Lezione 6 Flashcards
Associa a ciascun filosofo il principio (αρχη) delle cose da lui ipotizzato:
1. Talete
2. Anassimandro
3. Anassimene
A. L’indefinito (απειρον)
B. L’aria
C. L’acqua
1-C
2-A
3-B
14:21
Che cosa accommuna la teoria sul principio delle cose di Anassimene (l’aria) con quella di Anassimandro (l’indefinito)?
Anassimene riteneva che l’απειρον fosse sì il principio di tutte le cose, ma che fosse necessario aggiungere ad esso il concetto di rarefazione-condensazione, meccanismo che conferisce forma alle cose stesse.
Quale filosofo affermò che “tutto scorre” (παντα ρει), cioè tutto è in movimento?
Eraclito di Efeso (535-475)
A quale conclusione arrivò Eraclito, in contrapposizione al principio di non contraddizione?
All’idea che gli opposti coincidano (“armonia degli opposti”).
Cosa aggiunse Pitagora alle tesi di Anassimandro e Anassimene?
Anassimandro riteneva che il principio di tutto fosse l’απειρον, cioè l’indefinito.
Anassimene parlava di “rarefazione e di “condensazione.
Pitagora credeva che tutte le cose derivassero dalla sintesi di definito-indefinito, limitato-illimitato, ossia dalle figure geometriche che sono costituite di punti o unità indivisibili. Inoltre, per Pitagora, i punti equivalgono a numeri.
Perché per i greci lo zero non era un numero?
Perché conoscevano solo i numeri naturali positivi, ciascuno dei quali ha sempre un numero che lo precede e uno che lo segue. Lo zero, considerando i numeri negativi - allora sconosciuti -, non ha nessun numero che lo precede.
Con quale filosofo nacque la metafisica?
Con Parmenide, che per la prima volta tematizza la nozione di essere.
Il principio di non contraddizione e la nozione di essere sono dei postulati?
No, sono principi fondanti rispettivamente della logica e della metafisica.
Qual è il principio di tutte le cose, secondo Parmenide?
L’essere, inteso come assoluta positività e senza alcuna commistione col non essere, inteso come assoluta negatività.
Quali sono i limiti del pensiero parmenideo?
Parmenide concepisce l’essere come “genere generalissimo” e quindi univocamente inteso. Le cose esistono invece secondo modi diversi e mutevoli nel tempo.
Inoltre, affermando che solo l’essere è pensabile, egli sostiene di fatto l’identità di essere e pensiero, dando così inzio al razionalismo.
00:45:00
Perché secondo Parmenide non può esservi molteplicità di cose?
Perché per distinguere è necessario separare, e ciò che separa due enti non può che essere il non-essere, il quale, secondo il famoso principio di Parmenide, non è.
La molteplicità è dunque per Parmenide solo un’opinione.