Le partecipazioni rilevanti e i gruppi di società - Cap.15 Flashcards

1
Q

Perché si decide di intervenire con riforme sulle partecipazioni rilevanti?

A

C’era un vuoto normativo che non permetteva di individuare i gruppi di controllo di una società. Necessità di trasparenza e chiarezza per società che incidono in settori di rilievo.

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1
Q

Quali sono i limiti quantitativi di avviso alla CONSOB?

A

Sono tenuti a dare comunicazione alla CONSOB e alla partecipata, coloro che intendono partecipare direttamente o indirettamente in una società con azioni quotate in misura superiore:
- al 5% se si tratta di una PMI (< 500k di capitalizzazione)
- al 3% in altri casi

Ulteriori comunicazioni necessarie ai multipli di 5 fino a 30, poi 50, 66,6, 90 e 95.

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2
Q

Cosa deve fare chi supera il 10, 20 e 25% della proprietà di una società quotata?

A

Deve comunicare a società, consob e pubblico se intende acquistare nei sei mesi successivi il controllo dell’emittente o comunque essere dominante nella società. Ci sono sanzioni pecuniarie per la violazione, e la sospensione del voto inerente a azioni o strumenti finanziari per cui è stata omessa la comunicazione. Impugnabile se votano lo stesso e quel voto è determinante (entro 90gg, o 180 se Consob)

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3
Q

Ci sono limitazioni per garantire trasparenza anche per società non quotate?

A

Si, per società che operano nel:
1) Settore bancario
2) Settore assicurativo
3) Società di intermediazione mobiliare, società di gestione del risparmio o SICAV/SICAF

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4
Q

Cos’è un’OPA?

A

Offerta pubblica di acquisto. Si ha quando qualcuno vuole acquisire il pacchetto di controllo di una società.
L’OPA è un’offerta a tutti gli azionisti di acquisire tutte le azioni di una società.

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5
Q

Quali sono i principi su cui si fonda la disciplina dell’OPA?

A

1) Trasparenza
2) Possibilità per gli azionisti di accedere al premio di maggioranza

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6
Q

Quando un’OPA è obbligatoria?

A

Quando è trasferita la partecipazione di controllo di una società quotata

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7
Q

Cos’è l’OPA successiva totalitaria? Quali sono le soglie che la fanno scattare? C’è un prezzo minimo?

A

La regola generale indica che è tenuto a promuovere un’OPA chiunque in seguito ad acquisti arrivi a detenere più del 30% dei titoli che attribuiscono diritto di voto nelle delibere assembleari riguardanti nomina o revoca degli amministratori o del consiglio di sorveglianza (tra 25 e 40 per PMI). Per le società di grandi dimensioni, è tenuto a promuovere l’OPA chiunque venga a detenere una partecipazione superiore al 25% in assenza di socio che detenga partecipazione più elevata.

Chi supera queste soglie, è obbligato a offrirsi di acquistare tutti i titoli della società ancora in circolazione, compresi quelli diversi da quelli rilevanti per determinare l’obbligo di opa.

Il prezzo minimo è il prezzo più elevato pagato dall’acquirente sui titoli della stessa categoria nei 12 mesi precedenti all’acquisto, mentre per le altre categorie, o in caso di superamento della soglia per maggiorazione del voto, il prezzo non deve essere inferiore a quello medio ponderato degli ultimi 12 mesi o del minor periodo disponibile.

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8
Q

Chi vuole acquisire il controllo di una società quotata può sottrarsi all’obbligo di promuovere un’opa obbligatoria?

A

Si, lanciando un’OPA volontaria preventiva, che può essere a sua volta totale o parziale.

La totale, non è soggetta a condizioni.

La parziale, deve avere ad oggetto almeno il 60% dei titoli di ciascuna categoria, e l’esonero dall’OPA successiva deve essere autorizzato dalla consob e subordinato all’approvazione dell’offerta da parte degli azionisti di minoranza della società bersaglio.

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9
Q

Quali sono gli altri casi in cui l’OPA non è obbligatoria?

A

L’obbligo non sussiste se la partecipazione che supera la soglia è ottenuta tramite offerta pubblica di acquisto o di scambio totalitaria o parziale.

L’obbligo non sussiste in caso di acquisto gratuito, di salvataggio di imprese in crisi o di trasferimento tra società dello stesso gruppo.

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10
Q

Cos’è l’OPA di acquisto residuale?

A

È un obbligo imposto a chi consegue una partecipazione quasi totalitaria in una società quotata di acquisire anche i titoli rimanenti in circolazione.

L’obiettivo è garantire che gli azionisti di minoranza possano uscire ad un prezzo equo quando la società è saldamente in mano ad un gruppo e il regolare andamento delle negoziazioni è precluso.
In particolare, è tenuto all’OPA residuale chi:

1) Viene a detenere a seguito di un’OPA totalitaria almeno il 95% del capitale rappresentato da titoli. Ha anche diritto ad acquistare coattivamente tutto il resto dei titoli.
2) Chi viene a detenere partecipazione ≥ 90%, ha l’obbligo di acquisire i restanti se non ripristina il flottante entro 90gg

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11
Q

Quali sono le sanzioni in caso di violazione?

A

1) Il diritto di voto non può essere esercitato, e la delibera fatta è impugnabile se il voto è determinante.
2) I titoli eccedenti vanno alienati entro 90gg

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12
Q

Quali sono i caratteri essenziali di un’opa?

A

È una proposta irrevocabile rivolta a parità di condizioni a tutti i titolari di prodotti finanziari che ne formano oggetto. Ogni clausola contraria è nulla.

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13
Q

La CONSOB può fare qualcosa nel processo di promozione di un’OPA?

A

Si, controlla costantemente il processo. Può sospendere o dichiarare decaduta l’offerta in caso di violazione della disciplina.

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14
Q

Cosa deve fare chi intende lanciare un’opa? E la società bersaglio?

A

Bisogna dare comunicazione alla CONSOB, presentando il documento di offerta che poi verrà pubblicato. La società bersaglio deve diffondere un comunicato con ogni dato utile per l’apprezzamento dell’offerta e una valutazione motivata degli amministratori sulla stessa offerta.

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15
Q

È possibile applicare meccanismi di difesa ad un’OPA?

A

Si, una volta no ma ora il divieto non ha più carattere assoluto, e si articola in due regole:

1) La regola di passività: secondo cui gli amministratori della società bersaglio devono astenersi dal compiere atti o operazioni che possono contrastare il conseguimento degli obiettivi dell’offerta. Divieto che può essere rimosso mediante autorizzazione delle misure difensive dall’assemblea straordinaria o ordinaria a seconda delle competenze. Inoltre, lo statuto può derogare tale regole, ampliando così le possibilità di difesa

2) La regola di neutralizzazione: inserita per rendere inefficaci nei confronti dell’offerente alcune misure difensive predisposte dal gruppo di comando prima del lancio dell’opa. Tale regola può operare solo nelle società dove lo statuto lo prevede.
Ove applicabile, stabilisce che durante l’opa non hanno effetto nei confronti dell’offerente eventuali limitazioni statutarie al trasferimento dei titoli (es.prelazione o gradimento). Inoltre, nelle assemblee chiamate a decidere sull’autorizzazione del contrasto all’opa, non operano limitazioni al diritto di voto previste da statuto o patti parasociali, né le maggiorazioni statutarie del diritto di voto. Le azioni a voto plurimo danno sottano un voto.
Simili regole di producono pure nella prima assemblea successiva all’opa, convocata per modificare statuto o revocare/nominare amministratori. In quest’ultimo caso, l’offerente beneficia della regola di neutralizzazione solo se a seguito dell’ora detiene almeno il 75% del capitale con diritto di voto su amministratori e sorveglianza. Restano fermi limiti a diritti di voto per le azioni con privilegi patrimoniali.

16
Q

Che clausola opera nelle regole di passività e neutralizzazione?

A

La reciprocità: possono esser fatte valere solo se l’opa è promossa da società che sono soggette a disposizioni equivalenti.

17
Q

Quando si chiude un’offerta opa?

A

Quando scade il termine, l’offerta diventa irrevocabile se raggiunto il quantitativo minimo specificato nel documento. Se le adesioni superano il quantitativo richiesto, il documento di offerta dovrà specificare se si procederà ad una riduzione proporzionale o se l’offerente si riserva la facoltà di acquistare ugualmente i titoli.

18
Q

Cos’è un gruppo di società?

A

Aggregazione di imprese formalmente autonome e indipendenti ma assoggettate tutte ad una direzione unitaria (società madre o capogruppo), che direttamente o indirettamente controlla e dirige secondo un disegno unitario l’attività d’impresa per il perseguimento di uno scopo comune.

19
Q

Quali tipi di gruppi di società esistono?

A

A catena: A –> B –> C

A raggiera: A –> B, A –> C, A –> D

Ma è frequente la combinazione dei due tipi

20
Q

Quali sono le tre esigenze che la disciplina dei gruppi di società mira a soddisfare?

A

1) Adeguata informazione sui collegamenti
2) Evitare che gli intrecci alterino l’integrità patrimoniale delle società coinvolte, e il corretto funzionamento degli organi decisionali della capogruppo
3) Evitare che le scelte operative delle singole società pregiudichino le aspettative di chi fa affidamento esclusivamente su una società.

21
Q

Come si determina quando una società è controllata?

A

Una società è controllata quando:

1) Un’altra società dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell’assemblea ordinaria
2) Un’altra società dispone di voti sufficienti per esercitare influenza dominante in assemblea ordinaria
3) Un’altra società ha influenza dominante in virtù di particolari vincoli contrattuali che pongono la controllata in situazione di dipendenza economica tale da compromettere esistenza e sopravvivenza.

22
Q

L’esistenza di un rapporto di controllo è sufficiente per affermare la presenza di un gruppo?

A

No, ma fa presumere l’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento delle società, in cui si concretizza l’essenza del gruppo. Salvo prova contraria, l’attività di coordinamento e direzione è svolta da chi redige il consolidato, ed è assoggettato alla disciplina dei gruppi anche chi esercita tale attività sulla base di contratto o clausole statutarie.

23
Q

Come si computa il controllo azionario indiretto su una società?

A

Si calcolano anche i voti spettanti alle controllate, a società fiduciarie e a persone interposte.

24
Q

Differenza tra società controllate e collegate?

A

Le collegate sono quelle in cui un’impresa ha influenza notevole ma non dominante, presumibilmente almeno 1/5 dei voti o 1/10 in caso di azioni quotate.

25
Q

Esiste un registro per informarsi su collegamenti?

A

Si, c’è un’apposita sezione nel registro delle imprese. Le società sottoposte sono tenute a indicare in atti e corrispondenza la soggezione. Chi omette è responsabile dei danni causati.

26
Q

Qual è la disciplina in termini di sottoscrizione e acquisto di azioni della controllante da parte delle controllate?

A

È fatto divieto alla controllata di esercitare il voto per le azioni possedute nel capitale della controllante, e limita al 20% del capitale le azioni che possono essere complessivamente possedute da società di uno stesso gruppo nel capitale della controllante se quest’ultima fa ricorso al mercato del capitale di rischio.

27
Q

Ci sono obblighi contabili di gruppo?

A

Si, vanno evidenziati i reciproci rapporti di partecipazione e finanziari, i relativi risultati economici e gli effetti che l’attività di direzione e coordinamento ha avuto sull’esercizio dell’impresa sociale e sui risultati della controllata.
Inoltre, introdotto il consolidato, che permette di conoscere la situazione del gruppo unitariamente, eliminando le operazioni infragruppo.

28
Q

E le crisi di gruppo?

A

Il CCI ha introdotto una serie di regole per lo svolgimento di procedure concorsuali di gruppo per regolare in maniera unitaria la crisi di società appartenenti allo stesso gruppo o procedere a liquidazione unitaria di quelle insolventi.

29
Q

Quali sono i meccanismi di tutela verso gli abusi della controllante? Funzionano?

A

Nel nostro ordinamento resta fermo il principio della distinta soggettività e formale indipendenza delle società del gruppo, il che ha svantaggi:

Va esclusa la responsabilità della controllante per le obbligazioni assunte dalle controllate in attuazione della politica di gruppo.

E vantaggi:

La capogruppo non può imporre politiche che vanno contro gli interessi delle controllate. Contro eventuali abusi restano azionabili i rimedi previsti in via generale dalla disciplina societaria: norme in tema di conflitto di interessi e responsabilità degli amministratori.

Non funzionano troppo. E allora è previsto che le decisioni ispirate da interesse di gruppo vadano motivate per consentire valutazione degli eventuali danni.

30
Q

Qual è la disciplina per finanziamenti infragruppo?

A

Trova applicazione la disciplina per i finanziamenti in srl. Il rimborso dei finanziamenti è perciò postergato rispetto al soddisfacimento di altri creditori. Inoltre, se la società finanziata è sottoposta a liquidazione giudiziale entro un anno dal rimborso, la somma riscossa deve essere restituita. Regola che deve però essere coordinata con le disposizioni del CCI che disciplinano i finanziamenti infragruppo in caso di apertura di procedura concorsuale.

31
Q

Qual è la responsabilità della capogruppo per i danni subiti per essersi attenuti alle direttive di gruppo?

A

La capogruppo è tenuta a indennizzare azionisti e creditori della controllante, rispondono inoltre in solido coloro che abbiano preso parte al fatto lesivo e coloro che ne hanno consapevolmente tratto beneficio (nei limiti del vantaggio acquisito)

32
Q

Chi esercita l’azione spettante ai creditori in caso di liquidazione giudiziale, coatta amministrativa o amministrazione straordinaria della società danneggiata?

A

Commissario o curatore.
L’azione esercitata da soci e creditori sociali è diretta e non surrogatoria di quella che spetta alla controllata, sicché il risarcimento dei danni spetta ai soci e non alla società. Tuttavia, purché il danno subito dai soci o creditori della controllata è pur sempre riflesso del danno subito da quest’ultima, l’azione di risarcimenti nei confronti della capogruppo è esperibile solo secondariamente al non soddisfacimento sulla controllata

33
Q

Quale danno va valutato per il risarcimento dei danni alla controllata?

A

Non nella singola operazione ma sul risultato complessivo.

34
Q

Cosa possono fare i soci di una società soggetta a controllo in presenza di eventi riguardanti la capogruppo che determinano mutamento dell’originario investimento nella controllata?
Quando è inoltre garantito lo stesso diritto

A

Hanno diritto di recesso.
Lo hanno anche quando la capogruppo delibera trasformazione che comporta mutamento dello scopo sociale o cambiamento dell’oggetto tale da alterare sensibilmente e direttamente le condizioni economiche e patrimoniali della controllata.
È infine riconosciuto quando il socio della controllata ha esercitato sulla capogruppo l’azione di responsabilità e ha ottenuto sentenza di condanna esecutiva (diritto esercitabile solo per l’intera partecipazione).

35
Q
A