Cos'è la geografia e storia della geografia Flashcards

1
Q

Differenza tra educare e istruire

A

EDUCARE: significa portare fuori, serve a tirare fuori dagli individui quelle qualità necessarie alla vita e per la vita all’interno della società di appartenenza.

ISTRUIRE: significa inserire, portare dentro.

Servono due approcci diversi, quello educativo richiede una sorta di relazione e di ascolto con il soggetto; mentre quello istruttivo richiede delle volte un atteggiamento passivo dal soggetto che apprende.
In passato l’educazione era fortemente concepita come istruzione, come una trasmissione (quasi passiva) dagli adulti ai più piccoli, che dovevano limitarsi ad ascoltare ed imparare più informazioni possibili. Oggi invece istruire significa instaurare una dialettica costruttiva tra docente e studente, in cui il docente/ educatore, parla e lo studente accumula. L’educazione deve favorire il pieno sviluppo delle qualità nel corso di tutta la vita.

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2
Q

Definisci l’educazione formale, non formale, informale

A

Per educazione FORMALE si intende quell’apprendimento che avviene in un contesto organizzato e strutturato, ovvero in una istituzione scolastica caratterizzata dall’esistenza di una relazione verticale tra docente e studente. Dura dai 6 ai 18 anni che si esplica a livello di scuola primaria e secondaria di I e II grado. Oltre i 18 anni è quello dello studio universitario. Ha la finalità di fornire delle conoscenze di base che conduce ad una certa certificazione (es. diploma- laurea)

Per educazione NON FORMALE si intende l’apprendimento connesso a delle attività pianificate che sono al di fuori di un’istruzione scolastica. Attività non collegate all’acquisizione di una certificazione. Ad esempio associazioni giovanili, sportive, musicali.

Per educazione INFORMALE intendiamo le forme di apprendimento anche inconsce derivate dalle esperienze. Nozioni che maturano individualmente e non prevedono il rilascio di una certificazione.

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3
Q

Che cos’è la geografia?

A

Fino al XVIII secolo (1700) la geografia ha svolto una funzione prettamente descrittiva, rappresentando elementi, sia naturali che umani, dei territori. Ha svolto, quindi, un compito strettamente connesso all’etimologia del termine geografia (Gheo= terra e Graphia= scrivo).

Verso la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX secolo, la geografia comincia ad assumere una funzione esplicativa, perché più che descrivere in modo acritico il mondo circostante comincia a ricercare le cause di ciò che descrive.

Quindi la geografia diventa la scienza dell’organizzazione umana dello spazio (incardinata nel presente ma proiettata verso le prospettive future).

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4
Q

La geografia è ritenuta contemporaneamente scienza antica e scienza giovane. Perché?

A

Scienza antica perché risale agli albori della civiltà, rispondendo ad esigenze fondamentali dell’uomo.

Scienza giovane perché perché ha ricevuto una sistemazione logica solo in tempi moderni

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5
Q

Da cosa ha origine la geografia?

A

La geografia nasce nella quotidianità e nella mitologia, perché inizialmente la conoscenza del territorio è data dalla necessità di garantirsi la sopravvivenza, quindi è spontanea non animata da fini culturali scientifici, ed è proprio da questa geografia spontanea che deriva l’originale legame della geografia con il mito.

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6
Q

Chi furono i primi a studiare la geografia al di fuori del mito, e come?

A

I pensatori della scuola ionica, ovvero gli abitanti dell’antica Grecia.

Ricercano scientificamente:
-l’origine del mondo
-la forma e la dimensione della terra (nell’ambito della geometria)
-Indagano la Terra come un corpo celeste nello spazio.

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7
Q

Chi compie il primo tentativo di rappresentare razionalmente
la Terra conosciuta?

A

Anassimandro di Mileto (610 - 546 a.c)

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8
Q

Per cosa viene ricordato Eratostene di Cirene (274 -194 a.C)?

A
  • Utilizza per primo il termine Geografia (III secolo a.C.).
  • Calcola le dimensioni della Terra avvicinandosi molto a quelle reali.
  • Disegna carte con un rudimentale reticolo geografico.
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9
Q

Chi inventa il primo parallelo?

A

Dicearco Di Messina

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10
Q

Per cosa viene ricordato Strabone (58 a.C. - 21 d.C.)?

A

Redige un’opera in 17 libri intitolata Geografia (attenzione, Strabone e Tolomeo producono entrambi un’opera chiamata Geografia) in cui descrive l’intero Mondo conosciuto

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11
Q

Per cosa viene ricordato Claudio Tolomeo (100 - 178 d.C)?

A
  • Autore di due trattati fondamentali: “Almagesto” e “Geografia” (attenzione, Strabone e Tolomeo producono entrambi un’opera chiamata Geografia, quella di Tolomeo è un’opera cartografica)
  • Primo esponente della teoria geocentrica
  • Progetta per primo le proiezioni
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12
Q

Che caratteristiche aveva lo studio della geografia al tempo dei romani?

A

In epoca romana la geografia e la cartografia sono studi di tipo utilitaristico, con la finalità di conoscere e mappare il territorio, per commerciare e conquistare e segnare gli itinerari delle strade.

Ha anche finalità celebrativa, si fa propaganda di quanto vasto ed importante sia l’Impero Romano attraverso le cartine.

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13
Q

Cosa sono gli itinerari dell’antica Roma?

A

Descrizioni di tracciati - in forma testuale (itineraria scripta) o grafica (itineraria picta) - che riportano i nomi delle città e delle stazioni di tappa con le indicazioni delle distanze.

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14
Q

Parla della geografia nel medioevo

A

-La conoscenze e il progresso subiscono un brusco arresto in epoca medievale (476 d.C. -1492).
-La sfera religiosa permea tutte le attività umane, le conoscenze geografiche che rimango sono a supporto della religione
-L’impulso verso la spiritualità comporta una scarsa attenzione verso ciò che il mondo sensibile rappresenta, provocando una lacerazione tra scienza ed esperienza, la geografia scompare.
-viene dibattuta la sfericità della terra

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15
Q

La geografia durante l’umanesimo ed il rinascimento (1400)

A

-Con l’inizio dell’umanesimo la geografia ritorna scienza autonoma.
-Sono i viaggi di questo periodo che contribuiscono all’allargamento «fisico-materiale» dell’orizzonte geografico.
-L’esperienza e l’osservazione sul campo diventa l’elemento saliente dello studio geografico.
-La cartografia coincide nuovamente con la geografia e con il suo insegnamento.
-L’allargamento dell’orizzonte geografico incrementa gli studi corografico-descrittivi e cartografici
-Si costruiscono mappe sempre più precise.

RINASCIMENTO:
La necessità di rappresentare il «Nuovo Mondo» e i vari territori porta alla realizzazione di un gran numero di carte geografiche (sia terrestri che marittime) tanto che l’indirizzo cartografico registra un vigoroso sviluppo.

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16
Q

Esponi la geografia durante il XVI, XVII secolo (da 1500 a 1700)

A

XVI, XVII secolo:
-Si scardinano i principi della concezione geocentrica per affermare quella eliocentrica.
-Vengono gettate le basi per una geografia scientifica più attenta all’osservazione obiettiva della realtà prescindendo da presupposti ideologici e religiosi.

17
Q

Geografia del XVIII secolo, durante l’illuminismo

A

Durante l’Illuminismo predomina la geografia fisica come descrizione della Terra.
La geografia diviene uno «strumento fondamentale per la stessa comprensione del Mondo» (I. Kant, 1724-1804)
È in Germania su basi Kantiane che la geografia si modella sulle scienze della natura e assume i connotati di scienza moderna.
In tale contesto il Descrittivismo lascia il posto al Determinismo

18
Q

Geografia del XIX e XX secolo. Si afferma il paradigma determinista, cosa vuol dire? Chi sono i maggiori esponenti del determinismo?

A

In geografia, il paradigma determinista si afferma compiutamente nella seconda metà del XIX secolo, sotto l’influenza del positivismo.

Secondo il determinismo geografico, o ambientale:
-Il rapporto fra uomo e natura sarebbe regolato da vincoli di causalità unidirezionale, ovvero il comportamento territoriale delle comunità risulterebbe ‘determinato’ dalle condizioni fisiche (in particolare climatiche).
-L’uomo non può essere studiato in modo scientifico separatamente dall’ambiente in cui vive e opera; l’ambiente è un agente dominatore anche nei confronti degli uomini.
-La natura è conoscibile.

La teoria determinista si afferma in Germania, con la scuola tedesca; i maggiori rappresentanti sono:
-Alexander von Humboldt
-Karl Ritter
-Friedrich Ratzel

19
Q

Parlami di Alexander Von Humboldt (1769 – 1859)

A

-Esponente del determinismo.
-Esploratore e studioso di botanica e zoologia.
-Nell’opera Kosmos getta le basi della metodologia della ricerca geografica moderna.
-Riconosce l’influenza che la natura ha sull’uomo, ma si dice impossibilitato a dimostrarlo, poiché non ha elementi sufficienti che avvalorino le ipotesi.

20
Q

Quali furono le critiche mosse al movimento del positivismo?

A

L’obiettivo della critica nei confronti del Positivismo (esaltazione del metodo scientifico) era essenzialmente il materialismo deterministico, capace di ridurre l’uomo, i fenomeni sociali e storici, ad oggetti indagabili con lo stesso metodo usato per le scienze naturali.

Critiche che convergono in una corrente chiamata Possibilismo, che ribalterà i termini del rapporto uomo-natura sostenuti dal Determinismo.

21
Q

In cosa consiste il possibilismo? Chi sono i maggiori esponenti?

A

-Corrente in contrasto al positivismo (corrente francese)
-Approccio deterministico viene sostituito da Possibilismo: l’uomo sviluppa il proprio modo di vivere in relazione all’ambiente naturale in cui vive, e non a causa dell’ambiente. Il possibilismo ammette interdipendenza e reciproca influenza tra uomo e ambiente naturale (riconosce all’uomo la capacità di modificare il territorio)
-Non è l’ambiente quindi a determinare le azioni e le scelte umane, ma l’uomo a plasmare l’ambiente più o meno intensamente a seconda del proprio grado di civiltà

Maggiori rappresentanti:
-Paul Vidal de la Blache
-Lucien Febvre

22
Q

Il possibilismo ha portato la ricerca geografica a sviluppare tre fondamentali temi di studio: quali?

A

1)GENERE DI VITA: l’insieme dei comportamenti con cui i gruppi umani interagiscono con l’ambiente per provvedere alle proprie esigenze.

2)PAESAGGIO: l’insieme organico tra cultura, tecnologia e substrato fisico.

3)REGIONE: entità socio-territoriale (il numero delle regioni varia a seconda della scala utilizzata per l’analisi).

La geografia da «scienza degli spazi» diventa «scienza dei luoghi».

23
Q

Quali sono le caratteristiche della geografia di oggi? Quali temi studia?

A

CARATTERISTICHE:
-La geografia oggi è LA SCIENZA DEL TERRITORIO
-è una SCIENZA e non si sovrappone alle altre scienze
ma si integra alle altre discipline (multidisciplinare)
-permette di spiegare la complessità del mondo attuale propone un approccio globale ai problemi
-è PONTE tra due CULTURE: scienze naturali e scienze umane
-Non presenta un’impostazione predominante.

COSA STUDIA:
-la varietà di diversi gruppi sociali sul territorio
-grandi problemi economici con rilevanza territoriale (multinazionali, competizione dei mercati…)
-analisi dei problemi ecologici derivati dalla crescita demografica, intensificazione delle attività produttive, industrializzazione inquinamento, esaurimento delle risorse.
-le trasformazioni della superficie terrestre ad opera dell’uomo e degli agenti naturali;
-Le interazioni tra le componenti umane e fisico-naturali,
-ipotizza scenari di organizzazione territoriale, al fine di programmare un equo e razionale uso delle risorse in un’ottica sostenibile.

24
Q

Perché insegnare la geografia è considerata una doppia sfida?

A

Perché
1. Deve superare i pregiudizi secondo i quali la geografia sarebbe una materia noiosa e nozionistica (dovuti al modo in cui abbiamo appreso la geografia)
2. deve suscitare nei nuovi educatori l’interesse verso questa disciplina, perché essa permette di interagire con il mondo a partire dal territorio.