3. Le competenze dell'UE Flashcards
Nel parlare delle competenze dell’UE, distinguiamo delimitazione ed esercizio. Perché?
Il TUE stesso divide la delimitazione e l’esercizio delle competenze all’art. 5.
Il principio di attribuzione serve a delimitare le competenze dell’UE e QUALI sono, rispetto a quelle degli Stati.
Una volta individuate quali sono, occorrerà capire in che modo l’UE deve esercitarle, specie se si tratta di competenze “concorrenti” (sussidiarietà e proporzionalità).
Qual è il principio fondamentale per quanto riguarda la ripartizione delle competenze tra UE e Stati Membri?
Principio di attribuzione (1-3-5) significa che l’Unione dispone esclusivamente delle funzioni e dei poteri che gli Stati membri, volontariamente, hanno convenuto di attribuirle mediante i Trattati. Ciò serve per tutelare la sovranità originaria degli Stati rispetto alla sovranità derivata dell’UE.
Cosa succede se un atto è adottato dall’UE al di fuori delle competenze attribuite?
L’atto sarebbe illegittimo in quanto viziato di “incompetenza generale” e impugnabile dinanzi alla CGUE (263-264 TFUE).
Il principio di attribuzione è mitigato da una particolare disposizione che consente di ampliare le competenze dell’UE. Quale?
Si possono conferire delle “competenze sussidiarie” all’UE mediante la c.d. clausola di flessibilità (352 TFUE): “Se un’azione dell’Unione appare necessaria, nel quadro delle politiche definite dai trattati, per realizzare uno degli obiettivi di cui ai trattati senza che questi ultimi abbiano previsto i poteri di azione richiesti a tal fine, il Consiglio, deliberando all’unanimità su proposta della Commissione e previa approvazione del Parlamento europeo, adotta le disposizioni appropriate.”
Si tratta di una delle procedure “delegate” di revisione dei Trattati.
Oltre alla clausola di flessibilità (352), in che modo sono state ampliate le competenze dell’UE?
Le competenze dell’UE sono state ampliate dalla teoria dei poteri impliciti elaborata dalla Corte di Giustizia (Sent. AETS 1971), secondo cui l’UE deve ritenersi provvista non solo dei poteri esplicitamente attribuiti dai Trattati, ma anche di tutti i poteri che, seppur non menzionati dai Trattati, siano funzionali all’esercizio di quelli espliciti o, addirittura, alla realizzazione degli scopi dell’UE.
Quali sono le tipologie di competenze previste dal TFUE?
Il Trattato di Lisbona ha distinto per la prima volta tre tipologie di competenze (2 TFUE):
- esclusive (3 TFUE): solo l’UE può legiferare e adottare atti giuridicamente vincolanti. Gli Stati membri possono farlo autonomamente solo se autorizzati dall’Unione oppure per dare attuazione agli atti dell’Unione.
- concorrenti (4 TFUE + residuali): UE e Stati possono legiferare e adottare atti giuridicamente vincolanti. Gli Stati esercitano la loro competenza nella misura in cui l’UE non ha esercitato la propria. Gli Stati esercitano nuovamente la loro competenza nella misura in cui l’UE ha deciso di cessare di esercitare la propria.
- sostegno, coordinamento e completamento (6 TFUE ): l’UE può sostenere, coordinare o completare l’azione degli Stati, senza tuttavia sostituirsi alla loro competenza.
Quale principio utilizza l’UE nell’esercizio delle sue competenze non esclusive?
Principio di sussidiarietà (5 TFUE): nei settori di competenza non esclusiva l’UE interviene soltanto se e in quanto gli obiettivi dell’azione prevista non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri, né a livello centrale né a livello regionale e locale, ma possono, a motivo della portata o degli effetti dell’azione in questione, essere conseguiti meglio a livello di UE.
Il principio opera come una scala!
A quale altro principio si collega il principio di sussidiarietà?
Al principio di prossimità (1 co 2): “(…) le decisioni siano prese nel modo più trasparente possibile e il più vicino possibile ai cittadini.”
A chi spetta il controllo sulla corretta applicazione di tali principi?
Il controllo spetta ai Parlamenti nazionali (12 TUE + Procotollo 2 allegato al TFUE), che hanno un potere di veto sospensivo, prima, e di impugnazione, poi, delle proposte legislative europee.
Qual è il secondo principio che si affianca al principio di sussidiarietà nel regolare l’esercizio delle competenze dell’UE?
Principio di proporzionalità (5 par 4 TUE): il contenuto e la forma dell’azione dell’UE si limitano a quanto necessario per il conseguimento degli obiettivi dei trattati.
Tale principio comporta una valutazione circa la congruità dei mezzi impiegati rispetto all’obiettivo perseguito, sia riguardo al contenuto sia riguardo alla forma: le misure normative devono avere la minima obbligatorietà possibile.
Che cosa significa integrazione differenziata o flessibile?
Consiste nella applicazione in maniera differenziata del diritto dell’UE nei diversi Stati membri, nel senso che alcuni Stati non sono soggetti a tutta la normativa europea.
Esempio più importante: UK e Danimarca sono rimasti estranei alla terza fase dell’unione economica e monetaria (non hanno adottato l’Euro).
Tale fenomeno viene istituzionalizzato con il Trattato di Amsterdam del 1997 che introduce la cooperazione rafforzata (20 TUE e 326-334 TFUE).