Cos'è la geografia e storia della geografia Flashcards
Differenza tra educare e istruire
EDUCARE: significa portare fuori, serve a tirare fuori dagli individui quelle qualità necessarie alla vita e per la vita all’interno della società di appartenenza.
ISTRUIRE: significa inserire, portare dentro.
Servono due approcci diversi, quello educativo richiede una sorta di relazione e di ascolto con il soggetto; mentre quello istruttivo richiede delle volte un atteggiamento passivo dal soggetto che apprende.
In passato l’educazione era fortemente concepita come istruzione, come una trasmissione (quasi passiva) dagli adulti ai più piccoli, che dovevano limitarsi ad ascoltare ed imparare più informazioni possibili. Oggi invece istruire significa instaurare una dialettica costruttiva tra docente e studente, in cui il docente/ educatore, parla e lo studente accumula. L’educazione deve favorire il pieno sviluppo delle qualità nel corso di tutta la vita.
Definisci l’educazione formale, non formale, informale
Per educazione FORMALE si intende quell’apprendimento che avviene in un contesto organizzato e strutturato, ovvero in una istituzione scolastica caratterizzata dall’esistenza di una relazione verticale tra docente e studente. Dura dai 6 ai 18 anni che si esplica a livello di scuola primaria e secondaria di I e II grado. Oltre i 18 anni è quello dello studio universitario. Ha la finalità di fornire delle conoscenze di base che conduce ad una certa certificazione (es. diploma- laurea)
Per educazione NON FORMALE si intende l’apprendimento connesso a delle attività pianificate che sono al di fuori di un’istruzione scolastica. Attività non collegate all’acquisizione di una certificazione. Ad esempio associazioni giovanili, sportive, musicali.
Per educazione INFORMALE intendiamo le forme di apprendimento anche inconsce derivate dalle esperienze. Nozioni che maturano individualmente e non prevedono il rilascio di una certificazione.
Che cos’è la geografia?
Fino al XVIII secolo (1700) la geografia ha svolto una funzione prettamente descrittiva, rappresentando elementi, sia naturali che umani, dei territori. Ha svolto, quindi, un compito strettamente connesso all’etimologia del termine geografia (Gheo= terra e Graphia= scrivo).
Verso la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX secolo, la geografia comincia ad assumere una funzione esplicativa, perché più che descrivere in modo acritico il mondo circostante comincia a ricercare le cause di ciò che descrive.
Quindi la geografia diventa la scienza dell’organizzazione umana dello spazio (incardinata nel presente ma proiettata verso le prospettive future).
La geografia è ritenuta contemporaneamente scienza antica e scienza giovane. Perché?
Scienza antica perché risale agli albori della civiltà, rispondendo ad esigenze fondamentali dell’uomo.
Scienza giovane perché perché ha ricevuto una sistemazione logica solo in tempi moderni
Da cosa ha origine la geografia?
La geografia nasce nella quotidianità e nella mitologia, perché inizialmente la conoscenza del territorio è data dalla necessità di garantirsi la sopravvivenza, quindi è spontanea non animata da fini culturali scientifici, ed è proprio da questa geografia spontanea che deriva l’originale legame della geografia con il mito.
Chi furono i primi a studiare la geografia al di fuori del mito, e come?
I pensatori della scuola ionica, ovvero gli abitanti dell’antica Grecia.
Ricercano scientificamente:
-l’origine del mondo
-la forma e la dimensione della terra (nell’ambito della geometria)
-Indagano la Terra come un corpo celeste nello spazio.
Chi compie il primo tentativo di rappresentare razionalmente
la Terra conosciuta?
Anassimandro di Mileto (610 - 546 a.c)
Per cosa viene ricordato Eratostene di Cirene (274 -194 a.C)?
- Utilizza per primo il termine Geografia (III secolo a.C.).
- Calcola le dimensioni della Terra avvicinandosi molto a quelle reali.
- Disegna carte con un rudimentale reticolo geografico.
Chi inventa il primo parallelo?
Dicearco Di Messina
Per cosa viene ricordato Strabone (58 a.C. - 21 d.C.)?
Redige un’opera in 17 libri intitolata Geografia (attenzione, Strabone e Tolomeo producono entrambi un’opera chiamata Geografia) in cui descrive l’intero Mondo conosciuto
Per cosa viene ricordato Claudio Tolomeo (100 - 178 d.C)?
- Autore di due trattati fondamentali: “Almagesto” e “Geografia” (attenzione, Strabone e Tolomeo producono entrambi un’opera chiamata Geografia, quella di Tolomeo è un’opera cartografica)
- Primo esponente della teoria geocentrica
- Progetta per primo le proiezioni
Che caratteristiche aveva lo studio della geografia al tempo dei romani?
In epoca romana la geografia e la cartografia sono studi di tipo utilitaristico, con la finalità di conoscere e mappare il territorio, per commerciare e conquistare e segnare gli itinerari delle strade.
Ha anche finalità celebrativa, si fa propaganda di quanto vasto ed importante sia l’Impero Romano attraverso le cartine.
Cosa sono gli itinerari dell’antica Roma?
Descrizioni di tracciati - in forma testuale (itineraria scripta) o grafica (itineraria picta) - che riportano i nomi delle città e delle stazioni di tappa con le indicazioni delle distanze.
Parla della geografia nel medioevo
-La conoscenze e il progresso subiscono un brusco arresto in epoca medievale (476 d.C. -1492).
-La sfera religiosa permea tutte le attività umane, le conoscenze geografiche che rimango sono a supporto della religione
-L’impulso verso la spiritualità comporta una scarsa attenzione verso ciò che il mondo sensibile rappresenta, provocando una lacerazione tra scienza ed esperienza, la geografia scompare.
-viene dibattuta la sfericità della terra
La geografia durante l’umanesimo ed il rinascimento (1400)
-Con l’inizio dell’umanesimo la geografia ritorna scienza autonoma.
-Sono i viaggi di questo periodo che contribuiscono all’allargamento «fisico-materiale» dell’orizzonte geografico.
-L’esperienza e l’osservazione sul campo diventa l’elemento saliente dello studio geografico.
-La cartografia coincide nuovamente con la geografia e con il suo insegnamento.
-L’allargamento dell’orizzonte geografico incrementa gli studi corografico-descrittivi e cartografici
-Si costruiscono mappe sempre più precise.
RINASCIMENTO:
La necessità di rappresentare il «Nuovo Mondo» e i vari territori porta alla realizzazione di un gran numero di carte geografiche (sia terrestri che marittime) tanto che l’indirizzo cartografico registra un vigoroso sviluppo.