocervicali muco secernenti non sono resistenti per cui, sotto questo stimolo irritativo, l’epitelio cilindrico subisce una metaplasia squamosa. In questo modo si viene quindi a creare la nuova giunzione squamocolonnare fisiologica e funzionale.
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3
Q

Da dove hanno origine virtualmente tutti i casi di carcinomi squamosi cervicali HPV-correlati?

A

Dalla zona di trasformazione, ovvero la parte di cervice uterina compresa tra la nuova giunzione squamocolonnare e quella originale

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4
Q

Nel contesto di cervicite infettiva, è più frequente un interessamento dell’endocervice o dell’esocervice?

A

Sia endocervice che esocervice possono essere interessate dalle cerviciti infettive: c’è qualche agente eziologico che predilige una delle due parti, ma in genere il processo infiammatorio finisce per coinvolgere entrambe le porzioni

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5
Q

Come appare microscopicamente una cervicite acuta?

A
  • edema
  • secrezione purulenta, che fuoriesce dall’orifizio esterno.
  • caratteri tipici della flogosi acuta: ricchezza di neutrofili e talvolta anche erosione dell’epitelio e ulcerazioni.
  • Nelle forme molto severe compare il tessuto di granulazione quando inizia il processo di riparazione.
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6
Q

Come appare microscopicamente una cervicite cronica?

A

infiltrato prevalentemente mono - linfocitario, eventualmente con plasmacellule o istiociti, che può avere forma nodulare, o formare veri e propri follicoli. Anche in queste forme è molto presente tessuto di granulazione e la fibrosi.

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7
Q

Qual è la lesione caratteristica di una cervicite infettiva da Schistosoma mansoni?

A

La lesione caratteristica è un granuloma non caseoso, costituito da cellule giganti multinucleate, che si forma attorno alle uova del parassita: le uova rimangono nel sito dove il parassita si è riprodotto, sono spesso calcificate e inducono una vera e propria reazione da corpo estraneo.

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8
Q

Quali sono i principali genotipi ad alto e basso rischio oncogenico di HPV?

A
  • genotipi ad alto rischio: 16, 18, 31, 33;
  • genotipi a basso rischio: 6 e 11
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9
Q

Quali sono le due situazioni patogenetiche dell’infezione da HPV nella cervice uterina?

A

Attraverso una lesione dell’epitelio cervicale l’infezione raggiunge le cellule dello strato basale, per cui ha tropismo. Possono esserci due situazioni biologicamente distinte:
- Infezione non produttiva: HPV integrato nella cellula basale. Non si producono virioni infettivi –> fase latente dell’infezione. Poiché le particelle virali complete nell’infezione latente non sono prodotte, non si osservano in questa fase modificazioni delle caratteristiche cellulari; la presenza del DNA virale si evidenzia solo con studi molecolari;
- Infezione produttiva: il virus replica indipendentemente dalla sintesi del DNA della cellula ospite e produce una grande quantità di DNA virale e di virioni infettivi. Man mano che le cellule maturano, si muovono più verso la parte superficiale, dove vengono prodotte le altre proteine del capside virale. Si formano grandi quantità di virioni, che vengono rilasciati e sono responsabili delle modificazioni morfologiche associate all’infezione che è possibile osservare all’esame microscopico.

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10
Q

Quali sono gli eventi oncogenici principali legati ad infezione da HPV?

A

Quando il virus si integra nel DNA dell’ospite:
1. Il gene virale E2, che normalmente controlla l’espressione dei geni E6 ed E7, viene distrutto
2. Si cui si perde il controllo sulla produzione di queste due proteine –> produzione maggiore della proteina E6 ed E7.
3. Queste proteine sono fondamentali nella trasformazione neoplastica.

Proteina E6: interferisce con l’attività di p53,
E6 diminuisce i livelli di p53 nelle cellule infette, aumentandone la degradazione: l’apoptosi diminuisce e la proliferazione cellulare aumenta. Ciò si associa a marcata instabilità genetica.

Proteina E7: interferisce con l’attività del gene retinoblastoma (Rb), che agisce nel ciclo cellulare, tra la fase G1 e S.La proteina E7 si lega alla forma ipofosforilata di Rb, la sequestra e quindi lascia che E2F continui la sua attività: il ciclo viene sbloccato e la cellula continua a proliferare senza inibizione.

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11
Q

Qual è la lesione HPV-correlata legata all’infezione da HPV6 e meno frequentemente HPV11? Come appare?

A

Condiloma acuminato: lesione tipica esofitica benigna, macroscopicamente somigliante ad una verruca.
Il condiloma si presenta come una macchia biancastra, la cui grandezza dipende da come è sviluppata l’ipercheratosi superficiale.
Ha un aspetto papillare: struttura formata da un asse connettivale di sostegno fibro-vascolare, intorno alla quale si dispongono le cellule proliferative.

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12
Q

Che cos’è il tumore di Buschke-Lowenstein?

A

Noto anche come condiloma acuminato gigante, è una forma di condiloma molto rara, generalmente associata ad immunosoppressione. È una forma localmente aggressiva, che può subire una trasformazione maligna. Caratteristico delle infezioni virali e di HPV è l’aumento dello strato granuloso.

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13
Q

Cosa si intende per “modificazioni coilocitiche causate dal virus dell’HPV”?

A

Nell’infezione produttiva, le manifestazioni HPV correlate si osservano soprattutto negli strati superficiali dell’epitelio squamoso e sono le cosiddette modificazioni coilocitiche.
Il coilocita è una cellula con un grosso nucleo con aspetto a prugna secca, circondato da un alone citoplasmatico chiaro. La particolarità di queste cellule le rende ben riconoscibili al PAP test.

La coilocitosi fa parte delle SIL (lesioni intraepiteliali squamose).

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14
Q

Cosa sono le SIL (apparato genitale femminile)?

A

Le SIL sono proliferazioni di cellule squamose causate da HPV, che mostrano anomalie di maturazione e/o cambiamenti citopatici virali, che non si estendono oltre la membrana basale (restano intraepiteliali).

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15
Q

Come appare, istologicamente, una displasia di alto grado della cervice uterina?

A

 Nella displasia di alto grado tutto lo spessore dell’epitelio è “blu” perché le cellule sono piccole e tendono a non differenziarsi.
 Se si usa una colorazione immunoistochimica con anticorpo per Ki67 (frazione di proliferazione: vede le cellule che sono entrate in ciclo replicativo, non solo quelle in mitosi).

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16
Q

Cosa si può utilizzare come marker surrogato di infezione di HPV?

A

Immunoistochimica per P16, proteina coinvolta nelle vie legate alla senescenza cellulare, anche se la presenza del virus va poi confermata con tecniche molecolari in quanto P16 può essere iperespressa anche per altre cause.

17
Q

Ad oggi, come si svolge lo screening per il carcinoma della cervice uterina?

A

Oggi lo screening ogni 3 aa si svolge con:
- primo livello attraverso un prelievo in cui viene ricercato il DNA dei virus ad alto rischio
- successivamente si passa alla verifica dell’esistenza di lesioni morfologiche con PAP test quando viene accertata la presenza di infezione virale. Solo se il test molecolare per l’HPV è positivo viene svolto il PAP test.

18
Q

Cos’è l’atrofia della cervice uterina?

A

Atrofia della cervice uterina: lesione importante da riconoscere sia in citologia che in istologia in quanto vedere un epitelio cervicale costituito interamente da cellule piccole con poco citoplasma e nuclei scuri mette in allarme. Sono assenti segni di mitosi.
È una condizione dovuta alla mancanza di estrogeni.
Nelle donne anziane, dopo la menopausa e con la scomparsa della stimolazione estrogenica, si arresta la maturazione dell’epitelio che si ferma allo strato para-basale, cosa che potrebbe allarmare se vista in citologia.

19
Q

Quali sono le due entità patologiche che mimano i precursori dei carcinomi squamosi della cervice?

A

 Metaplasia squamosa
 Atrofia della cervice uterina

20
Q

Quando si utilizza la dicitura “carcinoma squamoso della cervice uterina NOS”?

A

Questa categoria è utilizzata solo quando non è possibile capire se c’è presenza o meno di HPV. È utilizzato soprattutto dove le condizioni tecnologiche dei laboratori sono meno avanzate. Nei paesi ad alto sviluppo economico questa definizione è data raramente.

21
Q

Qual è la principale lesione benigna di tipo ghiandolare della cervice uterina? A cosa è dovuta generalmente? Ha una possibile evoluzione maligna?

A

Polipo endocervicale
- è una lesione esofitica polipoide rivestita da epitelio cilindrico muco-secernente simile a quello endocervicale, e che, come quest’ultimo, può andare incontro a fenomeni metaplasici/iperplastici/ ipercheratosici. Questo epitelio riveste un tessuto stromale, simile a quello della cervice uterina, in cui si trovano ghiandole con morfologia e distribuzione irregolare più o meno dilatate
- È spesso conseguenza di processi infiammatori cronici di lunga durata.
Insorgono a 40 anni ca.
- Non c’è alcun rischio di malignità e nessuna necessità di follow-up.

22
Q

Quali sono le differenze istologiche tra carcinoma squamoso della cervice uterina HPV+ e HPV-?

A

Morfologicamente la forma HPV associata è indistinguibile da quella HPV indipendente. Entrambi avranno gli elementi che definiscono l’origine squamosa:
* Perle cornee (A)
* Cheratinizzazione (B)
* Ponti intercellulari
Ci sono ausili immunoistochimici e test molecolari che aiutano la diagnostica; è possibile ricercare p16.

23
Q

Quali sono le caratteristiche istologiche di un adenocarcinoma della cervice uterina?

A

Aspetto displasico:
- nucleo ipercromico
- presenza di mitosi
- rapporto nucleo citoplasma aumentato a favore del nucleo
- cromatina nucleare condensata.
- comparsa di pseudostratificazione
- perdita della funzione

24
Q

Quali sono le due forme microscopiche dell’adenocarcinoma della cervice uterina HPV+?

A
  1. Tipo usuale (NOS):
    o Più frequenti (80%)
    o Cellule che producono muco <50% della componente cellulare del tumore;
    o Fusione delle ghiandole che non sono più separate;
    o Reazione stromale;
    o Le ghiandole perdono la capacità di secrezione mucipara;
    o Possono esserci pattern di crescita papillari, villosi, solidi.
  2. Tipo mucinoso (frequenza 10%):
    o Cellule producenti mucina intra-citoplasmatica > 50%;
    o La forma mucinosa può presentare diversi pattern di crescita:
    a) Pattern Intestinale: cellule caliciformi e/o enteroendocrine > 50% del tumore. Si distingue dall’intestino per l’assenza delle cellule goblet.
    b) Forma signet ring: presenza cellule ad anello con castone. Il nucleo è spostato in periferia a causa della presenza di muco che rende il citoplasma chiaro.
    c) Forma con produzione stratificata di mucina: non ci sono ghiandole, ma bensì grosse trabecole di cellule che hanno vacuoli di mucina nel citoplasma.
25
Q

Quali sono tre i pattern microscopici di adenocarcinoma della cervice uterina identificati dal Silva system?

A

Sono 3 tipi: (A = prognosi migliore, C = prognosi peggiore):
Pattern A: pattern non distruttivo.
o ghiandole sono ben delimitate con contorno regolare
o assenti o piccolissime aree di crescita con architettura più complessa
o non c’è crescita solida (es. forma con produzione stratificata di mucina è esclusa)
o manca l’invasione dei vasi ematici e linfatici;

Pattern B: pattern precocemente o focalmente distruttivo.
o può essere presente l’invasione vascolare
o compaiano piccoli agglomerati di cellule neoplastiche associati alla scomparsa dei lumi ghiandolari.
o cellula diventa più piccola
o stroma focalmente infiammato
o assente la crescita solida;

Pattern C: pattern scarsamente differenziato con distruzione diffusa. Prognosi peggiore.
o crescita solida
o elevatissimo grado di atipie
o alto grado nucleare
o scarsa rappresentazione delle ghiandole
o può essere associata invasione vascolare.

26
Q

Come sono classificati gli adenocarcinomi della cervice uterina HPV-?

A

Vengono classificati in forme che correlano con la prognosi:
* Di tipo gastrico: presenta cellule simili a quelle gastriche. È una forma molto aggressiva con un pattern di crescita invasivo e distruttivo, diffusione extrauterina e solitamente stadio avanzato. Prognosi non dipende dal grado di differenziazione, ma dallo stadio alla presentazione;
* A cellule chiare: crescita espansiva, compatta, meno distruttiva rispetto al tipo gastrico. Ha una prognosi migliore;
* Di tipo mesonefrico: forma meno frequente delle altre. La struttura ricorda i tessuti embrionali (struttura mesonefrica). 1/3 dei casi recidivano anche sul lungo periodo.

27
Q

Come si presenta istologicamente l’endometrite non specifica?

A
  • Forma acuta: infiltrato infiammatorio granulocitario che attacca le strutture ghiandolari.
    Nella fase mestruale è normale trovare granulociti nell’endometrio.
  • Forma cronica: aumentato numero di linfociti e plasmacellule che, a volte, formano dei noduli veri e propri. Vi sono molte plasmacellule con nucleo spostato alla periferia con citoplasma allungato con un alone poco più chiaro vicino al nucleo.
28
Q

Quando si può parlare di iperplasia endometriale?

A

Condizione di proliferazione delle ghiandole di dimensioni e forma irregolari, associata ad un incremento del rapporto ghiandola/stroma.

29
Q

A cos’è dovuta l’iperplasia endometriale senza atipie? Ha significato pre-neoplastico?

A

Processo diffuso correlato ad un prolungato stimolo estrogenico, poco sintomatico; non ha significato di lesione preneoplastica

30
Q

A cos’è dovuta l’iperplasia endometriale con atipie? Ha significato pre-neoplastico?

A

Anche detta neoplasia endometroide intraepiteliale. Questa iperplasia tende ad essere localizzata in una regione delimitata e ha significato di lesione precancerosa.

31
Q

Come appare istologicamente un’iperplasia endometriale senza atipie?

A

Istologia: ghiandole irregolari, polistratificate e cisticamente dilatate; stroma ancora presente. La mucosa endometriale subirà le conseguenze dello stimolo estrogenico in maniera generalizzata e omogenea. All’eco tutta la mucosa endometriale risulta ispessita.

32
Q

Come appare istologicamente un’iperplasia endometriale con atipie?

A

Istologia: aumentato numero di ghiandole endometriali in una regione ben definita morfologicamente dovuta a espansione clonale della componente ghiandolare.
- atipia è definita sia dal grado della complessità architetturale sia dalle anomalie citologiche
- in alcune zone c’è lo stroma, in altre zone localizzate è scomparso.
- citologicamente le cellule hanno una vera stratificazione, atipie e tante mitosi.

33
Q

Quali sono i due tipi principali di carcinoma endometriale?

A
  1. Tumori di tipo 1 (80-90%) o carcinomi endometrioidi di basso grado morfologico
  2. Tumori di tipo 2 (10%) o carcinomi non endometrioidi. A loro volta si distinguono in carcinomi sierosi e a cellule chiare.
34
Q

Quali sono le mutazioni più frequentemente associate ai carcinomi endometrioidi di basso grado morfologico?

A

mutazioni dei geni PTEN, beta-catenina, KRAS e instabilità dei microsatelliti

35
Q

Quali sono le mutazioni più frequentemente associate ai carcinomi non endometrioidi?

A

mutazioni di p53.

36
Q

Quali sono i 4 sottotipi molecolari identificati per i carcinomi endometriali? Qual è la loro prognosi?

A
  • Ultra mutati (POLE). prognosi eccellente
  • Ipermutati: instabilità dei microsatelliti
  • bassa carica mutazionale: frequente alterazione della beta-catenina
  • mutazione di p53: molto aggressivi, prognosi scarsa
37
Q

Come si può definire il carcinoma endometroide?

A

Neoplasia maligna epiteliale dell’endotelio con vari pattern di organizzazione delle strutture ghiandolari. Generalmente ha una caratterizzazione solida o papillare.

38
Q

Come si può definire il carcinoma sieroso dell’endometrio?

A

Presenta architettura molto complessa e sovvertita, un marcato pleomorfismo e un grado di atipia nucleare molto elevato, generalmente con un pattern di crescita papillare o ghiandolare.
Aspetti di maggiore aggressività:
- spesso è presente necrosi (in rosa), elemento sempre prognosticamene sfavorevole
- la necrosi si associa ad una crescita tumultuosa delle cellule neoplastiche non sufficientemente supportata dalla neoangiogenesi.
- nuclei molto atipici e neri
-corpi psammomatosi, che si trovano anche nel carcinoma papillare della tiroide.

39
Q

Come appare istologicamente il carcinoma endometriale a cellule chiare?

A

Ha un pattern di crescita variabile con pattern papillari, tubulo-cistici, solidi, etc. Le cellule hanno citoplasma chiaro con aspetto hobnail (= testa del chiodo) e contengono glicogeno che viene perso preparando il campione. Insorgono in età più avanzata rispetto al carcinoma endometrioide.