ecopol Flashcards
mercantilismo
1600 prima scuola economica, che sosteneva la necessità di espandere il commercio internazionale
commercio internazionale
è l’insieme degli scambi di beni e servizi tra operatori economici di Stati diversi: tutto ciò che
proviene dall’estero dà luogo alle importazioni, tutto ciò che viene venduto all’estero dà luogo alle esportazioni.
vari paesi producono beni diversi :
il clima e le risorse naturali presenti nel territorio
◦il costo dei fattori produttivi
◦le economie di scala:
clima e risorse naturali
=> per esempio nelle zone dotate di pianure coltivabili e di un clima temperato è particolarmente sviluppata l’agricoltura
costo dei fattori produttivi
=> esempio la Cina, la manodopera è disponibile a basso costo, quindi vengono prodotti beni che richiedono “alta intensità di lavoro” cioè molto lavoro manuale e pochi macchinari. Stati Uniti, l’Europa e il Giappone, grazie allo sviluppo tecnologico le imprese producono preferibilmente beni ad “alta intensità di capitale” usando poca manodopera e impianti sofisticati ed automatizzati;
economie di scala
Paese si specializza in un particolare tipo di produzione ( es. gli orologi in Svizzera) i costi diminuiscono grazie alle economie di scala e alla presenza di infrastrutture (beni e servizi forniti dallo stato) adeguate.
-> si verificano quando, grazie all’aumento della quantità di beni prodotti, i costi di produzione diminuiscono
vantaggi commercio naz
◦le imprese, dovendo rifornire non solo il mercato interno ma anche quello internazionale, possono aumentare la produzione ed abbassare i costi con le economie di scala
◦i consumatori hanno a disposizione una grande quantità di beni i cui prezzi, grazie alla concorrenza tra imprese, tendono a scendere
paesi poveri problemi
esportano prodotti agricoli ed importano prod industriali: perché hanno abbondanza di forza - lavoro ma pochi capitali ma i Paesi poveri “spendono” per le importazioni più di quanto “ricavano” dalle esportazioni ⁃ la loro economia è controllata dai Paesi ricchi attraverso le multinazionali
teoria dei costi comparati:
David Ricardo
⁃ ogni Paese ha convenienza a specializzarsi nella produzione di beni che hanno un costo relativo minore rispetto ai beni prodotti da un altro Stato, indipendentemente dai costi assoluti, cioè espressi in termini monetari.
assoluto e relativo
costo assoluto: costo di un bene espresso in moneta
-> costo relativo: valore di un bene espresso in termini di un altro bene
reddito naz paesi acquirenti
se il reddito dei Paesi che acquistano beni italiani aumenta, la domanda di beni
prodotti in Italia cresce ed anche le esportazioni aumentano; se invece il reddito dei Paesi esteri diminuisce, la
domanda di beni italiani si riduce e le esportazioni, di conseguenza, diminuiscono;
il cambio esp
se l’euro acquista maggior valore, il cambio risulta svantaggioso per i Paesi stranieri e ovviamente le
esportazioni diminuiscono. Se invece l’euro perde valore, è necessaria una minore quantità di moneta straniera per
acquistare euro, i beni risultano meno costosi e le esportazioni aumentano;
inflaione esp
se l’euro acquista maggior valore, il cambio risulta svantaggioso per i Paesi stranieri e ovviamente le
esportazioni diminuiscono. Se invece l’euro perde valore, è necessaria una minore quantità di moneta straniera per
acquistare euro, i beni risultano meno costosi e le esportazioni aumentano;
prodotti di frontiera
l’Italia riesce a realizzare prodotti “nuovi”, per un certo periodo ne manterrà il monopolio sul
mercato internazionale: aumento delle esportazioni
cambio imp
e l’euro perde valore, è necessario usarne una maggiore quantità per acquistare moneta straniera, quindi i
beni esteri risultano più costosi e le importazioni diminuiscono. se acquista valore il contrario