Oerberg 1-12 Terza parte Flashcards
Post frontem cerebrum est.
dietro la fronte c’è il cervello.
Qui cerebrum parvum habet, stultus est.
chi ha il cervello piccolo è stolto.
Quot aures in capite sunt?
quante orecchie ci sono nella testa ?
In capite duae aures sunt.
nella testa ci sono due orecchie.
Quot ora in capite sunt?
quante bocche ci sono nella testa?
In capite unum os est.
nella testa c’è una bocca.
In ore lingua et dentes insunt.
nella bocca ci sono i denti e la lingua.
Dentes sunt albi ut margaritae.
i denti sono bianchi come perle.
Lingua rubra est ut rosa.
la lingua è rossa come la rosa.
Homines oculis vident et auribus audiunt.
gli uomini vedono con gli occhi e sentono con le orecch
Homo, qui oculos bonos habet, bene videt,
l’uomo che ha gli occhi buoni, vede bene
qui oculos malos habet, male videt.
chi ha gli occhi non buoni, vede male
Qui aures bonas habet, bene audit,
chi ha le orecchie buone, sente bene.
qui aures malas habet, male audit.
chi non ha le orecchie buone, sente male.
Iulius oculos bonos habet;
Giulio ha gli occhi buoni
itaque Iulius bene videt.
quindi Giulio vede bene
Syra aures malas habet;
Siria non ha le orecchie buone
itaque Syra male audit.
quindi Siria sente male.
Caput supra collum est.
la testa è sopra al collo.
Infra collum est pectus
sotto al collo c’è il petto.
In pectore cor et pulmones sunt.
nel petto ci sono i polmoni e il cuore.
In corde sanguis est.
nel cuore c’è il sangue.
Color sanguinis ruber est.
il colore del sangue è rosso.
Sanguis per venas ad cor fluit.
il sangue per le vene va al cuore
Sanguis in venis fluit ut aqua in fluminibus.
il sangue fluisce nelle vene come l’ acqua nel fiume
Infra pulmones est stomachus.
sotto i polmoni c’è lo stomaco
In stomacho cibus est.
nello stomaco c’è il cibo
homo, qui stomachum malum habet,
l’uomo che non ha un buon stomaco
cibum sumere non potest.
non può assumere cibo-
Qui cibum sumere non potest,
chi non può assumere cibo
non sanus, sed aeger est.
non è sano, ma è malato.
Homo sanus stomachum bonum,
l’uomo sano ha lo stomaco buono
pulmones bonos, cor bonum habet.
I polmoni buoni e il cuore buono.
Medicus ad hominem aegrum venit
Il medico arriva ad un uomo malato
eumque sanum facit.
e lo rende sano.
Medicus est vir, qui homines aegros sanat,
il medico è l’uomo che cura i malati
sed multi aegri a medico sanari non possunt.
ma molti pazienti non possono essere guariti dal Medico Num Quintus sanus est? Minime. / quinto è sano? No.
Pes Quinti aeger est.
i piedi di Quinto sono malati.
Ubi est Quintus?
dov’è quinto ?
Quintus in cubiculo suo est.
Quinto è in camera sua.
Quintus in lecto iacet.
Quinto giace a letto.
Mater apud eum sedet manumque eius tenet.
La mamma si siede vicino a lui e gli tiene le mani
Syra in cubiculum intrat.
Siria entra nella stanza.
Aemilia et Syra apud puerum aegrum sunt.
A e S sono con il bambino malato
Syra non sedet, sed apud lectum stat.
S non si siede, ma sta vicino al letto.
Quintus iacet. Aemilia sedet. Syra stat.
Quinto giace, Aemilia si siede. Siria sta in piedi.
Syra: “Ecce malum, domina.”
ecco la mela, padrona
Syra Aemiliae malum rubrum dat.
S da a A una mela rossa.
Aemilia puero aegro malum dat,
A da la mela al bambino malato.
sed puer malum edere non potest.
ma il bambino malato non può mangiare
Aemilia ei poculum aquae dat.
A gli da un bicchiere d’ acqua
Aemilia: “Aquam bibe, Quinte!”
bevi Quinto!
Aemilia caput Quinti sustinet,
A sostiene la testa di Quinto
dum puer aquam bibet.
mentre il bambino beve l’acqua
Aemilia: “Iam dormi, Quinte! Dormi bene!”
ora dormi, Quinto! Dormi bene!
Mater manum in fronte pueri ponit:
la madre mette la mano sulla fronte del bambino
mater frontem eius tangit.
la mamma tocca la sua fronte.
Quintus oculos claudit atque dormit.
Q chiude gli occhi e dorme.
Iulius imperat:
Giulio comanda
…, qui cum servo in atrio est,
che è nell’atrio col servo
I ad oppidum, serve, atque medicum arcesse!
vai in città, sevo, e convoca qui il medico!
Medicus Tusculi habitat.
il medico abita a Tuscolo.
Iulius servum Tusculum ire iubet atque medicum arcessere.
Giulio ordina al servo di andare a Tuscolo a convocare il medico.
Servus equum ascendit
il servo sale sul cavallo.
ad oppidum it, medicum arcessit.
va in città e convoca il medico.
Servus cum medico ad villam revenit
il servo torna alla villa col medico
Medicus interrogat: “Quis aegrotat?
chi sta male?
Iulius respondet:
giulio risponde
Filius meus Quintus aegrot at; ambulare non potest.
moi figlio Quinto sta male, non può cammin.
Medicus: “Cur Quintus ambulare non potest?”
perchè Quinto non può camminare?
Iulius: “Quintus pede aegrotat.
Quinto ha il piede malato.
Quintus puer improbus est,medice!
Quinto è un bambino cattivo, medico!
In horto meo multi nidi sunt.
nel mio giardino ci sono molti nidi.
Quintus nidum in arbore reperire,
Quinto ha trovato un nido nell’albero
arborem ascendere, ad terra cadere!
è salito sull’albero ed è caduto a terra!
Neque solum pede
non solo i piedi
…, sed etiam capite aegrotat Quintus.
ma Q ha anche la testa malata.
Iulius in cubiculum Quinti intrat cum medico,
G entra nella stanza con il medico
qui ad lectum aditat que puerum aspicit.
che va al letto e guarda il bambino
Medicus puerum dormire videt.
il medico vede il bambino dormire.
Medicus dicit:”Puer dormit.”
il bambino dorme.
Syra, quae malo audit,
Siria, che sente male
id quod medicus dicit audire non potest.
e quindi non può sentire quello che dice il medico
Syra interrogat: “Quid dicit medicus?”
che dice il medico?
Aemilia:”Medicus puerum dormire dicit.
il medico dice che il bambino dorme.
Quintus oculos aperit atque medicum adesse videt.
Q apre gli occhi e vede il medico
Quintus medicum timet.
Q teme il medico.
Medicus: “Os aperi, puer! Linguam ostende!”
Apri la bocca, bambino! Mostra la linua!
Syra: “Quid dicit medicus?”
che dice il medico?
A:Medicus Quintum os aperire atque linguam ostendere iubet.
il m. dice a Q. di aprire la bocca e mostrare la lingua.
Quintus os aperit aque medico linguam sua ostendit.
Q apre la bocca e mostra la lingua al medico
Medicus linguam eius rubram esse videt.
il medico vede la sua lingua rossa.
Medicus: “Lingua eius rubra est.”
la sua lingua è rossa.
Syra: “Quid dicit?”
che dice?
A:Medicus linguam eius rubram esse
dice che la sua lingua è rossa.
Medicus etiam dentes Quinti aspicit
il medico guarda anche i denti di Q.
et inter dentes albos unum dentem nigrum videt.
e tra i denti bianchi vede un dente nero.
Dens niger sanus non est.
il dente nero non è sano.
Medicus Quintum dentem aegrum habere videt
il medico vede che Q ha il dente nero
Medicus: “Quintus dentem aegrum habet.”
Q ha un dente malato.
Quintus: “Sed dens non dolet.
ma il dente non fa male.
Ergo dens aeger non est!
Quindi il dente non è malato!
Pes et caput dolent.
la testa e i piedi fanno male.
Syra: “Quid dicunt?”
che dice?
A:Medicus dicit Quintum dentem aegrum habere
il medico dice che Q ha un dente malato.
…, sed Quintus dicit pedem et caput dolere, non dentem.
ma Q dice che gli fanno male i piedi e la testa, non il dente
I:Non dentes, sed pedem eius sana, medice!
non i denti, ma i piedi curagli, medico!
Medicus pedem Quinti aspicit
il medico guarda il piede di Quinto
atque digitum ad pedem apponit
poggia il dito sul piede
medicus pedem Quinti tangit.
il medico tocca il piede di Quinto.
Quintus digitum medici in pede suo sentit.
Quinto sente il dito del medico sul suo piede.
Quintus: “Ay!, ay! Pes dolet!”
Aiah! Aiah! Il piede fa male!
Medicus: “Tene brachium pueri!”
tieni il braccio del bambino!
tene poculum sub brachio!
tieni la tazza sotto il braccio!
Iulius brachium Quinti tenet,
G regge il braccio di Q
dum Aemilia poculum sub brachio eius tenet.
A tiene la tazza sotto il braccio
Medicus: “Claude oculos, puer!”
chiudi gli occhi, bambino!
Medicus puerum oculos claudere iubet,
Il medico ha ordinato il bambino a chiudere gli occhi
quod puer scalpellum medici timet.
perché il bambino teme il coltello del medico.
Medicus scalpellum sumit atque ad brachium pueri apponit.
il medico appoggia il coltello sul braccio del bambino.
Quintus scalpellum medici in brachio sentit
Q sente il coltello del medico sul braccio.
atque perterritus est.
quindi è spaventato.
Capilli horrent
brividi ai capelli*
Cor palpitat.
il cuore palpita.
Sed Quintus brachium movere non potest,
ma Quinto non può muovere il braccio
quod brachium a patre tenetur.
perché il braccio è tenuto dal padre.
Medicus venam aperit.
il medico apre la vena.
Ruber sanguis in poculum fluit
il sague rosso fluisce nella tazza.
quintus sanguinem a brachio fluere sentit.
Quinto sente il sangue che fluisce dal braccio.
Quintus horret
Frons et genae eius albae sunt ut lilia.
La sua fronte e le sue guance sono bianche come un giglio.
Medicus: “Iam aperi oculos, puer!”
ora apri gli occhi, bambino!
Medicus puerum oculos aperire iubet,
il medico ordina a Quinto di aprire gli occhi
sed Quintus oculos non aperit.
ma Quinto non apre gli occhi
Puer in lecto iacet ut mortuus.
Il bambino giace sul letto come morto
Syra “Cur Quintus oculos non aperit?
perchè Quinto non apre gli occhi?
Num puer mortuus est?
se il bambino è morto?
Quintus autem vivus est.
Quinto è vivo.
Quintus spirat, ergo mortuus esse non potest.
Quinto respira, quindi non può essere morto. Sed Syra eum spirare non audit, / ma Siria non lo sente respirare
itaque Syra eum mortuum esse putat.
quindi Siria pensa che sia morto.
Syra et Aemilia puerum mortuum esse putant.
S e A pensano che il bambino sia morto.
Medicus aurem ad nasum Quinti admovet
il medico sente *al naso di Quinto muoversi
eumque spirare audit.
quindi lo sente respirare.
Medicus manum ad pectus Quinti apponit
il medico pone una mano sul petto di Quinto
et cor eius palpitare sentit.
e sente il suo cuore palpitare
Medicus: “Quintus spirat atque cor eius palpitat.”
Q respira e il suo cuore palpita.
Aemilia gaudet
A gioisce
…, quod filius eius vivus est.
perché suo figlio è vivo.
Syra: “Quid dicit medicus?”
che dice il medico?
A:Medicus Quintum spirare et cor eius palpitare dicit.
il m.dice che Q respira e il suo cuore palpita.
Ergo Quintus vivus est.
quindi Quinto è vivo.
Syra Quintum vivum esse gaudet.
Siria gioisce perché Quinto è vivo.
Aemilia sanguinem a brachio Quinti deterget.
A pulisce il sangue dal braccio di Quinto.
Quintus oculos aperit.
Quinto apre gli occhi.
Quintus: “Ay! Brachium dolet!”
Aiah! Il braccio fa male!
Aemilia et Syra eum vivum esse vident et audiumt.
A e S lo vedono vivo e lo sentono.
Aemilia imperat: “Aquam arcesse, Syra!”
porta l’acqua, Siria!
sed Syra verba dominae non audit.
ma S non sente le parole della padrona.
I: “Domina te aquam arcessere iubet, Syra!”
la padrona ti ha ordinato di prendere l’acqua, Siria!
Syra abit atque cum alio poculo aquae pleno revenit.
Siria se ne va e torna con un’altra tazza piena d’acqua.
Aemilia Quinto aquam dat.
A da l’acqua a Quinto
Quintus aquam bibit.
Quinto beve l’acqua.
Medicus discedit.
il medico si discosta.
Quintus eum avesse gaudet.
, qui medicum horret,
che è inorridito dal medico
Iulius: “Iam Quintus non solum pede,
ora quinto non solo i piedi
sed etiam brachio aegrotat!”
ma anche il braccio è malato!
Aemilia: “Num ille medicus Quintum sanare potest?”
Quel medico può curare Quinto?
Iulius non respondet.
G non risponde.
Syra: “Medicus stultus est!
il medico è stolto!
In capite eius nullum cerebrum est!”
nella sua testa non c’è il cervello!
Syra medicum stultum esse dicit.
Siria dice che il medico è stolto.
Iul et Aem eum stultum esse putant, non dicunt. G e A pensano che sia stolto, ma non lo dicono
…
Quintus frater Marci est.
Quinto è il fratello di Marco
Iulia soror Marci est.
Giulia è la sorella di Marco
Marcus et Quintus fratres Iuliae sunt.
Marco e Quinto sono i fratelli di Giulia
Marcus patrem et matrem,fratrem et sororem habet.
Marco ha padre e madre, fratello e sorella
Nomen patris est ‘Iulius’.
il nome del pade è giulio
Nomen matris ‘Aemilia’ est.
il nome della madre è Aemilia
Quintus’ nomen fratris est.
il nome del fratello è Quinto
Nomen sororis est ‘Iulia’.
il nome della sorella è Giulia
Marco una soror est.
Marco ha una sorella
Iuliae duo fratres sunt.
Giulia ha due fratelli
Nomina fratrum sunt’Marcus’ et ‘Quintus’.
i nomi dei fratelli sono M e Q
Patri et matri duo filii et una filia sunt.
il padre e la madre hanno due figli e una figlia
Matri ‘Aemilia’ nomen est.
il nome della madre è Aemilia
Qui patri nomen est?
qual è il nome del padre?
Patri nomen est’Lucius Iulius Balbus’
il nome del padre è L I B
Lucius’ est praenomen,
Lucio è il prenome
id est nomen primum.
Questo è il primo nome
Balbus’ cognomen est.
Balbus è il cognome
Filiis nomina sunt ‘Marcus Iulius Balbus’ et ‘Quintus IluliusBalbus’.
i nomi dei figli sono…e…
Marcus’ et ‘Quintus’ praenomina filiorum sunt.
M e Q sono i prenomi dei figli.
Alia praenomina Latina sunt’Gaius’,’Decimus’,’Publius’,’Sextus’,’Titus’
Altri prenomi latini sono…
Aemiliae unos frater est.
Aemilia ha un fratello
Fratri ‘Aemilius’ nomen est…
Il some del fratello di A è…
Frater Aemiliae avunculus liberorum est.
il fratello di A è lo zio dei figli.
Marcus et Iulia patrem interrogant: “Quis est Aemilius?”.
Chi è Aemilio?
Iulius respondet: “Aemilius avunculus vester est.
Aemilio è vostro zio.
Marcus et Iulia: “Corneliusne quoque avunculus noster est?”
anche Cornelio è nostro zio?
Iulius: “Cornelius avunvulus vester non est,
Cornelio non è vostro zio
nam is fratrer matris non est.
perchè non è il fratello di vostra madre
Mater vestra unum fratrem solum habet.
vostra madre ha solo un fratello
Iulia: Ubi est avunculus noster?”
Aemilio, vostro zio, è in Germania.
dov’è nostro zio?
Aemilius miles Romanus est.
Aemilio è un soldato romano.
In Germania multi milites Romani sunt.
In Germania ci sono molti soldati romani
Iulia: Quid est ‘miles’?”
il soldato è un uomo
cosa sono i soldati?
…, qui scutum et gladium et pilum fert
che porta uno scudo, una spada e un giavellotto
Scutum et gladius et pilum arma militia Romani sunt.
scudo,spada e giavellotto sono armi romane
Miles vir armatus est.
il soldato è un uomo armato
Iulia: “Quid faciunt milites Romani in Germania?
che fanno i soldati romani in Germania?
Iulius: “Milites nostri in Germania pugnant.”
i nostri soldati combattono in Germania
Iulia: “Pueri improbi quoque pugnant.”
Sono bambini cattivi quelli che menano.
Iulius: “Pueri non armis pugnant.
i bambini non menano con le armi
Milites gladiis, pilis, hastis pugnant.
i soldati combattono con spade, lance e aste.
M:Num Aemilius et hastam et pilum fert?
Quindi Aemilio combatte con l’asta e con il giavellotto?
Iulius:”Aemilius pilum tantum fert
Aemilio combatte qualche volta con il giavellotto
…, nam is pedes est, non eques.
perchè lui è a piedi, non è un cavaliere.
Eques est miles, qui ex equo pugnat;
Il cavaliere è un soldato che combatte a cavallo.
qui pedibus pugnat, pedes est.
chi combatte a piedi è un fante.
Equites Romani hastas ferunt,
i cavalieri romani portano il giavellotto
pedites pila ferunt.
i fanti le lance
Pilum non tam longum est quam hasta,
la lancia non è tanto lunga quanto il giavellotto.
neque gladius peditis tam longus est quam gladius equitis.
neanche i fanti sono tanto lunghi quanto i cavalieri
Pilum Aemilii sex pedes longum est.
la lancia di Aemilio è lunga sei piedi.
Marcus: “Quam longus est gladius eius?”
quanto è lunga la sua spada?
Iulius: “Gladius Aemilii duos pedes longus est.
La spada di Aemilio è lunga due piedi.
Marcus: “Duos pedes tantum?
due piedi soltant?
Cur gladius eius tam brevis est?
perchè la sua spada è tanto corta?
I:Quod gladius brevis non tam gravis est quam gladius longus.
perchè le spade corte non sono tanto grandi quanto le spade lunghe.
Gladius equitis non solum longior
i cavalieri non sono solo lunghi
…, sed etiam gravior est quam gladius peditis.
Pedes gladium longum atque gravem ferre non potest;
Il piede della spada, non può essere un lungo e pesante da sostenere
…, qui pedibus it multaque alia arma fert,
itaque gladius eius brevis et levis est brevior et levior quam is
di conseguenza un peso leggero è dato dalla spada corta e leggera
, qui ab equite fertur.
sono quelle che sono della cavalleria
Etiam gladii Germanorum longiores et graviores sunt
le spade dei tedeschi sono più lunghe e pesanti
…quam Romanorum.
quanto quelle romane
Neque solum gladii
non solo le spade
, sed etiam pila eorum longiora et graviora quam nostra sunt
ma anche la loro lancia è lunga e pesante quanto la nostra.
, sed scuta, quae a Germanis feruntur,
ma lo scudo a carico dei tedeschi
leviora sunt quam Romanorum.
è più leggero di quello romano.
Iulia: Qui sunt Germani?”
i tedeschi sono uomini barbari
chi aono i tedeschi?
, qui Germaniam incolunt
che vivono in Germania
Germania magna terra non procula Gallia est.
Germania, la grande terra, non è lontana dalla Gallia.
Gallia autem provincia Romana est ut Sicilia…
Gallia ora è una provincia Romana come la Sicilia…*
Provincia Romana est pars imperii Romani,
la provincia romana è parte dell’impero romano
ut membrum pars corporis est.
come il membro è una parte del corpo
Nam Roma caput imperii est,
Infatti, Roma è la testa dell’impero,
provinciae membra sunt.
e le province sono le membra
Germania provincia Romana non est.
la Germania non è una provincia romana
Flumen Rhenus Germaniam a Gallia provincia dividit.
il fiume…divide la Gallia dalla Germania
Rhenus et Danuvius fulmina fines imperii nostri sunt.
le estremità del reno e del Danubio sono nostre
, quae Germania ab imperio Romano dividunt,
che dividono la gemania dall’ impero romano
Germania patria Germanorum est,
Germania è la patria dei tedeschi
ut Italia patria nostra est.
come l’Italia è la nostra patria.
I:Cur milites Romani contra Germanos pugnant?
perché i soldati romani combattono contro i tedeschi?
Num Germani homines improbi sunt?”
i tedeschi sono uomini cattivi?
Iulius: Militis nostri contra Germanos pugnant
i nostri soldati combattono contro i tedeschi
, quod Germani amici Romanorum non sunt
perché i tedeschi non sono amici dei romani
neque Romanis parent.
e non sono neanche parenti.
Germani hostes Romanorum sunt,
i tedeschi sono i nemici dei romani
atque milites eorum contra exercitum nostrum pugnant
i loro soldati combattono con il nostro esercito.
Iulia: “Quid est ‘exercitus’?”
cos’è l’esercito?
Iulius: “Exercitus est magnus numerus militum
l’esercito è un grande numero di soldati
, qui contra hostem ducitur.
che vanno contro i nemici
Is dux exercitus est.
quello è il capo dell’esercito
, qui exercitum ducit,
che comanda l’esercito
Dux imperat, milites parent.
il capo comanda, i soldati *eseguono
Dux exercitui imperat,
il capo dell’ esercito comanda
exercitus duci suo paret,
l’esercito si prepara
nam dux ab exercitu timetur.
perché il capo dell’ esercito è temuto
Et in Germania et in Britania magni exercitus Romani sunt,
che combattono contro l’esercito nemico qui contra exercitus hostium pugnant.
gli uomini dell’esercito romano hanno buone armi Milites exercituum Romanorum bona arma ferunt.
in A e in G i soldati romani sono pochi In Achaia et in Gallia pauci milites Romani sunt,
mentre i Greci e Galli, i cui eserciti dovevano obbedire ai nostri ordini, nam Graeci et Galli iam exercitibus nostris parent,
che vivono nelle province …, qui eas provincias incolunt,
nell’esercito romano ci sono anche molti soldati greci e galli in exercitibus Romanis etiam multi Graeci et Galli militant
ne i greci ne i galli sono nemici dei romani Neque Graeci neque Galli hostes Romanorum sunt.
dove abita Aemilio? Iulia:Ubi habitat Aemilius?
in un campo non lontano dalla fine dell’impero Iulius: Aemilius in castris non procul a fine imperii habitat.
e in Germania e in Britannia ci sono grandi eserciti romani
Milites Romani non in oppido, sed in castris habitant.
I soldati romani non erano in città, ma abitano nel campo.
Nullae feminae, nulli pueri in castris habitant,
nessuna donna e nessun bambino vive nel campo.
nam neque feminae neque pueri militare possunt.
perché ne donne ne bambini possono militare.
Viri soli arma ferre atque militare possunt.
Gli uomini possono sopportare solo le armi e combattere.
Castra oppidum militum est.
Castra è una città militare
Circum castra vallum longum et altum est.
intorno a Castra c’è una valle lunga e alta.
Marcus: “Quam altus est vallum castrorum?”
quanto è alta la valle di Castra?
I:Valium castrorum Romanorum prope decem pedes altum est.
la valle romana di Castra è alta più o meno 10 piedi.
Quattuor portae per vallum in castra ducunt.
ci sono quattro porte per valle.
Inter duas portas via lata est,
in mezzo a due porte c’è