Le azioni - Cap.14 Flashcards

Capitolo 14

1
Q

La definizione di azioni

A

Sono le quote di partecipazione dei soci. Sono omogenee (di ugual valore e diritti), liberamente trasferibili e rappresentate da documenti (titoli azionari) che circolano secondo la disciplina dei titoli di credito.

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2
Q

Qual è la caratteristica delle spa? Nel senso, com’è diviso in capitale sociale e cosa rappresenta la singola azione?

A

Il cs sottoscritto è diviso in un numero predeterminato di parti di identico ammontare, ciascuna delle quali costituisce un’azione che attribuisce identici diritti nella società e verso la società. La singola azione rappresenta l’unità minima di partecipazione al capitale sociale, e l’unità di misura dei diritti sociali.

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3
Q

L’azione è divisibile?

A

No, nel caso in cui più soggetti divenissero titolari di un’azione, essi devono nominare un rappresentante comune per l’esercizio dei diritti verso la società.

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4
Q

Definizione di valore nominale delle azioni

A

È la parte del capitale sociale rappresentata da ogni azione espressa in cifre monetarie.

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5
Q

Che caratteristiche ha l’uguaglianza delle azioni?

A

È oggettiva e relativa. Oggettiva nel senso che uguali sono i diritti che ogni azione attribuisce, non i diritti di ciascun azionista, dovendosi a riguardo tener conto anche del numero di azioni possedute.
È relativa nel senso che è vero che ogni azione da diritto al voto, ma è diverso il potere che ha chi è titolare di un’azione da quello in possesso di chi è titolare di mille azioni.

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6
Q

Lo Stato ha poteri speciali sulle spa?

A

Si, quando entrano in gioco interessi pubblici di particolare rilievo, ci sono deroghe al principio capitalistico. Allo Stato (o altri enti pubblici) viene riconosciuto un potere svincolato dalla partecipazione azionaria, o dalla qualità di azionista. Ad esempio, lo Stato ha potere di veto all’acquisto di partecipazioni rilevanti e altre delibere nei confronti di società operanti in settori strategici

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7
Q

Possono esser create azioni speciali? Come?

A

Si, con statuto o successiva modificazione dello stesso

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8
Q

Cosa comporta la presenza di categorie speciali di azioni?

A

Una modifica dell’organizzazione interna. Se esistono diverse categorie di azioni, le delibere dell’assemblea generale che pregiudicano i diritti di una di esse, vanno approvate anche dall’assemblea speciale della categoria interessata.

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9
Q

Che disciplina si applica alle assemblee speciali?

A

Quella delle assemblee straordinarie se le azioni speciali non sono quotate, altrimenti la disciplina dell’organizzazione degli azionisti di risparmio, la quale prevede quorum meno elevati e la nomina di un rappresentante degli azionisti speciali.

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10
Q

Com’è la disciplina attuale sul contenuto delle azioni speciali?

A

La società dispone di ampia autonomia. Dopo la riforma del 2003, tutte le società possono emettere azioni senza diritto di voto. Inoltre, si consente a tutte le società di:
- Creare azioni con diritto di voto limitato a certi argomenti
- Creare azioni con diritto di voto subordinato al verificarsi di particolari condizioni non meramente potestative
- Seppur con limitazioni, creare azioni con voto plurimo (massimo 3 voti per azione e solo società non quotate, che però (se non sono presenti azioni con voto plurimo) possono dare una maggiorazione del voto a massimo due voti per azione a soci di lungo periodo (+ di 24 mesi)).

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11
Q

Qual è la differenza tra azioni a voto plurimo e maggiorazione dei voti ad azione nelle società quotate?

A

La differenza sta nel fatto che la maggiorazione dei voti, è un privilegio conseguibile da tutti, non un diritto riservato a soggetti titolari di azioni particolari. Se un socio con voto maggiorato vende le sue azioni, l’acquirente perde il diritto

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12
Q

È possibile inserire tetti di voto e voto scalare?

A

Si, si può limitare il voto ad una misura massima (es. fino al 10% del capitale posseduto ogni azione ha un voto, eccedenza non ne ha) oppure mettere un voto scalare (es. fino al 10% un voto per azione, dal 10 al 20 un voto ogni due azioni e dal 20 al 30 uno ogni 3 etc…)

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13
Q

Il voto può essere limitato solo se le azioni hanno privilegi particolari?

A

No, non più. E inoltre, possono essere emesse azioni privilegiate anche senza limitazione dei diritti amministrativi.

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14
Q

Cosa sono le azioni privilegiate?

A

Sono azioni che attribuiscono ai loro titolari un diritto di preferenza nella distribuzione degli utili e/o nel rimborso del capitale al momento dello scioglimento della società.

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15
Q

Cosa sono le azioni postergate nelle perdite?

A

Sono azioni con disciplina particolare nella partecipazione alle perdite.

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16
Q

Qual è l’unico divieto per le azioni?

A

Il patto leonino.

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17
Q

È possibile emettere azioni con diritti correlati all’andamento della società in un settore?

A

Si, si chiamano azioni correlate. Possono esser create anche senza patrimoni destinati, ma lo statuto deve prevedere i criteri di individuazione dei costi e ricavi imputabili al settore, le modalità di rendicontazione, i diritti attribuiti a tali azioni nonché eventuali condizioni e modalità di conversione in azioni di altra categoria. E inoltre, ai possessori di azioni correlate, non possono esser corrisposti dividendi in misura superiore agli utili risultanti dal bilancio generale della società (dunque non hanno diritto a nulla se la società per intero registra perdita).

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18
Q

Cosa sono e che caratteristiche anno le azioni di risparmio?

A

Sono le azioni che separano legislativamente azionisti risparmiatori da quelli imprenditori. Sono azioni che possono essere emesse solo da società quotate, che hanno privilegi patrimoniali ma senza diritto di voto. Essendo prive del diritto di voto, non se ne tiene conto per i quorum, e nemmeno per il calcolo delle aliquote di capitale richieste per l’esercizio dei diritti attribuiti alle minoranze. Gli azionisti di risparmio non possono intervenire in assemblea, e non possono nemmeno impugnarne le delibere.

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19
Q

Che privilegi hanno le azioni di risparmio?

A

Nessuno in particolare. La disciplina si limita a dire che ce li devono avere, ma rimanda all’atto costitutivo la determinazione di contenuto, condizioni, limiti, modalità e termini degli stessi.

20
Q

Che differenza c’è tra azioni normali e azioni di risparmio in quanto a emissione?

A

Possono essere emesse al portatore assicurandone l’anonimato.

21
Q

Come sono tutelate le azioni di risparmio?

A

È prevista un’organizzazione di gruppo per la tutela degli interessi comuni. L’organizzazione si articola in un’assemblea speciale e in un rappresentante comune. L’assemblea delibera sugli oggetti di interesse comune e in particolare sull’approvazione delle delibere dell’assemblea della società che pregiudicano i diritti degli azionisti di risparmio e sulla transazione delle controversie con la società.

22
Q

Da chi è nominato il rappresentante comune delle azioni di risparmio? Cosa fa?

A

Nominato dall’assemblea di categoria, provvede all’esecuzione delle delibere dell’assemblea e tutela gli interessi comuni degli azionisti di risparmio nei confronti della società. Nell’ambito di tale funzione, gli è concesso di assistere alle assemblee della società e impugnarne le delibere (diritti preclusi al singolo azionista).

23
Q

Cosa sono le azioni gratuite?

A

È un articolato procedimento per l’assegnazione straordinaria di utili. Essi vengono imputati a capitale, e la società emette poi speciali azioni assegnate gratuitamente ai prestatori di lavoro. Esse hanno norme particolari per forma, modo di trasferimento e diritti assegnati.

24
Q

Cosa sono le azioni a pagamento?

A

La società può escludere o limitare diritto di opzione degli azionisti su azioni a pagamento di nuova emissione per emettere le stesse in sottoscrizione ai dipendenti, o dipendenti di società controllate/controllanti.

25
Q

Cosa sono gli strumenti finanziari partecipativi?

A

Con delibera dell’assemblea straordinaria, la società può assegnare ai propri dipendenti (o di controllate/controllanti) strumenti finanziari partecipativi diversi dalle azioni. Hanno norme particolari per l’esercizio dei diritti, per le possibilità di trasferimento, e per le cause di decadenza/riscatto.
La differenza con le azioni, è che non sono parti del capitale sociale. Possono avere diritti patrimoniali o amministrativi, ma non il diritto di voto (se non su particolari argomenti). Può essere loro riservata la nomina di un componente indipendente nel cda, nel consiglio di sorveglianza o di un sindaco. Hanno disciplina delle obbligazioni, mentre quelli con diritti amministrativi disciplina delle assemblee speciali.

26
Q

Ci sono obblighi particolari per le società quotate o con strumenti finanziari diffusi in maniera rilevante?

A

Si, ci sono obblighi di trasparenza. L’assemblea ordinaria deve approvare i piani di compensi basati su azioni o strumenti finanziari partecipativi, ed essi devono essere anche essi a disposizione presso sede sociale e sito Internet (o altre modalità indicate dalla CONSOB).

27
Q

Sono necessari documenti per la circolazione delle azioni?

A

Non necessariamente, ma ci sono i titoli azionari, documenti che rappresentano le quote di partecipazione nella spa e ne consentono il trasferimento secondo le regole dei titoli di credito. La loro emissione è normale ma non essenziale nelle società con azioni non quotate. La qualità di socio in quel caso è provata dall’iscrizione nel libro dei soci, e il trasferimento delle azioni resta assoggettato alla disciplina della cessione del contratto. Nelle società quotate invece ci sono semplici registrazioni contabili, con soppressione dei titoli.

28
Q

La nominatività delle azioni è obbligatoria?

A

La disciplina dice che possono essere sia nominative che al portatore a scelta dell’azionista, ma in realtà è obbligatorio che siano nominative. Salvo tre eccezioni:
- Azioni di risparmio
- Azioni emesse da sicav
- Azioni emesse da sicaf

29
Q

Vincoli sulle azioni

A

Le azioni possono esser costituite in usufrutto, e pegno. Possono inoltre formare oggetto di misure cautelari ed esecutive.

30
Q

A chi spettano i diritti amministrativi di azioni con pegno o usufrutto sopra?

A

Salvo convenzioni contrarie, il diritto di voto compete al creditore pignoratizio, o all’usufruttuario, ma essi dovranno esercitarlo senza ledere interessi del socio.

31
Q

A chi spetta il diritto di voto in caso di sequestro delle azioni?

A

Al custode.

32
Q

A chi spetta il diritto di opzione sulle azioni con pegno o usufrutto?

A

Al socio. Inoltre, solo ad esso sono attribuite le nuove azioni sottoscritte. Egli deve però provvedere almeno tre giorni prima della scadenza al versamento delle somme necessarie per l’esercizio del diritto di opzione. In mancanza, gli altri soci, possono offrirsi di acquistarlo o altrimenti il diritto di opzione deve essere alienato a mezzo intermediario. I caso di aumento gratuito di capitale, il pegno, l’usufrutto e il sequestro si estendono alle azioni emesse

33
Q

Com’è regolato il versamento delle azioni non liberate per azioni con pegno, usufrutto o sequestro?

A

In caso di pegno il socio deve provvedere (in mancanza il creditore pignoratizio può far vendere le azioni tramite banca o altro intermediario) in caso di usufrutto è invece l’usufruttuario.

34
Q

Ci sono limiti alla circolazione delle azioni?

A

In linea generale no, ma la libera trasferibilità è esclusa o limitata in alcune ipotesi:
- Limiti legali
- Limiti convenzionali

35
Q

Quali sono i limiti legali alla circolazione delle azioni?

A
  1. Azioni liberate con conferimenti diversi dal denaro non possono essere alienate prima del controllo di valutazione
  2. Le azioni con prestazioni accessorie non sono trasferibili senza il consenso del cda
36
Q

Quali sono i limiti convenzionali alla circolazione delle azioni?

A
  1. Limiti statutari (risultanti dall’atto costitutivo). Anche divieto assoluto (ma max 5 anni), possono essere introdotte o rimosse con delibera dell’assemblea straordinaria. I soci che non partecipano all’approvazione hanno diritto di recesso (se non previsto diversamente dallo statuto e sono divise in:
    - Clausole di prelazione: clausola che impone al socio la preventiva offerta delle azioni che vuole vendere ai soci, e a preferirli a parità di altre condizioni (comporta inefficacia del trasferimento)
    - Clausole di gradimento: divise in quelle che richiedono possesso di determinati requisiti da parte dell’acquirente, e quelle sottoposte ad un semplice placet di un organo sociale (spesso il cda), che però comportano in caso di attivazione l’obbligo di acquisto dei soci o diritto di recesso dell’alienante
    - Clausole di riscatto: Clausole che permettono ai soci di riscattare azioni in caso di determinati eventi (es.morte di un socio) per prevenire ingresso di eredi o prestazioni accessorie fatte da altre persone)
  2. Patti parasociali (accordi tra soci fuori dall’atto) –> Definiti sindacati di blocco, hanno scopo di evitare l’ingresso a soci non graditi. Hanno limiti di durata e specifici obblighi informativi. Vincolano solo le parti contraenti, dunque l’inadempiente sarà solo tenuto al risarcimento dei danni.o
37
Q

Come sono considerate le operazioni della società sulle proprie azioni?

A

Sono viste con molta attenzione perché pericolose per l’integrità del capitale sociale. Sono il linea di principio vietate.

38
Q

Una società può sottoscrivere le proprie azioni?

A

No, mai. Il divieto è assoluto e senza eccezioni, sia per sottoscrizione diretta che indiretta. Le azioni sottoscritte però non sono nulle. Esse devono essere liberate dai soci o dal terzo che hanno violato il divieto, dai soci promotori o fondatori o in caso di aumento del cs, dagli amministratori. Conseguenza a cui può sottrarsi chi dimostra di essere esente da colpe.

39
Q

Qual è l’atteggiamento verso l’acquisto di azioni proprie da parte di una società?

A

È un’operazione che può dar luogo ad una riduzione del cs, senza seguire la disciplina relativa.
L’operazione è consentita, ma a patto di rispettare quattro condizioni:
1. Le somme impiegate nell’acquisto non possono superare l’ammontare degli utili distribuitili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio approvato.
2. Le azioni acquistate devono essere interamente liberate
3. L’acquisto va autorizzato dall’assemblea ordinaria con specifica determinazione delle modalità di acquisto, dell’ammontare massimo e la durata (max 18 mesi) per cui l’operazione è accordata
4. Solo nelle società che fanno ricorso a capitale di rischio, il valore nominale delle azioni acquistate non può superare 1/5 del capitale sociale tenuto conto anche delle azioni possedute dalle controllate.

40
Q

Quali sono le sanzioni previste se si acquistano azioni proprie? Ci sono casi speciali?

A

Devono essere vendute entro 1 anno dall’acquisto, secondo modalità fissate dall’assemblea. In mancanza, vanno annullate e va ridotto il capitale sociale.
Ci sono casi speciali: nessuna limitazione è applicabile quando l’acquisto viene in esecuzione di delibera assembleare di riduzione del capitale sociale mediante riscatto e annullamento di azioni.

41
Q

Qual è il regime in vigore per le azioni proprie?

A

I diritti sociali relativi alle azioni proprie sono sterilizzati. Diritto di voto, e altri diritti amministrativi sono sospesi. Le azioni proprie sono tuttavia computate nel capitale ai fini del calcolo del quorum costitutivo e nelle società chiuse anche in quello deliberativo dell’assemblea.
Diritto a utili e diritto di opzione spettano proporzionalmente alle altre azioni.
Infine, gli amministratori non possono disporre delle azioni senza preventiva autorizzazione dell’assemblea, che dovrà anche stabilirne le modalità

42
Q

Qual è la disciplina nei confronti di prestiti e finanziamenti per acquisto delle azioni proprie?

A

Operazioni consentite previa approvazione dell’assemblea straordinaria (inefficaci altrimenti) sulla base di una relazione degli amministratori nella quale viene indicato lo specifico interesse della società nel concedere assistenza finanziaria, e in cui si attesta che l’operazione verrà effettuata a condizioni di mercato (prezzo non inferiore al medio nei sei mesi precedenti l’avviso di convocazione in assemblea) e con valutazione del merito di credito della controparte. Verbale pubblicato a registro. L’ammontare dell’assistenza non può eccedere la parte di pn disponibile.

43
Q

Possono essere accettate azioni proprie in garanzia?

A

No.

44
Q

Cosa sono le partecipazioni reciproche?

A

Sono quanto società A partecipa al capitale di B, e viceversa. Moltiplicando così capitale nominale ma non quello reale.

45
Q

Come viene disciplinata la partecipazione reciproca?

A

Per la sottoscrizione, c’è disciplina uguale a quella per le azioni proprie. Per l’acquisto reciproco di importo superiore agli utili distribuitili, la disciplina è invece diversa seppur i risultati sono uguali (rimborso dei conferimenti ai soci):
- L’acquisto è possibile senza alcun limite se non ci sono rapporti di controllo tra le società e se non sono quotate in borsa
- Se l’incrocio è effettuato tra controllante e controllata, l’acquisto è considerato come effettuato dalla controllante, e perciò:
1. Non può eccedere utili distribuibili
2. Valido acquisto di sole azioni liberate
3. Acquisto va autorizzato dall’assemblea ordinaria con specifiche
4. Valore nominale delle azioni non può eccedere 1/5 del cs della controllante se fa ricorso al mercato del capitale di rischio tenuto conto anche delle azioni o quote possedute da controllanti e controllate
5. La società controllata non può esercitare diritto di voto nelle assemblee della controllante.

46
Q

Cosa succede se viene violata la disciplina sull’acquisto reciproco?

A

Vanno alienate entro un anno dall’acquisto, o in mancanza vanno annullate con riduzione del capitale sociale. La controllata ha diritto al rimborso delle azioni annullate.

47
Q

Come vengono disciplinati gli incroci azionari tra società quotate ma senza rapporti controllate/controllanti?

A

Ci sono solo limiti quantitativi, che corrispondono a quelli che fanno scattare l’obbligo di comunicazione delle partecipazioni rilevanti alla Consob: non si può superare il tetto del 5% del capitale con diritto di voto se la partecipata è una PMI e del 3% se non lo è. Tali limiti sono elevabili al 10 e 5% con accordo delle società.

Se tale disciplina viene violata:
- Non si può esercitare diritto di voto per le azioni eccedenti il consentito
- Va alienata l’eccedenza entro 12 mesi, con sospensione generale del diritto di voto in caso di mancanza (se viene votato ugualmente, le delibere sono annullabili)