Ossigenoterapia e ventilazione Flashcards

1
Q

Cos’è la FiO2?
Qual è il suo valore normale in aria ambiente? Qual è il valore massimo in cui può essere somministrata?

A

Frazione di ossigeno per volume di aria inspirata.
Valore normale aria ambiente: 21%
Valore massimo: 100%

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2
Q

Qual è il valore che distinguere ossigenoterapia a basso e alto “debito?”

A

15 L/min.

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3
Q

Qual è il valore massimo di ossigenoterapia a alto “debito”?

A

60 L/min

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4
Q

Vantaggi e svantaggi di ossigeno umidificato rispetto a ossigeno non umidificato

A

V: maggior comfort e non rimuove la lubrificazione delle membrane mucose

S: maggior rischio di contaminazione batterica e minor “portabilità”

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5
Q

Sistemi di ossigenoterapia a basso flusso (4)

A
  • “oculos nasais”
  • maschera facciale semplice
  • maschera di Venturi
  • Maschera facciale con reservoir
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6
Q

“Oculos nasais”: descrivi
- FiO2
- Flusso di ossigeno
- indicazioni

A
  • FiO2: 25-40%
  • Flusso di ossigeno: 1-6 L/min
  • indicazioni: pazienti non critici, ipossiemia leggera
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7
Q

Per ogni L/min aggiunto con gli “oculos nasais”, quanto sale la FiO2 in aria ambiente?

A

3-4%

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8
Q

Maschera facciale semplice: descrivi
- FiO2
- Flusso di ossigeno
- indicazioni

A

FiO2: 30-60%
Flusso: 5-10 L/min
Indicazioni: paziente in cui gli “oculos nasais” sono controindicati o non sono utili

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9
Q

Perché il flusso di ossigeno minimo con la maschera facciale semplice è 5 L/min?

A

Perché al di sotto di questo valore, è presente ritenzione di CO2.

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10
Q

Maschera di Venturi: descrivi
- FiO2
- Flusso di ossigeno
- indicazioni

A

FiO2: 24-60%
Flusso: 2-15 L/min
- Indicazioni: pazienti in cui gli “oculos nasais” non sono utili o sono controindicati, pazienti che hanno bisogno di una FiO2 costante (es. ipercapnia indotta da O2, BPCO)

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11
Q

Qual è il principale vantaggio di una maschera di Venturi?

A

La relazione tra flusso di ossigeno e FiO2 è ben stabilita grazie ad una valvola che permette l’entrata di una quantità esatta di aria ambiente

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12
Q

Elenca la relazione tra flusso di ossigeno e FiO2 con maschera di venturi

A

2L/min –> 24%
4L/min –> 28%
6L/min –> 31%
8L/min –> 35%
10L/min –> 40%
15L/min –> 60%

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13
Q

Maschera facciale con reservoir: descrivi
- FiO2
- Flusso di ossigeno
- indicazioni

A

FiO2: 60-80%
Flusso: 10-15 L/min
Indicazioni: trattamento di prima linea in pazienti con necessità di ossigeno alte (critici)

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14
Q

“Oculos nasais” ad alto flusso: descrivi
- FiO2
- Flusso di ossigeno
- indicazioni

A

FiO2: fino a 100%
Flusso: fino a 60 L/min
Indicazioni:
- pazienti con insufficienza respiratoria di tipo 1 e elevate necessità di ossigeno
- pazienti con edema polmonare acuto
- pazienti con elevate necessità di ossigeno ma in cui non is possono fare intubazione e ventilazione meccanica

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15
Q

Gli “oculos nasais” forniscono una PEEP?

A

Quelli ad alto flusso sì.

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16
Q

Indicazioni per ossigenoterapia di corta durata

A
  • ipossia acuta
  • pre-ossigenazione (somministrazione 100% per alcuni minuti per rimuovere l’azoto dai polmoni prima dell’intubazione)
  • trattamento condizioni specifiche
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17
Q

Obiettivo saturazione di ossigeno in paziente ipossico:
- con fattori di rischio per insufficienza respiratoria ipercapnica
- senza fattori di rischio

A

con fattori di rischio: 94-98%
senza fattori di rischio: 88-92%

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18
Q

Criteri di discontinuazione di ossigenoterapia

A
  • stabilità clinica con ossigenoterapia a basso flusso (<2 L/min, normalmente)
  • saturazione nei target in due osservazioni consecutive
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19
Q

Target saturazione di ossigeno in paziente con IMA o AVC. Quando si inizia l’ossigenoterapia?

A

Ossigenoterapia si inizia con saturazioni inferiori a 90%, con target 90-94%

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20
Q

Prescrizione di ossigenoterapia di lunga durata quando?

A

Quando ci sono valori di emogasanalisi (per almeno 3 mesi, non in quadro acuto) di:
- PaO2 <=55 mmHg
- PaO2 tra 55-60 mmHg se c’è cor pulmonale cronico, ipertensione arteriosa polmonare e/o poliglobulina (ematocrito >55%)

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21
Q

Per quante ore almeno deve essere effettuata l’ossigenoterapia di lunga durata?

A

Almeno 15 ore.

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22
Q

Obiettivo ossigenoterapia di lunga durata

A

Saturazione O2 (SpO2) >=90%

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23
Q

Indicazioni ossigenoterapia con deambulatore

A

Quando ci sono valori di emogasanalisi (per almeno 3 mesi, non in quadro acuto) di:
- PaO2 <=55 mmHg
- PaO2 tra 55-60 mmHg se c’è cor pulmonale cronico, ipertensione arteriosa polmonare e/o poliglobulina (ematocrito >55%)
- pazienti normossici a riposo ma che hanno SpO2 <88% o riduzione di almeno 4% sotto al 90% dopo prova di marcia di 6 minuti, che può essere corretta con l’ossigenoterapia

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24
Q

Valori di iperossemia

A

Leggera: 121-200 mmHg
Moderata: 201-300 mmHg
Severa: >300 mmHg

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25
Q

Come si può fare diagnosi di iperossemia?
- saturimetro
- emogas
- spirometria
- prelievo venoso

A

Emogas. Saturimetro no, perché tutti i valori >100 mmHg di ossemia corrispondono a SpO2 di 100%.

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26
Q

Conseguenze di ipossemia (5)

A
  • iperventilazione
  • tachicardia e aumento output cardiaco
  • diminuzione resistenza vascolare sistemica (vasodilatazione)
  • vasocostrizione polmonare
  • aumento EPO
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27
Q

Conseguenze iperossemia (3)

A
  • leggera diminuzione della ventilazione
  • vasocostrizione coronaria e cerebrale –> aumento resistenza vascolare sistemica
  • vasodilatazione polmonare
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28
Q

Manifestazioni di tossicità di ossigeno - SNC

A
  • convulsioni
  • disturbi del comportamento
  • allucinazioni
  • perturbazioni visive
  • nausea
  • aumento mortalità AVC e traumi
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29
Q

Manifestazioni di tossicità di ossigeno - sistema cardiovascolare

A
  • infarti più estesi e più frequenti
  • maggior rischio di aritmia
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30
Q

Manifestazioni di tossicità di ossigeno - SIstema respiratorio

A
  • atelettasia da assorbimento (l’azoto che normalmente mantiene gli alveoli aperti viene spiazzato dall’ossigeno)
  • tossicità polmonare acuta (dolore sottosternale, dispnea, tosse, edema e emorragie polmonare)
  • tossicità polmonare prolungata (fibrosi polmonare)
  • aumento polmoniti associate a venitlatori
  • ipercapnia in pazienti vulnerabili
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31
Q

Quando si verifica ipercapnia indotta dall’ossigeno?

A

PaCO2 >45 mmHg a causa di:
- aumento pressione alveolare dell’ossigeno –> diminuzione vasocostrizione polmonare ipossica –> aumento mismatch V/q
- aumento emoglobina ossigenata (affinità minore per CO2)

32
Q

Fattori di rischio per ipercapnia indotta da ossigeno

A
  • pazienti a rischio di insufficienza respiratoria ipercapnica (BPCO, parete toracica deforme, patologia neuromuscolare, ipoventilazione centrale…)
  • PaO2 >75 mmHg
  • patologia acuta che richiede ossigenoterapia in pazienti con insufficienza respiratoria ipercapnica cronica
33
Q

Cos’è l’ossigeno iperbarico?

A

Ossigeno a 100% con pressioni superiori a 1.4 atmosfere.

34
Q

Quali sono i due principali benefici della somministrazione di ossigeno iperbarico?

A
  • pressurizzazione –> riduzione di volume di gas nell’organismo (utile soprattutto per embolia gassosa e malattia decompressiva)
  • pressurizzazione –> aumento ossigeno sciolto nel plasmo –> riossigenazione tessuti ischemici
35
Q

In cosa consiste la ventilazione meccanica?

A

Uso di un ventilatore per aaiutare o sostituire completamente la respirazione spontanea, così da diminuire il lavoro respiratorio e/o invertire disturbi ventialtori potenzialmente fatali.

36
Q

Ventilazione respiratoria: che pressione applica e come?

A

Applica una pressione positiva, in modo invasivo (endotracheale o tracheostomia) oppure non invasiva (maschera di ossigeno BiPAP o CPAP)

37
Q

Come avvengono inspirazione ed espirazione in un paziente con ventilazione meccanica?

A

Inspirazione: pressione positiva da parte del ventilatore
Espirazione: retrazione elastica dei polmoni

38
Q

Cosa determina l’aumento della pressione nella via aerea in un soggetto con ventilazione meccanica?

A
  • promozione scambi gassosi
  • reclutamento alveolar
  • aumento rischio di lesione polmonare indotta da ventilatore
  • aumento pressione arteria polmonare e resistenze vascolari polmonari
39
Q

Cosa determina l’aumento della pressione toracica e addominale in soggetto con ventilazione meccanica?

A
  • diminuzione ritorno venoso
  • diminuzione pre-carico e aumento post-carico –> calo gittata cardiaca
  • calo perfusione organi
  • aumento distensione stomaco –> aumento rischio di vomito e aspirazione
40
Q

Indicazioni per ventilazione non invasiva

A
  • trattamento di esacerbazione BPCO
  • trattamento acidosi respiratoria
  • trattamento edema polmonare cardiogenico
  • trattamento di insufficienza respiratoria acuta in pazienti con immunosoppressione, trauma toracico o deterioramento post-operatorio
  • terapia ponte per intubazione con pre-ossigenazione difficile
  • terapia ponte per ventilazione spontanea post-ventilazione invasiva
  • cure palliative
41
Q

Ventilazione invasiva o non invasiva in paziente con:
- insufficienza respiratoria ipercapnica
- acidosi respiratoria
- compromesso emodinamico
- edema polmonare cardiogeno
- cure palliative
- GCS: 10
- GCS: 8
- insufficienza respiratoria ipossiemica
- terapia di iperventilazione
- esacerbazione BPCO
- insufficienza respiratoria acuta in paziente immunosoppresso

A
  • insufficienza respiratoria ipercapnica: INVASIVA
  • acidosi respiratoria: NON INVASIVA
  • compromesso emodinamico: INVASIVA
  • edema polmonare cardiogeno: NON INVASIVA
  • cure palliative: NON INVASIVA
  • GCS: 10: NON INVASIVA
  • GCS: 8: INVASIVA
  • GCS: 5: INVASIVA
  • insufficienza respiratoria ipossiemica: INVASIVA
  • terapia di iperventilazione: INVASIVA
  • esacerbazione BPCO: NON INVASIVA
  • insufficienza respiratoria acuta in paziente immunosoppresso: NON INVASIVA
42
Q

Qual è la più frequente causa di fallimento della ventilazione non invasiva?

A

Fughe d’aria.

43
Q

Nella CPAP, in quale momento del ciclo respiratorio la macchina fornisce una pressione positiva?

A

Sempre.

44
Q

Quale tipologia di ventilazione non invasiva si usa nell’insufficienza respiratoria ipossiemica?

A

CPAP

45
Q

Nella BiPAP, come viene fornita la pressione positiva?

A
  • Espirazione: EPAP, pressione di base che corrisponde ad una PEEP, generalmente <10-15 cm H2O
  • Inspirazione: IPAP: pressione di supporto, aggiunta alla pressione di base, circa 20-25 cmH2O
46
Q

Quale tipologia di ventilazione non invasiva si può usare sia nell’insufficienza respiratoria ipercapnica che ipossiemica?

A

biPAP

47
Q

Indicazioni a ventilazione non invasiva (5)

A
  • insufficienza respiratoria ipercapnica
  • insufficienza respiratoria ipossiemica
  • compromissione emodinamica
  • terapia dell’iperventilazione
  • GCS <=8
48
Q

Per che percentuale del consumo miocardico di ossigeno è responsabile il lavoro respiratorio?

A

Fino al 30%.

49
Q

Quando deve iniziare la sedazione del paziente che viene ventilato?

A

Subito dopo l’intubazione.

50
Q

Secondo la scala RASS, a che valore di “agitazione-sedazione” deve essere il paziente sedato.

A

Tra 0 e -5.

51
Q

Cos’è la scala RASS? Che valori prevede?

A

La scala RASS è la “scala di agitazione-sedazione di Richmond”, ed è utile per valutare lo stato di sedazione del paziente critico. Il valore più alto è un +4, con paziente combattivo, lo 0 corrisponde al paziente sveglio ma tranquillo, il -5 è un paziente che non risponde agli stimoli.

52
Q

4 farmaci che possono essere usati per la sedazione del paziente intubato

A

Propofol
Midazolan
Ketamina
Dexmedetomidina

53
Q

2 farmaci che possono essere usati per l’analgesia del paziente intubato

A

Fentanil e Morfina.

54
Q

3 miorilassanti che possono essere usati nel paziente intubato. Quando possono essere usati.

A

Sono Rocuronium, Pancuronium e Cisatracurium. Possono essere usati solo nel paziente sedato.

55
Q

Cos’è il volume corrente/tidal volume?

A

Volume di aria che il paziente mobilita in un ciclo respiratorio.

56
Q

Cos’è la PEEP?

A

La PEEP è la pressione positiva di fine espirazione, ed è una pressione mantenuta nei polmoni a fine espirazione. Generalmente è di 3-5 cm H2O.

57
Q

Nel caso la PEEP sia maggiore rispetto al normale, cosa può significare?

A

Se la PEEP è >5cm H2O, può esserci uno shunt polmonare destro-sinistro.

58
Q

Nella ventilazione a volume controllato, che parametri sono controllati dal medico, e quali invece sono variabili?

A

Controllati dal medico: frequenza respiratoria, PEEP e volume corrente

Variabili: pressione

59
Q

Nei pazienti intubati, che tipo di ventilazione c’è?

A

Ventilazione a volume controllato.

60
Q

In che pazienti è molto utile la ventilazione a volume controllato?

A
  • pazienti con ARDS (hanno bisogno di volumi correnti bassi)
  • pazienti con iperventilazione
  • pazienti con acidosi metabolica severa compensata
61
Q

Nella ventilazione a pressione controllata, che parametri sono controllati dal medico e quali sono invece variabili e da tenere sotto controllo?

A

Controllati dal medico: frequenza respiratoria, PEEP e pressione inspiratoria massima

Variabili: volume

62
Q

In che pazienti è utile la ventilazione a pressione controllata?

A
  • rischio di auto-PEEP
  • rischio di iperinsufflazione dinamica
  • patologie con aumento del drive respiratorio
63
Q

Cos’è l’auto-PEEP?

A

E’ una PEEP generata dal paziente per espirazione incompleta a causa dell’ostruzione al flusso espiratorio, per esempio nell’asma o nella BPCO.

64
Q

Per quale motivo è impossibile ottenere una saturazione periferica di ossigeno di 100%?

A

Perché circa 1-3% del sangue non partecipa agli scambi gassosi, perché passa nelle arterie bronchiali.

65
Q

Quali sono i valori normali di PaO2?

A

> 80 mmHg

66
Q

Cos’è il barotrauma?

A

Trauma delle vie aeree determinato dall’eccesso di pressione nel circuito respiratorio, che provoca dissezione dei piani e dei compartimenti extra-alveolari.

67
Q

Fattori di rischio barotrauma

A
  • PEEP elevata
  • compliance polmonare bassa
  • resistenza delle vie aeree elevate
  • flusso inspiratorio elevato
68
Q

Conseguenze barotrauma

A
  • pneumotorace
  • pneumomediastino
  • pneumoperitoneo
  • enfisema sottocutaneo
69
Q

Cos’è il volotrauma?

A

Eccesso di volume negli alveoli, che determina distensione alveolare eccessiva e rottura membrana alveolo-capillare –> liberazione mediatori infiammatori

70
Q

2 fattori di rischio per volotrauma

A
  • volume corrente elevato
  • compliance polmonare diminuita
71
Q

Cos’è atelectrauma?

A

Apertura e chiusura ripetuta degli alveoli che determina “tensao de cisalhamento” e liberazione di mediatori infiammatori.

72
Q

3 fattori di rischio per ateletrauma

A
  • PEEP diminuito
  • volume corrente diminuito
  • surfactante polmonare diminuito
73
Q

Cos’è biotrauma?

A

Liberazione di mediatori infiammatori dal polmone, che provoca disfunzione organica sistemica.

74
Q

Quali tipidi traumi possono determinare biotrauma?

A

Volotrauma e ateletrauma.

75
Q

Cos’è la tossicità dell’ossigeno?

A

Causata dall’iperossemia, che provoca la formazione di radicali liberi dell’ossigeno con lesione tissutale diretta.