modulo 2 Flashcards
PSICOFISICA
disciplina che si occupa di studiare funzionamento della sensazione, tutto ciò che si lega al modo in cui organi di senso intercettano informazioni dal mondo che ci circonda
differenze tra sensazione e percezione
- Sensazione = attivazione dei nostri organi di senso: i nostri organi vengono stimolati e attivati da fonte di energia proveniente da mondo fisico !dipende da dimensione fisica!
- Percezione = processo attraverso cui lo stimolo viene integrato con le altre informazioni sensoriali e con le conoscenze che il soggetto possiede (modo in cui il nostro cervello ricostruisce la realtà NON in modo soggettivo ma in modo condiviso) ! dipende da dimensione psichica / costruito da nostro cervello!
TRASDUZIONE
trasformazione che gli organi di senso compiono sull’energia del mondo fisico per trasformarla in impulsi nervosi, che sono comprensibili al cervello (es. orecchio trasforma vibrazioni sonore in impulsi nervosi)
CODIFICAZIONE
conservazione della quantità e della qualità dell’energia all’interno dei potenziali d’azione inviati al cervello
aspetto
- Qualitativo = organo di senso deve avvisare il cervello rispetto al tipo di energia di cui si tratta
- Quantitativo = organo di senso deve avvisare il cervello rispetto al grado di intensità
ESPERIENZA SENSORIALE
la sensazione è un’impressione soggettiva immediata e semplice che corrisponde a una certa intensità dello stimolo fisico, quello che accade dal punto di vista dell’esperienza del soggetto è il “sentire qualcosa” in modo immediato e diretto —> possibile solo attraverso la trasduzione
STIMOLO
FISICO
materia o forma di energia
RISPOSTA FISIOLOGICA
Attività elettriche a livello degli organi di senso, dei nervi e del cervello innescate dallo stimolo
PSICOFISICA
studio in modo sistematico della relazione tra lo stimolo fisico esterno con le sue caratteristiche (intensità) e l’intensità della nostra sensazione che lo stimolo provoca nella nostra esperienza
SOGLIA
un qualsiasi stimolo fisico presente nell’ambiente non può essere colto se è sotto un livello minimo di intensità detto SOGLIA ASSOLUTA
SOGLIA ASSOLUTA
minor intensità di uno stimolo necessaria affinché questo sia recepibile (cioè il più piccolo stimolo variabile), soglia segna confine tra
- stimoli che generano una sensazione venendo recepiti dall’organismo, superiori a soglia assoluta (sovrasoglia /sovraliminari)
- stimoli che non producono controparte nella sensazione e non sono avvertiti da organismo, sottosoglia assoluta (infraliminari / sottosoglia)
non universali e variano da individuo a individuo in un certo range e variano anche nel tempo
SOGLIA DIFFERENZIALE
variazione di uno stimolo necessaria per produrre una differenza appena percepibile dallo stimolo di confronto = la più piccola differenza discriminabile tra due stimoli che noi siamo in grado di cogliere
METODO DEI LIMITI
ai partecipanti vengono mostrate delle serie di stimoli sonori, si inizia a presentare un suono con intensità nettamente superiore o inferiore a quello ipotizzato (soglia assoluta), al soggetto vengono presentati suoni crescenti o decrescenti
LEGGE DI WEBER
incremento dell’intensità fisica (∆I) di uno stimolo (Ss) richiesto per avere una JND (appena percepibile differenza = soglia differenziale) è proporzionale all’intensità iniziale dello stimolo (Ss)
LEGGE DI FECHNER
La sensazione è direttamente proporzionale al logaritmo dell’intensità dello stimolo, la sensibilità al cambiamento va progressivamente a ridursi con l’aumento dell’intensità dello stimolo
Curva logaritmica = aumento direttamente proporzionale tra grandezza su ascisse e grandezza su ordinate che ha ina crescita elevata in un primo momento e tende poi ad appiattirsi
METODO DELLA STIMA DI GRANDEZZA
al soggetto è richiesto di associare un numero alla sensazione provocata da uno stimolo (diverso dal metodo precedente che misurava la sensazione su base indiretta, tramite discriminazione delle differenze).
M è una costante che dipende dalle unità di misura scelte per misurare S e I, n fa riferimento alla specifica modalità sensoriale
FENOMENO DELL’ADATTAMENTO SENSORIALE
aggiustamento delle capacità sensoriali,
avviene quando, dopo un’esposizione prolungata a stimoli fissi, ci si abitua ad essi e si cambia il quadro di riferimento in quanto, i nostri nervi sensoriali non riescono ad inviare messaggi al cervello all’infinito
TEORIA DELLA DETENZIONE DEL SEGNALE
Oltre a capacità recettive dell’organismo (sensibilità o capacità di discriminazione), l’influenza della presa di decisione sull’esistenza o meno dello stimolo, soggetti decidono se le loro sensazioni siano realmente prodotte da stimolo o da rumore di fondo
MULTISENSORIALITÁ
nel cervello esistono aree deputate unicamente all’elaborazione di un determinato tipo di stimoli, l’integrazione delle informazioni avviene in modo automatico e senza alcuno sforzo in cui è possibile anche l’influenza tra esse
POLISENSORIALITÁ
gli eventi che stimolano più sensi contemporaneamente sono percepiti più intensamente
SINESTESIA
stimolo che è pertinente ad attivare un singolo senso produce una risposta non nello specifico canale sensoriale sollecitato ma anche in un sistema sensoriale diverso (risposta automatica e involontaria)
teorie che spiegano la sinestesia
- psicolinguistica = le sinestesie sono meccanismi che permettono l’interazione tra il processo percettivo e quello cognitivo, le stimolazioni che derivano dalla sollecitazione di determinate modalità sensoriali diverse danno luogo a risposte emotive simili
- neurologica = secondo rilevazioni ottenute mediante TAC e PET, la sinestesia viene prodotta solo nell’emisfero sinistro, la percezione può essere elaborata in due strutture: corteccia e sistema limbico
da cosa è formato l’occhio?
- cornea
- pupilla
- cristallino
- retina
-nervo ottico
ACCOMODAZIONE
variazione della forma del cristallino in funzione della distanza del soggetto
che vogliamo fissare -> appiattisce quando si guardano oggetti lontani e si arrotonda quando guardiamo oggetti vicini
FOTORECETTORI
recettori sensibili a energia luminosa che trasformano energia in impulso, di due tipologie
- CONO = fotorecettori responsabili della visione diurna, della percezione del colore e della capacità di acuità visiva, vedere le cose a fuoco
- BASTONCELLO = recettore che ci rendono capaci di vedere in condizioni di scarsa luminosità e della visione periferica
strati della retina
- Fotorecettori = cellule che trasducono segnale luminoso in impulso nervoso
- Cellule bipolari = raccolgono segnali dei fotorecettori attivati dalla luce e li trasmettono alle cellule gangliari retiniche interne
- Cellule gangliari = ricevono segnale, i loro assoni escono da retina formando il nervo ottico (retina composta da circa in 120 milioni di recettori e informazione viene trasmessa a circa 1 milione di assoni)
TEORIA TRICROMATICA DELLA VISIONE
esistono 3 tipi di coni
- quelli più sensibili ai colori blu-viola
- quelli più sensibili al verde
- quelli più sensibili al giallo-rosso
TEORIA DEI PROCESSI OPPONENTI DEL
COLORE
spiegazione del fenomeno dell’immagine residua (se si fissa un oggetto prolungatamente e poi si sposta lo sguardo su una superficie bianca, si vedrà l’oggetto riflesso ma del suo colore complementare) -> i fotorecettori sono legati a coppie e lavorano in opposizione l’uno all’altro (gli accoppiamenti sono giallo-blu, rosso-verde e bianco-nero)
CAMPO RECETTIVO
regione della retina in cui la stimolazione luminosa provoca la massima risposata delle cellule -> composto da centro e periferia, più sono piccoli i campi recettivi (cellule P) maggiore sarà la capacità discriminativa
corteccia visiva
Quando la luce colpisce la retina, vengono innestate una serie di reazioni fotochimiche che trasformano l’energia luminosa in impulsi neurali.
elaborazione della corteccia visiva
- prima elaborazione = cellule del ganglion, confronta la luce fuori e dentro
- elaborazione finale = corteccia visiva del cervello, codifica e organizzazione
divisione aree corticali
- via visiva dorsale= collega l’area visiva primaria nel lobo occipitale con il lobo parietale
- via visiva ventrale= collega l’area visiva primaria nel lobo occipitale al lobo temporale
teorie sulle aree corticali di mishkin
- la via dorsale analizza la posizione degli oggetti nello spazio
- la via ventrale analizza gli attributi utili per il suo riconoscimento
teoria sulle aree corticali di milner e goodale
- la via dorsale guida l’esperienza consapevole dell’oggetto dove l’out -put invia informazioni a memoria a lungo termine → il danneggiamento di quest’area provoca agnosia visiva = incapacità di riconoscere la forma, dimensione e orientamento di un oggetto (es. non riconosci volti)
- la via ventrale guida l’esperienza inconsapevole e il suo out -put si riferisce a una guida online del movimento e alla memoria di lavoro→ lesioni a quest’area provocano atassia ottica = disturbo visuo – motorio che comporta errori di direzione e prensione
SUONO
movimento delle molecole d’aria provocato da una fonte di vibrazione
divisione dell’orecchio
- Orecchio esterno / condotto uditivo = dove arrivano i suoni sottoforma di vibrazioni -> vengono indirizzati nel condotto uditivo che porta al timpano (=ogni volta che viene colpito da un suono vibra e trasferisce il suono all’orecchio medio)
- orecchio medio =piccola cavità dove sono riunite tre ossa -> il martello, l’incudine e la staffa che fungono da leve ed aumentano l’intensità delle vibrazioni che vengono poi trasferite alla finestra ovale che porta all’orecchio interno
- orecchio interno = dove si svolgono i processi tramite cui il suono viene trasformato da vibrazione ad energia nervosa -> suono viene trasferito alla coclea, un tubo a forma di spirale; all’interno della coclea si trova una membrana detta membrana basilare (=ricoperta da cellule ciliate, cui villi vengono mossi dalle vibrazioni ed invano un messaggio neurale al cervello) che divide la coclea in una cavità superiore e una cavita inferiore.
TEORIA DELL’ONDA VIAGGIANTE
aree diverse della membrana basilare rispondono a diversi tipi di frequenze
TEORIA DELLA DISCRIMINAZIONE IN FREQUENZA
l’intera superficie della membrana funge da microfono vibrando completamente in risposta ad un suono (maggiore è la frequenza è alta, maggiore è il numero di impulsi nervosi che viene trasmesso al cervello)
concetto di equilibrio
al di sopra della coclea si trovano i canali semicircolari, tre tubicini contenenti un liquido che si sposta quando muoviamo la testa -> la gravità è percepita da piccoli cristalli detti otoliti, che sono estremamente sensibili al movimento.
OLFATTO
è attivato quando le molecole di una sostanza entrano nei canali nasali ed entrano in contatto con le cellule olfattive = i ricettori del naso che costituiscono l’epitelio olfattivo.
Le cellule recettrici sono cellule ciliate → quando le molecole entrano in contatto con le ciglia dei recettori avviene la traduzione olfattiva in impulso elettrico che viene poi trasmesso al bulbo olfattivo connesso alla corteccia olfattiva dei lobi temporali
SENSAZIONE GUSTATIVA
- generazione dello stimolo nella cavità orale
- traduzione in stimolo nervoso che va al cervello
- interpretazione in termini sensoriali ed edonici
distribuzione dei recettori non è uniforme
dolce = soprattutto sulla punta della lingua
amaro = parte posteriore
acido = lati
salato = lobi
SISTEMA SOMATO SENSORIALE
definito un senso multiplo o aspecifico.
- Senso multiplo = la sensibilità somatica si avvale di ricettori distribuiti in tutto il corpo
- Aspecifico = comprende diverse modalità di senso che si distinguono in sensazioni tattili, sensazioni termiche, sensazioni dolorose
tre funzioni principali del sistema somato sensoriale
- esterocezione = funzione che permette di percepire l’ambiente esterno (sensibilità tattile, sensibilità termica, sensibilità dolorifica) queste raggiungono diffusamente la corteccia in modo preciso e localizzato
- Intercezione= l’insieme delle sensazioni che provengono dagli organi interni.
- propriocezione = l’insieme delle informazioni spazio-temporali che il nostro organismo riceve dal mondo esterno per affinare e coordinare i movimenti -> raggiunge in maniera meno precisa la corteccia ma permette di avere sempre il controllo della propria posizione nello spazio.
recettori del tatto
- cellule di Merkel = si trovano nelle regioni cutanee sensibili e registrano la pressione sulla pelle permettendo di avvertire il contatto di oggetti con la cute
- corpuscoli di Meissner = captano i cambi di pressione
- corpuscoli di Ruffini = misurano la tensione della pelle e le variazioni
- corpuscoli del Pacini = tipici di cute e tessuti profondi e captano pressione e vibrazioni
- recettori per il caldo e il freddo = sono terminazioni nervose libere nella cute
TEORIA DEL GATE CONTROL
i recettori nervosi specifici a livello del midollo osseo sono legati a determinate aree del cervello associate al dolore, quando i recettori sono attivati da uno stimolo doloroso, si apre una sorta di cancello che permette al cervello di sperimentare la sensazione di dolore VS Altri recettori neurali possono “chiudere il cancello”
PROPRIOCEZIONE
capacità del sistema nervoso di riconoscere e percepire la posizione del corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli anche senza il supporto della vista→ concetto legato all’equilibrio, alla reazione a stimoli esterni e al controllo del movimento.