Lezioni Flashcards

1
Q

METODO DI POLIBIO

A

Nel Proemio assoluto dà indicazioni sul nuovo modo di fare storia
- ruolo della storia come educatrice, fonte di apprendimento dal passato in vista di azioni future.
Storia:
1) contemporanea (c’è il margine di novità di una storia che si rinnova continuamente ed è più utile: nella valutazione dei fatti si evitano di ripetere cose già dette da altri, richiede sempre una nuova esposizione),
2) storiografia pragmatica (che cerca l’utilità pratica, visione funzionalista della storia vs elaborazioni di carattere puramente teorico), a sua volta divisa in a) ricerca e comparazione b) osservazione di città e luoghi c) affari politici
3) apodittica (trattazione ampia ed esaustiva dei fatti che utilizza il metodo comparativo)
(+ topos della straordinarietà degli eventi, 53 anni che hanno consolidato il dominio di Roma, le cause della sua ascesa, i benefici di un mondo letto in una visione unitaria, tutto organico)
- fonti (annotazioni proprie o altrui prelevate da uomini politici + fonti storiche)
- stile scarsamente elaborato
- ricerca delle cause (attraverso esame e confronto di testimonianze ma che spesso tralascia interessanti fenomeni psicologici, sociali). Sono cause immediate (le scelte dei protagonisti) e cause remote (scavare nello spazio per cercare eventi passati)
- AUTOPSIA (assistere in prima persona)
- EMPERIA (coinvolgimento attivo negli eventi come condizione necessaria per una valutazione dei fatti che non sia sterile. Non fare come il critico d’arte che crede di poter dipingere: polemica contro intellettuali di età ellenistica che assistono passivamente agli eventi credendo di poter contribuire)

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2
Q

EMPERIA DI POLIBIO

A

coinvolgimento attivo negli eventi come condizione necessaria per una valutazione dei fatti che non sia sterile. Non fare come il critico d’arte che crede di poter dipingere: polemica contro intellettuali di età ellenistica che assistono passivamente agli eventi credendo di poter contribuire

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3
Q

STORIOGRAFIA PRAGMATICA

A
  • utilità
  • visione utilitaristica della storia
  • racconto umano concettualmente distinto da elaborazioni di carattere teorico
  • passato utile per il politico dell’oggi e per i posteri
  • stile scarsamente elaborato coerente con questa visione funzionalista
  • richiede alla storia un compito educativo
  • divisa in 1) ricerca e comparazione 2) osservazione di città e luoghi 3) affari politici
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4
Q

OGGETTO DELLE STORIE DI POLIBIO

A
  • prosecuzione del progetto di Arato di Sicione
  • 5 libri completi, frammenti del 6 e frammenti di tutti gli altri
  • nocciolo delle Storie: eventi dal 220 al 168 con incursioni in tempi ancora più remoti per individuare gli eventi preliminari (fino al 387, in particolare nei primi due libri: introduzione storica prokataskeue che tratta il quarantennio 264 - 220) ma oltre il 168 (fine del Regno di Macedonia) fino al 146 per mostrare come le conseguenze dell’imperialismo romano si abbattono su vincitori e su vinti
  • l’azione non è di per sé conclusiva, ma ci sono delle conseguenze che si dispiegano in termini di vantaggi e svantaggi, modalità di esercizio del dominio, integrazione tra vinti e vincitori –> che fanno capire come il fine ultimo sia gli effetti piacevoli e utili
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5
Q

I ROMANI PER POLIBIO

A

Polibio ha una grande ammirazione per i Romani, ma riesce a valutarne le azioni con la lucidità dovuta (sa cogliere i segnali di crisi e gli eccessi) che giudica utilizzando categorie greche (costituzione, aspetti concreti e utilitaristici rispetto agli elementi ideologici, visione autonomistica e particolaristica dello spirito ellenico)

1) Coloro che in 53 anni sono riusciti a diventare padroni assoluti dello spazio geopolitico –> vuole capire le ragioni della loro forza, delle loro risorse e dimostrarle
2) metodo comparativo: nessuno ci era riuscito prima di allora e nessuno mai si era rivolto ad Occidente. I romani invece dopo aver sconfitto Annibale subito dispiegano le loro mani su Grecia e Asia
3) La storia è diventata un tutto organico, gli eventi hanno assunto unità di iniziativa e i destini particolari si sono saldati in un destino unico: si guarda all’impero di Roma come ad un unico corpo che non è smembrato (non ci sono teatri di iniziativa dispersi)

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6
Q

LE 3 PARTI DELLA STORIOGRAFIA PRAGMATICA

A
  • divisa in 1) ricerca e comparazione 2) osservazione di città e luoghi 3) affari politici
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7
Q

DA DOVE COMINCIA A NARRARE POLIBIO e cosa è successo nel 220

A
  • 140esima Olimpiade: 220 - 168 sono il nocciolo fondamentale della sua trattazione con incursioni in epoche più remote e prosecuzione della narrazione fino al 146
  • nel 220: contemporaneità storica di 3 eventi/teatri –>
    1) Guerra sociale di Filippo V + Lega Achea vs Lega etolica
    2) Guerra siriaca tra Tolemeo V e Antioco III per la Celesiria
    3) Guerra annibalica
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8
Q

BIOGRAFIA BREVE DI POLIBIO

A
  • nasce a Megalopoli (Lega arcadica che alla fine del III secolo è legata alla Lega Achea)
  • è stato ipparco nella III guerra macedonica
  • viene fatto prigioniero dopo il conflitto per il comportamento tiepido avuto dalla lega achea nei confronti degli alleati romani
  • a Roma inizia a frequentare il circolo di Scipione l’Emiliano e a entrare in possesso di materiale utile come testimonianza e come fonte)
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9
Q

LIBRO III POLIBIO (proemio al mezzo)

A
  • riferimento ai primi due libri di prokataskeue
  • informa sulla struttura dell’opera e su come intende procedere dando 1) partizioni cronologiche (220 - 168) 2) indagando le cause e le modalità di sviluppo dei 3 conflitti 3) passa per la costituzione mista
    MA NON PUO’ FERMARSI AL 168: necessità di indagare le conseguenze dell’imperialismo romano su vinti e vincitori nei termini di vantaggi e svantaggi, modalità di esercizio del dominio, integrazione tra vinti e vincitori, perché i fatti non sono conclusivi in sé.

COME CAMBIANO LE CONDIZIONI DEL MONDO CONOSCIUTO DOPO L’AVVENTO DI ROMA

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10
Q

DEDICA DI ALESSANDRO A PRIENE

A

Iscrizione di un tempio a Priene (Asia Minore), probabilmente in fase di costruzione e lui ricevette questo onore.

Dopo il 331 perché

  • basileus –> si considerava tale
  • possibilità di ricorrere al tesoro persiano

Strabone e l’anacronismo con episodio di Efeso

Alto valore propagandistico che sfrutta elemento religioso per presentarsi come un re giusto e devoto, devozione ad Atena simbolo della democrazia e vessillo durante le guerre persiane –> valore panellenico di liberazione della Grecia e di vendetta contro i persiani

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11
Q

PERCHE’ E’ IMPORTANTE IL DIAGRAMMA DI ALESSANDRO A CHIO

A

1) Testimonia la voce di Alessandro –> nonostante alcuni problemi di identificazione del locutore e di datazione (334 o 331)
2) Decisioni prese nell’ambito di riorganizzazione dell’impero (Alessandro prese una serie di decisioni nel 324: organizzazione del territorio conservando il vecchio riadattando i posti di comando)
a) Democrazia in città greche d’Asia
b) controllo e intervento diretto macedone (forma democratica sotto il suo controllo diretto, leggi redatte da nomographoi poi sotto il suo controllo preventivo), guarnigione macedone, misure per i fuggiaschi banditi, chi è rimasto sia giudicato nel sinedrio degli elleni, ritorno degli esuli

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12
Q

PROBLEMI CHE PONE IL DIAGRAMMA DI ALESSANDRO A CHIO

A
  • IDENTIFICAZIONE DEL LOCUTORE, NON SI CAPISCE BENE CHI STIA PARLANDO
    1) lettera di Alessandro poi riadattata dai Chii, intervento redazionale postumo ponendo il nome di Alessandro per renderlo più comprensibile
    2) Noi-io –> parla Alessandro che si considera noi: parte della grecità, oppure come singolo individuo
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13
Q

TRIBOLO

A

Piede di corvo, arnese metallico, dispositivo bellico a 4 punte che impedisce avanzata della cavalleria.

  • Alessandro aveva avuto il problema dei triboli durante la battaglia di Gaugamela, Dario III li aveva lanciati, lui li recuperò
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14
Q

PLUTARCO SULLA DIVINITA’ DI ALESSANDRO

A

Il passo affronta il problema della presunta divinità di Alessandro.
Già Strabone in un passo aveva peccato di anacronismo, dicendo che non fu possibile per Alessandro porre la sua dedica su un tempio ad Efeso di Artemide perché non è consono a una divinità onorarne un’altra.

Contestualizzazione del passo: dopo Isso, discesa verso Siria e Fenicia, Tiro e Gaza e visita al santuario di Zeus/Amon e interrogazione dell’oracolo

  • presagi e eventi favorevoli (acqua che disseta e che rende l’aria più respirabile, corvi che guidano le truppe e richiamano i dispersi con il loro gracchiare)
  • 3 domande che Alessandro rivolge all’oracolo.

Plutarco sembra sciogliere questo dilemma dicendo che il saluto del sacerdote fu un errore di pronuncia. Padion –> padios –> Alessandro si glorifica dell’errore e assiste alle lezioni del filosofo Psammone (ci sono degli uomini migliori che sono i figli privilegiati di Dio)

Diverso atteggiamento e modo di considerarsi davanti a Greci e Persiani

  • Barbari –> nascita di origine divina –> proskynesis (prostrazione davanti a un monarca considerato incarnazione del dio)
  • Greci sta più attento (lo fa con moderazione e di rado), infatti ci sono dei dubbi sui presunti onori che richiese in Ionia, ad Eritre e ad Atene nel 324
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15
Q

SENOFONTE

A
  • CONTESTO: Storiografia del IV secolo che ha uno stato lacunoso, si risolve quindi negli studi di tipo qualitativo, ma è una storiografia spesso considerata in senso deteriore, a seguito di una prospettiva evoluzionistica, ma è un’accezione limitante che genera un pericoloso appiattimento. E’ una storiografia che si lega agli sviluppi della retorica, che ha fornito strumenti allo storico (scuole di filosofia, la ricerca di una prosa d’arte elaborata, una cura stilistica, soddisfazione della necessità dimostrativa e persuasiva del discorso, universo della prova)
  • ATENIESE, OLIGARCHICO, CETO DEI CAVALIERI ed è IMPLICATO NELLE VICENDE DEI TRENTA DEI TRENTA –> si allontana da Atene dopo restaurazione democratica di Trasibulo e affianca Sparta in diverse occasioni
  • ELLENICHE (411 - 362)
    1) assenza di un proemio e dipendenza da un’opera precedente (Storie di Tucidide) –> questione senofontea: come raccordare queste due diverse parti che sono attraversate da due differenti tonalità (la prima parte dipendenza tucididea, materiale inedito tucidideo, tono impersonale, organizzazione annalistica, filoateniese; seconda parte filolaconico)
    2) FILOLACONISMO e selezione non disinteressata del materiale
    3) IMPORTANZA DATA ALLA PERSONALITA’ E AL RITRATTO MORALE DI IMPRONTA SOCRATICA (primo psicologo della storia)
    4) RUOLO DEL PROVVIDENZIALISMO E DELLA PREDESTINAZIONE –> il volere degli dei disegna il destino degli uomini (caso di Sparta a Leuttra): non segue Tucidide nella definizione delle cause
    5) FORMA DIALOGICA E BATTUTE SCARNE E LACONICHE (Libro III)
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16
Q

PASSI DI SENOFONTE LETTI

A

1) Il non-proemio
2) Esaltazione di Teleutia (Libro V)
3) Agesilao che succede ad Agide II (vs Leotichida) sostenuto da Lisandro

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17
Q

LIBRO III SENOFONTE PASSO LETTO (Agesilao succede a Leotichida)

A

PROBLEMI DI SUCCESSIONE AL TRONO DI SPARTA (Agiadi ed Euripontidi). Morte di Agide II

  • i contentendi sono Leotichida (presunto figlio di Agide) e Agesilao (fratello)
  • Leotichida si sospetta sia figlio di Alcibiade –> si danno argomenti a favore della tesi (universo della prova e della necessità dimostrativa che caratterizza la storiografia del IV secolo, legame con la retorica) –> Agide era stato lontano dal talamo per diverso tempo
  • viene chiamato esperto di oracoli Diopeite –> evitare la monarchia zoppa (Agesilao era zoppo)
  • interpretazione metaforica di Lisandro
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18
Q

LE DUE TONALITA’ IN SENOFONTE

A

1) impostazione tucididea, tono impersonale, filoateniese e organizzazione annalistica degli eventi
2) tono personale, diaristico, memorialistico e prospettiva filolaconica che porta a una selezione non disinteressata del materiale

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19
Q

L’OPERA DI TUCIDIDE (LE STORIE)

A
  • oggetto: GDP (431 - 404) ma si ferma al 411 e continuata dalle Elleniche di Senofonte (411 - 362) probabilment attingendo dallo stesso materiale tucidideo
  • organizzazione annalistica della narrazione, che segue l’alternanza di estati e inverni in gruppi di 3 anni con suddivisione interna di teatri geografici
  • questione tucididea (come raccordare i diversi stadi di composizione? In realtà non bisogna cercare le diverse fasi per pensare a un’evoluzione del pensiero tucidideo: opera unitaria e completa
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20
Q

PROEMIO DI TUCIDIDE

A
  • Oggetto delle Storie: GDP
  • contemporanea all’autore
  • autopsia ed emperia –> porta a rigore le premesse affidate da Erodoto alla conoscenza autoptica come garanzia di verità –> lui è stato attivamente coinvolto nei fatti (eventi di Anfipoli, 424 e successivo esilio)
  • immaginato: visione profetica (facoltà mentali + autopsia)
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21
Q

CAPITOLI SULLA METODOLOGIA

A

(20-21-22-23) Ci parlano di come il metodo tucidideo rappresenti una novità nel modo di fare storia

20: i Greci sono portati per natura a raccontare cose senza sottoporle a verifica, preferendo la comodità alla verità (es: Ipparco che credono tiranno; Spartani che credono ogni re abbia due voti anziché uno)
21: il suo resoconto invece è obiettivo e sincero, supportato da prove, non come poeti e logografi.
22: il problema di fatti e discorsi che sono pilastri del metodo tucidideo. I discorsi utili nella ricostruzione degli eventi che chiariscono il senso degli avvenimenti, caratterizzano i protagonisti e arricchiscono il quadro, ma difficili da ricordare, quindi restituiti nel 1) senso generale delle parole 2) interpretazione più politicizzata (riportando ciò che era opportuno dire in quelle circostanze): Canfora —> aspetto sociologico e psicologico del racconto tucidideo. I fatti sono raccolti selezionando gli informatori e con la consapevolezza della difficoltà di ricordare e della presenza di simpatie di partigianeria
23: La guerra persiana il più grande degli avvenimenti precedenti, ma la Guerra del Peloponneso ancora più grande perché i due parametri di giudizio sono la dynamis e la kynesis (la kynesis è lo sconvolgimento provocato dal conflitto: esili, distruzioni, nuovo rilievo a fenomeni naturali e a interazioni biologiche: peste) + le cause

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22
Q

DYNAMIS E KYNESIS

A

Due parametri di giudizio di Tucidide che fanno parte del suo criterio assiologico che stabilisce l’importanza di un evento in base alla sua grandezza/portata.

Dynamis: il grado di sviluppo politico, territoriale, bellico –> crescita di una realtà (forme di occupazione del territorio, accumulo di risorse economiche, progresso tecnologico –> imperialismo aggressivo e vessatorio connesso con la democrazia

Kynesis: sconvolgimento provocato dagli eventi

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23
Q

PERCHE’ GDP è stata la più grande? (Tucidide)

A
  • Dynamis e Kynesis
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24
Q

LE CAUSE DI TUCIDIDE

A
  • arché: immediate
  • addotte: aitiai –> matrice corinzia
  • prophasis aletesthahe –> profonde: dynamis e potenze al culmine
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25
Q

METODO TUCIDIDEO

A
  • CORRETTA E VAGLIATA VERIFICA DELLE FONTI (selezione di informatori per fatti (pragmata) e consapevolezza di scarsità di memoria e simpatie di partigianeria + autopsia ed emperia) —> UNIVERSO DELLA PROVA MOBILITATO
  • ACRIBIA: rigore e precisione
  • UTILIZZO DI DISCORSI che danno un tono al racconto
  • NUOVA FINALITA’ che si sottrae al diletto, al fascino del mito, proprio di quella storia che si prestava alle performance orali –> sa che può essere meno appetibile, ma è una acquisizione per sempre vs logografi e poeti che mirano al diletto, al mythodes
  • STILE DENSO E IPOTATTICO
  • CATEGORIE DELLA DYNAMIS E DELLA KYNESIS per criterio assiologico
  • STILE DENSO E IPOTATTICO
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26
Q

EPITAFFIO DI PERICLE, STRUTTURA (TUCIDIDE, LIBRO II)

A

L’epitaffio di Pericle è un discorso pronunciato da quest’ultimo in onore dei caduti del primo anno di guerra. La declamazione del discorso era affidata a un uomo scelto dalla città e apprezzato per prestigio e doti intellettuali.

  • Descrizione del rito
  • captatio benevolentiae con cui Pericle loda l’istituzione dell’elogio funebre. Si restituisce con un fatto pubblico una dimostrazione di valore pubblica. E’ consapevole del pubblico che ha davanti (sdegnarsi vs invidia)
  • linea di continuità tra antenati - padri - figli (ateniesi contemporanei)
  • prove e attestazioni tangibili della grandezza di Atene (città degna, diversa dalle altre, per cui il sacrificio di quegli uomini non è da considerarsi vano: principi ispiratori, una forma di governo democratico da modello che si qualifica rispetto alla maggioranza dei cittadini, un rapporto pubblico-privato carico di tensione, ma che trova una forma di coordinamento nel politico, un rapporto regolato da leggi che consentono una eguaglianza di trattamento, reputazione rispetto al merito e non rispetto alla gerarchia sociale, partecipazione e dibattito pubblico per messa in comune delle decisione che non sono prese in maniera avventata, ma con un’accorta valutazione delle implicazioni con distacco e tolleranza nelle relazioni private); la città teatro di occasioni di diletto e di ricreazione, amore per la misura, nobiltà d’animo e libera offerta di aiuto agli alleati, senza calcoli e profitti, gli alleati non sono fatti sentire come dei debitori, un modo diverso di fare la guerra che non porta i soldati ad arrivare già stremati sul campo di battaglia ma doti naturali, un modo più distensivo di affrontare la preparazione militare e mai dispiegamento delle forze totali)
  • sacrificio degli uomini: parole di conforto per parenti: prevalso sul desiderio di ricchezze, offrirà onore nella sepoltura ma ideale nel ricordo eterno, morte meno vergognosa della vigliaccheria e della codardia, pilastro che ha fondato la potenza e la libertà della città, il coraggio di osare e senso di dovere)
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27
Q

MITO DELL’AUTOCTONIA DI ATENE, TUCIDIDE

A
  • Archaiologia –> rassegna di eventi e fatti passati/storia antica della Grecia dalle origini fino al tempo presente, per dimostrare come non si verificarono mai prima di allora i presupposti per lo scoppio del conflitto. (Atene terra poco fertile, brulla, abitata sempre dagli stessi uomini che genera attrattiva negli altri e si accresce in potenza )
    1) GRECIA POCO ABITATA STABILMENTE
    2) IL NOME ELLENI prima non era esteso a tutti i Greci. NESSUNA IMPRESA COMUNE PRIMA DELLA GUERRA TROIANA.
    Intende discutere criticamente il testo di Omero ridimensionando la grande epopea troiana e mostrando la propria indipendenza di giudizio rispetto a una tradizione condivisa e mostrando la superiorità della sua indagine.
  • Epitaffio di Pericle –> mito degli antenati che hanno reso l’Attica autosufficiente e abitata sempre dagli stessi uomini. Qui è fiorito il nucleo della successiva potenza dell’impero ateniese
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28
Q

EPITAFFIO DI PERICLE, scopo in breve

A

Rendere omaggio ai caduti del primo anno di guerra, da parte di un uomo considerato degno e illustre, e dimostrare quanto sia grande Atene in un catalogo di qualità, diversa dalle altre, che hanno reso quel sacrificio non vano

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29
Q

MODO DI CONSIDERARE IL TEMPO DI TUCIDIDE

A

Libro V, 20: narrazione ANNALISTICA e SINCRONICA che procede nell’alternanza di estati e inverni. Raggruppa inoltre gli eventi in gruppi di 3 anni –> è il modo migliore per inquadrare temporalmente gli eventi, perché se si prendessero come base di computo del tempo la carica degli arconti non sapremmo se sono all’inizio o alla fine del loro mandato

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30
Q

LIBRO V TUCIDIDE (di cosa parla)

A
  • Narrazione annalistica e sincronica per estati e per inverni che è il modo più preciso e rigoroso di computare gli eventi –> acribia del suo metodo
  • Pace di Nicia che è una tregua non certa e non conclusiva
  • Secondo proemio (cap 26): Tucidide ha detto + oggetto della narrazione: i 27 anni. E furono proprio 27, non si possono sottrarre quelli della pace di Nicia perché non fu un periodo di pace + valore autoptico del suo resoconto ed emperia
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31
Q

I PUNTI DEL METODO TUCIDIDEO

A
  • fotografia senza filtri e obiettiva dei fatti
  • contemporanea all’autore
  • valore autoptico del suo resoconto come garanzia della verità + emperìa (diretto coinvolgimento attivo nei fatti, lui fu esiliato)
  • previsione e profezia (lui ha immaginato che sarebbe stata grande prima con gli occhi della mente, scopeo)
  • basarsi su prove e fonti verificate con acribia (rigore storiografico) recuperate o con autopsia o attraverso informatori
  • ma la selezione dei pragmata avviene attraverso anche la selezione di informatori (consapevolezza delle distorsioni, a causa di lacune della memoria o presenze di simpatie di partigianeria)
  • pilastro su discorsi (o restituire il senso generale del discorso, o interpretazione più politicizzata) e fatti
  • criterio assiologico che si fonda su dynamis, kynesis (dinamiche della storia dello sviluppo, dei rapporti di forza/potere, e la presenza anche di irrazionalità, dei comportamenti dettati dalla psicologia individuale, non spariscono le personalità)
  • cause per Tucidide (aitiai (addotte), archè (immediate), prophasis alethestate (cause profonde)
  • altra finalità che non è diletto, non è mythodes (fascino del favoloso), si sottrae alle performance orali, usa il medium della scrittura –> sa che sarà meno appetibile, ma è un’acquisizione per l’eternità (ktema es aiei) vs logografi e poeti
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32
Q

PERCHE’ LE STORIE DI TUCIDIDE SI SOTTRAGGONO ALLE PERFORMANCE ORALI

A

altra finalità che non è diletto, non è mythodes (fascino del favoloso), si sottrae alle performance orali, usa il medium della scrittura –> sa che sarà meno appetibile, ma è un’acquisizione per l’eternità (ktema es aiei) vs logografi e poeti

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33
Q

ANFIZIONIE

A

Associazione di popoli (quindi indirettamente anche città) attorno a un santuario. Nasce in età arcaica. L’anfizionia delfica unisce popoli che si riconoscono nei santuari uniti di Demetra di Antela e di Apollo a Delfi. Importantissima la spinta dei Tessali.

12 popoli con 2 voti (=due rappresentanti) + 2 pylaiai: riunioni, una in primavera e una in autunno.

(12 popoli: Tessali + 6 loro perieci: Magneti, Perrebi, Dolopi, Achei Ftioti, Eniani, Malii) + Beoti, Locresi, Focesi, Ioni (euboici e ateniesi) e Dori (di Metropoli o del Peloponneso)

Caposaldo fondamentale del senso di appartenenza dei greci a una causa, uno scopo, un obiettivo comune: proteggere il santuario, salvaguardare i valori che esso custodisce

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34
Q

PASSO DI ARISTOTELE SULLE ANFIZIONIE, COSA CI DICE?

A

Differenza tra polis ed ethnos
Polis: città –> nè pochi, né troppi abitanti e si caratterizza per la presenza di una struttura politica, una politeia. Non tutti i Greci adottano questa struttura subito, ci saranno regioni delle Grecia a minore urbanizzazione
Ethnos: popolo, pilastro fondamentale del senso identitario greco. Popoli sono riuniti nelle anfizionie, si riconoscono in comuni giochi panellenici, nelal religione, nei santuari –> Nelle anfizionie sono rappresentati popoli, non città

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35
Q

ESCHINE, II –> CONTESTO DELLA 3 GUERRA SACRA

A

CONTESTO DELLA TERZA GUERRA SACRA: Filippo II è entrato nel contesto intragreco attraverso una guerra collaterale, ha vinto contro i Focesi nella battaglia dei Campi di Croco (352) ed è una forza legittimamente inserita. I Beoti hanno richiesto il suo aiuto, ma manda poche truppe. Ad un congresso a Pella si decide per la conclusione del conflitto e per la sconfitta dei Focesi.

Deve difendersi in tribunale e convincere Filippo a non distruggere le città della Focide. Sembra quasi difenda i Beoti. Città e popoli infatti fanno capo a un retroterra comune.

1) Giuramento di popoli che sono legati nelle anfizionie, impegno a non distruggere città, a non depredare i tesori delle divinità e a radere al suolo chiunque lo avesse fatto, che sarebbe stato colpito da una maledizione
2) elenco dei 12 popoli, ognuno con un trattamento pari agli altri
3) riferimento a città ma solo perché si avvicendano nella rappresentanza dei popoli nel sinedrio (gli Ioni sono rappresentati di volta in volta da città diverse)

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36
Q

ESCHINE, III –> PRIMA GUERRA SACRA

A

600 - 590 a.C.

Piana di Cirra abitata da tribù irrequiete senza leggi (Cirrei, Cragalidi/Focesi di Crisa) che effettuano profanazioni, saccheggio delle offerte votive e disturbano i pellegrini diretti al santuario –> esasperazione del sinedrio anfizionico –> consulto dell’oracolo della Pizia –> decide per un’azione immediata e combattere i sacrileghi: distruggere la loro terra e dedicarla agli dei (terra sacra di Cirra) con obbligo di non coltivarla. Chiunque osi violarla sarà maledetto.

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37
Q

ERODOTO, VII –> DOVE SORGONO I SANTUARI E I SINEDRI?

A

Antela: tra fiume Fenice e Termopili

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38
Q

ERODOTO, VIII, PASSO SULLE ANFIZIONIE –> GLI ELEMENTI CARATTERIZZANTI LA GRECITA’

A

CONTESTO: 2 GUERRA PERSIANA –> dopo sconfitta delle Termopili i Persiani scendono in Attica. Momento di tensione e difficoltà. Gli spartani mandano ambascerie ad Atene temendo che questa si accordi con il nemico barbaro, ma Atene rassicura Sparta: ci sono dei principi, dei valori caratterizzanti la grecità che non possono essere traditi e disattesi in nome di una pacificazione con il nemico barbaro

1) lingua (omoglossia)
2) sangue
3) santuari, dei comuni, sacrifici
4) usi comuni
5) vendetta per il maltrattamento subìto dalle statue

Cosa sono le anfizionie

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39
Q

TUCIDIDE SULLE ORIGINI DI SPARTA (File: Costituzione degli Spartani)

A
  • colonizzazione dei Dori
  • lungo periodo di conflitti civili, di instabilità e di staseis (es. guerre messeniche) da cui uscirono
  • eunomia (governo retto secondo giustizia) che conservano da circa 400 anni –> NO TIRANNIDE
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40
Q

LICURGO IN PLUTARCO (LE CONTROVERSIE)

A

Probabilmente Licurgo non è neanche una figura storica. Plutarco afferma che ci sono tante inesattezze e incertezze sulla sua figura in particolare attorno all’epoca in cui visse:

  • contemporaneo di Ifito
  • prima della prima Olimpiade
  • contemporaneo di Omero
  • epoca degli Eraclidi –> è stato un re? Ma non figura in Eratostene e Apollodoro nella genealogia dei re. Forse era un tutore?

CRONOLOGIE ALTE

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41
Q

PLUTARCO, LICURGO E IL TESTO DELLA RHETRA

A

Licurgo fu fautore della prima grande sistemazione politica a Sparta: Sparta riceve una veste istituzionale.
Rhetra è il testo che L. riceve dalla pizia, il responso, il trattato (=primo riordinamento politico)

1) due templi eretti (Zeus e Atena)
2) riorganizzazione della cittadinanza in gruppi (phylai su base familiare, 3 + obai su base territoriale, 5)
3) problema della gerousia –> si preoccupò di + istituiì: è un organo vecchio o nuovo? Probabilmente esiste una gerousia pre-licurghea e una post-licurghea
4) indicazioni di carattere operativo: tenere l’apella e a questa vittoria e potere (qui confluiscono i cittadini politicamente attivi, gli Spartiati) + presentare all’apella le proposte –> quale potere ha effettivamente l’assemblea? semplice ratifica/rifiuto delle proposte presentate da gherousia e poi dal IV secolo eforato, oppure un diritto di controproposta (anteipein)?

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42
Q

ERODOTO SUI RE A SPARTA

A

1) GENEALOGIA MITICA DEI RE
Erodoto ricerca le origini della diarchia spartana e le trova nella storia dei due figli di Aristodemo, uno dei capi dorici che conquistarono i centri micenei nell’XI secolo (mito del ritorno degli Eraclidi. Aristodemo giunse quando era già re. Ebbe due figli ma non si capiva chi fosse il maggiore —> oracolo interrogato (re entrambi ma onorare di più il maggiore) ecc. Euristene e Procle capostipiti di Agiadi ed Euripontidi). Sistema di diarchia ereditario e acclamazione. Figli di Aristodemo ma non si riesce a capire quale sia il maggiore.
2) PREROGATIVE DEL RE IN TEMPO DI GUERRA, PACE E IN MORTE
- guerra –> portare la guerra dove vogliono, protetti da 100 uomini, immolare tutte le vittime che vogliono e prelevare dagli animali i simboli della forza (pelle e dorsi )
- pace: sacerdozi di Zeus Lacedemonio e Zeus Uranio, diritto di precedenza nelle sedute dei banchetti, quando vengono servizi, nei posti alle gare, mangiare il doppio ai banchetti, se non vanno ai banchetti ricevere a casa i prodotti, il primo e il settimo giorno di ogni mese ricevono in sacrificio una vittima adulta, 1 medimno di grano e un quarto di vino, limitate prerogative giudiziarie)
- in morte –> ritualistica funebre simile a persiana. Cavalieri annunciano la loro morte, gli abitanti seguono il lutto, funerale partecipato anche da donne che levano i lamenti e sospensione delle attività pubbliche per 10 gg

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43
Q

SENOFONTE, ELOGIO DI SPARTA E PREROGATIVE DEI RE

A

Senofonte ha spiccate tendenze filolaconiche, nelle sue Elleniche non c’è mai una disinteressata selezione di materiale.

Elogio di Sparta (che affiancò durante la spedizione dei 10mila, durante la guerra di Corinto combatte al fianco di Agesilao nella battaglia di Coronea 394)

1) nessuno sa fare la guerra come loro
2) struttura fondata su equilibrio (Spartiati eguali in diritti e doveri, homoioi; i re non eccedono in ricchezze, onori come privati cittadini per non fomentare invidia nei cittadini e nutrire in loro eventuali velleità tiranniche)

PREROGATIVE DEI RE

  • in guerra –> servitori dello stato perché è la città che sceglie la destinazione (potere militare di un re che dal 506 parte, è l’assemblea che decide chi dei due re debba partire, concorrenzialità tra i due) + assistiti da compagni che si assumono le incombenze che altrimenti distrarrebbero il re
  • in pace –> sacrifici pubblici in quanto discendente della divinità, porzioni di terre di perieci da cui ricavare rendite, duplice razione per onorare ospiti
  • giuramento del re con cui vengono inglobati e accettati nella società, cerimonia dai connotati sacrali e solenni: governare in conformità con le norme della città, potere inalterato se mantiene fede ai propri giuramenti
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44
Q

ARISTOTELE: ANALOGIE SPARTA-CRETA

A

Riflette sistemazioni di IV secolo: la possibilità che efori confezionino delle delibere assieme alla gherousia da sottoporre alla ratifica assembleare –> aumento della rilevanza di efori dal IV secolo ma non mettono in ombra la rilevanza del re

Qual è il reale potere dell’assemblea?

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45
Q

PLUTARCO E LA NASCITA DELL’EFORATO: PERCHE’?

A

I successori di Licurgo notano che il potere degli oligarchici era ancora rilevante e decisero di istituire l’eforato come forma di controbilanciamento e per dare stabilità e durevolezza alla struttura del governo

BILANCIAMENTO RISPETTO AL POTERE DELL’OLIGARCHIA (per Aristotele rispetto a quello della diarchia)

Efori: chi sono?

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46
Q

FONTI SU COSTITUZIONE POLITICA DI SPARTA

A
  • Tucidide su origine di Sparta, staseis ed eunomia
  • Senofonte su elogio di Sparta e prerogative dei re in guerra, in pace e giuramento alla presenza di efori rappresentanti della città
  • Erodoto su genealogia dei re mitica + prerogative di re in guerra, in pace e in morte
  • Aristotele su analogia Sparta e Creta + interpretazione di IV secolo sul ruolo dell’eforato + ruolo dell’apella
  • Plutarco su controversie su Licurgo (cronologia)
  • Plutarco su testo della rhetra e indicazioni di carattere operativo
  • Plutarco su nascita dell’eforato come controbilanciamento rispetto al potere dell’oligarchia
47
Q

FONTI SU COMPOSIZIONE SOCIALE DI SPARTA

A
  • Plutarco –> composizione sociale che si fonda su uguaglianza garantita da un’equa redistribuzione della terra che viene messa in comune, redistribuita in lotti di pari reddito –> differenza tra gli spartani si registra nell’esercizio di azioni nobili e nella virtù
  • Senofonte –> spartiati (cittadini nati da spartiati uniti in matrimonio legittimo) e di omoioi (eguali, pari che condividono tessi diritti e stessi doveri) –> oggi c’è chi vuole distinguere queste due categorie come se omoioi rappresentasse un’uguaglianza ristretta di privilegiati in numero ridotto –> omoioi diventano spartiati quando vengono degradati per inadempienza a doveri imposti dalla legge
48
Q

COSA EMERGE DAL RACCONTO DELLA SERIE DI RAPIMENTI CHE PRECEDONO IL VERO CONFLITTO FRA ATENE E SPARTA? (Libro I delle Storie di Erodoto?)

A
  • I Greci portarono la guerra in Asia molto prima dei Persiani, prima del vero grande conflitto che opporrà la Grecia alla Persia –> guerra di Troia che i Persiani considerano un’offesa, ingiusta perché combattuta in un suolo che i Persiani consideravano soggetto alla loro influenza
  • Serie di rapimenti reciproci. I Greci che non pagano il fio dopo aver rapito Medea e Paride Alessandro che non restituisce Elena.
  • Presa di distanza dell’autore –> che dice “loro dicono, loro ritengono”, “Io non entrerò nel merito ma mi limiterò a trattare di città grandi e piccole perché la felicità non rimane mai nello stesso luogo”

1) RELATIVISMO CULTURALE ERODOTEO
2) DIMENSIONE FILOSOFICA UNIVERSALE E DI PROVVIDENZA DIVINA

49
Q

TRIPOLITIKON: COS’E?

A

DISCORSO SULLA VESTE ISTITUZIONALE DA DARE ALL’IMPERO PERSIANO/SISTEMA POLITICO SCEGLIERE DOPO LA MORTE DI CAMBISE II.
Si confrontano Otane, Megabizo e Dario

50
Q

COSA DICE DARIO NEL TRIPOLITIKON DI ERODOTO?

A

Dario si fa sostenitore della monarchia (non tradire le consuetudini dei padri)

  • deve confutare Otane e Megabizo
  • dice che l’oligarchia –> concorrenza e conflittualità tra quelli che si reputano migliori –> guerre civili –> stragi –> monarchia che riporta l’ordine
  • democrazia genera confusione e malvagità –> alleanze distruttive –> monarchia che riporta l’ordine

MONARCHIA E’ LA MIGLIORE VESTE ISTITUZIONALE DA DARE ALL’IMPERO perché

1) garantisce la libertà
2) migliore tra gli uomini migliori
3) non condivide i segreti, in particolare quando questi riguardano i nemici
4) anaciclosi di stampo polibiano –> alla fine prevale sempre la monarchia

51
Q

PROEMIO DI ERODOTO

A
  • è l’opera che parla: “questa è l’esposizione delle ricerche di”
  • “ricerche” –> storico infatti vuol dire “ricercatore”, “colui che conosce per aver cercato”
  • OBIETTIVI E SCOPI
    1) uno molto ambizioso: impedire che ciò che di meraviglioso e grande ha lasciato l’uomo cada nell’oblio
    2) uno storico –> ricercare le cause per cui Greci e Persiani si sono fatti la guerra cercando connessioni tra gli eventi, riferendosi a conflitti precedenti

+ RELATIVISMO CULTURALE (prendere il punto di vista dell’altro senza pretese di superiorità, mettere sullo stesso piano greci e non)
RAPPORTO CON LA DIVINITA’, IMPARZIALITA’ E SUPERIORITA’ NEI GIUDIZI

52
Q

PROEMIO DI TUCIDIDE

A
  • fotografia obiettiva e sincera dei fatti narrati, non semplice esposizione
  • storia contemporanea all’autore
  • autopsia ed emperia –> porta a rigore le premesse storiografiche di Erodoto sulla valenza autoptica dell’opera e come sia garanzia di verità
53
Q

NON-PROEMIO DI SENOFONTE

A

“Dopo questi avvenimenti” –> continua le storie di Tucidide dove si erano interrotte, da battaglia di Cizico (411, momentanei successi ateniesi di Alcibiade nell’area degli Stretti) fino a 362: battaglia di Mantinea e depressione delle strutture delle poleis

54
Q

STILE E METODO ERODOTEO

A
  • STORIA QUASI CONTEMPORANEA/PASSATO PROSSIMO (3 generazioni pre-guerre persiane) ricostruibile con
    1) AUTOPSIA: testimonianza orale di chi ha un ricordo diretto (akoè) che lui registra e trascrive usando anche interpreti, come antropologo, e poi da storico separa il grano dal loglio o affida il giudizio finale ai posteri
    2) FONTI SCRITTE (24 iscrizioni greche e non, letteratura non storiografica, poeti arcaici, autori storici contemporanei solo Ecateo)
    3) SCOPO AMBIZIOSO E UNO STORICO
    4) RELATIVISMO CULTURALE
    5) RAPPORTO CON LA DIVINITA’ –> att. religioso ed etico e considerare i destini umani profondamente determinati dal volere divino
    6) DIMENSIONE FILOSOFICA UNIVERSALE E IMPARZIALITA’ NEL SUO GIUDIZIO (superiorità degli aristocratici verso un mondo che sta cambiando)
    7) COMPOSIZIONE ANULARE (il racconto segue un andamento circolare)
    8) ASSOCIAZIONE PERIFERICA (i nessi tra argomenti riproducono il parlato)
    9) ANDAMENTO NOVELLISTICO E TONO INGENUO NELLA NARRAZIONE
    10) STILE PARATATTICO
    11) ORGANIZZAZIONE APPARENTEMENTE CAOTICA che si presta a performance orali e divulgazione pubblica in forma recitata, ma in realtà c’è una struttura complessiva del testo e un’organizzazione interna.
55
Q

RELATIVISMO CULTURALE ERODOTEO

A

capacità di assumere anche il pov dell’altro e di superare un limite greco. Mettere sullo stesso piano greci e non, senza pretese di superiorità –> infatti ha suscitato sospetto di filobarbarismo

Nel proemio si promette di raccontare imprese di Greci e di barbari in maniera indistinta, perchè sono grandi imprese compiute dagli uomini

56
Q

FONTI SU AFFARE DI CILONE (TUCIDIDE E PLUTARCO)

A
  • contesto e sviluppo
  • Tucidide ce ne parla nel momento in cui deve tracciare le premesse che portarono allo scoppio della GDP. Gli spartani dopo i fatti di Potidea e l’embargo su Megara iniziarono ad essere più orientati verso il conflitto e iniziarono dei contatti diplomatici inviando ambascerie per chiedere espulsione del sacrilego Pericle (per parte di madre imparentato con alcmeonidi). Fornisce meno dettagli, non fa il nome degli alcmeonidi, ci dice che furono per un tempo esiliati e gettati fuori Atene anche i corpi di coloro che erano già morti, ma che poi ritornarono e che i loro discendenti sono ancora in città
  • Plutarco è più preciso: ci parla del filo, fa il nome di Megacle alcmeonide, dei tentativi di Solone di avviare un’opera di mediazione e di aprire un processo per accusare e punire i colpevolu/sacrileghi sostenuto anche da Mironide di Flia. Dopodiché, Atene era inquieta, turbolenta in seguito all’affare e fu necessario chiamare un uomo sapiente, Epimenide di Festo, affinché purificasse e ripulisse la città, rendesse più moderati e semplici gli ateniesi nelle cerimonie funebri e nei culti: contribuendo anche alla legislazione di Solone
57
Q

PLUTARCO SULLA LEGGE DI DRACONTE

A

La cita perché MANTENIMENTO IN EPOCA SOLONIANA DELLA LEGGE SUGLI OMICIDI DI DRACONTE.
Si stupisce dell’esistenza di pena molto dura (morte) per reati molto diversi, alcuni banali (furto di frutta). Poi in un altro passo (adulterio) si stupisce dell’esistenza di pene diverse per reati molto simili.

Perché venne trascritta nel 409/408 su una stele di pietra posta davanti al portico del re ad Atene? Perché dopo il 411 –> fase di trasformismo politico/avvio del processo di revisione delle leggi che dovrebbe portare al recupero della patrios politeia (costituzione dei padri) depurata degli elementi di democrazia radicale periclea (quindi fare riferimento alle leggi emanate in epoca Clistenica e ancor prima Soloniana)

DRACONTE: legislatore vissuto nel VII secolo che nel 624 promulgò la legge sui delitti di sangue (primo codice penale nonché il primo gruppo di leggi SCRITTE ad Atene)
MERITI:
1) sottratto al privato la sfera di punizione del reato (prima si procedeva con la vendetta privata), ora si procede per denuncia dei parenti ad arconti inoltrata poi al tribunale dei 51 efeti;
2) introduzione del principio della responsabilità personale
3) valutazione delle attitudini mentali della vittima.

  • DISTINGUO TRA DUE TIPI DI OMICIDI: QUELLO VOLONTARIO E INVOLONTARIO (a sua volta suddiviso in diverse casistiche che implicano un diverso trattamento)
  • CONCEZIONE DI VOLONTARIETA’ E’ MOLTO PIU’ RISTRETTA (per gli ateniesi un omicidio volontario è quello premeditato, con intenzionalità). Per noi invece anche quello d’impeto è volontario.
  • NELLA PRIMA TAVOLA: OMICIDI NON VOLONTARI previsto esilio perpetuo a meno che non sia concess il perdono –> MA DALLA POSSIBILITA’ DI CONCESSIONE DEL PERDONO (più o meno ampia) capiamo che ci sono due tipi di omicidi involontari
    1) meno grave: phonos akousios –> colposo, quello compiuto per errore: perdono concesso, qualora non ci siano i parenti della vittima, anche dai membri della fratria
    2) più grave: compiuto d’impeto: phonos me ek pronoas –> solo dai parenti entro il sesto grado
58
Q

OMICIDIO INVOLONTARIO D’IMPETO

A

Phonos me ek pronoas

59
Q

OMICIDIO INVOLONTARIO COLPOSO

A

Phonos akousios

60
Q

VOLONTARIETA’ NELLA LEGISLAZIONE SOLONIANA

A

accezione ristretta alla semplice premeditazione e progettazione, in cui l’attitudine mentale e psicologica del soggetto è stata totalmente assorbita.
Per noi oggi anche quello d’impeto è volontario, invece per Draconte quello d’impeto è il phonos me ek pronoias, per cui poteva essere concesso il perdono solo da parte dei parenti della vittima entro il 6 grado di parentela.

61
Q

PERCHE’ PLUTARCO PARLANDOCI DI SOLONE CITA DRACONTE?

A

Perché la legge sugli omicidi/delitti di sangue di Draconte (624) fu assorbita nella legislazione soloniana, e quando nel 409/408 (fase di trasformismo politico dopo il colpo di stato del 411) Atene deve cercare di ricomporre i contorni della costituzione dei padri (effettuare una selezione all’interno della sua storia legislativa) per ripristinare solo le leggi soloniane e clisteniche (prive di quelle connotazioni democratico-radicali di Pericle)

62
Q

TUTTE LE LEGGI DI SOLONE CITATE DA PLUTARCO

A
  • Legge su proscrizione degli ignavi per evitare che la comunità non si schieri durante le lotte di fazione, per rinsaldare i vincoli di una comunità e la partecipazione e per scongiurare un nuovo tentativo tirannico + legge sull’epicleros come anello di congiunzione tra il padre di lei e i futuri figli legittimi, la donna ha diritto patrimoniale. Consente di preservare l’integrità del patrimonio

Legge sui techne (mestieri) che ci fa capire le modalità di attuazione della seisachteia. Un padre ha il dovere civico e morale di indirizzare i figli ai mesteri, altrimenti non sarà mantenuto durante la vecchiaia –> questo perché se la terra è improduttiva si bloccano anche le importazioni e gli scambi (non si ha nulla da dare in cambio) –> confonto fra Sparta e Atene. Ad Atene nessuno può permettersi di stare in ozio come a Sparta, perché la campagna non è sufficiente per mantenere una massa oziosa –> diversificare la produzione e incentivare la collaborazione di tutti

Legge sulle donne e sull’adulterio che sorprende Plutarco –> bisogna capire il significato dell’oikos –> pena indulgente per uno stupro, possibilità anche di graphè o di risarcimento (dikè)

Legge che vieta di sparlare dei morti (per preservare la buona memoria del defunto e del suo oikos), pena la multa

Legge sui pozzi e intervalli tra le piante che fanno capire quanto fosse urgente il problema del rapporto tra popolazione e risorse/reperimento delle risorse

Legge sul testamento che è una legge sull’adozione (ci viene in aiuto l’orazione contro Stefano 2 di Demostene che aggiunge dettagli) –> possibilità di alienare i propri beni, un tempo non era lecito testare ma se non si hanno figli allora alienarli a chiunque ma senza fare donazioni indiscriminate

Legge sulla concessione della cittadinanza (per Plutarco assurda)

  • per esiliati perpetui
  • per chi si è trasferito in Attica per esercitare un mestiere, per incoraggiare i produttori di riccherre a rimanere in Attica

Legge sul divieto di esportazione di tutti i prodotti tranne l’olio, commercializzabile perché iper produzione –> + difficile situazione economica, dove i grandi proprietari sono costretti a commerciare i prodotti all’esterno perché le importazioni influiscono sui prezzi di mercato, e i piccoli proprietari si vedono impossibilitati a comprare prodotti importati, quindi è meglio tenere dentro i confini la produzione locale

Legge sui pasti da consumare nel palazzo pubblico: ci sono persone a cui è richiesto: né ingordigia ma neanche sottrarsi a questo grande onore che sarebbe visto come una mancanza di rispetto verso la comunità

Legge su validità delle leggi (100 anni = per sempre) e il supporto su cui sono scritte: supporti di legno su intelaiature quadrangolari girevoli (axones x fonti antiche, kyrbeis x fonti più recenti)

Legge sulla riforma del calendario per aggiungere giorni intercalari, visto che i mesi lunari sono più corti

Giuramento delle leggi di tesmoteti e boulè dei 400 (horkos)

63
Q

PERCHE’ SOLONE SI ALLONTANA?

A

Secondo Plutarco come garanzia che le sue leggi rimangono inalterate e i cittadini si abituino durante la sua assenza, perché riceveva molte visite, molte richieste di qualcuno che chiedeva di abrogare questa o quella legge, o che si lamentava, quindi esilio in Egitto –> staseis –> formazione di partiti su base territoriale come dialettica politica che spinge alla creazione di alleanze e intese sulla base di comuni interessi

64
Q

PROVVEDIMENTI DI SOLONE CITATI DA ARISTOTELE

A
  • creazione di una costituzione (politeia) e altre leggi –> in realtà è una distinzione solo analitica
  • mantenimento delle leggi di Draconte sui delitti di sangue
  • giuramento (horkos) degli arconti nel portico del re (ne parla anche Plutarco)
  • ripartizione censitaria funzionale per l’attribuzione di classi. Prima dice che l’arcontato è accessibile anche agli zeugiti, poi dice che l’apertura a questi avviene solamente nel 457 con Pericle –> perché se un funzionario maneggia denaro e alla fine ci sono ammanchi deve poter colmare di tasca propria
  • istituzione boulè dei 400 + eliea
  • funzioni dell’areopago preesistente: guardiano delle leggi (fino a Efialte) + giudica sui delitti di sangue
65
Q

12 POPOLI ANFIZIONIA DELFICA

A

Tessali + 6 loro perieci: Magneti, Perrebi, Dolopi, Achei Ftioti, Eniani, Malii) + Beoti, Locresi, Focesi, Ioni (euboici e ateniesi) e Dori (di Metropoli o del Peloponneso

66
Q

ESCHINE II, il giuramento dell’anfizionia e la sua composizione

A
  • giuramento degli anfizionici (horkos)
  • la composizione dell’Anfizionia

Cosa è un’anfizionia –> associazione di popoli (quindi di città) attorno a un santuario. In particolare l’Anfizionia delfica nasce dall’unione dei santuari di Apollo a Delfi e di Demetra ad Antela, in età arcaica.
E’ un caposaldo fondamentale per il senso di appartenenza alla grecità che si nutre di uno scopo e un orizzonte comune, quello di salvaguardare l’incolumità del santuario stesso.

CONTESTO: 3 Guerra sacra, sembra quasi difendere i Beoti, deve convincere Filippo a non distruggere le città dei focesi.
Fa riferimento al giuramento che lega i popoli anfizionici (12) –> non distruggere le città, non depredare i tesori delle divinità, pena una tremenda maledizione.
Poi cita le città, ma solo perché si alternano in rappresentanza dei popoli (Atene esercita un voto per gli Ioni, ma al pari di lei hanno lo stesso diritto le città di Eretria e di Priene) –> c’è un passo di Aristotele (distinzione tra polis e popoli).

67
Q

PUNIZIONE PER I FOCESI NELLA III GUERRA SACRA

A
  • rifondere le ricchezze del santuario, restituire il denaro sottratto al santuario con cui hanno pagato i mercenari
  • estromessi dall’Anfizionia
  • le loro armi sono distrutte
    . maledetti ed estradabili

Ce ne parla Diodoro

68
Q

DIODORO CI PARLA DELLA III E DELLA IV GUERRA SACRA

A
  • III guerra sacra: schieramenti e del trattamento riservato ai Focesi
  • IV guerra sacra: intervento risolutivo di Alessandro a Cheronea + Lega dI Corito
69
Q

FONDAMENTI DELLA GRECITA’ che emergono da Erodoto, passo su Aristagora che fa visita a Cleomene

A

elementi che nutrono il senso di appartenenza alla grecità/all’identità greca.

  • sangue
  • omoglossia (lingua)
  • usanze e culti comuni
  • unione attorno a santuari (Anfizionia)
70
Q

PERCHE’ LA DEMOCRAZIA NON E’ DA SCEGLIERE (secondo Megabizo)

A

Perché è una turba inetta e irresponsabile, che agisce senza cognizione di causa, non è istruita, non saprebbe scegliere il bene

71
Q

PERCHE’ LA DEMOCRAZIA NON E’ DA SCEGLIERE (secondo Dario)

A

Perché è una turba confusionaria, disordinata, malvagia, da cui nascono alleanze distruttive fino a quando la monarchia non riporta l’ordine.

72
Q

NOVELLA DI CANDAULE E GIGE (Erodoto)

A

Evoca la modalità del passaggio del trono di Lidia dalla dinastia degli Eraclidi (da Agron a Candaule) a quella dei Mermnadi (capostipite Gige e ultimo esponente Creso)
Dal 546 la Lidia entrerà nell’ottica persiana sotto Ciro il Grande che sconfisse il re di Lidia e quello di Media entrando nelle capitali.

FONTE IMPORTANTE PERCHE’: autopsia per i Greci sia garanzia della verità/rilevanza della conoscenza autoptica come garanzia della verità/fonte di informazione
Occhio > orecchie
Storico antico deve fare affidamento sulle fonti, sulle testimonianze altrui e sulla conoscenza diretta/esperienza diretta degli eventi

73
Q

AUTOPSIA

A

Vedere con i propri occhi
Rilevante come conoscenza autoptica garanzia della verità/fonte di informazione
Occhio > orecchie

74
Q

PERCHE’ LA MONARCHIA NON E’ DA SCEGLIERE? (Otane)

A
  • arrogante e aggressiva
  • invidia innata + posizione di forza che porta il sovrano a fare tutto ciò che vuole (scelleratezza e nefandezze)
  • ostile a chi gli sta intorno (1) sia a chi lo adula; 2) sia a chi lo ammira con misura)
75
Q

COME SI ESPRIME ERODOTO SULLA SERIE DI RAPIMENTI TRA GRECI E PERSIANI?

A

1) hanno portato a un accumularsi di tensione e di ostilità reciproca tra le due parti
2) I Greci hanno portato guerra in Asia molto prima dei Persiani –> guerra di Troia è una premessa al conflitto persiano perché i Greci hanno portato guerra in un territorio che i Persiani consideravano di loro proprietà

76
Q

LE INTERPRETAZIONI DELLA SEISACHTEIA (3)

A

1) estinzione totale di tutti i debiti
2) riduzione degli interessi attuata anche attraverso una riforma monetaria con l’adozione di una dracma leggera euboica che svaluta del 30% l’ammontare degli interessi
3) (dalle poesie di Solone stesso) liberazione della terra e delle persone –> tolti i horoi (cippi di confine) e la possibilità di contrarre ipoteche sui corpi/impegnare persone fisiche come garanzia di restituizione del debito/solvenza –> rimpatrio degli ateniesi insolventi espatriati e ridotti in schiavitù e liberazione del servaggio

77
Q

PLUTARCO, VITA DI SOLONE, 15: MODO DI GOVERNARE SOLONIANO

A
  • GOVERNO BILANCIATO che
    1) accorda forza e giustizia insieme
    2) no forza/no tirannide –> no debolezza

I suoi provvedimenti agiscono solo dove non necessario, non stravolge né gli antichi assetti di proprietà né il profilo politico ateniese

78
Q

PLUTARCO, VITA DI SOLONE, CAPITOLO 18 (ripartizione censitaria, teti, leggi poco chiare e graphé)

A

DELINEA I CONTORNI DELL’OPERA RIFORMATRICE DI SOLONE (oltre alla seisachteia di cui ha già parlato)

1) definizione quantitativa delle articolazioni censitarie molto probabilmente già presenti –> pentacosiomedimni (500 medimni) ecc
2) ruolo dei teti –> eliea e ecclesia
3) leggi sono redatte in modo poco chiaro per conferire maggiore potere ai tribunali –> perché dove le leggi appaiono incomprensibili agli occhi dei cittadini giungono i tribunali con il ruolo ruolo di decifratori MA SMENTITA (capitolo 9 della costituzione degli ateniesi di Aristotele)
4) possibilità anche per la parte non lesa di rivolgere l’accusa, qualora sia stata testimone di un’ingiustizia –> fonda valori statali, rinsalda i vincoli comunitari, struttura di solidarietà della poleis, unisce i cittadini nella compartecipazione e nell’empatia

ESISTE QUINDI LA GRAPHE’, una causa pubblica (esiste una graphé per empietà, ovvero per omertà)

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Q

NOVITA’ DI SOLONE RISPETTO ALLE LEGGI DRACONIANE

A

possibilità anche per la parte non lesa di rivolgere l’accusa, qualora sia stata testimone di un’ingiustizia –> fonda valori statali, rinsalda i vincoli comunitari, struttura di solidarietà della poleis, unisce i cittadini nella compartecipazione e nell’empatia

ESISTE QUINDI LA GRAPHE’, una causa pubblica (esiste una graphé per empietà, ovvero per omertà)

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Q

LE DUE ANCORE DELLA LEGISLAZIONE SOLONIANA

A

AEROPAGO E BOULE’ DEI 400: due ancore che reggono stabile la struttura della poleis dove si agita una massa confusa, disordinata e piena di ardire.

1) Aeropago –> sappiamo che era implicato con Draconte nella giurisdizione criminale. Ma è stato creato da Solone o esisteva già prima?
- in realtà Draconte non ne parla, cita solo gli efeti
- ma nell’ottava legge di Solone, quella del 13esimo axon –> legge dei proscritti (rimpatrio per tutti gli esiliati, tranne quelli giudicati dall’Aeropago per omicidio volontario, involontario o tirannide

2) Boulè dei 400 –> funzione probuleutica/potestà legislativa

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Q

FUNZIONE PROBULEUTICA

A

Confeziona preliminarmente quelle proposte di legge da sottoporre poi a ratifica assembleare.

82
Q

LEGGE SULL’EPICLEROS

A

Unica figlia ereditiera: colei che eredita in assenza di eredi maschi. Ma non eredita fine a se stessa.
Non ha diritti politici, ma
1) è un anello di congiunzione tra il padre e i futuri figli maschi legittimi a cui deve trasmettere il patrimonio.
HA DIRITTO PATRIMONIALE.
2) conservare l’integrità del patrimonio (parte dell’oikos) per trasmetterlo in eredità
3) parla della possibiità di contrarre 2 matrimoni (qualora il primo marito si riveli impotente può risposarsi con un parente del marito impotente)

Problema di interpretazione delle fonti di Plutarco: “unirsi” –> lo fraintende, lo interpreta come: commettere adulterio, ma significa UNIRSI IN MATRIMONIO.

4) descrive anche la simbologia ritualistica: dopo promessa –> cibava di una mela cotogna simbolo di buon auspicio
5) frequenza di rapporti sessuali
6) eliminazione della dote –> avrebbe disperso il patrimonio immobiliare dell’oikos

83
Q

LEGGE SUI MESTIERI DI SOLONE

A

LEGGE che ci mostra le modalità di attuazione della seisachteia
Atene si fonda sul commercio, ma se la terra è improduttiva si bloccano le importazioni perché Atene non ha nulla da dare in cambio.
1) I PADRI HANNO IL DOVERE MORALE E CIVICO di indirizzare i figli a un mestiere/avviamento professionale –> anche nei confronti dei nosthoi (figli illegittimi: ci sono 2 casi di illegittimità)
2) IL FIGLIO PUO’ ESSERE DISPENSATO DALL’OBBLIGO DI MANTENERE IL PADRE se non è avviato a un mestiere
3) DIFFERENZA ATENE E SPARTA: a Sparta gli iloti lavorano per gli spartani –> ad Atene, visto che Solone ha saputo leggere nella società, non ci si può permettere di mantenere una società in ozio –> diversificazione della produzione e incentivata la collaborazione di tutti x rinsaldare vincoli comunitari/fortificare le strutture di solidarietà nei confronti della polis.

84
Q

LEGGE CHE VIETA DI SPARLARE DI MORTI E DI VIVI

A

I cittadini devono saper controllare il proprio istinto, non essere intemperanti e maleducati.

Vieta di parlare contro:

1) i morti per preservare la buona memoria dell’oikos –> cos’è l’oikos
2) contro i vivi –> in prossimità di luoghi di aggregazione pubblica, pena il pagamento di una multa di 5 dracme (3 alla parte lesa e 2 all’erario)

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Q

LEGGI CONTRO GLI ECCESSI DI SOLONE (Plutarco)

A
  • evitare di percuotersi

- di piangere ai funerali di altri

86
Q

LEGGE SUL TESTAMENTO di Solone

A

E’ in realtà una legge sull’adozione.
Prima non era lecito testare per far mantenere l’integrità del patrimonio (rif: epicleros) ma se non ci sono figli –> testare per trasferire i propri beni a chiunque si voglia.

MA bisogna evitare di testare qualora ci si trovi in una serie di casistiche che traviano la ragione di un uomo (malattia, influenza di filtri, sotto sequestro, coercizione e lusinghe di una donna)

+ orazione contro Stefano 2 di Demostene aggiunge altri casi (insanità e senilità) + cittadini non adottati (legittimi) non possono respingere il patrimonio

87
Q

LEGGE SULLE DONNE

A

Legge su adulterio e sullo stupro.

Problema per Plutarco: per reati simili pene così diverse, una spietata (morte) e una indulgente (multa, che però in un momento storico in cui la moneta era uno strumento affiorante, doveva avere qualche peso, era a suo modo gravosa)

Bisogna capire l’importanza dell’oikos –> CASA, ma più in generale lo spazio familiare sacro, inviolabile, fatto di beni mobili e beni immobili, dei vincoli comunitari che rinsaldavano i legami tra le persone.

Un adulterio è tale nel momento in cui un uomo giace con una donna (sposata o non sposata) senza essere stato invitato nell’oikos –> il suo atto macchia, contamina tutti i membri di quello spazio.

STUPRO: in flagrante: morte.
Oppure esperita una graphé (scegliere tra pena proposta da imputato o da accusatore) o diké (pena in termini pecuniari, a suo modo gravosa)

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Q

OIKOS, cos’è?

A

CASA, ma più in generale lo spazio familiare sacro, inviolabile, fatto di beni mobili e beni immobili, dei vincoli comunitari che rinsaldavano i legami tra le persone.

Un adulterio è tale nel momento in cui un uomo giace con una donna (sposata o non sposata) senza essere stato invitato nell’oikos –> il suo atto macchia, contamina tutti i membri di quello spazio.

89
Q

NORME SULL’UTILIZZO DI POZZI E INTERVALLI FRA LE PIANTE (Solone)

A

Ci fa capire quanto fosse urgente il rapporto uomo-terra, il reperimento delle risorse in un momento di grande squilibrio economico.

  • non prelevare acqua da altri pozzi a meno che quella del proprio non sia sufficiente
  • non coltivare alberi che hanno radici troppo vicino ad altre coltivazioni perché sottrarrebbero nutrimento alle coltivazioni del vicino
  • distanza tra alveari perché le api si spostano

Da leggere in correlazione con

  • legge sui tecnhé (mestieri)
  • legge sul divieto di esportazione di tutti i prodotti tranne l’olio
90
Q

Perché la prima tavola della legge di Draconte venne trascritta nel 409/408 su una stele di pietra posta davanti al portico del re ad Atene?

A

Perché nel 409 è già avviata quella fase di trasformismo politico/processo di revisione delle leggi che dovrebbe portare al recupero della PATRIOS POLITEIA (costituzione dei padri) depurata degli elementi di democrazia radicale periclea (quindi fare riferimento alle leggi emanate in epoca Clistenica e ancor prima Soloniana)

91
Q

PATRIOS POLITEIA, cos’è e dove la troviamo

A

Costituzione dei padri/insieme corpus di leggi che cercano di essere recuperate in quella fase di trasformismo politico/revisione delle leggi iniziata dopo il colpo di stato ad Atene del 411 –> con cui si cercano si recuperare tutte quelle leggi depurate di elementi di democrazia radicale (quindi risalire al corpus di leggi di Clistene e di Solone)

E Solone incorporò la legge sull’omicidio di Draconte.

92
Q

I MERITI DELLA LEGISLAZIONE DI DRACONTE

A

1) primo corpus di leggi scritte ad Atene
2) primo codice penale –> legge sull’omicidio
3) sottrae al privato la sfera di punizione del reato –> denuncia ad arconti che la inoltrano al tribunale dei 51 efeti
4) introduce il principio della responsabilità personale
5) valutazione dell’attitudine mentale del soggetto

93
Q

PERDONO PER PHONOS AKOUSIOS

A

membri della fratria (possibilità più ampia)

94
Q

PERDONO PER PHONOS ME EK PRONOAS

A

solo parenti entro il VI grado

95
Q

PLUTARCO SULLA CONGIURA DI CILONE

A

Fornisce maggiori dettagli e menziona il nome degli Alcmeonidi quando parla dei sacrileghi.

  • filo: che teneva legati i ciloniani alla statua della dea Atena mentre scendevano dall’acropoli –> godevano ancora della protezione divina
  • Processo di Solone agli Alcmeonidi sacrileghi –> mediatore tra le due parti/diallaktes –> accusa sostenuta da Mironide di Flia
  • Espulsione degli Alcmeonidi sia vivi che morti (furono riesumati i cadaveri e gettati fuori dalla città)
  • chiamato Epimenide di Festo a ripulire e a purificare la città che si sentiva inquieta (contribuì alla formazione della legislazione di Solone e rese gli ateniesi più moderati nei culti)
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Q

TUCIDIDE SULLA CONGIURA DI CILONE

A

Descrive lo svolgimento e le fasi della congiura ciloniana, tentativo di insurrezione tirannica del 636.

  • chi è Cilone:
  • occupazione acropoli
  • ateniesi giungono dalle campagne
  • Cilone e il fratello riescono a fuggire
  • assedio affidato nelle mani del collegio dei 9 arconti in cui spicca la figura di Megacle Alcmeonide
  • congiurati si proclamano supplici all’altare sull’acropoli
  • assediati stanno morendo di fame –> arconti promettono di non fare loro del male ma poi sono trucidati
  • espulsione di sacrileghi e dei loro discendenti (saranno espulsi anche con Cleomene alleato di Isagora) ma poi tornarono e sono ancora in città
97
Q

EPIMENIDE DI FESTO

A

Citato da Plutarco.
Uno dei 7 sapienti chiamati a ripulire e a purificare la città di Atene che si sentiva turbata e inquieta dopo affare di Cilone, perché alcmeonidi sacrileghi –> maledizione era ricaduta su tutta la città.
1) contribuì alla stesura della legislazione di Solone
2) rese gli ateniesi più moderati nei culti (regolamentò le istituzioni religiose)

98
Q

FIGLI DI IONE CHE DANNO IL NOME ALLE 4 TRIBU’ ORIGINARIE DI ATENE

A

Oplete
Egicoro
Argade
Geleonte

sono quindi nomi tratti da figli di eroi. Erodoto ci dice che con la riforma di Clistene si cercarono nomi di altrettanti eroi per le 10 tribù territoriali.

99
Q

ARISTOTELE COSA DICE DI CLISTENE?

A
  • riforma territoriale
  • creazione della boulè dei 500
  • non ci dice se effettivamente creò nuovi cittadini, ma ci dice poi che “nuovi cittadini vennero chiamati col demotico”
  • DEMOTICO che crede, erroneamente, sostituì il patronimico

ma poi si contraddice nel passo sui giudici, dicendo che dispongono di un tesserino in cui è annotato il loro nome, quello del padre (patronimico), quello del demo, oltre a una lettera come sigla identificativa del gruppo di giudici entro cui è inserito.

100
Q

PASSO SUGLI STRATEGHI di Aristotele, chi sono?

A

La strategia è una magistratura istituita da Clistene nel V secolo.
Strateghi erano i comandanti militari di età superiore ai 30 anni.
Magistratura collegiale: erano infatti 10.
- Venivano eletti per alzata di mano, inizialmente uno per ogni tribù, poi indipendentemente e vennero eletti dall’assemblea.

  • ciascuno stratego deputato a una specifica mansione
  • sottoposti a giudizio in ogni pritania/sono chiamati a rendere conto del loro mandato MA RESPONSABILITA’ individuale/ciascuno è responsabile per se stesso (cfr processo delle Arginuse)
  • carica che si può ricoprire indefinitamente –> grande strumento di predominio politico (pensiamo a Pericle)
  • dal V secolo: stratego autokrator –> grandi poteri
101
Q

SIMMORIA, COS’E’

A

Ognuno dei gruppi in cui furono divisi i contribuenti.
Uno stratego era deputato alla simmoria –> decideva gli incaricati delle trierarchie (chi doveva pagare per il mantenimento di una nave o ciurma)

102
Q

TRIERARCHIA

A

Liturgia onerosa con cui un trierarca era tenuto al mantenimento di una nave o una ciurma

103
Q

LE VITE PARALLELE DI PLUTARCO, STRUTTURA

A
  • accosta coppie di personaggi
  • paralleleismi (delineando somiglianze e differenze) tra le vite di un personaggio romano e uno greco

Riconosce la leaderiship politica e militare di Roma, ma la vitalità culturale dei Greci

104
Q

PERCHE’ ERODOTO DI TURI

A

Perchè Erodoto visse buona parte della sua vita a Turi, colonia fondata nella seconda metà del V secolo, quindi in età periclea sul sito dell’antica Sibari (Calabria)

105
Q

ARCHAIOLOGIA TUCIDIDE

A

Rassegna di eventi e fatti passati/storia antica della Grecia dalle origini fino al tempo presente, per dimostrare come non si verificarono mai prima di allora i presupposti per lo scoppio del conflitto. (Atene terra poco fertile, brulla, abitata sempre dagli stessi uomini che genera attrattiva negli altri e si accresce in potenza)
1) GRECIA POCO ABITATA STABILMENTE
2) IL NOME ELLENI prima non era esteso a tutti i Greci. NESSUNA IMPRESA COMUNE PRIMA DELLA GUERRA TROIANA.
Intende discutere criticamente il testo di Omero ridimensionando la grande epopea troiana e mostrando la propria indipendenza di giudizio rispetto a una tradizione condivisa e mostrando la superiorità della sua indagine.

106
Q

SECONDO PROEMIO DI TUCIDIDE (CAP. 26 libro V)

A
  • Secondo proemio (cap 26): Tucidide ha detto + oggetto della narrazione: i 27 anni. E furono proprio 27, non si possono sottrarre quelli della pace di Nicia perché non fu un periodo di pace + valore autoptico del suo resoconto ed emperia
107
Q

GRANDE RHETRA

A
  • responso oracolare/delfico
  • trattato
  • patto

che fornì a Licurgo gli elementi con cui attuare il primo riordinamento/sistemazione dello stato spartano, delineando i contorni della costituzione della città lacedemone

108
Q

5 obai (tribù territoriali) della grande rhetra

A
LIMNA 
PITANE
CINOSURA 
MESOA 
AMICLE
109
Q

OBIETTIVO ADDOTTO ALLA CONQUISTA DELLA PERSIA DI ALESSANDRO

A

Vendicatore degli oltraggi subiti dai Greci durante le Guerre Persiane.
Liberatore.
Percorre l’itinerario politico di Filippo che mirava ad aggregare la Grecia al suo disegno e a portare una guerra nazionale dei Greci contro l’oppressore persiano.
Guerra tra civiltà: una Grecia che non vuole sottomettersi al giorno della schiavitù, che è libera, unione etno-linguistica, vocazione autonomistica.

110
Q

LETTERA DI ANTIGONO A SCEPSI (311)

A

CONTESTO: dopo la III guerra dei diadochi. Nella seconda erano emerse le spinte espansionistiche/ambizioni egemoniche e imperialiste di Antigono (azioni aggressive contro Seleuco e Tolemeo).
312: Battaglia di Gaza
Antigono è quello che tra tutti più agita bandiere/idee/principi

OGGETTO: pace del 311.
Conseguenze: nascita effettiva del sistema dei 5 regni ellenistici con una nuova ripartizione delle satrapie (Lisimaco, Seleuco, Tolemeo, Antigono e Cassandro); Cassandro si rafforza in Macedonia ed è fatto reggente fino alla maturità di Alessandro IV: fine degli Argeadi; autonomia delle città greche d’Asia

PUO’ ESSERE DIVISO IN 3 PARTI

a) zelo e impegno profuso per garantire ai Greci la pace, qualcosa che ha avuto un costo in termini di denaro e di concessioni, ma ha preferito non indugiare per risolvere la questione
b) modalità della stipula (Tolemeo ha detto che avrebbe voluto essere incluso nel trattato)
c) Sancito da un giuramento che impegna i greci nel rispetto reciproco per conservare libertà e autonomia

PARTICOLARITA’: parla come un vincente ma dalla posizione di perdente

+ cosa succede dopo

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Q

PLUTARCO, ONORI RISERVATI A DEMETRIO E ANTIGONO

A

Contesto: nel 307 –> restaurazione della democrazia da parte di Demetrio Poliorcete ad Atene nell’ambito della IV guerra dei diadochi.
Situazione precedente ateniese: regime timocratico guidato da Demetrio del Falero

Demetrio può contare su una sollevazione popolare a suo favore ed entrare ad Atene, RESTITUENDO LA COSTITUZIONE ANCESTRALE (non c’era da 15 anni, dai tempi della Battaglia di Crannone, 322 al termine della guerra lamiaca)

Onori riservati che per Filippide di Cefale (commediografo avversario di Stratocle) sovvertono la democrazia –> atti sacrileghi, degni di divinità.

  • dei salvatori
  • arconte eponimo –> sacerdote annuale degli dei salvatore che pone il nome sui decreti
  • ambasciatori: tèori (ambasciatori sacri) ‘
  • altari a Demetrio Kataibàtes: colui che discende, appellativo di Zeus Fulminatore
  • aggiunte due tribù –> boulè da 500 a 600 membri
  • cambia il nome di Munichione (Demetrione) e ultimo giorno: Demetriade
  • Feste dionisie –> feste demetrie

MA REAZIONE DELLA DIVINITA’ offesa da atti di servilismo e adulazione

  • strappa il peplo dove accanto alle immagini degli dei ci sono quelle di Demetrio e di Antigono
  • cresce la cicuta accanto agli altari di Demetrio e Antigono
  • gelo che durante le demetrie rovina i raccolti
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REAZIONE DELLA DIVINITA’ DAVANTI AGLI ONORI RISERVATI A DEMETRIO E AD ANTIGONO

A
  • strappa il peplo con le immagini di Demetrio e Antigono ricamate
  • cicuta cresce accanto agli altari
  • gelo che distrugge i raccolti
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ECATEO DI MILETO

A
  • considerato il primo storico –> di una storia che conserva ancora legami con l’epos (criteri metodologici: dare apparenza di realtà/autopsia/interrogazione di testimoni)
  • Proemio alla Genealogia (490) –> si concentra sull’età degli eroi fino alla generazione successiva alla guerra di Troia
    1) compare il NOME dell’autore –> rivoluzionario perché a) narrazione soggettivamente responsabile/responsabilità individuale dello storico b) non è menzionata l’ispirazione delle Muse
    2) STILE ENUNCIATIVO tratto probabilmente da moduli della comunicazione epistolare (X dice a Y questo): storico-mittente lontano, superiore al livello della cultura media della sua epoca, ma questa separazione viene superata dalla volontà di comunicare –> all’universo panellenico dei suoi lettori

Obiettivo: critica al sapere tradizionale/effettuare una sistemazione/dare un ordine sistematico al sapere dei Greci perché la tradizione mitica è piena di inverosimiglianze, stratificazioni e contraddizioni
- razionalismo ecataico –> secondo cui si prende mossa dall’esperienza comune per giungere a un’immagine del sovrannaturale; ridimensionamento delle imprese mitiche secondo un criterio di verosimiglianza e valorizzazione delle versioni locali