Bocaccio e la commedia Flashcards
Boccaccio? I tre codici?
-Negli anni 50’ del 300’ boccaccio, vedendo che la Commedia circolava in versioni molto diverse tra loro, decise di fare delle edizioni copiando il testo di sua mano, senza aggiungere il commentoo.
-Ad oggi ci rimangono 3 codic:
1)Toledano Zelada 104.6
-fine anni 50’
-si trova a Toledo
-contiene: vita di Dante (I redazione), vita nova, breve ricoglimento (= riassunto in terzine della commedia) commedia, rime
2)Riccardiano 1035
-inizio anni 60’
-si trova a Firenze
-contiene: breve ricoglimento, commedia, rime
3) Chigiano
-anni 60’
-si trova a Roma nella biblioteca apostolica; faceva parte della raccolta della famiglia Chigi poi donata alla biblioteca
-ha due segnature in quanto è stato smembrato in due
-quello posteriore al 1363 contiene: la vita di Dante (II redazione),vita nova, breve ricoglimento, commedia, rime, canzoniere, donna me prega(cavalcanti), lettera in latino a Dante x elogiarlo.
Il progetto di Bocaccio? Quello di Petrarca?
Il codice Chigiano contiene un’edizione programmatica che vuole additare come canone per la letteratura in lingua volgare Dante, accompagnato da Cavalcanti, Petrarca e Boccaccio stesso.
Il canone, che ha alla base le tre corone fiorentine, è il progetto poltico e culturale di Bocaccio, che si pone come commentatore ma anche come autore in volgare e in latino.
Al contrario Petrarca vede il latino come lingua su cui si deve fondare ed evolvere la letteratura, non il volgare.
I commentatori trecenteschi attinsero proprio dai suoi testi!
Bocaccio come primo biografo di Dante?
Boccaccio scrisse tre redazione della Vita di Dante (I redazione nel Toledano anni 50’, II redazione nel Chigiano anni 60’, III redazione anni 70’).
Il trattatello fu un testo scritto in volgare e mobile, in quanto Bocaccio lo modificò in base alle sue continue ricerche. Andò anche a Ravenna per interrogare i conoscenti e amici di Dante.
Il commento di Bocaccio alla Commedia?
Boccaccio negli anni 70’ iniziò la prima lettura pubblica del poema (Lectura Dantis) con commento orale, basato sul Toledano. Venne fatta nella chiesa di S. Stefano in Badia a Firenze e tra gli ascoltatori ci fu uno dei commentatori quattrocenteschi (Benvenuto da Imola).
Il commento fu messo per iscritto nelle “Esposizioni sulla Commedia”, che però si interrompono al canto XVII a causa della malattia e della morte di Boiccacico nel 1374 ca
Lettera di Frate Ilaro a Uguccione della Faggiola?
E’ una lettera in latino, tramandata da Bocaccio, che testimonia la possibile esistenza di una Commedia originale in latino. (incontro in un monastero tra Frate Ilaro e Dante, quest’ultimo gli mostra la commedai e gli legge i primi versi in latino)
Tuttavia gli studiosi non hanno prove della circolazione della lettera nel trecento e non è stato trovato il nome del frate tra gli annali del monastero.
E’ sicuro anche che Boccaccio fu uno studioso scientifico di Dante e non falsificò nulla.