Introduzione - La lunga marcia dell'informatica nelle istituzioni italiane Flashcards
Mario G. Losano
Quali termini possono essere utilizzati per far riferimento alla digitalizzazione della PA?
Automazione, informatizzazione della PA, oppure e-government
Cosa è accaduto alla “rivoluzione digitale” italiana?
L’Italia è partita svantaggiata: prima della privatizzazione della SIP (Società Italiana per l’Esercizio delle Telecomunicazioni), il nostro paese godeva di una rete unica tra le migliori al mondo e tra le prime a sperimentare la fibra. Con la privatizzazione, in pochi anni piombammo in fondo alle classifiche europee.
Per tornare a una rete unificata, nel dicembre 2015 venne fondata la società ENEL OPEN FIBER che mira a coprire tutta Italia con una rete in fibra ottica, con l’obiettivo di digitalizzare l’intero paese.
Tuttavia, non basta avere infrastrutture efficienti, ma serve anche capacità di gestione e di utilizzo di queste. Italia è agli ultimi posti per numero di laureati ed è arretrata anche nell’uso degli strumenti informatici. Si assiste, come fa notare IlSole24Ore ad un legame debole tra crescita dell’innovazione digitale e crescita della produttività.
Cronistoria dell’informatica giuridica
Capitolo 2 dell’Introduzione
Perché l’avvento dell’informatica giuridica comportava un vasto compito pedagogico?
Perché bisognava preparare al lavoro informatizzato un personale abituato al tradizionale lavoro burocratico e quella parte di personale, ai margini, che ne avrebbe potuto temere negative conseguenze indirette sulla propria attività (divenendo potenziale avversario delle applicazioni informatiche)
Ad oggi, si può dire che l’informatica giuridica è parte delle università italiane?
Non propriamente. Ogni facoltà di giurisprudenza ad oggi ha un corso di informatica giuridica, ma spesso intesa come diritto dell’informatica (cioè, come norme giuridiche regolanti l’informatica: es. norme sulla privacy) e non come informatica giuridica in senso stretto (cioè, come applicazione dell’informatica a strutture pubbliche regolate dal diritto: es. automazione del sistema fiscale)
Quali sono i problemi più rilevanti nella compatibilità tra informatica e PA? E qual’è la soluzione?
Rispetto agli impegni presi con l’UE, che ci richiedono di puntare nella direzione della transizione digitale, alcune vie che possiamo perseguire sono quelle della semplificazione e sburocratizzazione dell’intero apparato statale. Questo apparato è oggi organizzato secondo norme giuridiche emanate per intero in epoca pre-informatica, che quindi spesso ostacolano o rendono impossibile l’informatizzazione.
La soluzione è un diritto più compatibile con l’informatica, che quindi sia più aggiornato (manutenzione più frequente per adattarlo ai cambiamenti storici) e dettagliato (vedi esempio sgravio fiscale per famiglia “numerosa”).
In generale, è possibile introdurre l’informatica in una struttura pubblica preesistente e complessa solo riformando, spesso radicalmente, la struttura stessa.
Quale fenomeno ha scatenato l’enucleazione delle prime leggi sulla privacy?
Con il crescente numero di dati raccolti dalle amministrazioni e lo sviluppo tecnologico che permetteva alle banche dati di comunicare in modo sempre più efficiente e rapido, i cittadini, soprattutto europei, iniziarono a risultare più trasparenti (sindrome del pesce rosso) richiedendo a loro volta una trasparenza della PA, attraverso le leggi sui dati personali.
Quali sono gli interventi normativi più rilevanti sul piano della protezione dei dati personali?
Sul piano del diritto europeo, la Direttiva 95/46 del 1995, relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati, sostituita dal General Data Protection Regulation (GDPR) del 2016.
In Italia, la prima legge fu emanata il 31 dicembre 1996 (L. n. 675/1996), l’ultimo giorno utile per non incorrere nelle sanzioni dell’UE.
Pro e contro della pervasività sempre più intensa dell’informatica
L’informatica ha reso tutto più informatizzato (smart city, house, school, working …), ma al contempo fragile. Le nuove attività belliche o ostili hanno per obiettivo le infrastrutture informatiche di una società: si pensi alle fake news che influenzano i dibattiti democratici orientando-alterando le elezioni, o agli attacchi su larga scala di cyberwarfare.
