Sinapsi Flashcards

1
Q

Grazie a quali canali comunicano due cellule collegate da sinapsi elettrica? In base a quali caratteristiche è facilitato il flusso di corrente?

A

Comunicano grazie alle gap junctions, canali ionici specializzati che consentono il flusso della corrente. Il flusso di corrente è facilitato dalla bassa resistenza di membrana e dall’ampiezza della superficie di contatto.

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2
Q

Come sono detti gli stimoli elettrici trasmessi in un’unica direzione?

A

Sono detti stimoli rettificanti.

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3
Q

Da cosa sono costituite le gap junction?

A

Sono costituite da connessoni, coppie di emicanali in contatto reciproco diretto. Ogni emicanale è costituito da 6 subunità proteiche, dette connessine e disposte concentricamente, di modo da delimitare un poro idrofilo di 2 nm ca.
Ogni connessina è costituita da 4 α-eliche transmembrana, mentre le estremità aminiche e carbossiliche sono citoplasmatiche, dunque situate sul versante interno della membrana.

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4
Q

Come fanno i connessoni a consentire l’apertura del canale?

A

La modificazione conformazionale delle connessine causa una leggera rotazione di un emicanale rispetto all’altro, con conseguente apertura del canale.

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5
Q

Quali sono le caratteristiche di una sinapsi elettrica?

A
  1. Ancestralmente più antica;
  2. Infaticabile;
  3. Non può essere nè modulata nè inibita;
  4. Mette in comunicazione due neuroni, costituendo un tipo di comunicazione rapida.
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6
Q

In che tipo di cellule si ritrovano le sinapsi elettriche?

A

Ne sono ricchi i cardiomiociti.

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7
Q

Quali piccole molecole possono diffondere tranquillamente tramite le sinapsi elettriche?

A

ATP, cAMP e cGMP, Ca2+ e piccoli peptidi.

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8
Q

Quali sono le caratteristiche di una sinapsi chimica?

A
  1. Affaticabilità;
  2. Intervento di molecole, i neurotrasmettitori, trasducenti il segnale dalla prima alla seconda cellula;
  3. Presenza di spazio intersinaptico;
  4. Controllabile, perché modulabile farmacologicamente.
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9
Q

Cos’è il vallo sinaptico? Cosa vi si ritrova all’interno?

A

Uno spazio di 30 nm ca., in cui si ritrovano
* membrana basale, costituita da proteine e mucopolisaccaridi;
* l’enzima acetilcolinesterasi;
* creste sulla membrana postsinaptica in corrispondenza dei siti di rilascio dell’Ach. Qui sono localizzati i recettori nicotinici;
* canali Na+ voltaggio-dipendenti nelle invaginazioni.

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10
Q

Cos’è la placca motrice?

A

La complessa specializzazione della membrana postsinaptica in corrispondenza dei siti di liberazione.

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11
Q

Quali sono i ruoli dell’elemento presinaptico e di quello postsinaptico nella sinapsi chimica?

A

L’elemento presinaptico ha funzione di trasduzione elettrochimica e secrezione del neurotrasmettitore, mentre quello postsinaptico di captazione del messaggio chimico, che diverrà una risposta elettrica e/o metabolica.

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12
Q

Come si chiamano le zone attive di liberazione dei neurotrasmettitori? Su cosa si muovono all’interno della cellula?

A

Le vescicole sinaptiche si muovono lungo una rete citoscheletrica, costituita principalmente da filamenti di actina, che regola l’ancoraggio alle zone attive, gli hot spot della liberazione del neurotramettitore.

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13
Q

Da che fibre è costituita la matrice citoscheletrica della terminazione presinaptica? Quale pool di vescicole vi si ancora?

A

Da actina e spectrina. Vi si ancora il pool di riserva.

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14
Q

Quanti pool di vescicole neurosecretorie sono presenti nelle terminazioni presinaptiche?

A
  1. Pool di esocitosi, Readily releasable pool (RRP), rappresenta solo lo 0,5-1,5%;
  2. Pool di riserva, Reserve pool (RP), riserva funzionale in cui vengono reclutate vescicole post esocitosi del pool a pronto rilascio;
  3. Pool di riposo (o vescicole dormienti), riserva funzionale nel tempo e con lunga emivita.
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15
Q

Perché il rilascio di vescicole di neurotrasmettitori viene definito “quantale”?

A

Perché le vescicole sinaptiche immagazzinano un numero costante e riproducibile di neurotrasmettitore.

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16
Q

Come avviene il trasporto dei neurotrasmettitori nelle vescicole? Ad opera di chi?

A

I neurotrasmettitori vengono importati nelle vescicole tramite trasporto attivo contro gradiente, sfruttando la concentrazione protonica intravescicolare (maggiore di quella citoplasmatica). Questo avviene ad opera di una pompa protonica H+-ATPasi elettrogenica e responsabile della creazione del gradiente protonico; è detta ATPasi vacuolare per via della sua presenza analoga su altri organelli.

17
Q

Quali sono gli stadi necessari a un corretto rilascio delle vescicole neurosecretorie?

A
  • indirizzamento, targeting;
  • ancoraggio, docking;
  • predisposizione alla fusione, priming, stato di emifusione caratterizzato da interazione avanzata con la membrana cellulare.
18
Q

Quali sono le proteine che mediano l’interazione delle vescicole col citoscheletro e il loro clustering? Come agiscono?

A

Le sinapsine sono proteine associate alla membrana vescicolare. Esse interagiscono con l’actina e ne favoriscono la polimerizzazione. La fosforilazione della sinapsina su residui di serina a opera di proteinchinasi (principalmente CAMK2, Ca2+-dipendente) favorisce la sua dissociazione dalle vescicole e dall’actina.

19
Q

Chi si occupa del “targeting” delle vescicole alla zona attiva della membrana presinaptica?

A

Una proteina G, la RAB3.

20
Q

Come si associa la RAB3 alle membrane delle vescicole?

A

Vi si associa nel momento in cui è legata alla GTP, che le consente di interagire con una proteina presente nelle zone attive della membrana presinaptica. Se l’interazione avviene, la RAB3 idrolizza la GTP a GDP+Pi.

21
Q

Ad opera di chi avviene l’ancoraggio della vescicola sulla membrana presinaptica?

A

L’ancoraggio avviene grazie all’interazione fra sinaptotagmina (vescicolare) e neurexina 1 (presinaptica).

22
Q

Cos’è il processo di zippering? Cos’ha a che fare col complesso SNARE? Quale proteine comprende quest’ultimo?

A

Questo processo porta la membrana vescicolare ad unirsi sempre di più a quella della membrana presinaptica, eliminando l’alone d’idratazione delle due ed esponendone i nuclei idrofobici. Tale processo è identificabile con un’emifusione delle membrane e avviene ad opera del complesso SNARE, dato da
* sinaptobrevina (vescicolare);
* SNAP-25 e sintaxina (presinaptiche).

23
Q

Cosa sono le complexine? Qual è il loro ruolo?

A

Sono proteine con alta affinità per il complesso SNARE. Queste non consentono l’evoluzione dello stato metastatile di emifusione verso la fusione e ne rallentano il processo.

24
Q

Possono bassi livelli di Ca2+ frenare la fusione?

A

Sì, perché il loro legame con la sintassina favorisce la fusione.

25
Q

Come interviene il Ca2+ nel rilascio vescicolare?

A
  1. Quando la terminazione viene invasa dal potenziale d’azione, si aprono i canali Ca2+-voltaggio dipendenti e causano un forte influsso cationico;
  2. Il Ca2+ si lega alla sinaptotagmina, determinandone una variazione conformazionale favorente la fusione. Per di più, esso viene anche reclutato dalla calmodulina, che attiverà la CAMK2;
  3. La CAMK2 fosforila la sinapsina, determinando un distacco delle vescicole dai filamenti citoscheletrici di actina.
26
Q

Cosa sono le tossine clostridiali? In cosa differiscono fra loro?

A

Le neurotossine clostridiali sono quella tetanica e quelle botuliniche, prodotte da un tipo di batterio detto clostridium. Entrambe agiscono sulle proteine SNARE, ma
* le tossine botuliniche bloccano il rilascio dell’Ach e la conseguente attivazione dei muscoli scheletrici, causando paralisi flaccida;
* la tossina tetanica viene trasportata in senso retrogrado lungo i nervi motori fino a raggiungere il soma dei motoneuroni nei corni anteriori del midollo spinale. A questo livello, la tossina raggiunge le terminazioni degl’interneuroni inibitori, inibendo la liberazione di neurotrasmettitore e sovraeccitando i motoneuroni, causa così paralisi spastica.

27
Q

Come s’impedisce la saturazione dei recettori per i neurotrasmettitori sulla membrana postsinaptica?

A

Non appena la presenza del neurotrasmettitore viene rilevata dal recettore, l’enzima deputato alla sua degradazione agisce.
Questo processo impedisce anche un’attivazione multipla della medesima risposta.

28
Q

Secondo quali meccanismi avviene l’endocitosi delle vescicole sinaptiche?

Le vescicole sinaptiche che hanno riversato il proprio secreto rappresentano il 10% del pool di esocitosi, quindi lo 0,1% del contenuto cellulare totale.

A
  • Le vescicole che hanno riversato il loro secreto tramite un poro di fusione (dunque non sono collassate nella membrana presinaptica) sono recuperate tramite la chiusura del poro e la dissociazione delle due membrane. Questo meccanismo è detto endocitosi kiss and run e predomina in condizioni fisiologiche di stimolazione, anche intense;
  • Le vescicole collassate nella membrana presinaptica richiedono l’inervento di proteine accessorie, come le adaptine, che
    1. separano le componenti;
    2. raccolgono le componenti;
    3. favoriscono l’endocitosi mediata da clatrina.
29
Q

Quando si verifica il processo di infolding?

A

Esso si verifica in caso di prolungate attività ad alta frequenza, che implicano un’incapacità di recupero vescicolare a causa dell’eccessiva esocitosi. Ciò implica un aumento della superficie della membrana presinaptica a causa della formazione di numerose invaginazioni.

30
Q

Cos’è la fissione nel recupero vescicolare? Da chi viene operata?

A

La fissione è il processo tramite cui le vescicole endocitotiche riacquisiscono la propria individualità ed è operata dalla dinamina-GTPasi, che polimerizza a formare un anello attorno al collo della vescicola e ne determina il distacco dalla membrana presinaptica.

31
Q

Qual è il destino delle vescicole endocitotiche una volta recuperate?

A
  1. Rimanere nel pool di esocitosi, venire nuovamente indirizzate e ancorate alla membrana presinaptica;
  2. Venire sequestrate dal citoscheletro della terminazione presinaptica e tornare a far parte del pool di riserva.
32
Q

Qual è il destino dei neurotrasmettitori post trasmissione sinaptica?

Reuptake e degradazione

A
  1. I neurotrasmettitori possono tornare nei terminali assonici per essere riutilizzati o essere trasportati all’interno delle cellule gliali;
  2. Alcuni neurotrasmettitori possono essere inattivati da enzimi;
  3. Alcuni neurotrasmettitori possono diffondere al di fuori della membrana presinaptica.
33
Q

Che meccanismo d’azione utilizzano i neurotrasmettitori?

A

A livello postsinaptico possono esservi
* recettori canale, aprono un canale ionico in seguito all’associazione del neurotrasmettitore. Si ottiene un potenziale rapido e di breve durata;
* recettori associati a proteine G, innescano una cascata trasduzionale. Si ottiene un potenziale sinaptico lento, che presenta effetti a lungo termine. Tale lentezza è dovuta alla complessità dei meccansimi previsti dai secondi messaggeri.

34
Q

Come si distingue, a livello postsinaptico, un potenziale eccitatorio o inibitorio che utilizzi canali ionici?

A
  1. Se vi è l’ingresso di Na+, il potenziale passa rapidamente dal valore base al valore soglia. Si ha, quindi, depolarizzazione eccitatoria;
  2. Se vi è l’ingresso di Cl- (associato a uscita di K+), si manifesta una depolarizzazione inibitoria.
35
Q

Come si chiudono i canali ionici di una cellula postsinaptica che agisce tramite proteine G?

Risposta semplice, ragiona su Na+ e K+.

A
  • Minor ingresso di Na+, causa depolarizzazione inibitoria;
  • Minor uscita di K+, provoca depolarizzazione eccitatoria.