inizio del libro II Flashcards
Suave, mari magno turbantibus aequora ventis,
e terra magnum alterius spectare laborem;
non quia vexari quemquamst iucunda voluptas,
sed quibus ipse malis careas quia cernere suave est.
(È) gradevole, quando nel vasto mare i venti sconvolgono le distese marine,
da terra guardare il grande affanno di un altro;
non perché sia una piacevole gioia il fatto che qualcuno sia travagliato,
ma perché è gradevole vedere da quali mali tu stesso sia libero.
suave 1
in anafora, i due suave segnalano due grandiose immagini che semplificano la tranquillità del saggio epicureo
Turbantibus ventis 1
ablativo assoluto
mari 1
ablativo poetico di stato in luogo
alterius 1
aggettivo pronominale genitivo (differenza da alius: tra due, quindi abbiamo una divisione in due dell’umanità)
chi riprende questa immagine del mare?
Una poesia di Alceo riprende questa immagine del mare, della nave in tempesta, e ciò diventerà un motivo topico; la nave in un mare in tempesta sarà ripresa come un’allegoria in tantissime letterature. Le varie allegorie che rappresenta: l’esistenza dell’uomo (come la morte del fratello Giovanni), la nave dello stato (allegoria politica
cosa rappresenta il mare?
Lucrezio dice che la politica, le ambizioni negli affari e resto sono alcune tra le cose che egli indica come preoccupazioni e da cui consiglia di allontanarsi; il mare in tempesta quindi rappresenta la classe dirigente romana che vive come un mare in tempesta
“e terra magnum alterius spectare laborem;
non quia vexari quemquamst iucunda voluptas,
sed quibus ipse malis careas quia cernere suave est.”
Lucrezio spiega che non c’è alcun atteggiamento sadico nel vedere gli altri soffrire, ma gode della propria tranquillità in base alla sofferenza degli altri; ma non è maligno. Non c’è soddisfazione nel fatto che qualcuno sia travagliato (vexari: nome del predicato di uau da voluptas)
quemquam 1
pronome indefinito accusativo soggetto di vexari (quisquam: pronome indefinito utilizzato in contesto negativo)
careo 1
regge l’ablativo, ‘allontanarsi’; qui careas è un congiuntivo presente II pers sing; è un congiuntivo obliquo in dipendenza da un infinito
campo semantico
verbi della vista (spectare, cernere, tueri)
Suave etiam belli certamina magna tueri
per campos instructa tua sine parte pericli.
Sed nil dulcius est, bene quam munita tenere
edita doctrina sapientum templa serena,
despicere unde queas alios passimque videre
10errare atque viam palantis quaerere vitae,
(È) gradevole anche vedere grandi contrasti di guerra
disposti attraverso i campi di battglia senza tua parte di pericolo.
Ma nulla è più piacevole che occupare i ben protetti
spazi sereni innalzati dall’insegnamento dei sapienti,
donde tu possa guardare dall’alto gli altri e vederli qua e là
errare e cercare vagando la via della vita,
secla, pericli 2
forme sincopate arcaiche
immagini
mare in tempesta guardato da una scogliera, campo di battaglia guardato da un’altura
plurali
servono per evidenziare questa moltitudine delle persone che si affannano