Lezione 3 Flashcards
Quale filosofo distinse per primo l’essere dell’esistenza dall’essere dell’essenza?
Platone.
In particolare, diceva che l’essere può essere detto in molti modi.
Si può parlare di natura degli enti logici ed essenza degli enti fisici.
Vero o Falso?
F
Falso.
È esattamente il contrario: si può dire che gli enti logici (matematici o virtuali) hanno un’essenza, mentre quelli fisici hanno una natura.
La natura è infatti il principio in base al quale un ente fisico svolge le sue azioni proprie.
Completa la risposta affinché si possa rispondere “si” alla seguente domanda:
D: L’araba fenice esiste?
R: Sì è l’araba fenice è l’animale ________ che risorge dalle proprie ceneri.
mitologico
Quale filosofo italiano dice che “le cose non si possono distinguere le une dalle altre in base all’essere che è comune a tutte”
Battista Montin (1926-2015)
Perché è impossibile affermare che “cose diverse hanno un essere specificamente diverso”?
Cosa invece può essere detto di enti diversi?
È impossibile affermare che enti diversi abbiano un essere specificamente diverso perché all’essere non può essere aggiunto nulla.
Può invece essere detto che “lo stesso essere compete a nature specificamente diverse [di enti diversi]” (S. Tommaso, S.c.Gent.).
Cosa significa che “In Dio essere ed essenza coesistono”?
Che Dio è quell’Ente la cui essenza non riduce la ricchezza dell’essere.
Le vie di Tommaso dimostrano l’esistenza di Dio?
Più propriamente, dimostrano l’esistenza dell’assoluto.
Il fatto che questo assoluto sia Dio, cioè un Essere Personale, non è dimostrabile ed è questione lasciata alla fede.
Noi partecipiamo dell’essere di Dio?
Sì, dell’essere naturale (cioè l’essere che è fuori di Dio).
Attraverso la Grazia partecipiamo anche dell’essere proprio (cioè della natura) di Dio.
Definizione di Metafisica: “Scienza dell’essere in quanto essere.
Dai invece la definizione di Ontologia.
Scienza dell’essere in quanto conoscibile ed esprimibile in un linguaggio.
Cosa s’intende con ontologia formale?
Quella parte della filosofia formale espressa in un linguaggio.
L’“evidenza” è sufficiente a garantire il dialogo tra culture e in discipline diverse? Se non lo è, in che modo è possibile ovviare a questo problema?
L’evidenza è soggettiva, in quanto ciascuno di noi ha possibilità e limiti cognitivi diversi ed è condizionato dal contesto culturale e linguistico al quale appartiene.
Quindi, l’evidenza cognitiva non è sufficiente a garantire il dialogo e, a tale scopo, è necessario implementare un linguaggio simbolico ed assiomatizzato, che è ciò che l’ontologia formale è deputata a fare nell’ambito della filosofia formale.
La logica matematica è estensionale o intensionale e perché?
Estensionale, in quanto non distingue contesti diversi (si può estendere oltre i confini di un certo contesto).
La logica filosofica è invece intensionale, in quanto tiene conto dei diversi significati attribuibili ad un predicato o ad una data espressione (cioè tiene conto della lorointensità espressiva) nei diversi contesti nei quali vengono utilizzati.
Cos’è la teoria della predicazione e che ruolo ha nell’ontologia formale?
La teoria della predicazione è al centro dell’ontologia formale perché esprime la relazione soggetto-predicato ( cioè la copula di ogni espressione del tipo “x è a” [dove a è una costante, non una variabile]).
Leggi la seguente espressione:
“Esiste un unico a tale che a appartiene all’insieme U (degli uomini)”.
Viene così formalizzata l’appartenenza logica o astratta di a all’insieme degli uomini.
Leggi la seguente espressione:
“a appartiene onticamente e realmente o causalmente alla specie S (umana).