Gli elementi costitutivi del reato: l'elemento oggettivo Flashcards

1
Q

L’elemento oggettivo del reato

Cosa è l’elemento oggettivo del reato e da cosa è costituito?

A

In base al principio di materialità, accolto dal nostro ordinamento, che all’art. 25 Cost. fa riferimento al “fatto commesso”, può essere reato solo il comportamento umano che materialmente si estrinseca nel mondo esteriore.

Quando si parla di fatto tipico, e dunque di elemento oggettivo (o materiale) del reato, si fa riferimento alla condotta, all’evento conseguente alla condotta e al nesso causale che lega l’uno all’altra.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
2
Q

L’elemento oggettivo del reato

Cosa è la condotta?

A

La condotta è il comportamento umano (azione o omissione) che corrisponde, nelle sue esterne modalità di realizzazione, a quello descritto da una norma incriminatrice di parte speciale. Perché vi sia reato non è sufficiente che vi sia una condotta, ma non vi può essere reato senza una condotta.

La condotta tipica può consistere in un comportamento positivo, cioè in una azione, ovvero in un comportamento negativo, cioè in un’omissione

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
3
Q

L’elemento oggettivo del reato

In cosa consiste l’azione (reato commissivo)?

A

Si definisce azione un movimento corporeo percettibile all’esterno (principio di materialità) ed idoneo ad offendere (principio di offensività) il bene giuridico tutelato. L’azione, più precisamente, può consistere sia in un semplice movimento articolare o spostamento del corpo, quanto nel proferire parola. Inoltre, può manifestarsi con un unico atto ovvero con una pluralità di atti.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
4
Q

L’elemento oggettivo del reato

Quali sono le due categorie in cui si suddividono i reati omissivi?

A
  • reati omissivi propri (o di pura omissione), che sono quelli per la cui sussistenza è necessaria e sufficiente la semplice condotta negativa del reo, non essendo richiesto un ulteriore effetto di tale condotta, ovvero un evento naturalistico come sua conseguenza. Tali reati sono tutti tipizzati dal legislatore ed hanno come elementi costitutivi i presupposti, e cioè la situazione tipica da cui scaturisce l’obbligo di agire e la condotta omissiva (es. omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale ex art. 361 c.p.);
  • reati omissivi impropri (o commissivi mediante omissione), nei quali, ai fini della sussistenza del reato, il soggetto deve aver causato, con la propria omissione, un dato evento (es. disastro ferroviario per mancata manovra di scambio).
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
5
Q

L’elemento oggettivo del reato

Quale è la norma che contiene la previsione dei reati omissivi?

A

Art. 40, co. 2, c.p.
Non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
6
Q

L’elemento oggettivo del reato

Da dove deriva il presupposto della responsabilità omissiva?

A

Il presupposto fondamentale della responsabilità omissiva risiede nel fatto che l’ordinamento pone a carico di un soggetto una “funzione di garanzia” del bene oggetto di tutela, funzione da cui discende l’obbligo di agire che resta inadempiuto. Tale posizione di garanzia può trovare la propria fonte nella legge (come nel caso dei genitori nei confronti dei figli, art. 30 Cost.), in un atto negoziale ovvero in un atto di assunzione spontanea.

Ricordiamo che il nostro ordinamento è ispirato al principio di solidarietà, sancito a livello costituzionale(art. 2 Cost.).

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
7
Q

L’elemento oggettivo del reato

Quale funzione svolge l’art. 40, co. 2, c.p.?

A

L’art. 40, co. 2, c.p. svolge una funzione estensiva, nel senso che combinandosi con le norme di parte speciale che prevedono ipotesi di reato commissivo , estende la punibilità al caso in cui l’evento sia stato cagionare con una omissione.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
8
Q

L’elemento oggettivo del reato

Cosa è l’evento? Quali accezione può assumere?

A

Un ulteriore elemento della fattispecie oggettiva è l’evento, il quale può definirsi come il risultato esteriore della condotta, ovvero come il risultato dell’azione o dell’omissione. Due sono le possibili accezioni che può assumere:

  • evento in senso naturalistico: è qualsiasi modificazione della realtà naturale che consegue alla condotta dell’uomo come un risultato esteriore causalmente riconducibile a quest’ultima, cui l’ordinamento giuridico ricollega determinati effetti;
  • evento in senso giuridico: è inteso come l’offesa arrecata dal reato consistente nella lesione o messa in pericolo del bene protetto dalla norma.

L’evento inteso come offesa, è elemento essenziale di tutti i reati e, pertanto , è sempre presente: ogni reato ha quindi un suo evento in senso giuridico.

L’evento inteso in senso naturalistico, ovvero come modificazione del mondo esteriore costituisce, invece, elemento essenziale dei soli reati che si sono definiti di “evento”, non essendo, infatti, presente nei reati cd. di “pura condotta”.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
9
Q

L’elemento oggettivo del reato

Cosa afferma l’art. 40, co. 1, c.p.?

A

“Nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se l’evento dannoso o pericoloso, da cui dipende la esistenza del reato, non è conseguenza della sua azione od omissione”

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
10
Q

L’elemento oggettivo del reato

Quali sono le teorie elaborate nel tempo per l’imputazione dell’evento?

A
  • La teoria tradizionale - conosciuta come teoria della causalità naturale, o della condicio sine qua non o, ancora, come teoria della equivalenza delle condizioni - poggia su un procedimento di eliminazione mentale: se, eliminata mentalmente la condotta, viene meno anche l’evento, può dirsi che l’evento è conseguenza della condotta. L’inconveniente di questa teoria è che si finisce per mettere sullo stesso piano tutti gli antecedenti causali dell’evento, anche se, in realtà, non tutti hanno incido nello stesso modo sulla sua causazione.
  • La teoria della casualità adeguata non rinnega la teoria condizionalistica, ma tende solo a selezionare tra i molteplici antecedenti causali quelli veramente rilevanti in sede giuridico-penale. In base a tale teoria, causa dell’evento è solo quella condizione che, secondo la comune esperienza, è più idonea a produrlo. Alla stregua di tale teoria, pertanto, il nesso causale sussiste quando la condotta è non solo condicio sine qua non dell’evento ma risulta, ex ante (in effetto retroattivo), secondo la prevedibilità ordinaria, anche idonea a produrla, nel senso che secondo la comune esperienza, aumenta notevolmente le probabilità del suo verificarsi. Tale teoria limita eccessivamente l’area della causalità rilevante, per di più alla stregua di criteri assai poso rigorosi, come quello della comune esperienza, che la rendono alquanto empirica.
  • La teoria della causalità umana per la quale la condotta umana è causa dell’evento quando ne costituisce condicio sine qua non e l’evento stesso non sia dovuto all’intervento di fattori eccezionali. Il nesso di causalità si spiega alla luce del fatto che l’evento sia stato posto in essere volontariamente dall’uomo e che non sia frutto del concorso di fattori eccezionali, gli unici che sfuggono alla signoria dell’uomo.
  • L’opinione più moderna adotta il criterio della causalità scientifica, affermando che può causalmente ricollegarsi alla condotta del soggetto quell’evento che, secondo la migliore scienza ed esperienza del momento storico in cui egli ha agito, era prevedibile come conseguenza certa o altamente probabile della sua azione od omissione.
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
11
Q

L’elemento oggettivo del reato

Cosa disciplina l’art. 41 c.p.?

A

L’art. 41 c.p. disciplina il fenomeno delle concause, e cioè il concorso di più condizioni nella produzione di uno stesso evento.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
12
Q

L’elemento oggettivo del reato

Spiega i 3 commi dell’art. 41 c.p.

A

Il primo comma di tale articolo sancisce l’irrilevanza, in via di principio, delle cd. “concause” dell’evento, vale a dire quegli ulteriori fattori del processo causale dell’evento, siano essi preesistenti, simultanei o sopravvenuti alla condotta. In altre parole, quando la condotta del soggetto abbia comunque spiegato la causalità nella produzione dell’evento, l’esistenza del nesso causale non è scalfita dall’intervento di fattori con essa concorrenti nella produzione dell’evento medesimo (es. nel caso di morte di un pedone conseguente ad un investimento automobilistico, la responsabilità del conducente del veicolo non è esclusa dal fatto che la vittima era di saluta malferma - causa preesistente - o dalla circostanza per cui i sanitari hanno commesso errori nella cura successiva all’investimento - causa sopravvenuta - ).

Il terzo comma si limita a chiarire che le regole contenute nei primi due commi operano anche se le cause preesistenti, simultanee o sopravvenute consistono in fatti illeciti altrui.

Il secondo comma recita “Le cause sopravvenute escludono il rapporto di causalità quando sono state da sole sufficienti a determinare l’evento. In tal caso, se l’azione od omissione precedentemente commessa costituisce di per sé un reato, si applica la pena per questo stabilita.”. Il nesso di causalità è escluso quando le cause sopravvenute siano state da sole sufficienti a causare l’evento, ma per poterlo affermare bisogna compiere un giudizio in merito alla loro atipicità, anomalia ed eccezionalità, pur non essendo necessario che esse siano del tutto avulse dalla condotta del soggetto agente (es. Tizio cagiona a Caio una ferita non mortale ma mentre è trasportato in ospedale con l’ambulanza, Caio muore a causa di un incidente stradale. Tizio risponde solo del reato di lesioni). Ad ogni modo, nel caso in cui il giudice valuti le cause concomitanti da sole sufficienti a causare l’evento, cionondimeno potrà condannare il soggetto agente, nel caso in cui l’azione o l’omissione costituisca di per sé reato.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
13
Q

L’elemento oggettivo del reato

Il problema del rapporto di causalità investe anche i reati omissivi? Spiega come viene risolto.

A

l problema del rapporto di causalità investe anche i reati omissivi, così come risulta dal testo dell’art. 40 c.p., che parla di azione od omissione quale causa dell’evento.

Precisato che l’ambito di applicazione della questione eziologica circa la condotta omissiva riguarda solo i reati omissivi impropri, in quando solo questi sono caratterizzati da un evento in senso naturalistico conseguente alla condotta, occorre accertare cosa sarebbe accaduto se, in luogo dell’omissione, l’agente avesse posto in essere l’azione richiestagli dall’ordinamento.
Occorre pertanto formulare un giudizio ipotetico o prognostico teso a verificare se, in presenza dell’azione doverosa, l’evento non si sarebbe verificato. Si ricorre, così, al procedimento di eliminazione mentale (teoria condizionalistica) e all’ausilio di leggi statistiche e scientifiche, per cui l’omissione è causa dell’evento quando, sostituendo mentalmente ad essa l’azione, l’evento, con certezza o elevato grado di probabilità, non si sarebbe verificato.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly