Ricerca e insegnamento della geografia Flashcards
inserisci slide 14 del pp 4. inserisci slide 2 del pp 5 dopo l'FC 6. FC 14 e 15 vanno spostate in fondo e confrontate con slide 14 e 15 del pp 5
Differenza tra geografia fisica e geografia umana
Geografia fisica: rivolge l’attenzione al versante fisico del rapporto uomo-ambiente. Analizza gli elementi naturali che caratterizzano un territorio (morfologia, orografia, idrografia, climatologia, biogeografia ovvero flora e fauna).
Geografia umana: rivolge l’attenzione ai rapporti che si instaurano tra fra gruppi umani e ambiente ed a ciò che emerge da tali rapporti. I suoi modelli e le sue analisi spiegano la crescente complessità delle interazioni umane nello spazio e delle conseguenti problematiche, cercando di indicare le possibili soluzioni.
Esponi il metodo induttivo
METODO INDUTTIVO: ricavare da osservazioni particolari, regole generali in esse implicite.
Questo metodo fu sostenuto da Bacone (Filosofo inglese del 1500)
Esponi il metodo deduttivo
METODO DEDUTTIVO: procedimento nel quale si ricava, da una o più premesse date, una conclusione che ne rappresenta la conseguenza logicamente necessaria.
Si parte da una o più premesse teoriche di carattere generale, ed attraverso l’osservazione dei fenomeni si arriva a dedurre delle condizioni particolari che ne siano la logica conseguenza.
Tuttavia, basta che una sola legge generale di esse sia inverificata o inverificabile, e tutto l’impianto crolla.
Differenza tra geografia idiografica e nomotetica.
GEOGRAFIA IDIOGRAFICA
individuazione dell’unico e dell’eccezionale (singoli luoghi, in quanto dotati di una loro originalità̀ non replicabile o difficile da riscontrare in altre parti della Terra).
GEOGRAFIA NOMOTETICA
tende alla ricerca della regolarità̀ e delle concordanze nelle forme di organizzazione spaziale, tali che possono essere anche rappresentate tramite configurazioni geometriche. Essa mira a ricostruire alcuni elementi delle singole realtà regionali, trascurando ciò che è eccezionale (geografia generale: ricostruire schemi concettuali).
I 5 principi capisaldi della metodologia nella ricerca in geografia:
- Principio dell’osservazione – Consente di individuare dove si trova un determinato oggetto o fenomeno
- Principio di causalità – indaga il come, dove e perché dei fenomeni
- Principio di conseguenzialità – riflette sulle conseguenze delle scoperte e dello studio geografico
- Principio di correlazione e di interdipendenza dei fatti e dei fenomeni geografici
- Principio di finalità – I gruppi umani agiscono in modo decisivo sull’organizzazione razionale dello spazio
Ogni percorso di formazione e apprendimento geografico può essere pianificato in base a due nuclei macrotematici, definisci il macrotema delle conoscenze e il macrotema delle abilità.
Il macrotema delle conoscenze affronta tematiche quali: paesaggio, ambiente e sistema territoriale
Il macrotema delle abilità affronta tematiche relative all’orientamento, alle carte mentali e al linguaggio della geograficità.
Esponi l’approccio costruttivista all’apprendimento
-L’approccio costruttivista all’apprendimento, ispirato al pensiero di Dewey, Piaget e Vygotski, dice che:
-Il soggetto che apprende assume una posizione centrale, mentre il docente è un facilitatore
-La didattica costruttiva è strettamente connessa ai meccanismi di meta-cognizione e di autovalutazione.
Esponi l’approccio problematico (problem based learning PBL). È efficace in geografia?
PBL è un apprendimento attivo, che costruisce nuove conoscenze attraverso la ricerca di soluzioni ad un problema. Docente agisca da facilitatore (fa domande-stimolo per far raggiungere la soluzione).
È efficace in geografia perché il PBL lega la ricerca ad un contesto reale.
Esponi l’approccio cooperativo
Approccio cooperativo è basato sul principio dell’interazione fra pari.
-Molto positivo con classi eterogenee (etnia, disabilità…)
-Docente valuta sia i singoli che i gruppi
-L’obiettivo del compito di apprendimento è condiviso
La ricerca-azione coinvolge sia docenti sia gli allievi. Quali sono le fasi che attraversano gli allievi nella ricerca-azione?
- Fase cognitiva
-accertamento delle conoscenze pregresse e del «sapere di non sapere»
-individuazione del problema di conoscenza
-formulazione di ipotesi di soluzioni da sottoporre a verifica - Fase operativa
-sperimentazione sul terreno - Fase metacognitiva
-riflessione sui risultati, auto valutazione e l’eventuale ipotesi di ulteriori approfondimenti
La ricerca-azione coinvolge sia docenti sia gli allievi. Quali sono i compiti dei docenti nella ricerca-azione?
- Fase cognitiva
-richiamo della preparazione psicopedagogica sulle modalità e gli stili di apprendimento degli allievi
-recupero e rinforzo dei contenuti disciplinari sull’oggetto di ricerca - Fase operativa
-accertamento della matrice cognitiva degli allievi
-azione di insegnamento e di ricerca-sperimentazione didattica - Fase metacognitiva
-elaborazione condivisa delle conclusioni pedagogico-didattiche;
-riflessione valutativa e autovalutativa
-eventuale prospettazione di nuove piste di ricerca