TEST DI ARMI PT2 Flashcards
CANNA BERETTA 92
6 righe distorse e il condotto a passo costante
Arma bianca:
strumento arma con il fine di ferire, a punta e da taglio
Arma da fuoco:
macchinario balistico che utilizza un congegno meccanico di espansione di gas per lanciare in aria un corpo detto proiettile o proietto
Funzione otturatore
chiude meccanicamente la canna e coopera a chiusura ermetica, fornisce appoggio al relativo congegno e nelle armi portatili assolve i compiti relativi al caricamento
Manovra e congegno manovra:
congegno che permette l’apertura e la chiusura dell’arma
Linea di mira
linea immaginaria occhio tacca mirino
Sicura ad 92
ruota piolo percussore, abbatte cane, disarticola leva di sparo
Il meccanismo di sparo nella 92 fs
Mira e mirino.
Congegno e dispositivo castello arma:
congegno di scatto, espulsione disp smontaggio, arresto apertura, ritegno serbatoio, apertura arma
Meccanismo di sparo 92:
armamento, scatto, percussione, richiamo percussore
Tipologia arma 92:
individuale, semiautomatica, corto rinculo canna a singola o doppia azione
Congegno espulsione 92:
unghia estrattrice a piastra sporgente su castello
Congegno di scatto 92
libera congegno percussione
Sicure automatiche della 92
Sicurezza automatica Contro l’apertura prematura dell’otturatore, sicurezza automatica contro lo sparo prematuro dell’otturatore, sicurezza automatica contro lo sparo prematuro, sicurezza automatica contro la partenza accidentale del colpo per inerzia del percussore.
Sicura contro sparo accidentale 92
spillo percussore, piolo, tassello elastico
Sicura ordinaria PM12
selettore su S (le opzioni sono S- I-R)
Calibro arma canna rigata
Distanza tra due pieni opposti, misurata al vivo di volata
Ciclo funzionale
Si intende il complesso delle operazioni che si compiono per mettere un’arma in condizione di funzionare e che si sviluppa attraverso l’apertura, il caricamento, la chiusura e lo sparo.
Definizione di rigatura
La rigatura è l’insieme dei solchi ch sono praticati all’interno della canna, ha la funzione di imprimere al proiettile la velocità di rotazione necessaria per assicuragli la stabilità lungo la traiettoria
Sfruttamento gas AR70/90 indiretto
Quando il cilindro è in posizione, il suo foro presa gas si trova in esatta corrispondenza dell’omonimo foro praticato nella canna;esso collega questa con l’appendice cilindrica dove si inserisce il pistone dell’asta di armamento
Tiro preciso, giusto, esatto
L’insieme dei punti d’arrivo sulla superficie del bersaglio costituisce la rosata di tiro. L’ampiezza della rosata di tiro testimonia il grado di precisione dell’arma, per cui si può dire che la precisione è la capacità dell’arma a realizzare piccole rosate di tiro. Essa quindi è una qualità intrinseca dell’arma, strettamente connessa con la qualità del munizionamento, e non dipende dall’abilità del tiratore.
Ma, nel tiro, è rilevante non solo la precisione, ma anche la giustezza, e cioè la distanza del centro della rosa di tiro dal punto mirato, che dipende sia dalle caratteristiche dell’arma che dell’abilità del tiratore.
La giustezza, per quanto attiene:
all’arma: è in relazione con le variazioni sistematiche, che tendono a spostare sempre nello stesso senso e nella stessa misura la rosata di tiro;
al tiratore: dipende dalla sua abilità nel far coincidere il centro della rosa di tiro col punto mirato. Egli, per far ciò e conoscendo l’arma, agisce sulla tacca di mira (spostamenti in direzione ed in elevazione).
Si può infine affermare che:
disponendo di un’arma precisa;
realizzando un tiro giusto,
un buon tiratore può ottenere un tiro esatto, e cioè una rosata di tiro piccola e coincidente col centro del bersaglio.
Nella tavola sottostante sono schematizzate le diverse possibilità ed indicati gli accorgimenti da usare, per ottenere un tiro esatto.
Precisione di un’arma
La precisione è la capacità dell’arma realizzare piccole rosate di tiro. Essa quindi è una qualità intrinseca dell’arma, strettamente connessa con la qualità del munizionamento e non dipende dall’abilità del tiratore
Differenza proiettile e proietto
Proiettile è quanto destinato ad essere proiettato, ma non l è ancora, mentre proietto indica già ciò che è stato proiettato verso un bersaglio
Composizione cartuccia proiettile arma a canna rigata
Ogni cartuccia è composta da quattro elementi principali: proiettile o pallottola, bossolo,carica di lancio, innesco.
Ghiera regolazione AR 70/90 (MODELLO C)
E’ inserita sull’appendice cilindrica sede del pistone dell’asta di armamento, ed è mantenuta in sede da un anello elastico posizionato su apposita gola. La ghiera è manovrabile tramite un risalto, il quale reca un piolo elastico, che, inserendosi negli alloggiamenti praticati nel corpo del cilindro, serve a mantenerla nella posizione prescelta
SELETTORE AR 70/90 S I 3 R
il congegno di scatto è predisposto sia per il tiro intermittente (colpo singolo) “I” (funzionamento semiautomatico) che per il tiro a raffica “R” (funzionamento automatico), mediante selettore di tiro collocato superiormente e davanti all’impugnatura posteriore.
Ponendo il selettore nella posizione “I”, corrispondente alla modalità di tiro singolo, la leva della cricca ruota in senso antiorario andando ad alloggiarsi nell’apposita scanalatura praticata sull’alberino del selettore, lasciando libera l’appendice posteriore della leva del dente supplementare di ritegno che, spinta dalla propria molla, si solleva.
Con l’otturatore chiuso, il cane è agganciato al dente di scatto della leva di sparo.
Partito il colpo, il cane spinto dal carrello otturatore, ruota all’indietro e, se viene mantenuta la pressione sulla leva di sparo, è agganciato sia dalla leva di controllo raffica sia dal dente supplementare di ritegno. Andando di nuovo in chiusura, l’otturatore svincola il cane dalla leva di controllo raffica, rimanendo comunque agganciato al dente supplementare di ritegno. Rilasciando la leva di sparo, il cane si sgancia dal dente di ritegno supplementare e si aggancia sul dente di scatto della leva di sparo.
Ponendo il selettore nella posizione “3”, corrispondente alla modalità di tiro a raffica controllata di 3 colpi. Considerando il cane abbattuto, il dorso della leva di esclusione raffica controllata va ad inserirsi nell’apposita scanalatura praticata sull’alberino del selettore. Di conseguenza, la leva della raffica controllata compie un movimento rotatorio antiorario, posizionando il dente della leva comando cricca in corrispondenza del primo dei tre denti di destra della cricca stessa.
La leva è portata in posizione da un movimento orario della sua appendice di comando, che è sollevata dal contrasto con la sezione cilindrica dell’alberino del selettore.
Armando il cane, la sua asta spinge all’indietro la leva della raffica controllata, la quale fa avanzare la cricca; non appena il cane viene liberato dal dente di scatto, viene spinto in avanti e contemporaneamente la leva della raffica controllata avanza sotto l’azione della sua molla determinando:
lo scavalcamento del primo dente della cricca da parte della leva di comando della cricca stessa;
l’impegno sul secondo dente;
il fermo della cricca, che si impegna col primo dei suoi denti
di sinistra sul dente della leva di fermo cricca.
Il tutto si ripete per altri due colpi; alla partenza del terzo colpo, la cricca ruotando ulteriormente si aggancia con il terzo dente alla leva di fermo e perde il contrasto del suo selettore circolare con l’appendice della leva del dente supplementare di ritegno, la quale si solleva e trattiene il cane mediante l’apposito dente. Rilasciando la leva di sparo questa, con le sue appendici posteriori, abbassa le leve di comando e di fermo della cricca e quest’ultima, sotto l’azione della propria molla, ritorna nella posizione di partenza.
Ponendo il selettore nella posizione “R”, corrispondente alla modalità di tiro a raffica libera, la leva della raffica controllata è esclusa, mentre la cricca è nella posizione iniziale della raffica controllata e con il suo settore circolare contrasta sull’appendice della leva del dente supplementare di ritegno, mantenendolo in posizione disattivata. Tirando la leva di sparo questa libera il cane, il quale, partito il l° colpo, viene fatto ruotare all’indietro dal carrello porta otturatore; il cane viene agganciato dalla leva di controllo raffica che viene sganciata ad otturatore chiuso dal carrello portaotturatore nel suo movimento in avanti. Non essendo trattenuto né del dente di scatto che è premuto, né dal dente supplementare di ritegno dell’omonima leva, mantenuta disattivata dal selettore circolare della cricca, il cane è libero di compiere la sua azione, che si interrompe ad esaurimento dei colpi o rilascio della leva di sparo.
Nella posizione “S”, corrispondente alla posizione di sicurezza, la leva di sparo non può ruotare, in quanto la sua appendice posteriore porta un ingrossamento piano che contrasta con la sezione cilindrica dell’alberino del selettore.
PARTI ESSENZIALI ARMA PORTATILE
Le parti essenziali di un’arma portatile sono canna,culatta o castello, cassa e meccanismi.
Elementi strutturali canna
Gli elementi strutturali di una canna sono:l’anima ossia la parte intera; la camera di cartuccia; la rigatura e calibro; la volata con vivo di volata;la culatta con vivo di culatta.
Appogggio dell’otturatore
Stabile, labile e a massa battente.
Definizione capacità di fuoco:
colpi che l’arma può sparare prima di deformarsi
Definizione potere vulnerante:
capacità di offendere il soggetto
Definizione celerità di tiro
N. Colpi per unità di tempo
Definizione forza viva residua
Forza proiettili all’impatto
Elementi indicativi rigatura:
profilo, verso, n. righe, classico, a dx, a sx.
Suddivisioni armi bianche:
Offensive, difensive
Definizione calibro 9
Distanza tra due pieni opposti,misurata vivo di volata
Distinzioni armi da fuoco
Portatili, artiglieria, autopropulsive, particolari
Definizione di rigatura
Insieme dei solchi che sono praticati all’interno della canna
Definizione di congegno
insieme di 2 o più meccanismi che svolgono funzioni semplici
Componenti meccanismo di chiusura e caricamento arma
Provvede alla chiusura meccanica dell’arma e all’introduzione del munizionamento nella Camera di cartuccia
Tipologia congegni per apertura e chiusura
Molla anteriore,manuale o automatica,ad apertura a gas
Forma del bossolo
A corpo cilindrico,ovvero a parti diritte; a corpo rastremato, di forma conica, o a pareti convergenti, a forma di bottiglia avente corpo cilindrico o rastremato con raccordo tra corpo e colletto
Modalità classificazione armi portatili individuali edi reparto
Armi portatili:sono armi che per il peso contenuto, le dimensioni ridotte el e scarse sollecitazioni prodotte dallo sparo possono essere impiegate efficacemente da un solo uomo. Talune sono atte a lanciare, a brevi e medie distanze proiettili d’urto o scoppianti,con tiri tesi o curvi
Trattasi di armi di reparto che vengono assegnate individualmente e temporaneamente (previo ritiro dell’arma in dotazione individual) al personale che presta servizio in reparti speciali e veste in abiti civili
Tipologie congegni di alimentazione:
A caricatore, a serbatoio, a nastro
Caratteristiche arma
Armi a tiro teso, armi a tiro curvo, armi ad avancarica,a retrocarica,a caricamento singolo, a ripetizione (ordinaria, semiautomatica, automatica); individuali, collettive o di reparto.
Numero tipologie mirino, diottra e tacca di mira ar 70/90
È di sezione cilindrica, provvisto di un tratto prismatico che serve da presa per l’attrezzo di regolazione e di un tratto filettato per l’Unione al corpo del cilindro.
Qualità tattiche e balistiche dell’arma
TATTICHE sono:
la maneggevolezza: attitudine dell’arma ad essere facilmente trasportata ed a consentire rapidi spostamenti durante l’impiego;
La celerità di tiro: numero di colpi che l’arma può sparare nell’unità di tempo(1 min)
La capacità di fuoco: possibilità di azione prolungata, senza compromettere le qualità meccaniche o balistiche dell’arma;
La semplicità,la facilita e la sicurezza di impiego: possibilità di facile e sicuro impiego da parte del personale anche dopo un brevissimo periodo di instructions, nonché di rapida e sicura individuazione degli inconvenienti;
la robustezza: capacità dell’arma di resistere adeguatamente al trasporto ed al tiro, tenendo conto anche di cadute, di urti e del deterioramento conseguente alle operazioni di scomposizione e di ricomposizione;
La rusticità: possibilità di funzionamento anche in condizioni eccezionali d’impiego (polvere, fango, acqua, etc.) o di clima
La protezione: possibilità di offendere senza essere offesi, mediante la scelta di posizioni defilate (protezione indiretta) o mediante scudi o blindature (protezione diretta).
BALISTICHE SONO:
la gittata massima: distanza massima alla quale può giungere il proietto.
Essa dipende dalla velocità iniziale, dalla resistenza che l’aria oppone al moto del proietto, dalla lunghezza della canna e dalle
Tipologie di fondello
riguardo al fondello o collarino (di una cartuccia metallica) esistono forme diverse a seconda della destinazione specifica prevista o del tipo di arma. I tipi più comuni sono: Rimmed o flanged ; Semirimmed; Rimlesss; Belted.
Munizioni da guerra, classificazione
Sono:
ordinaria (ogiva senza colore), con il nucleo di piombo incamiciato, viene prevalentemente utilizzata contro bersagli umani scarsamente protetti;
da aggiustamento (ogiva colore giallo), contenente all’interno dell’ogiva una piccola quantità di fosforo che, all’impatto, a contatto con l’aria, brucia violentemente emettendo una visibile nuvoletta bianca. Consente al tiratore di individuare il punto di impatto;
perforante (ogiva colore nero), contenente un nocciolo acuminato d’acciaio indurito con alta capacità di penetrazione. Consente di ottenere effetti distruttivi su bersagli o buone protezioni balistiche;
tracciante (ogiva colore rosso), contenente nel fondello del proiettile una miscela al magnesio che, incendiata dai gas dello sparo, emette, durante la “corsa” del proiettile, una vivida fiamma di colore rosso, tracciandone la traiettoria. Consente l’aggiustamento del tiro.
incendiaria (ogiva colore azzurro), contenente nell’ogiva una miscela al fosforo che all’impatto con il bersaglio, venendo a contatto con l’aria, s’incendia estendendo al bersaglio stesso un principio d’incendio;
perforante incendiaria (ogiva colore alluminio), riunisce i requisiti delle due particolari cartucce per poter aver effetto incendiario anche su bersagli dotati di buona protezione balistica;
perforante incendiaria tracciante (ogiva colore rosso e alluminio), riunisce i requisiti della cartuccia perforante incendiaria con in più la possibilità di visualizzare la traiettoria. E’ particolarmente indicata per il tiro contraereo e contro bersagli dotati di buona protezione balistica
Doppia azione
È quel particolare sistema di scatto che consente, con una sola azione sul grilletto, di ottenere due distinte azioni sul cane in posizione di riposo che, sollecitato dalla trazione della leva di trasmissione dello scatto, si solleva fino a raggiungere l’escursione massima della sua corsa e, superato il punto più alto, ricade sotto la spinta della sua molla cinetica determinando la percussione e la partenza del colpo.
Tale opportunità vale solo per il primo colpo della serie, essendo l’arma a funzionamento semiautomatico.
Definizione carica di lancio
Per carica di lancio o propellente si intende un determinato quantitativo di esplosivo (comunemente detto polvere) che, infiammato dall’azione dell’innesco, brucia rapidamente generando dei gas che tendono ad espandersi a causa del calore della deflagrazione.
Principi di sicurezza nell’uso dell’arma
1) l’arma è sempre carica, fino a prova contraria.
2) mai puntare l’arma verso qualcuno o qualcosa se non si vuole sparare;
3) mai mettere il dito sulla leva di sparo se non si vuole fare fuoco;
4) prima di fare fuoco, verificare sempre il bersaglio e l’ambiente circostante.
Qual è più grande tra calibro nominale e reale?
Quello reale
Perchè 9 mm?
9 sfere di pari diametro in piombo
Quando può essere inserita la sicura?
SOLO QUANDO È CARICA.
CARICAMENTO A CANNA LISCIA
Utilizzano munizioni con bossolo in piatisca o in cartone e fondello in ottone che si prolunga fino a coprire parzialmente il corpo del bossolo costituendo una cintura di rinforzo.
Bomba a mano SRCM mod. 35 e quella OD/82
La SRCM 35 è una bomba di tipo offensivo, la OD/82 di tipo offensivo/difensiva.
La prima esplode immediatamente all’impatto lo terreno, garantisce un effetto letale e viene usata soprattutto per ferire e stordire le persone presenti in un edificio . Raggio di azione di 15/20 m
Per la seconda, il soldato si deve nascondere dietro un riparo dopo il lancio per non essere coinvolto nel raggio delle schegge. Ha un raggio di azione di 30/35 m. E’ un artifizio ad effetto controllato a funzionamento ritardato (4 +- 5 sec).
Il mortaio che tipo di arma è?
Avancarica
Tiro preciso?
rosate strette non coincidente con il centro
Il tiro giusto?
Rosate strette ampia coincidenza con il centro
Tiro esatto?
Rosate esatte coincidente con il centro
Per migliorare il tiro preciso?
Azzerrare l’arma (il mirino segue errore, sparo alto. Allora alzo il mirino)
Le armi da fuoco portatili si classificano:
In base all’impiego, al trasporto..
Congegni di alimentazione
A serbatoio, a nastro
Il caricamento ad avancarica
È a caricamento singolo
La camiciatura si integra?
Nella camiciatura (indifendibilità)
Compito della tenuta ermetica?
Evitare la fuoriuscita di gas
Definizione tecnica arma da fuoco
Macchina termobalistica atte a corpi cavi e attraverso una carica esplosiva..
Funzione della canna
Canna imprime la direzione moto translatorio, rotazione e stabilizzazione