albero Flashcards

1
Q

sistemi di tessuti e divisione dell’albero

A
  1. apparato radicale (per ancorare e assorbire acqua+sostanze)
  2. sistema del germoglio:
    2.1 fusto (sostegno e conduzione)
    2.2 foglie (fotosintesi)

i tipi di cellule sono organizzati in tessuti, organizzati in sistemi di tessuti:
- sistema TEGUMENTALE: per proteggere le zone periferiche
- sistema VASCOLARE: vasi di conduzione, xilema (vs alto) e floema (vs basso)
- sistema di TESSUTI FONDAMENTALI: produzione di carboidrati, energia, ormoni e sostanze di riserva

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2
Q

l’albero

A

organismi di accrescimento indeterminato, con crescita in corrispondenza di meristemi:
- apicali per crescita primaria
- laterali per crescita secondaria (cambio cribro-legnoso)

ho un susseguirsi di unità fondamentali: fitomeri, che si aggiungono anno dopo anno. Costituito da:
- nodo con foglia attaccata
- internodo al di sotto
- gemma alla base della foglia

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3
Q

sviluppo della pianta

A
  1. crescita: cellule si accrescono
  2. morfogenesi: acquisizione di forma connessa alla loro funzione
  3. differenziamento: devono svolgere particolari funzioni. (cellule floema con morte programmata o mesofillo fogliare)
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4
Q

riposo vegetativo

A

l’ormone acido abscissico fa cadere le foglie (per entrare in dormienza).
Dopo il riposo con la riattivazione (dovuta ad ormone auxina che migra verso il basso) si schiudono le gemme e si produce xilema verso l’interno e floema verso l’esterno.

nel riposo si ha equilibrio tra stimolatori ed inibitori della crescita, le cellule legnose non svolgono funzione ma stanno li.

Possono entrare in riposo vegetativo, i meristemi laterali sono protetti dalla corteccia, mentre quelli apicali sono protetti dalle gemme (germoglio allo stato embrionale: meristema apicale + nodi + internodi + perule)
l’ormone acido abscissico fa cadere le foglie (per entrare in dormienza).
Dopo il riposo con la riattivazione (dovuta ad ormone auxina che migra verso il basso) si schiudono le gemme e si produce xilema verso l’interno e floema verso l’esterno.

nel riposo si ha equilibrio tra stimolatori ed inibitori della crescita, le cellule legnose non svolgono funzione ma stanno li.
Possono entrare in riposo vegetativo, i meristemi laterali sono protetti dalla corteccia, mentre quelli apicali sono protetti dalle gemme (germoglio allo stato embrionale: meristema apicale + nodi + internodi + perule)

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5
Q

apparato radicale

A

Funzioni:
- ancoraggio
- assorbimento
- riserva di materiali nutritivi
- conduzione
- sintesi di particolari sostanze
- percezione e comunicazione

tipi di apparati radicali:
- fittonante: radice primaria (fittone) fortemente sviluppata verso il basso + radici secondarie
- fascicolato: radici avventizie che si originano dal fusto nessuna è preminente (ho radice primaria all’inizio ma ha vita breve)

LA RADICE:
- apice radicale: cuffia radicale che protegge meristema apicale
- zona di accrescimento per distensione in lunghezza
- zona di maturazione cellulare o differenziamento: si formano i peli radicali, formato da:
epidermide,
corteccia,
tessuti vascolari primari (parte più interna)

possono percepire stimoli per apici radicali (sensibile a vari parametri per orientare lo sviluppo di tutto l’apparato) (umidità, gradienti chimici, gravità…)

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6
Q

il seme

A

embrione maturo + sostanze di riserva + involucro di protezione

➞ formazione del seme = embriogenesi
1. fecondazione
2. divisione cellulare asimmetrica (polarità)
3. differenziamento per sviluppo dei sistema dei tessuti
4. si sviluppano i cotiledoni= prime foglie della pianta con funzione di riserva
5. finché ho flusso di nutrienti sono in embriogenesi, quando si arresta il flusso il seme perde acqua, si indurisce il tegumento ed entra in dormienza.
6. post-maturazione: cambiamenti enzimatici e biochimici quando le condizioni ambientali sono favorevoli, allontanando gli inibitori presenti nel tegumento. (freddo, eventi piovosi, incendi, passaggio in intestino)

DIFFUSIONE DEL SEME:
-anemocora: diffusione per vento (pioppo)
- idrocora: per corsi d’acqua (ontani)
- baricora: forza di gravità (castagno) per la diffusione ho bisogno di animali:
- zoofora: grazie ad animali

sviluppo per germinazione:
1. assorbimento di acqua (si riattivano enzimi)
2. si rompe l’involucro e si passa a respirazione aerobia (richiede ossigeno)
➞ prima emerge la radichetta per assorbimento di acqua, poi plumula. di solito si forma un uncino che poi si raddrizza tirando verso l’alto l’apice del germoglio

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7
Q

il legno

A

costituito da cellule prodotte dal cambio. le cellule floematiche rimangono vive, mentre le cellule legnose vanno incontro ad una morte programmata per permettere un efficiente trasporto di acqua.
il floema viene sostituito ogni anno, le cellule xilematiche vengono accumulate durante la stagione di attività a formare un anello.

cellule parenchimatiche disposte radialmente all’asse del fusto con funzione di secrezione di sostanze, accumulo di riserve e trasporto laterale di nutrienti.

  • nelle conifere ho tracheidi (conduzione + sostegno).
    Ho fori in cui passa acqua, mettendo in contatto una con quella successiva ➞ non fluisce in modo rapido
  • nelle latifoglie ho le trachee (solo conduzione, sostegno dato a fibre). più corte e larghe hanno estremità quasi completamente aperte con flusso con meno ostacoli.

➞ la parte centrale perde funzione di conduzione (durame), effettuata da parte esterna (alburno)

  • il legno delle angiosperme è più complesso “eteroxilo” perché ho presenza di cellule di sostegno “fibre”.
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8
Q

sequenza di anelli nel tronco

A

indica relazioni tra albero ed ambiente:
- progressiva diminuzione: competizione
- anello molto stretto fuori dalla media: estate fredda e arida
- anello più largo della media: stagione favorevole
- trauma può lasciare un segno: brusche riduzioni di accrescimento, emissione di canali resiniferi, ferite inglobate

➞ dendrocronologia: relazioni tra albero e ambiente attraverso lettura di anelli.
➞ datazione di evento se ho stesso segno contemporaneamente su più piante

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9
Q

le foglie

A

produttori di sostanze organiche tramite fotosintesi,
- entra CO2 e O, esce acqua (assorbita da radici).

è costituita da:
- lembo = parte appiattita per massima esposizione alla luce
- picciolo (parte peduncolata)
- nervature (vasi di conduzione)
- stipole (eventuali espansioni squamiformi alla base)

si hanno 3 sistemi di tessuto:
1. tegumentale: epidermide superiore ed inferiore.
➞ protegge da disseccamento (cutina)
➞ scambi gassosi secondo gradiente avvengono da aperture “stoma” (avviene traspirazione)
2. fondamentale: mesofillo (sacca tra due epidermidi) ho lo scambio o fotosintesi
+ strato a palizzata (cellule ricche di clorofilla (si concentrano i cloroplasti), avviene la fotosintesi)
+ strato lacunoso (spostamento dei gas, legati a aperture stomatiche)
3. vascolare: di conduzione (nervatura)

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10
Q

adattamenti a luce e acqua di foglie

A
  • foglie d’ombra: sulla base e all’interno della chioma. disposte ad angolo retto rispetto alla luce incidente per non ombreggiarsi. lamina più espansa e sottile. cuticola meno spessa e meno stomi,
    meno cloroplasti ma più concentrazione di clorofilla
  • foglie di luce: posizioni periferiche, più piccole ma grande densità.
    più spesse con sistema di conduzione più sviluppato.
    pareti di epidermide più spesse

adattamento all’acqua
- mesofita:
epidermide con uno strato di cellule, sotto strato a palizzata, sotto strato lacunoso, pagina inferiore con stomi aperti
- idrofita (ninfea):
maggior concentrazione stomi sopra (poggia su acqua). non ho epidermide spessa perché acqua non è limitante, tessuto lacunoso molto sviluppato per galleggiare
- xerofita (oleandro):
presenza di cuticola, tre strati di epidermide a stretto contatto, strato a palizzata, ampio strato lacunoso, stomi si aprono su insenatura coperta di peli, acqua rimane intrappolata in modo da avere gradiente uguale (non ho scambio)

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11
Q

stomi

A

STOMI: costituiti da due cellule a forma di rene con una cavità “rima”.
le pareti delle cellule hanno diverso grado di ispessimento:
verso la cavità sono più spesse, in modo che un maggiore turgore porti ad allargare la rima. quando sono piene di acqua la pare meno rigida si allarga e tira quella rigida, aprendo lo stoma.

sono disposti in file parallele

è in contatto con la camera sottostomatica, connessa poi allo strato lacunoso.

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12
Q

fotosintesi

A

trasformazione della luce in energia immagazzinata nel legame chimico del glucosio. (da riduzione di anidride carbonica)
avviene nei cloroplasti attraverso una serie di tappe che implicano l’intervento di particolari molecole, che partecipano ai trasferimenti di energia
- ADP, ATP = adenosindifosfato si lega ad un radicale fosforico (alta energia facilmente scindibile)
-NAD: una parte è nicotinammide che accetta o cede elettroni

  1. fase luminosa: clorofilla e altri pigmenti (per avere più energie d’onda prese) formano i fotosistema (unità fotosintetiche).
    la clorofilla riceve tutta l’energia ricavata e gli elettroni acquistano energia passando a livello energetico superiore. Nel primo fotosistema (II):
    elettrone lontano lascia la molecola di clorofilla e entra in un flusso di elettroni, accettato da un accettatore.
    Nel frattempo ho fotolisi dell’acqua, sottraendo elettroni liberano ioni H e O perduto in forma gassosa.
    gli e- passano da accettatore all’altro perdendo parte di energia ceduta a ATP.
    gli elettroni raggiungono così il fotosistema I: passano allo stoma del cloroplasto allontanano di nuovo e trasferiti ad accettore (NADP)
  2. fase oscura: trasfusione di energia, cattura di energia con passaggio attraverso accettatori con reazioni cicliche. Si forma il glucosio dopo 6 cicli

il glucosio viene portato via mentre si forma e trasformato in saccarosio,
se fotosintesi veloce si formano granuli di amido trasportati durante la notte.

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13
Q

cloroplasti

A

possono spostarsi nella cellula in base alla quantità di luce.

struttura:
- doppia membrana
- parti di DNA circolari per sintetizzare proteine
- all’interno ho lo stroma (parte di fotosintesi oscura) sostanza fluida attraversato da sistema di membrane, in cui ho clorofilla.

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14
Q

respirazione

A

demolizione molecola di glucosio e liberazione di energia con presenza di ossigeno.
si svolge nei mitocondri, più piccoli dei cloroplasti e si concentrano dove ho bisogno di più energia.
doppia membrana, quella interna si introflette con creste mitocondriali per aumentare la superficie disponibile agli enzimi.
all’interno ho matrice mitocondriale e DNA circolare e ribosomi.

avviene in 3 fasi:
1. glicolisi ➞ nel citoplasma.
produzione di energia, non si ha demolizione completa di glucosio (piruvato)
2. ciclo di Krebs ➞ nella matrice mitocondriale.
entrano molecole di piruvato, prima perdita di molecole di CO2 che si libera). Si ha ancora tanta energia da liberare che avviene nell’ultimo passaggio passando da un accettore all’altro liberando energia presa in carico da ADP.
3. catena di trasporto degli elettroni ➞ sulle creste mitocondriali

➞ fermentazione: senza ossigeno, produzione molto inferiore ma sufficiente a sopravvivenza.

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