venti, acqua Flashcards
cosa sono i venti
- movimenti di masse d’aria che si spostano con componente orizzontale da zone anticicloniche a cicloniche (da alte P a basse P, determinate da densità delle masse d’ria (differenza di temperatura o umidità) )
➞ fenomeno a diversa scala:
- geniale: circolazione dell’atmosfera si deve il traposto di calore e umidità
- venti locali: condizioni climatiche di valle e possono influenzare distribuzione di vegetazione
classificazione dei venti
➞ COSTANTI: tutto l’anno stessa direzione
- alisei: dai tropici verso equatore, per afflusso di energia solare (porta aria calda e umida a salire, bassa pressione)
➞ PERIODICI: varia periodo dell’anno o giornata
- monsoni: stagionali, d’estate dal mare alla terra portando piogge abbondanti, d’inverno contrario ➞ regola i climi di zona asiatica
- brezza di mare e di terra: giornaliero, giorno da mare a terra, notte da terra a mare
- brezza di monte e di valle: giornaliero, giorno ascendente da fondo a crinale, notte discendente
➞ VARIABILI (occasionali)
- scirocco
- libeccio
- maestrale
- bora
- tramontana
➞ LOCALI: foehn, provocano precipitazioni su un fianco della montagna salendo, quando discendono da altro versante sono caldi e asciutti.
Comportano un rialzo termico.
azione del vento su vegetazione e vegetazione su vento
➞ vento su vegetazione:
- interazione a livello della lamina fogliare: ripristina il gradiente favorendo il ricarico di gas e ripristino dei gradienti (favorevole solo se ho terreno pieno di acqua)
- permette di soddisfare bisogni idrici
- trasporto di semi e polline
- causa sradicamento o schianto
- smerigliamento che mette in crisi ripresa vegetativa
- deformazione della chioma e del fusto con deposizioni di lignina per contrastare la pressione
➞ vegetazione su vento: i moti ventosi vengono rallentati sul livello della superficie del terreno da vegetazione forestale.
perché è fondamentale l’acqua
- mezzo con cui avvengono tutti i processi vitali
- la cellula vegetale deve essere completamente turgida per funzionare
- veicolo mediante il quale avviene l’assorbimento di elementi nutritivi per controllare la temperatura dei tessuti
- fattore fondamentale per determinare la distribuzione della vegetazione (può essere un fattore limitante)
effetto termoregolatore dell’acqua
- la molecola ha natura dipolare, tende quindi alla coesione. Per passare da liquido a gassoso deve rompere i legami aumentando l’energia cinetica delle molecole. ➞ fa in modo che si possano assorbire o cedere calore senza che vari molto la temperatura.
- igrofite: elevati quantitativi di acqua (faggio)
- mesofite
- xerofite: si adattano a condizioni di scarsità di acqua (pino silvestre)
come entra l’acqua nelle piante
- teoria della tensione-coesione-adesione: tensione si origina in seguito alla traspirazione e si trasmette al sistema di conduzione, per l’effetto della forza di coesione si origina un flusso verso la chioma
- assorbimento per capillarità
- osmosi: forza aspirante dovuta a pressione osmotica
deficit idrico ➞ stress idrico
la perdita del turgore porta ad inibizione della distensione della cellula rallentando l’accrescimento meristematico.
si ha poi la chiusura degli stomi con diminuzione di fissazione del carbonio, contemporaneamente anche incremento della temperatura dei tessuti fogliare
➞ appassimento
xerofite
- piante che sanno far fronte alla scarsità d’acqua in vari modi:
1. effimere: sfuggono il secco (geofite o terofite)
2. resistenti: affrontano il problema
2.1 evitanti = mantengono uno stato idrico stabile
2.2 risparmiatrici = eliminano le perdite passive grazie ad una cuticola spessa e chiusura stomatica durante il giorno, possono andare in riposo vegetativo nella stagione secca.
immagazzinano l’acqua
2.3 consumatrici = cercano acqua con radici andando in profondità o sviluppandosi orizzontalmente, o da parti aeree (briofite)
3. tolleranti: tollerano un livello di secco che le altre non resistono.
evitano danni ai tessuti entrando in riposo, quando le condizioni di umidità migliorano si reidratano.
il ciclo idrologico
- circuito chiuso in cui acqua viaggia tra atmosfera, idrosfera, litosfera e animali e vegetali.
- nell’atmosfera ho sempre presente una quantità di vapore acqueo che varia con latitudine, stagione, ore del giorno e vegetazione.
tipi di umidità
- umidità atmosferica = vapore acqueo contenuto nell’aria
- umidità assoluta = contenuto in un volume di aria
- umidità relativa = rapporto tra la quantità di vapore acqueo contenuto in un certo volume e quella massima che può contenere
fase di EVAPORAZIONE dell’acqua nel ciclo idrologico
avviene evaporazione finché l’aria è satura, ma contemporaneamente si condensa.
- evaporazione netta = bilancio tra vapore liberato e condensato su medesima superficie
- fonte di energia per il cambiamento di stato è la radiazione solare
- traspirazione: dipende da caratteristiche delle superfici evaporanti
fase CONDENSATA dell’acqua nel ciclo idrologico (precipitazioni)
- per parlare di precipitazioni si considerano diversi parametri: intensità, durata, frequenza, stato fisico, quantità, estensione
- in base alla loro genesi si classificano in
1. convettive: basse latitudini, aria umida si riscalda e sale poi raffredda e condensa
2. orografiche: spinte dai venti lungo i fianchi di catena montuosa
3. cicloniche: aree di bassa pressione, piogge prolungate e di moderata intensità
tipi di regimi pluviometrici (4)
- continentale - solstiziale estivo: massime precipitazioni estive e minime invernali
- mediterraneo - solstiziale invernale: massimo invernale e minimo estivo
- oceanico: distribuite nel corso dell’anno, ridotte escursioni termiche
- equinoziale: picchi in autunno e primavera
equazione del deflusso
D = P - (I + E + T +∆s)
deflusso = precipitazione - (intercettazione + evaporazione + traspirazione + variazione dell’acqua immagazzinata nel suolo)
influenza delle precipitazioni sulla copertura forestale (foreste tropicali)
la genesi delle precipitazioni in zone tropicali è convettivo, eliminando la superficie traspirante (le piante) si crea una soluzione di continuità del ciclo idrologico.
l’acqua resta per molto poco tempo nel suolo, la fertilità residua nel terreno viene portata via dall’acqua, si va verso una progressiva degradazione.