IL QUATTROCENTO: GLI INCUNABOLI (con esempi) Flashcards
Cos’è un incunabolo?
-Gli incunaboli o quattrocentine sono quegli esemplari prodotti fino al 1500.
-Il termine viene dal latino incunabulum e significa culla.
E’ proprio il loro nome che richiama l’inizio di una nuova era in cui i manoscritti, siccome i manoscritti venivano stampati, iniziava una democratizzazione della cultura.
-La stampa veniva realizzata con caratteri mobili, con cui si potevano ottenere diverse combinazioni e quindi testi diversi.
-Pur essendo stampati, gli incunaboli ricalcavano ancora i manoscritti del trecento: i capilettera era decorati a mano e la mise en page ere uguale a quella dei codici copiati a mano.
-EDITIO PRINCEPS: prima edizione di testi classici o medievali
-PALEOTIPO: incunabolo anteriore al 1470
-Possono essere:
- di grande formato (IN FOLIO) o in piccolo formato (IN QUARTO)
-accompagnati da miniature e poi anche illustrazioni
Quali furono i primi incunaboli?
-Il primo incunabolo fu la Bibbia latina stampata da Gutemberg negli annni 50’ del 1400 a Magonza.
-Poi in Italia iniziarono ad essere stampati negli anni 70’, grazie all’utilizzo dei caratteri mobili da parte di monaci provenienti da Magonza.
-Nel 1470 furono prodotte l’editio princeps del Decameron e delle Rime di Petrarca.
-Nel 1472 l’editio princeps della Commedia, a cui ne seguirono altre due nello stesso anno (una a Mantova e l’altra a Jesi/Venezia).
Oggi abbiamo ben 15 edizioni quattrocentesche della commedia.
incunabolo: Editio princeps della Commedia?
-Stampata nel 1472 a Foligno (?)
-codice membranaceo
-contiene solamente il testo , con spazi vuoti per le successive miniature dei capilettera.
-Foligno e Johann Neumeister due tipogarfi, insieme ad un orafo
-Mutilo delle carte iniziali e finali-> non c’è infatti il COLOPHON (=contiene la data, il luogo di stampa e al firma del tipografo)
-La mise en page è su una colonna e ci sono delle rubriche (che riassumono il contenuto del canto che segue)
-La carta 2 recto è una CARTA DI GUARDIA in cui ci sono le note dei possessori che ne indicano la collocazione.
-Nella cart 3 recto è indicato che l’esemplare è stato posseduto dalla biblioteca del convento di S. Giacomo Maggiore a Bologna.
incunabolo: la prima edizione fiorentina con commento di C. Landino?
-Codice cartaceo
-Di grande formato con legatura non coeva
-E’ lasciato sempre lo spazio per la miniatura del capolettera
-Sono state realizzate delle calcografie, ispirate ai disegni di Botticelli, in alcuni passi (il progetto iniziale era per tutte le cantiche).
L’incisione calcografica è impressa su metallo, infatti si vede il segno di questo sulla carta.
-> vediamo quella dell’apparizione nella selva delle fiere e di Virgilio in sequenza( dinamica) e quella raffigurante l’intervento di Beatrice. (canto I e II)
-Il commento in volgare di Cristoforo Landino (uno degli intellettuali protetti da Lorenzo il Magnifico) è pervasivo e a collana. In più ha avuto una grande fortuna successivamente.
-Landino è un fiorentino e scrive nella carta 1 verso “la difesa di Dante e Firenze dai calunniatori”
-Nella carta 1 recto è presente il timbro circolare della Pontificia Università di Bologna apposto prima dell’unità d’Italia (1860)
-E’ presente un COLOPHON con luogo (Firenze) e data di stampa + nome del tipografo
incunabolo: edizione illustrata con il commento di Landino ?
-E’ stata fatta una restaurazione: la carta è moderna.
-Contiene: la commedai con il commento di landino, “Ad Dantem gratulatio” di Marsilio Ficino (uno dei più grandi intelletuali della cerchia dei medici) sia in volagre che in latino, il credo (erroneamente attribuito a Dante).
- non è presente ancora la pagina del frontespizio, ma le informazioni tipografiche sono contenute nel COLOPHON (in fondo)
- commento a collana
-presenti alcune xilografie (con supporto in legno inchiostrato) come quella di lucifero
-la commedia ha un valore didascalico: infatti troviamo dei cartigli vuoti che il lettore doveva riempire con nomi dei personaggi.
-Anche le lettere iniziali sono xilografate, ripresa delle miniature
incunabolo: ancora il commento di landino?
-c’è il COLOPHON (Note tipografiche)
-itmbro verde della pontificia università di bologna
-capilettera xilografati
-note di possesso del bibliotecario settecentesco Ludovico Montefani, che indica anche chi era il precedente possessore ( Iacopo Bartolomeo Beccari, medico e chimico all’uni di bolo)