Antichità Flashcards

1
Q

Quando si costituì un primo stato giapponese?

A

Un primo stato giapponese si costituì sull’ arcipelago nell’era cosiddetta primitiva, o genshi, e in particolar modo nei Kofun jidai e Yamato jidai

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2
Q

Cos’erano gli uji e da chi erano guidati? A cosa era associata l’origine della famiglia?

A

Nel terzo secolo d.C. , al vertice della società nelle aree dello Honshū centro-meridionale, dello Shikoku e del Kyūshū si affermarono dei clan noti come uji, guidati dai capifamiglia chiamati uji no kami ( agli uji no kami più potenti erano riservate le sepolture note come kofun, ovvero enormi tumuli monumentali ) ⇒ a ogni uji si associava inoltre un antenato divino a cui si attribuiva l’origine della famiglia, lo ujigami (氏神) ( lo ujigami del clan Yamato era per esempio la divinità solare Amaterasu-Ōmikami ) ⇒ il culto dello ujigami, e una varietà di culti locali legati a elementi e forze naturali, costituirono una prima forma di quella che viene considerata la religione autoctona del Giappone, ovvero lo Scintoismo

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3
Q

Parla della confederazione Yamato

A

Agli inizi del sesto secolo, dopo una fase di scontri militari fra uji, si stabilì una confederazione guidata dal clan Yamato ⇒ la base originaria di potere di Yamato era nel Kinai, un’area la cui economia era principalmente basata sulla coltivazione del riso ⇒ la confederazione Yamato intratteneva intensi scambi diplomatici e culturali con la penisola coreana, che all’epoca era suddivisa in diverse entità politiche e rientrava già nell’alveo di influenza della Cina ⇒ diversi dei clan della confederazione Yamato erano, in effetti, di origine coreana, e in questa fase furono fra i principali promotori dell’introduzione ufficiale del sistema di scrittura cinese, dei fondamenti dell’etica confuciana, e di una religione che proveniva dall’India, ma che si era fortemente radicata presso la corte imperiale cinese, vale a dire il Buddhismo

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4
Q

Com’è stato introdotto il Buddhismo alla confederazione Yamato?

A

Tradizionalmente, si ritiene che il Buddhismo sia stato introdotto nella confederazione Yamato in occasione di una missione diplomatica proveniente dal regno coreano di Baekje, avvenuta nel 538 d.C. ⇒ i dignitari coreani portarono in dono alcune scritture buddhiste, insieme a una nota del sovrano di Baekje che descriveva il Buddhismo come una dottrina in grado di “soddisfare tutti i desideri” ⇒ questo ci fa pensare che essa sia stata accolta almeno inizialmente come una sorta di rituale magico

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5
Q

In cosa lo uji Yamato individuò il modello ideale da seguire per ottenere un riconoscimento diplomatico per il Giappone?

A

Lo uji Yamato individuò nelle istituzioni e nella cultura cinese il modello ideale da seguire per ottenere un riconoscimento diplomatico per il Giappone in Asia e per consolidare la propria posizione politica, trasformando la confederazione in un regno centralizzato

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6
Q

Chi ebbe un ruolo centrale nella trasformazione da confederazione a regno centralizzato? Parla della riforma Taika e di cosa successe agli uji e alla famiglia Yamato

A

Una figura a cui è tradizionalmente attribuito un ruolo chiave in questo processo è Shōtoku Taishi, un principe del clan Yamato, studioso e patrocinatore del Buddhismo, e promotore di un’intensa attività diplomatica ⇒ Shōtoku Taishi diede inizio a una serie di riforme istituzionali, che sarebbero culminate, dopo la sua morte, nel processo di riforma noto come Taika, il “grande cambiamento”, avviato nel 645 d.C. ⇒ la riforma trasformava il capo della confederazione Yamato in un imperatore su modello cinese e aboliva inoltre la proprietà privata ( tutte le terre della confederazione erano da quel momento di proprietà dell’imperatore e distribuite solo in forma temporanea ai suoi sudditi, tassate di norma in riso o in altri cereali ) ⇒ in questo sistema erano però previste alcune eccezioni, tra cui la possibilità, per particolari meriti, di ricevere in assegnazione territori in forma permanente e detassata ( ciò fu cruciale per l’ascesa della classe dei samurai ) ⇒ i sudditi maschi erano tenuti anche a prestare periodiche corvèe e a prendere parte a un servizio militare ( questo serviva a incoraggiare il disarmo dei singoli clan, favorendo la pace e l’ordine )

Gli uji persero il loro ruolo originario, e i loro membri si videro assegnati incarichi pubblici e vennero organizzati in un sistema di ranghi ⇒ nacque così una vera e propria aristocrazia di corte, indicata con il termine giapponese kuge
(公家)

In questa fase, la famiglia Yamato abbandonò il proprio cognome ( non era più una famiglia aristocratica fra tante, ma un’unica e insostituibile famiglia imperiale ) ⇒ il nuovo sistema istituzionale giapponese non contemplava la possibilità di detronizzare un sovrano che si rivelava indegno del proprio ruolo come nel sistema cinese ⇒il sovrano venne dichiarato tale per diritto legato a una discendenza divina ⇒ la ujigami di Yamato, Amaterasu-Ōmikami, venne elevata a divinità suprema ⇒ il modello cinese non venne adottato in modo indiscriminato, ma venne adattato alla cultura autoctona ( grazie a questi cambiamenti, la linea di discendenza imperiale giapponese è rimasta ininterrotta, dall’epoca Yamato a oggi )

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7
Q

Come iniziò a essere identificato il nuovo stato imperiale? Da che secolo si può iniziare a parlare di storia e cultura giapponese?

A

Il nuovo stato imperiale iniziò a essere identificato come Nihon (日本), Giappone ⇒ non è del tutto chiara l’origine del termine ⇒ i caratteri che lo compongono significano “origine del sole”, e alcuni studiosi pensano che possa trattarsi di un riferimento alla posizione del Giappone rispetto alla Cina, ovvero a Est ( può apparire strano per un paese definirsi in base al rapporto con un paese straniero, ma sarebbe stato comprensibile nel contesto internazionale precedentemente descritto )

È nel settimo secolo che nacque il Giappone, ed è dunque a partire da quel momento che, propriamente, si può parlare di storia e cultura giapponese

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8
Q

Che cos’è il codice Ritsuryō? Quando si sviluppò?

A

Codice Ritsuryō ( letteralmente codice “penale e amministrativo” ) = confermava le riforme di epoca Taika e introduceva un nuovo sistema penale di ispirazione cinese e confuciana, basato sull’idea della rieducazione del condannato ⇒ il codice, inoltre, formalizzava un nuovo sistema amministrativo del territorio giapponese ⇒ esso venne suddiviso in province, o kuni, assegnate al controllo di governatori chiamati kokushi, che erano membri della corte e che ricoprivano l’incarico su mandato temporaneo ⇒ le province erano a loro volta suddivise in distretti, che erano invece normalmente amministrati da membri di una meno potente aristocrazia locale

Si sviluppò agli inizi dell’ottavo secolo

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9
Q

Quali territori vennero reclamati dalla famiglia imperiale? Quale problema era presente nell’area settentrionale di Honsū?

A

La famiglia imperiale reclamò come proprio tutto il territorio di Honshū, Shikoku e Kyūshū, ma l’area settentrionale di Honshū era in verità sotto il controllo dello stato giapponese solo nominalmente, infatti permanevano nell’area popolazioni semi-stanziali, che le fonti giapponesi, in tono dispregiativo, chiamavano emishi (蝦夷), ovvero “barbari” ⇒ tali popolazioni rifiutavano di riconoscere l’autorità dello stato centralizzato

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10
Q

Quale fu la prima capitale stabile e per quale motivo ve ne fu la necessità?

A

Nel 710 d.C. , venne completata la costruzione della città che avrebbe dovuto diventare capitale permanente, cioè Nara ⇒ fino a quel momento, la corte si era sempre spostata alla morte di ogni imperatore, ma un sistema amministrativo così complesso richiedeva la presenza di una capitale stabile

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11
Q

Quale influenza ci fu nella costruzione di Nara?

A

Nara era ispirata alla capitale della dinastia cinese Tang, Chang’an, sia a livello architettonico che a livello urbanistico, ed è emblematica della profonda influenza della cultura cinese sul Giappone in questa fase storica ⇒ nel periodo in cui Nara fu capitale, il Giappone mantenne rapporti diplomatici e culturali intensi sia con la Cina che con il resto dell’Asia ( testimonianza materiale di questi rapporti rimane nello Shōsōin, un magazzino che in periodo Nara fungeva da tesoreria imperiale ⇒ lo Shōsōin contiene oltre 9000 oggetti di varia provenienza, in particolare cinese, indiana e persiana, e oggetti di produzione giapponese ispirati a stili continentali )

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12
Q

Descrivi il ruolo del Buddhismo a Nara

A

Un aspetto fondamentale della cultura della capitale e della corte di Nara, direttamente collegato ai rapporti d’oltremare, è il ruolo centrale del Buddhismo ⇒ la famiglia imperiale e la maggioranza delle famiglie di corte abbracciarono la religione straniera, in virtù del suo prestigio come istituzione religiosa internazionale e per l’idea, che era sopravvissuta nei secoli, che fosse una dottrina dalle capacità magiche e protettive ⇒ il loro mecenatismo favorì il fiorire dell’edilizia e dell’arte buddhista ( esempio più importante è il Tōdaiji, un edificio imponente e di chiara ispirazione cinese, in cui nel 752 venne inaugurata la statua del grande Buddha (in giapponese, daibutsu) Rushana ⇒ alla cerimonia d’inaugurazione vennero invitati rappresentanti diplomatici da numerose parti dell’Asia ⇒ essa rappresentò una sorta di battesimo internazionale del nuovo stato imperiale giapponese )

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13
Q

Che ruolo aveva lo Scintoismo nell’epoca Nara?

A

Il ruolo politico e diplomatico del Buddhismo non deve però far pensare che lo Scintoismo avesse perso la sua importanza ⇒ oltre a rimanere centrale a livello popolare, aveva un ruolo simbolico fondamentale per la famiglia imperiale ⇒ il Jingikan o “Ministero delle divinità”, un ufficio assente nel sistema istituzionale cinese, venne specificamente incaricato di occuparsi del culto e delle cerimonie legate ad Amaterasu-Ōmikami confermando il peso dell’idea della discendenza divina nella legittimazione del nuovo sistema imperiale

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14
Q

Quali opere letterarie erano legate alla legittimazione della famiglia imperiale?

A

Alla legittimazione della famiglia imperiale sono legate anche le due più antiche opere letterarie prodotte in Giappone di cui ci sia rimasta traccia:
•il Kojiki = Cronaca di Antichi Eventi ( completato nel 712 ) ⇒ scritto in una forma di sino-giapponese, che combinava l’uso fonetico e quello semantico dei caratteri cinesi
•il Nihongi ( o Nihon Shoki ) = Cronaca del Giappone ( completato nel 720) ⇒ scritto interamente in cinese, e si ispirava alle cronache cinesi anche nella forma, il che fa pensare che fosse pensato per un pubblico d’oltremare

Le due opere, però, trattavano una materia simile, infatti erano cronache pseudo-storiche, che narravano le origini mitiche del Giappone e l’epoca dei primi dei, la discendenza divina della famiglia imperiale da Amaterasu, e l’epoca dei primi imperatori, mitologici e storici

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15
Q

Cos’è il Man’yōshū?

A

Man’yōshū ( o Raccolta delle diecimila foglie ) ⇒ risale al periodo Nara ( pubblicato dopo il 759 ) ⇒ si tratta della prima raccolta poetica prodotta in Giappone di cui ci sia rimasta traccia ⇒ pur essendo molto eterogenea, fissava alcuni di quelli che sarebbero diventati i canoni della poesia classica giapponese

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16
Q

Come si concluse la storia di Nara come capitale?

A

La storia di Nara come capitale si chiuse prematuramente per uno scandalo ⇒ nella seconda metà dell’ottavo secolo, infatti, un monaco Buddhista, Dōkyō, entrò nei favori dell’imperatrice in carica, Kōken ⇒ egli ricevette cariche normalmente riservate ai membri della famiglia imperiale e creò pericolose ingerenze del clero Buddhista negli affari della corte ⇒ alla luce di questo, dopo la morte dell’imperatrice, nel 770 d.C. , i vertici della famiglia imperiale iniziarono a pianificare lo spostamento della capitale in un luogo con meno templi

17
Q

Parla della successione femminile nel Giappone premoderno

A

Kōken fu una delle ultime donne a salire al potere come imperatrice ⇒ il sistema imperiale del Giappone pre-moderno prevedeva la successione femminile, ma la pratica cadde in disuso e in generale le donne si allontanarono dalle cariche di corte ⇒ questo fu effetto non solo dello scandalo di Dōkyō, ma anche dell’importazione della cultura continentale, in cui la donna viveva in una posizione politicamente subordinata ⇒ d’altra parte, alcune dame di corte trovarono altri modi per esercitare la loro influenza politica

18
Q

Dove venne trasferita la capitale dopo Nara?

A

Dopo un temporaneo trasferimento della corte da Nara a Nagaoka, fra il 784 e il 794, il sito della nuova capitale imperiale del Giappone divenne Heian, la città che attualmente si chiama Kyoto ⇒ si parla di epoca Heian in riferimento al periodo storico che va dal 794 al 1185 d.C. , in cui il centro politico del Giappone coincise con questa nuova capitale imperiale

19
Q

Parla di Heian

A

Heian ( Kyoto ) ⇒ costruita impiegando il sistema di corvèe che era stato istituito con le riforme del secolo precedente, fu pensata per battere Nara in imponenza ⇒ inoltre, almeno inizialmente, si optò per relegare i templi buddhisti al di fuori del perimetro cittadino, nelle zone collinari attorno alla città, limitando la loro influenza diretta sulle politiche di corte

20
Q

Chi usurpò parte del potere della famiglia imperiale in epoca Heian?

A

Nonostante le ingerenze delle istituzioni buddhiste vennero arginate, ci furono altri che usurparono parte del potere della famiglia imperiale ⇒ fu il caso di una delle più importanti famiglie kuge, la famiglia Fujiwara (藤原), che attraverso un’accorta politica matrimoniale riuscì a diventare la principale fornitrice di consorti imperiali ⇒ questo garantì ai Fujiwara la possibilità di influenzare, per via materna, l’educazione dei futuri imperatori ⇒ le consorti Fujiwara assunsero in questo senso una posizione di grande influenza a corte, pur non esercitando cariche politiche dirette ⇒ la posizione di potere dei Fujiwara fu inoltre formalizzata con la creazione del titolo di reggente imperiale, una carica su cui gli uomini della famiglia stabilirono un monopolio ⇒ lo esercitarono affiancandosi nella gestione del potere non solo a imperatori che non avevano raggiunto la maggiore età, ma anche a imperatori adulti ⇒ il titolo di kanpaku ( reggente di un imperatore adulto ) divenne la carica in assoluto più importante a corte

21
Q

Quali mutamenti ebbe il servizio militare in epoca Heian?

A

Il servizio militare venne abolito subito prima del trasferimento nella nuova capitale ⇒ la ragione era che nel corso di tutto il periodo Nara la corte non era riuscita, servendosi del suo esercito di coscritti, ad arginare i disordini creati dalle popolazioni emishi nell’area settentrionale di Honshū ⇒ per ovviare al problema, nel 792, venne creato un sistema di milizie locali chiamate kondei ⇒ a guidare le truppe era in genere la stessa aristocrazia locale a cui, nelle province, era affidata la gestione dei distretti ⇒ questi piccoli nobili locali formarono una milizia professionista selezionata fra i propri dipendenti, e vi impiegarono talvolta anche i cosiddetti fushū (俘囚), emishi che avevano scelto la strada dell’alleanza col Giappone ⇒ la scelta si rivelò vincente dal punto di vista strategico, infatti le nuove truppe, più efficienti, riuscirono a stabilizzare almeno temporaneamente la situazione ⇒ d’altra parte, la nuova politica creò le basi per la rinascita in Giappone di una classe militare professionista: i bushi (武士) o samurai (侍)

22
Q

Quali cambiamenti interessarono le periferie?

A

Alcuni cambiamenti interessarono le periferie dello stato imperiale giapponese, in particolare, la diffusione, in numero sempre maggiore e in tutto il territorio giapponese, degli shōen (荘園) ⇒ questo era il nome degli appezzamenti terrieri esentati dal sistema centralizzato di ridistribuzione e tassazione ⇒ le grandi famiglie di corte, alcune importanti istituzioni buddhiste e persino alcune piccole famiglie aristocratiche locali riuscirono ad accumularne sempre di più, ottenendoli come compenso per la partecipazione a opere pubbliche ( per esempio alla bonifica di nuove terre ) o talvolta semplicemente in virtù della propria influenza politica ⇒ molte delle grandi famiglie di corte possedevano più di un territorio, e i loro possedimenti erano spesso anche molto distanti dalla capitale ⇒ dovevano per questo affidare la gestione dei propri shōen ad amministratori locali, e la loro difesa a milizie private, che allargarono le schiere dei samurai ⇒ in questo modo, il mantenimento dell’ordine a livello locale divenne sempre più dipendente da una nuova classe guerriera provinciale, che acquisì crescente potere e influenza grazie alle proprie capacità militari

23
Q

Da dove proviene la maggior parte delle nostre fonti letterarie sul periodo Heian?

A

La maggior parte delle nostre fonti letterarie sul periodo sono di provenienza kuge, e da esse si ricava un senso molto parziale di questi mutamenti ⇒ al loro interno, la nobiltà di corte appare incentrata sulla corte e su Heian, disinteressata o persino diffidente nei confronti del mondo esterno, con l’eccezione di qualche escursione poetica ⇒ fonti diverse ci testimoniano però come si stabilì un equilibrio dinamico fra il centro politico e le periferie del paese ⇒ nel lungo termine, queste dinamiche avrebbero scosso le fondamenta stesse del sistema imperiale

24
Q

Su cosa divergevano centro e periferie in relazione all’approccio al mondo esterno al Giappone?

A

Centro e periferie divergevano anche nell’approccio al mondo esterno al Giappone ⇒ le relazioni non ufficiali con il continente asiatico rimasero intense anche nel corso del periodo Heian ⇒ l’indebolimento dell’autorità centrale della corte a favore di sacche di potere locale favorì anzi lo sviluppo di commerci non pienamente regolamentati dalla corte, di forme di contrabbando e persino di pirateria, in particolare nel tratto di mare che univa la baia di Hakata, in Kyūshū, alle coste coreane ⇒ a questa apertura e porosità delle frontiere si contrapponeva l’atteggiamento isolazionista della corte imperiale ⇒ a seguito di una serie di disordini politici sul continente cinese, e dopo un’ultima missione diplomatica inviata nell’838, la corte giapponese scelse di interrompere le relazioni diplomatiche con la Cina ⇒ dopo anni di intensi rapporti, il Giappone aveva ormai una consolidata posizione a livello internazionale e il suo sistema istituzionale non necessitava più di apporti esterni ⇒ con la fine dei rapporti diplomatici, il prestigio della lingua e della cultura cinese in Giappone non venne meno, ma si creò anche lo spazio per una rielaborazione in chiave più originale di quanto era stato importato nei secoli precedenti e per la creazione di nuove forme culturali ⇒ i mutamenti e l’allontanamento dal modello cinese in ambito politico e istituzionale si accompagnarono in questo senso anche a una vivace vena innovativa nella produzione culturale, che interessò l’ambito filosofico, artistico e letterario ( ciò che di questa produzione culturale è stato tramandato fino a oggi, d’altra parte, non riguarda tutti gli abitanti del Giappone Heian, ma rimane sempre legato al mondo ristretto dei kuge )

25
Q

Per cosa si caratterizzò la cultura di corte del periodo Heian?

A

La cultura di corte del periodo Heian si caratterizzò per una maggiore autonomia dai condizionamenti cinesi :
•in ambito artistico, si fece strada un nuovo stile pittorico, denominato yamatoe (ovvero pittura in stile Yamato) in diretta contrapposizione con lo stile karae (o pittura in stile cinese)
•in ambito architettonico, templi e ville nobiliari si allontanarono dall’imponenza di ispirazione cinese e assunsero forme più leggere e integrate nel contesto naturale
•in ambito linguistico e letterario, vennero inventati i kana, che permisero di scrivere più efficacemente in lingua giapponese, rimpiazzando il sistema basato sull’uso fonetico dei kanji ⇒ questa innovazione si sviluppò probabilmente nel contesto di monasteri buddhisti agli inizi del nono secolo, e aprì la strada a stili di scrittura che limitavano o addirittura escludevano l’uso dei kanji

26
Q

Che cosa sono le chokusen wakashū? Che relazione c’era tra kana e onnade?

A

L’epoca Heian fu teatro della produzione delle prime antologie imperiali di poesia in giapponese e con prevalenza di kana, le cosiddette chokusen wakashū (勅撰和歌集) ⇒ le antologie, composte da poesie con brevi introduzioni in prosa, nascevano con l’idea di raccogliere il meglio della produzione delle principali poetesse e poeti del passato e del presente ⇒ esse crearono canoni tematici e metrici che divennero un riferimento per chiunque volesse comporre waka, ovvero poesia giapponese ⇒ la prosa in kana rimase appannaggio soprattutto delle dame di corte ⇒ il cinese rimase la lingua di principale uso in ambito politico e burocratico, e per gli uomini di corte la sua conoscenza era un requisito fondamentale ⇒ alle dame non era invece richiesto conoscere il cinese, e poteva essere persino considerato sconveniente che lo praticassero, anche se ciò non impediva ad alcune di loro di studiarlo ⇒ l’associazione fra scrittura in kana e onnade, ovvero la “mano femminile” (女手) divenne, per questo, radicata ( lo era al punto che Ki no Tsurayuki, poeta e funzionario presunto autore di un diario in kana intitolato Tosa Nikki, scrisse la sua opera fingendosi un’autrice donna )

27
Q

Quali erano i principali generi della prosa in kana di periodo Heian?

A

Fra i principali generi della prosa in kana di periodo Heian, si annoverano nikki e monogatari :
•nikki (日記) = si svilupparono dalla prima metà del decimo secolo e fiorirono soprattutto nell’undicesimo ⇒ sono stati definiti “diari lirici” ⇒ si tratta infatti di narrazioni, veritiere o presunte tali, di vicende legate alla vita dell’autrice, intervallate da poesia ⇒ pur trattandosi di diari, i nikki non erano opere pensate per un consumo privato, infatti erano scritte per essere lette da un pubblico interno alla corte, con un chiaro intento estetico ⇒ talvolta, servivano persino per giustificare agli occhi della corte, spesso pettegola e claustrofobica, aspetti della vita dell’autrice ⇒ un’opera che ha alcuni aspetti del nikki, ma non rientra esattamente nella categoria, è quella intitolata Makura no sōshi ( 枕草子 = Note del Guanciale ), attribuita alla dama di corte Sei Shōnagon ⇒ è una raccolta di pensieri, note, ricordi, riflessioni, citazioni e giudizi ⇒ l’opera, sperimentale spesso anche a livello linguistico, è uno specchio della vita di corte, nella sua più minuta quotidianità
•monogatari (物語) = al contrario dei nikki che si presentarono come narrazioni veritiere, i monogatari erano invece opere fittizie ⇒ il nome stesso del genere deriva dall’espressione mono o kataru ( 物 ⇒ mono = cosa を ⇒ o 語る ⇒ kataru = raccontare ) , letteralmente “raccontare qualcosa” ⇒ avevano probabilmente origine orale, e anche una volta messi per iscritto, di solito come rotoli dipinti (o emakimono), erano pensati per essere letti pubblicamente a corte ⇒ ne vennero prodotti circa 200 a partire dal decimo secolo, ma di molti ci restano solo i titoli e spesso si trattava di opere anonime ⇒ il genere non godeva infatti della stessa aperta considerazione della poesia e dei nikki ⇒ i monogatari erano normalmente narrati come se ambientati in un passato vago, anche quando facevano riferimento a vicende contemporanee ⇒ potevano includere elementi fantastici, anche se essi andarono progressivamente scomparendo con l’avanzare del periodo ⇒ si strutturavano normalmente come una successione di episodi, che potevano essere letti e goduti anche singolarmente, e come i nikki includevano anche parti poetiche ⇒ l’opera più celebre del genere è probabilmente il Genji Monogatari, composto agli inizi dell’undicesimo secolo e attribuito alla dama di corte Murasaki Shikibu ⇒ l’opera, che segue le vicende, soprattutto amorose, del principe imperiale Genji, è un quadro monumentale del mondo e dell’etichetta della corte, ed è una delle più amate, citate e rivisitate opere della letteratura giapponese

28
Q

Descrivi il ruolo del Buddhismo in epoca Heian

A

Pur avendo visto ridimensionata la sua influenza politica, e pur rimanendo poco praticato a livello popolare, il Buddhismo rimase infatti una componente importante della vita di corte ⇒ i kuge cominciarono ad avvicinarsi a una visione del Buddhismo che abbracciava i suoi contenuti filosofici ⇒ questo influenzò anche la produzione letteraria, in cui fecero la loro comparsa i temi dell’impermanenza e transitorietà delle vicende umane ⇒ la dottrina buddhista fu per molti un rifugio e un conforto soprattutto nella fase finale del periodo Heian ⇒ i rivolgimenti militari e politici che scossero la corte convinsero infatti molti nobili che fosse giunta l’epoca del mappō, ovvero un periodo di degenerazione e decadenza, in cui l’unico possibile strumento di salvezza era l’invocazione del potere salvifico di Buddha

29
Q

Cosa fece Taira Masakado?

A

Nei territori al di fuori della capitale il cambiamento avanzava rapido ⇒ il sistema degli shōen si espanse fino a far quasi scomparire le terre pubbliche ⇒ le milizie private divennero sempre più diffuse e influenti ⇒ alcuni capi militari locali arrivarono persino a rivolgere le proprie truppe contro la corte ⇒ fu il caso di Taira Masakado, un nobile locale che aveva esercitato varie cariche pubbliche nel Nord-Est del Giappone ⇒ forse provocato dall’essersi visto rifiutato un prestigioso incarico, fra il 939 e il 940 Masakado guidò una ribellione che lo portò ad assumere il controllo di ben tre province nell’area a settentrione del Kantō ⇒ venne acclamato dai suoi uomini come shinnō (新皇), “nuovo imperatore” ⇒ la corte pose una taglia sopra la sua testa, e come conseguenza Masakado venne ucciso da truppe guidate da altri due capi militari, ovvero Taira Sadamori e Fujiwara Hidesato

30
Q

La rivolta di Taira Masakado accelerò alcuni cambiamenti nelle periferie. Quali?

A

La rivolta accelerò i cambiamenti nelle periferie giapponesi ⇒ sia Taira Sadamori che Fujiwara Hidesato divennero governatori provinciali, ma se la norma era detenere l’incarico solo temporaneamente, nel loro caso la nomina divenne definitiva ⇒ lo giustificava la situazione eccezionale, ma, di fatto, questo diede vita a una nuova prassi, che interessava soprattutto membri di famiglie prestigiose ⇒ accadde così sempre più spesso che famiglie kuge che avevano colto i segni del mutare dei tempi scegliessero di cercare fortuna nelle province, e di specializzarsi nell’arte militare

31
Q

Agli inizi del dodicesimo secolo, quali due famiglie militari godevano di particolare potere e prestigio?

A

Agli inizi del dodicesimo secolo, due famiglie di militari godevano di particolare potere e prestigio, vantando persino una parentela con la famiglia imperiale ⇒ una era la famiglia Taira (平), che aveva rami sparsi in varie aree del Giappone, e in particolar modo nel Giappone sud-occidentale, mentre l’altra era la famiglia Minamoto (源), concentrata principalmente nel Kantō, la pianura dove attualmente si trova la città di Tokyo

32
Q

Parla della Hōgen no ran

A

Nel 1156, scoppiò la cosiddetta Hōgen no ran, o ribellione dell’era Hōgen, ovvero una disputa legata alla successione al trono, che coinvolgeva la famiglia imperiale e la famiglia Fujiwara ⇒ le parti in causa si rivolsero proprio a Taira e Minamoto, in virtù dei loro legami con la corte, perché risolvessero la questione con le armi ⇒ l’influenza della classe militare era ormai tale da fare letteralmente irruzione nella capitale ⇒ dopo quattro anni di guerra civile, la famiglia Taira, guidata da Taira Kiyomori, vinse lo scontro e la sua vittoria cambiò gli equilibri =⇒ nel 1160, iniziò una fase storica in cui i Taira, dalla loro residenza, un palazzo nel quartiere di Rokuhara a Heian, interferivano direttamente, forti del proprio potere militare, nella gestione degli affari di corte ⇒ si trattava di una situazione senza precedenti, anche se in parte Taira Kiyomori esercitò la sua influenza con metodi che erano già stati utilizzati in precedenza dai Fujiwara ⇒ per esempio organizzò il matrimonio della figlia con l’imperatore in carica, e in questo modo, nel 1180, suo nipote Antoku divenne imperatore ⇒ d’altra parte, Kiyomori rimaneva un guerriero e non si tirava indietro dall’uso della violenza

33
Q

Parla dello Heike monogatari

A

Una cronaca composta attorno alla metà del tredicesimo secolo e intitolata Heike monogatari (Il racconto degli Heike ⇒ che era un’altra possibile lettura del cognome Taira) ripercorre gli eventi degli anni in cui Kiyomori era al potere ⇒ la cronaca recita che nessuno avrebbe mai osato criticarlo apertamente perché era troppo grande il rischio di essere uditi da una delle sue spie e condotti in catene a Rokuhara ⇒ la sua fama di uomo violento e senza scrupoli sopravvisse nei secoli, rappresentata in letteratura e arte

34
Q

A cosa portò il clima di terrore creato da Kiyomori?

A

Il clima di terrore creato da Kiyomori finì per indurre persino i suoi precedenti alleati a cospirare contro i Taira ⇒ una prima congiura, organizzata a corte, venne scoperta e sventata nel 1180 ⇒ poco dopo, tuttavia, Kiyomori cadde preda di una malattia, che nel 1181 lo avrebbe ucciso ⇒ nel frattempo, i Minamoto, che si erano riorganizzati dopo la sconfitta sotto i vessilli del giovane erede di uno dei rami principali, Minamoto Yoritomo, erano già insorti contro i Taira, dando inizio alla guerra nota come Genpei ⇒ inizialmente il conflitto rimase concentrato nel Kantō, ma dopo la morte di Kiyomori e il conseguente indebolimento della famiglia Taira, i Minamoto riuscirono ad avanzare verso la capitale ⇒ nel 1185 sconfissero definitivamente i Taira nella battaglia navale di Dannoura, una delle basi militari dei Taira nella punta meridionale di Honshū ⇒ l’imperatore Antoku, nipote di Kiyomori, annegò durante la battaglia, una morte simbolica dell’inizio di una nuova era, segnata dal predominio della classe dei samurai

35
Q

La guerra civile a Heian e i cambiamenti politici e sociali ebbero un impatto sulla cultura della capitale?

A

La devastazione della guerra civile a Heian e i cambiamenti politici e sociali di cui la guerra stessa fu culmine ebbero un impatto considerevole sulla cultura della capitale ⇒ essi furono, infatti, uno spartiacque nella produzione culturale di corte