INTERVENTO DELLO STATO - CAP. 10 Flashcards
Quando lo stato interviene nel mercato, cosa influenza?
può influenzare i prezzi (e quindi INDIRETTAMENTE i comportamenti), con sussidi o imposte (livelli minimi, massimi di p e/o q)
imponendo un prezzo e lasciando che le persone agissero liberamente.
Se lo stato tassa lo scambio, quest’ultimo diminuisce, mentre invece aumenta se lo stato si offre di pagare un sussidio a chi compra o a chi vende.
oppure può influenzare direttamente i comportamenti (con leggi e/o regolamenti) vietandoli o rendendoli obbligatori
i tributi sono pagati in base alla quantità acquistata?
alcuni NO, riguardano un ammontare fisso, per cui non incidono sull’equilibrio di mercato.
Altre imposte invece sì, come le imposte ad valorem (riguardano un ammontare da pagare in percentuale del valore degli scambi) e le imposte sulla quantità (riguardano un ammontare da pagare per ogni unità di beni). In questi casi i tributi incidono sull’equilibrio di mercato.
Qual è la differenza tra tasse e imposte?
le tasse vengono pagate da un soggetto che richiede un determinato servizio (tassa universitaria), l’imposta deve essere pagata da tutti obbligatoriamente e non concerne una controprestazione.
Come si calcola un’imposta?
è la differenza tra il prezzo pagato da chi acquista e il prezzo effettivamente percepito da chi vende.
Come varia la quantità domanda se i consumatori devono pagare anche l’imposta?
la quantità domandata diminuisce.
Quindi la curva di domanda si sposta graficamente a sinistra.
NON DEVONO ESSERE SPOSTATE ENTRAMBE LE CURVE PERCHE’ SAREBBE COME DIRE CHE UN’IMPOSTA SOLA E’ PAGATA DA TUTTI E INVECE NON E’ COSI’ VIENE PAGATA SOLO DA UNO DEI DUE (consumatori o produttori).
E’ vero che le imposte DIMINUISCONO il benessere?
sì.
infatti in presenza di un’imposta si riduce sia il surplus del consumatore sia quello del produttore.
Quindi da chi può essere versata l’imposta?
sia da consumatori (e avremo uno spostamento della domanda), sia dai produttori (e avremo uno spostamento dell’offerta).
ma in realtà ciò che conta è su chi incide di più, vale a dire da chi è maggiormente finanziato l’onere della tassazione
Come si capisce su chi incide maggiormente un’imposta?
Per descrivere questi effetti parliamo di “incidenza dell’imposta”, che varia al variare dell’elasticità:
se una curva è meno elastica dell’altra l’imposta inciderà maggiormente sulla curva meno elastica, perché colpisce la parte tra i contraenti che reputa più importante il mercato in occasione di quello scambio (vale a dire chi reputa meno facile rinunciare allo scambio).
Cosa succede se lo stato fissa un livello massimo di prezzo che è < del prezzo di equilibrio?
avremo una penuria (eccesso di domanda),
viceversa se lo stato impone un prezzo minimo più alto del pe, avremo un’eccedenza (eccesso di offerta).
lo stato sa che se impone determinati comportamenti si genereranno eccedenze o penurie, ma il suo obiettivo non è tanto la massima efficienza quanto l’equità (ridistribuire meglio un più piccolo surplus).
perché il benessere sociale è distribuito in modo diseguale (tanto da creare disuguaglianza)?
- FORTUNA / SFORTUNA
- SFORZI FATTI
- CONDIZIONI INIZIALI (CAPACITA’/TALENTI)
Quindi lo scopo dell’intervento pubblico è solo l’equità?
No, oltre all’equità, un secondo obiettivo perseguito dallo stato è aiutare il mercato quando non funziona bene (quando fallisce) a massimizzare il benessere sociale.
Perché a volte lo stato elimina il potere di mercato delle imprese?
ad esempio per evitare che colludano, oppure per evitare comportamenti predatori (ad esempio se una impresa vende i suoi prodotti ad un p<CMG è sanzionabile, perché potrebbe farlo solo per eliminare la concorrenza e poi rifarsi praticando in monopolio).
Ovviamente non sempre la scelta giusta è quella di eliminare il potere di mercato.
azzardo morale e selezione avversa aumentano gli scambi sul mercato?
NO, infatti devono essere eliminati.
può portare a sfiducia tra compratore e produttore, infatti per evitarlo lo stato cerca di certificare la qualità dei prodotti e punta sulla trasparenza.
cosa sono le esternalità?
sono dei fattori esterni che incidono sul benessere sociale ma di cui un mercato non tiene conto.
Cosa dice il teorema di Coase?
Ci dice a quali condizioni sarebbe possibile non avere esternalità:
1. se fosse possibile definire precisamente tutti i diritti (non solo beni che si scambiano sul mercato, ma anche fare, non fare o far fare)
2. se mettersi d’accordo non fosse costoso