Metodi di Indagine Flashcards

1
Q

In cosa consisteva l’approccio diagrammista e quali critiche furono mosse?

A

L’approccio diagrammista si basava sullo studio di singoli casi neurologici, che portarono alla creazione di modelli (diagrammi).
Alcuni esempi furono Broca e Wernicke.
Nonostante l’importanza delle loro scoperte il loro metodo venne accusato di essere prescientifico: gli olisti criticavano la possibilità di localizzare anatomicamente le funzioni cognitive.
Inoltre i diagrammisti si basavano sulle correlazioni anatomo-cliniche facilmente falsificabili.
Inoltre lo studio di casi singoli non permetteva una classificazione sistematica dei disordini.

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2
Q

Quali erano i punti di forza dello studio su gruppi di pazienti? In che modo furono selezionati i gruppi?

A

Il primo tratto positivo dello studio su gruppi di pazienti fu l’eliminazione della variabilità casuale dipendente dalle caratteristiche individuali, precedenti e successive alla lesione.
Inoltre permetteva la standardizzazione ed il confronto della prestazione di gruppi patologici con quelli sani.

I criteri per la selezione di gruppi sono due:

  • In base alla sintomatologia: non tiene conto della variabilità dei deficit cognitivi, sensoriali e motori che possono influenzare la sintomatologia. Non permette di trarre correlazioni anatomo-cliniche
  • In base alla sede della lesione: L’omogeneità del gruppo non è mai completa dato che non sempre si stabilisce con precisione la sede e l’estensione delle lesioni
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3
Q

Quali sono le assunzioni su cui si basa la Neuropsicologia cognitiva?

A
  • Prestazione alterata : sistema cognitivo danneggiato = prestazione normale : sistema cognitivo normale
  • Il sistema oggetto di studio era NORMALE prima della lesione.
  • il danno cerebrale da origine solo a modificazioni locali
  • Corrispondenza tra struttura neurale e organizzazione funzionale della mente
  • Processi cognitivi in modo MODULARE
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4
Q

Contributi alla Modularità cognitiva

A
  • Marr: La modularità consente una maggior corregibilita’ e maneggevolezza del sistema, vantaggio evolutivo
  • Fodor: un modulo è un sottocomponente di un sistema più complesso che non deve risultare dall’assemblaggio di più parti elementari –> Deve essere innato ed indipendente dalle altre sottocomponenti. Sostiene che la struttura modulare interessa solo le parti periferiche
  • Shallice: anche le componenti centrali mostrano modularità
  • Bisiach, Berti: Grazie agli studi sull’anosognosia dimostrano che anche i processi di pensiero sono modulari.
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5
Q

In cosa consiste il metodo delle dissociazioni?

A

Se si ammette che il sistema cognitivo è multi componenziale, il modo migliore per svelarne le componenti è di trovare pazienti che in seguito a una lesione presentino la compromissione di un sottosistema cognitivo senza che gli altri risultino danneggiati.
Si divide in dissociazioni:
- Semplice: a sua volta si divide in dissociazione forte, se A prestazione normale e B francamente patologica e dunque danno alla funzione che sottende solo uno specifico compito, o debole se una prestazione è molto scadente e l’altra migliore seppur non raggiunga livelli di normalità
- Doppia: ovvia ai limiti della dissociazione semplice. Nella sua forma forte, 2 gruppi hanno prestazioni contrastanti ai compiti. In questo caso due diverse lesioni avrebbero danneggiato due sistemi funzionalmente isolabili. Nella forma debole entrambi i compiti non sono eseguiti in maniera normale

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6
Q

In cosa consiste il metodo delle associazioni?

A

Molto frequente trovare associazione di sintomi rispetto a sintomi isolati e puri. Questa associazione può essere dovuta al fatto che una lesione colpisca aree funzionalmente diverse o che la lesione colpisca una specifica funzione, dalla cui alterazione dipendono tutti i disturbi osservati. Assunzioni molto più deboli rispetto alle dissociazioni.

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7
Q

In cosa consiste il Test di Wada?

A

Viene utilizzato per scopo diagnostico in interventi chirurgici o in alcuni casi di epilessia temporale.
Il test prevede prima di somministrare un farmaco ad azione anestetica (barbiturico Amytal Sodico) che permette la temporanea inattivazione di un solo emisfero.
Il test prevede l’esecuzione di alcune brevi prove, durante l’inattività di un emisfero, per valutare le capacità residue del paziente. In particolare prove di memoria

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8
Q

Emisferectomia

A

Asportazione chirurgica di un intero emisfero cerebrale. Spesso in attività precoce data la plasticità del cervello a riadattarsi funzionalmente.

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9
Q

Sindrome da Disconnessione Interemisferica

A

Disconnessione tra substrati funzionali che appartengono ad emisferi diversi.
Si origina da alterazioni delle commessure telencefaliche o corticali (corpo calloso), della commessura anteriore e ippocampale.

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10
Q

Il Corpo Calloso

A

Il Corpo Calloso e’ la struttura piu importante tra le commessure telencefaliche e presenta connessioni omotopiche (punti corrispondenti dei 2 emisferi) ed eterotopiche (aree funzionalmente simili).

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11
Q

Modalita’ visiva

A

Le vie nervose si incrociano parzialmente a livello del chiasma ottico; cio’ fa si che quelle che originano dalle due emiretine temporali raggiungano le cortecce visive dello stesso lato, mentre quelle che originano dalle due emiretine nasali raggiungono le cortecce visive del lato opposto. Il CVD corrisponde all’emiretina temporale sinistra e all’emiretina nasale destra ed invia info alle aree visive dell’emisfero sinistro.
Alcuni test:
- Tecnica di Presentazione Tachistoscopica, stimolo destra e sinistra del punto di fissazione (200ms) –> pazienti con disconnessione interemisferica denominano stimoli presenti nel CVD ma non nel CVS. Riconoscimento verbale mancante daa l’info verbale contenuta a sinistra, ma Riconoscimento visivo attivo
-Equivalenza Percettiva: Test utile quando non si sa dove si localizza il centro linguistico, presentazione 2 stimoli uguali o diversi nei 2 campi visivi. Pazienti con lesioni del corpo calloso non sono in grado.
Figure Chimeriche: prova l’indipendenza dei 2 emisferi: Modalita’ verbale favorisce la risposta dell’emisfero sinistro, mentre una risposta non verbale favorisce una risposta da parte dell’emisfero destro.

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12
Q

Modalita’ Acustica

A

Le vie nervose acustiche raggiungono da ciascun orecchio le aree acustiche di entrambi gli emisferi.
Attraverso la stimolazione dicotomica (2 stimoli diversi alle 2 orecchie), si e’ scoperto che l’info proveniente dall’orecchio dello stesso lato risulta soppressa dall’info proveniente dal lato opposto.
In caso di lesione delle commessure queste info rimango limitate agli emisferi direttamente stimolati.

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13
Q

Modalita’ Tattile

A

La densità delle proiezioni ipsilaterali decresce dalle regioni assiali a quelle prossimali degli arti, e da queste alle estremità distali.
L’info proveniente da una mano raggiunge solo l’emisfero controlaterale.
In caso di disconnessione se l’oggetto viene esplorato con la mano destra, il paziente è in grado di dirne il nome, mentre con la sinistra no ma può riconoscerlo fra numerosi oggetti.

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14
Q

Modalita’ Olfattiva

A

E’ caratterizzata da proiezioni ipsilaterali.
In caso di disconnessione osserviamo le solite sintomatologie, mancanza di capacita’ di comparare due stimoli e descrizione verbale per stimoli inviati alla narice destra.

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15
Q

Tecniche di correlazione anatomo-clinica:

A
  • TAC: Fornisce info in vivo sulle strutture cerebrali attraverso la valutazione della desnita’ dei vari tessuti cerebrali tramite misurazione dei valori di assorbimento di un fascio di raggi X (liquor=scuro, ossa=bianco, sangue=chiaro)
  • RMN: Genera campi magnetici, risoluzione migliore della TAC. Immagine strutturale, Mancanza di radiazioni.
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16
Q

Metodi Funzionali

A
  • CBF: Misurazione del flusso ematico cerebrale. Consiste nell’inviare un isotopo radioattivo nel circolo cerebrale e misurarne la distribuzione nel cervello. Possibilita’ di somministrazione per via inalatoria o endovenosa
  • SPECT: Tomogrofia ad Emeissione di singoli fotoni. Distribuzione di un tracciante radioattivo in un tessuto attraverso isotopi ad emissione di raggi gamma
  • PET: la misura viene rappresentata dal flusso ematico cerebrale attraverso lo studio del metabolismo del glucosio. Si usa un tracciante radioattivo che si accumula proporzionalmente al glucosio utilizzato da determinate aree. Attraverso la PET si puo studiare anche il flusso sanguigno utilizzando un isotopo marcato dall’ossigeno (O15)
17
Q

Metodo sottrattivo

A

Petersen, accoppiando PET e CBF, utilizzo’ il metodo sottrattivo delle immagini in modo che la sottrazione della mappa di flusso ottenuta in condizioni di risposo dalla mappa ottenuta in condizioni di stimolazione mostrasse l’attivazione di determinate aree durante un preciso compito.
Le critiche mosse a questo metodo sono che non e’ ancora possibile isolare processi unitari. Un processo potrebbe avere dei sottoprocessi ancora sconosciuti.