L'impresa di assicurazione Flashcards
cos’è un’assicurazione?
un’operazione economica che si realizza attraverso la neutralizzazione del rischio individuale, inserendolo in una massa di rischi omogenei
come classifichiamo sul piano economico l’assicurazione?
in due categorie: assicurazione mutua e assicurazione a premio
cos’è l’assicurazione mutua
la neutralizzazione dei rischi avviene mediante l’associazione collegiale dei soggetti esposti al medesimo rischio al fine di ripartire tra loro tutti i danni.
cos’è l’assicurazione mutua a quota fissa
la neutralizzazione del rischio avviene mediante la creazione preventiva di un fondo patrimoniale costituito con contributi degli associati
cos’è l’assicurazione a premio
l’operazione economica si realizza trasferendo il rischio dal soggetto che vi è posto all’impresa di assicurazioni.
L’assicurazione si fonda sul procedimento tecnico complesso che consente di determinare preventivamente il costo della garanzia, e ciò può essere fatto solo attraverso:
1-un’attività sistematica di assunzione del rischio (e quindi esercizio di attività imprenditoriale).
2-la ripartizione dei rischi tra una pluralità di imprese attraverso la coassicurazione, la riassicurazione e la retrocessione.
3-il rispetto di inderogabili criteri nella gestione patrimoniale e finanziaria
cos’è un’Impresa di assicurazione
è l’impresa autorizzata all’esercizio di uno o più rami (danni o vita indicati nell’art.2 CAP).
Da marzo 1979 l’imprese non possono essere autorizzate multi rami, ma non è un divieto assoluto infatti i rami danni 1 e 2 (infortuni e malattia) possono essere esercitati da imprese vita autorizzate ad esercizio dei rami vita 1,2 e 4 .
I rami vita sono 6 e i rami danni sono 18.
quali sono i rami vita
sono 6:
1-sulla durata della vita umana
2-sul rischio di natalità o nuzialità
3-polizze le cui prestazioni sono connesse a un indice o a quote di un fondo interno
4-LTC, ovvero polizze di lunga durata per il rischio malattia e infortuni che causano la non autosufficienza
5-le operazioni di capitalizzazione
6-i contratti di gestione dei fondi pensione
quali sono i rami danni
sono 18 suddivisi in 3 macrocategorie:
1-le assicurazione danni alla persona (infortuni e malattia)
2-assicurazione danni alle cose (incendio, furto, merci, trasporto, cristalli)
3-assicurazioni a patrimonio (assicurazione responsabilità civile, assicurazione di spese)
Cosa sono i requisiti d’accesso
Sono dei presupposti che l’impresa deve dimostrare di possedere per ottenere dall’IVASS l’autorizzazione ad esercitare i rami indicati.
Sono:
1- La forma giuridica indicata, può essere:
-S.p.A e società europea.
- mutua di assicurazione
- la cooperativa di assicurazione e società cooperativa
europea
2-il capitale sociale (capitale minimo) , che varia in ragione del ramo d’interesse
3- l’oggetto esclusivo (oggetto sociale)
4-l’lelenco dei soci
5-l’elenco dei primi amministratori e dei primi sindaci
6- il documento attestante l’inesistenza di stretti legami che possano ostacolare l’attivita di vigilanza
7-il programma di attività
8-la relazione tecnica
9-la documentazione attestante la costituzione di un fondo di organizzazione
Art. 7 e 8 regolamento IVASS
cosa sono le condizioni di esercizio di un’impresa di assicurazione?
Sono gli adempimenti che le imprese devono osservare nello svolgimento della loro attività.
L’obbiettivo di tale disciplina è garantire la solvibilità dell’impresa e agevolare la trasparenza nella gestione nei confronti dell’autorità di vigilanza.
questo segmento disciplinare si divide in 3 macroaree.
1-requisiti organizzativi (sistema dei controlli interni)
2-disciplina delle riserve tecniche
3-requisito patrimoniale di solvibilità
Cosa sono i requisiti organizzativi di un’impresa di assicurazione?
Per garantire la solvibilità dell’impresa e agevolare la trasparenza nei confronti dell’autorità di vigilanza, l’impresa deve dotarsi di un efficace sistema di governo societario (governance) che consenta una sana e prudente gestione,
un sistema di gestione dei rischi (risk management),
un sistema di controllo interno (internal audit),
una funzione attuariale.
Cosa si intende per disciplina delle riserve tecniche?
Sono accantonamenti di somme per far fronte agli impegni futuri.
Poichè l’attività assicurativa è caratterizzata dall’inversione del ciclo produttivo (l’assicuratore incassa premi a fronte di prestazioni indennitarie eventuali), di qui l’esigenza di costituire riserve sufficienti per adempiere a tali prestazioni.
La disciplina delle riserve tecniche è contenuta nei regolamenti IVASS.
A quali principi si ispira la disciplina delle riserve tecniche?
1- il valore delle riserve tecniche deve corrispondere non al costo storico, ma al valore attuale che l’impresa dovrebbe realizzare in caso di trasferimento ad un’altra impresa di assicurazione
2-l’impresa deve segmentare la tipologia delle riserve in base a gruppi di rischi tra loro omogenei.
3-le riserve tecniche devono essere calcolate secondo tecniche dettate dalle norme primarie e dai regolamenti (art36 e 36bis CAP)
Cos’è il requisito patrimoniale di solvibilità?
è un’ulteriore garanzia di solidità finanziaria dell’impresa (insieme alla disciplina delle riserve tecniche).
Può essere calcolato in 2 modi:
1-Avendo riguardo alla formula standard delineata dall’autorità di vigilanza
2-attraverso l’adozione di un modello interno, preventivamente autorizzato dall’IVASS.
Chi fa parte del sistema di controlli interni (sistema di governance)?
I soggetti coinvolti nella disciplina sono:
1-L’organo di gestione (CdA) (l’organo esecutivo)
2-il comitato per il controllo interno, di cui fanno parte gli amministratori privi di deleghe.
3-il direttore generale (vertice dei dipendenti) e l’alta dirigenza.
4-il collegio sindacale (vigila sul CdA)
Quali sono i principi fondamentali del sistema di controlli interni (sistema di governance)?
1-Il principio della cultura del controllo (attraverso l’imposizione di corsi di formazione)
2-la separatezza dei compiti (per evitare sovrapposizioni ed individuare più agevolmente i soggetti responsabili delle procedure).
3-l’efficienza dei flussi informativi
4-l’efficienza dei flussi informatici (piattaforma utile ad un costante monitoraggio dell’operato delle varie funzioni aziendali)
Quali sono le funzioni aziendali di un’impresa di assicurazione?
sono 3 e sono Internal audit, risk management, e compliance.
Esse sono tenute ad un obbligo di stretta collaborazione.
Tutte e 3 le funzioni possono essere esternalizzate (outsourcing)
Cos’è l’internal audit (revisione interna)?
è una delle 3 funzioni aziendali e ne fanno parte attuari e legali.
Il responsabile di questa funzione è nominato direttamente dal CdA e deve essere in possesso di 3 requisiti: onorabilità, professionalità, indipendenza.
Le aree di oggetto di revisione interna sono:
-i processi gestionali e le connesse procedure
amministrative
-le regolarità dei flussi informativi
-la correttezza e coerenza della contabilità
- l’efficienza dei controlli sulle attività esternalizzate
Le fasi dell’attività di audit sono:
1-la mappatura dei rischi
2-l’elaborazione di un piano di audit
3-la sottoposizione dei risultati a stress test periodici ( esiti da comunicare al CdA)
Cos’è il risk management?
è una delle 3 funzioni aziendali, ne fanno parte economisti e attuari.
Questa funzione aziendali si propone di individuare, monitorare, valutare e gestire le aree di rischio dell’impresa, in particolare:
-il rischio di assunzione o sottoscrizione (assumere rischi rifiutati dal mercato)
-rischio di riservazione (riserve insufficienti o eccessive)
-rischio di mercato (rischio che il mercato si orienti in senso negativo
-rischio di credito
-il rischio di liquidità
-il rischio di inefficienza ( se funzionano le aree e procedure interne)
-rischio di contagio (del gruppo assicurativo)
-rischio reputazionale (dover pagare sinistri per evitare rischi reputazionali)
Attuario ed Economista misurano il livello di rischio attrraverso un risultato unitario e condiviso.
La funzione è composta da un responsabile ( più addetti) che ha il compito di:
-determinare le modalità e metodologie di lavoro
-curare la reportistica al CdA
-sottoporre risultati a stress test periodici
Cos’è la compliance?
è una delle 3 funzioni aziendali.
Si occupa di verificare la coerenza dell’attività e dei prodotti dell’impresa di assicurazioni alla legge ed ai regolamenti
In particolare essa:
1-individua le norme primarie (leggi e codici) e secondarie (regolamenti e decreti) organizzando anche un scadenzario degli adempimenti di legge
2-valuta l’organizzazione e la sua adeguatezza rispetto agli standard di legge
3-individua le soluzioni ottimali per garantire adeguati flussi informativi
4-sottopone a verifica di legittimità i contratti stipulati dall’impresa.
Il responsabile della funzione di compliance deve essere: onorabile, professionale, indipendente, autonomo (nessuno può interferire).
cosa fa l’attuario in un’impresa di assicurazione?
Innanzitutto il responsabile della funzione attuariale è un attuario iscritto all’albo professionale con conoscenze ed esperienza.
Questa fondamentale funzione:
a-coordina e supervisiona il calcolo delle riserve tecniche
b-garantisce l’adeguatezza delle metodologie, dei modelli utilizzati e delle ipotesi su cui si basa il calcolo delle riserve tecniche
c-valuta la sufficienza e la qualità dei dati nel calcolo delle riserve tecniche
d-confronta le stime con i dati desunti dall’esperienza.
e-dialoga direttamente e informa il CdA sull’affidabilità e sull’adeguatezza del calcolo delle riserve tecniche
f-formula un parere sulla politica di sottoscrizione globale
g-formula un parere sull’adeguatezza degli accordi di riassicurazione
h-contribuisce ad applicare in modo efficace il sistema di gestione dei rischi (articolo 30 bis)
i-supervisiona gli attivi a copertura delle riserve tecniche
Cosa sono le riserve tecniche di un’impresa di assicurazione?
Sono Accantonamenti di somme di denaro per far fronte a impegni futuri e la loro costituzione deriva dall’inversione del ciclo produttivo che caratterizza l’attività assicurativa.
Sono Poste Contabili che fanno parte del passivo dell’impresa.
Su un piano strettamente giuridico:
-il valore delle riserve tecniche deve essere pari a quanto sarebbero pagate in caso di loro trasferimento ad un’altra impresa di assicurazione (no costo storico ma valore attuale)
-l’impresa deve segmentare i rischi in gruppi omogenei, cioè costituire tipi diversi di riserve nella gestione dei rami danni o della gestione dei rami vita e a seconda della durata dei contratti.
-le riserve devono essere costituite secondo quanto previsto dagli art.36 ss. Cod.ass. e dai regolamenti ISVAP e IVASS
Cosa sono gli Attivi a copertura delle riserve tecniche?
Le riserve tecniche sono poste contabili che fanno parte del passivo dell’impresa.
La garanzia effettiva, dell’adempimento degli obblighi assunti con i contratti assicurativi, viene quindi fornita dagli attivi in cui vengono investite le riserve.
Gli attivi devono essere caratterizzati da: sicurezza, liquidità, qualità e redditività degli investimenti.
Questa disciplina rigorosa trae origine dalla normativa primaria, da cui rinveniamo 3 regole fondamentali:
-gli attivi in cui si investe devono essere di proprietà dell’impresa
-devono essere coerenti e adeguati ai rischi e alla durata dei contratti
-le scelte di investimento devono essere ispirate ad un criterio di SANA E PRUDENTE gestione a tutela degli assicurati.
La disciplina fondamentale degli attivi a copertura delle riserve tecniche si individua nell’art.132 della direttiva SOLVENCY II e dagli orientamenti dell’EIOPA.
Cos’è SOLVENCY II?
“Solvency II” è una direttiva principle based dell’Unione Europea (UE) che stabilisce i requisiti di vigilanza e le regole per le assicurazioni e le riassicurazioni all’interno dell’UE.
In particolare Solvency II stabilisce nella sostanza 3 principi:
1-la necessità di scegliere attivi di cui sia possibile misurare, individuare, monitorare e gestire i rischi ad essi connessi.
2-necessità di selezionare investimenti idonei a garantire qualità, liquidità e redditività degli investimenti (no alla ricerca dell’investimento più redditizio)
3-evitare la concentrazione degli investimenti. Non vengono fissate soglie minime o massime, ma viene responsabilizzata l’impresa.
Gli unici limiti introdotti riguardano i derivati e gli attivi non ammessi in mercati regolamentati.
—>In sostanza S.II da voce a una necessità di introdurrre una gestione dinamica ispirata ad un criterio di massima prudenza.
Che orientamenti detta l’EIOPA?
L’EIOPA assume quale parametro di riferimento il principio della persona prudente.
L’EIOPA non emana norme comunitarie (come direttive e regolamenti) ma orientamenti cui tuttavia le autorità internazionali si adeguano immediatamente.
le aree disciplinari impattate sono:
-la gestione delle attività e passività
-equilibrio tra liquidità immediata e impegni futuri
-la disciplina degli investimenti
-la gestione del rischio di liquidità
-la gestione del rischio di concentrazione
Gli orientamenti si suddividono in sezioni:
1-requisiti generali di governance (organizzativi)
2-politica sulle retribuzioni
3-requisito di onorabilità e professionalità
4-gestione dei rischi
5-requisito patrimoniale o di solvibilità
6-controllo e funzione di internal audit
7-funzione attuariale
8-esternalizzazione
9-la disciplina dei gruppi
Cos’è il registro degli attivi a copertura?
è un apposito registro che assolve ad una duplice funzione:
-agevolare l’attività di vigilanza
-individuazione dei beni su cui gli assicurati hanno privilegio speciale in caso di liquidazione coatta amminisrativa (LCA)
Cos’è il requisito patrimoniale di solvibilità (SCR)?
é una sorta di “cuscinetto” finanziario.
Corrisponde al capitale (Fondi propri) che l’impresa deve detenere al fine di limitare la possibilità di insolvenza.
Deve essere calibrato prendendo i considerazione tutti i rischi cui l’impresa è esposta e deve comprendere sia l’esercizio in corso che quello prevedibile per gli esercizi successivi ( SOLVENCY II).
Può essere calcolato in 2 modi:
-Il modello standard (per grandi imprese): cui i contenuti sono predeterminati dall’IVASS. Ha il fine di rendere trasparente l’allocazione del capitale e di limitare gli effetti distorsivi.
-il modello interno: elaborato dalle singole imprese ed il cui utilizzo è sottoposto ad autorizzazione da parte dell’IVASS.
Cos’è il requisito patrimoniale minimo (MCR)?
Si tratta di una posta che deve essere calcolata in conformità alle disposizioni di attuazione adottate dalla Commissione Europea e deve essere coperta con fondi propri.
Se l’impresa non adegua sistematicamente e periodicamente il suo MCR si procede con la revoca dell’attività dell’esercizio.
Più un’impresa opera in rami rischiosi, più requisiti patrimoniali minimi dovrà coprire.