Radiologia Interventistica Flashcards
Accessi x le procedure?
Vascolari e percutanei
Accessi vascolari
Arterioso
Venoso
Tecnica di seldinger
Attraverso la puntura con aghi sottili è possibile ottenere accesso al sistema vascolare impiegando una guida e un catetere; attraverso diversi punti di ingresso del sistema vascolare è possibile navigare attraverso tutto il sistema
Sono necessari materiali piccolissimi (si può fare angiografia diagnostica con catetere da 3 trench 1mm) quindi è un processo ben tollerato e poco invasivo
Accessi percutanei
Si passa x via percutanea per raggiungere organi bersaglio
È una branca che va in aiuto a chirurgia/radioterapia (ad ogg ci sono trattamenti che elettivamente sono dati x via percutanea, es nefrostomia percutanea)
Caratteristiche dei trattamenti di radiologia interventistica:
Mininvasivi
Effettuati in anestesia locale al limite sedazione
Non è richiesta esposizione chirurgia né degli accessi venosi né degli organi bersaglio
Minore durata del trattamento ospedaliero e + rapida ripresa del paziente
Subspecializzazioni:
Neurointerventistica
Muscoloscheletrica
Vascolare
Extravascolare/oncologica
Specializzazione vascolare
Tendenzialmente unisce il fatto che si possano valutare specifiche condizioni in modo pooc invasivo + permette di effettuare specifici trattamenti sia da chirurgi vascolari sia da radiologi interventisti
Esempi di interventi:
Posizionamento endoprotesi x aneurisma aorta toracica o addominale
Oppure trattamento patologia arteriosclerotica della biforcazione carotidea
Angioplastica
Una sorta di danno controllato nel quale nel quale dopo aver attraversato con un filo guida la stenosi e aver posizionato un catetere a palloncino ad alta pressione (24 atm) durante la dilatazione abbiamo compressione della placca che viene schiacciata nel contesto della parete con rottura e dissezione controllata e stiramento della parete vascolare.
Stent
Materiali costituiti in acciaio o in nitinol, lega con memoria termica—> che tende a a riacquistare con forza elastica le dimensioni originali
Diversi tipi di stent
Montati con palloncino
Autoespandibili
Ricoperti o stent-graft
Per cosa usiamo gli stent ricoperti?
Trattamento aneurismi, fistole arterovenose, ulcerazioni di parete o pseudo aneurismi
Fibrinolisi
Intra-arteriosa locoregionale che risolve emboli/trombi che ostruiscono il flusso ematico; le indicazioni sono trombosi acute, occlusioni di bypass e steno-ostruzioni
Dispositivi di tromboaspirazione meccanica
Xmettono applicando una rotazione delle eliche all’interno del catetere = frammentazione e aspirazione dei frammenti di trombo.
Possiamo aggiungerci anche azione farmacologica
Specializzazione oncologica
Ambito ablazione tumori, via endovascolare, via percutanea, PEI (alcolizzazione)
PEI (percutaneous ethanol injection)
Prima metodica sotto guida ecografica in cui venivano eseguite manovre x indurre necrosi coagulativa in noduli tumorali
termoablazione con radiofrequenza
Produce aree di necrosi coagulativa; sotto guida di imaging (sia TC o ecografia) inseriamo un ago che ha alle estremità un elettrodo monopolare con una punta di dimensioni variabili (3 cm spesso) che aumentando la temperatura provoca necrosi del nodulo tumorale.
Termoablazione con microonde
Molto simile con aghi più costosi: il vantaggio è che risente meno della dissipazione del calore
Crioablazione
Necrosi provocata da un ago nel quale fatto espandere del gas fino alla formazione di una ice ball; si alternano cicli di freezing e riscaldamento
Chemioembolizzazione transarteriosa (TACE)
Terapia locoregionale imaging-guidata:
- pungendo il nodulo neoplastico x via arteriosa
- iniettando il chemioterapico x via arteriosa
- permettendo di eseguire una chemioterapia mirata ad alte dosi con tossicità sistemica nettamente inferiore
+effetto ischemia nelle arterie che afferiscono al tumore
Approccio con anestesia locale e transfemorale e con microcatetere (diametro inferiore a 1 mm)
Tecnica odierna di chemioembolizzazione arteriosa
Usiamo microparticelle di materiale inerte sulle quali viene assorbito il chemioterapico; queste microsfere vengono iniettate e rilasciano lentamente e in maniera prolungata il farmaco nell’area trattata
Radioembolizzazione
Anziché iniettare chemioterapico iniettiamo microsfere con materiale radioattivo che agisce localmente in quanto le radiazioni emesse non superano i 2cm di spessore
Specializzazione extravascolare
Trattamento di drenaggi e/o decompressione di cavità urinare- escretrici con due tecniche Trocar-Seldinger
Drenaggio
Tecnica Trocar: catetere armato, con estremità digitale pungente, una volta raggiunta l’estremità sfiliamo la parte rigida e pungente e lasciamo il catetere in sede (pratica abbastanza traumatica, usata ++ x grosse raccolte)
Tecnica di Seldinger: pungiamo la raccolta con ago sottile (21-22G) inseriamo una guida dentro l’ago, rimuoviamo l’ago e poi con dilatatore o meno inseriamo il catetere dentro la raccolta (usato x drenaggio piccole raccolte organi parenchimatosi)
Decompressione vie escretrici e biliari
Tramite posizionamento di nefrostomia percutanea o il posizionamento di stent pielovescicali