Lezione 4 Flashcards
Cos’è il tropismo
Il tropismo è la capacità di completare il proprio ciclo replicativo all’interno di uno specifico ospite o specifica cellula.
Implica uno spettro d’ospite (ospiti che possono essere infettati) e un tropismo cellulare o tissutale
Cosa sono i virus pantropici
quelli che infettano più tipi cellulari
Cosa implica il tropismo?
- Interazione virus-recettore
- capacità di utilizzo del metabolismo cellulare per la replicazione
- capacità di eludere la difesa
Caratteristiche fondamentali della cellula ospite
- sensibilità: possiede i recettori necessari per far entrare il virus al suo interno (assorbimento è l’attacco del virus alla cellula ospite)
- Permissività: il virus può replicare, può essere sensibile ma non permissiva.
L’infezione può essere come?
- Produttiva o abortiva
- Latente, quando il genoma si integra in quello cellulare, ma non c’è replicazione produttiva
- Restrittiva, quando le cellule sono permissive solo in una loro fase
- Persistente, replicazione di lieve entità che perdura per lunghi periodi
Quali sono le fasi del ciclo replicativo?
- Adsorbimento
- Penetrazione
- Uncoating
- Replicazione
- Assemblaggio e maturazione
- Rilascio
Cos’è l’eclissi?
L’eclissi è il periodo che intercorre tra l’ingresso e la maturazione della progenie virale, periodo nel quale il virus non è più reperibile
Adsorbimento, nello specifico.
Richiede recettori cellulari preesistenti ai quali si adattano gli antirecettori virali (glicoproteici se envelope o proteine semplici).
Possono essere unici o multipli (il legame con il primo induce una modificazione conformazionale che permette il legame con gli altri. Rende la cosa più specifica es. Morbillivirus).
Le cellule che presentano i recettori si dicono sensibili.
Il recettore indica il tropismo del virus.
Penetrazione, nello specifico
Influenzata dalla fluidità della membrana e quindi dalla temperatura.
Può avvenire per endocitosi (con formazione di un endosoma) o per fusione (nel caso di virus con envelope)
Uncoating, nello specifico
Perdita del capside e rilascio dell’acido nucleico e degli enzimi annessi. Ci sono varie modalità, ma il meccanismo non è ben chiaro
Sintesi virale, nello specifico al di fuori delle classi di Baltimore.
Il genoma deve raggiungere la sede intracellulare di elezione, che può essere il citoplasma o il nucleo.
La traduzione delle proteine avviene sempre nel citoplasma.
La cellula eucariotica contribuisce, quando possibile, con la sua DNA pol e la sua RNA pol. Ovviamente i virus a replicazione citoplasmatica devono avere i propri enzimi.
Generalità della sintesi virale
- Trascrizione dei geni precoci che traducono prt non strutturali
- Replicazione
- Trascrizione dei geni tardivi che traducono prt strutturali
Ovviamente questo non avviene per i genomi policistronici, dove la traduzione avviene in un unico momento
Replicazione della Classe I di Baltimore nello specifico
- Replicazione nucleare per Adenoviridae, Papillomaviridae e Orthoherpesviridae
- Replicazione citoplasmatica con proprie DNA e RNA pol per Poxviridae e Asfaviridae
- Rep. nucleocitoplasmatica con RNA pol cellulare per Iridoviridae
Replicazione della Classe II di Baltimore nello specifico
esclusivamente nucleare per Circoviridae e Parvoviridae
Replicazione dei virus a RNA generale
Replica nel citoplasma con una propria RNA pol RNA dipendente. È codificata dal genoma virale e in alcuni casi è già presente all’interno del capside (ssRNA-)
Replicazione della Classe III di Baltimore nello specifico
dsRNA
Citoplasmatica per Birnaviridae e Sedoreoviridae
La RpRd è già presente nel virione utilizza RNAm- come stampo, c’è traduzione e ricostituisce dsRNA a partire da particelle subvirali e RNA trascritto
Replicazione della Classe IV di Baltimore nello specifico
ssRNA+
replicazione citoplasmatica direttamente a partire dal genoma virale (funge da RNAm). RpRd forma RNA- su cui si sintetizzano RNAm e ssRNA+ progenie
Policistronico IVa: Picornaviridae, Flaviviridae e Astroviridae
Monocistronico IVb: Coronaviridae, Caliciviridae e Arteriviridae
Replicazione della Classe V di Baltimore nello specifico
ssRNA-
- Citoplasmatica: Rhabdoviridae Bunyavirales
- Nucleare: RpRd trasportata nel nucleo Bornaviridae Orthomyxoviridae
RpRd è già presente nel virione e usa ssRNA- come stampo per fare RNAm.
Produce anche RNA+ stampo per la replicazione ssRNA-
Replicazione della Classe VI di Baltimore nello specifico
ssRNA+ diploide, Retroviridae
RNA viene retrotrascritto in cDNA. la retrotrascrittasi possiede anche attività polimerica (per sintetizzare DNA a partire da cDNA) e ribonucleasica (per degradare RNA legato a cDNA).
DNA proviral ha sequanza stop LTR e l’integrazione avviene per mezzo di integrasi di origine virale.
Replicazione della Classe VII di Baltimore nello specifico
dsDNA circolare incompleto, Hepadnaviridae
genoma virale codifica una DNA pol con attività retrotrascrittasica, ma sfrutta un RNA pol cellulare per la trascrizione di RNAm.
Nel citoplasma DNApol virale completa il doppio filamento che entra nel nucleo. A questo punto la trascrizione produce RNAm che ritornano nel citoplasma.
Produce trascritti brevi per la traduzione e trascritti lunghi.
Cosa servono i trascritti lunghi della replicazione di Hepadnaviridae
Fungono da RNA pre-genomico che viene integrato all’interno del capside e poi retrotrascritto dalla DNApol virale.
Si genera un filamento DNA- che poi viene completato con un DNA+ incompleto
Assemblaggio nello specifico
Formazione di un nuovo virione: assemblaggio del capside (icosaedro come struttura vuota, elicoidale attorno al filamento genomico
Maturazione nello specifico
Modifiche della struttura del virione neoformato in modo da farlo diventare infettante
Liberazione nello specifico
Lisi cellulare (no envelope)
Gemmazione (Budding)
Esocitosi