Donalisio Flashcards

1
Q

Quali sono i principali ELEMENTI che costituiscono una cellula procariote?

A

Macroelementi (C, O, N, H, P, S) e microelementi (Mg, Ca, Fe, K)

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2
Q

Che tipo di terreni si possono usare per una coltura cellulare? (distinzione generale)

A

Terreni liquidi per grandi concentrazioni microbiche e terreni solidi

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3
Q

Come avviene la semina su un terreno solido?

A

Si prende un inoculo, si preleva con un’ansa sterilizzata e si fa il piastramento con il metodo a 4 quadranti. Si capovolge la piastra e si mette nell’incubatore

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4
Q

Come è fatto un terreno solido?

A

è un terreno gelificato formato principalmente da agar (componente polisaccaridica di un’alga marina).

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5
Q

Quali sono le caratteristiche dell’agar?

A

è una componente che si scioglie a 80/90 gradi, è liquido fino a 40/42 e al di sotto di questa temperatura solidifica

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6
Q

Come si possono classificare le colonie?

A

I parametri usati sono la forma (circolare per batteri e lieviti, rizoide per funghi, irregolare o filamentosa per le muffe), il bordo (intero, ondulato, lobato, rizoide, filamentoso), la sezione (piatta, sollevata, convessa, pulvinata, umbonata), la dimensione (puntiformi, piccole, moderate, grandi), la tessitura (liscia o rugosa), l’aspetto (luminoso o opaco), la pigmentazione (colorate o trasparenti) e le proprietà ottiche

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7
Q

Che tipo di diagnosi si può fare in seguito a piastramento su terreno solido?

A

Si può fare diagnosi diretta o indiretta.
Nel caso della diagnosi diretta si vuole isolare e identificare direttamente il microrganismo presente nel campione, si può sfruttare la microbiologia tradizionale (microscopi tradizionali, rilevazione di antigeni o dna) oppure la microbiologia molecolare (genomi).
Quando si fa diagnosi indiretta si vuole invece valutare la risposta immunitaria dell’ospite

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8
Q

Come possono essere classificati i terreni in base alla loro composizione?

A

Si riconoscono terreni sintetici (quantità di ogni componente nota), complessi (composizione non completamente nota, materiali organici a basso costo), selettivi (favorisce certi microrganismi e uccidi altri) o differenziali (permettono la distinzione dei microrg. in base alle attività metaboliche)

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9
Q

Elenca alcuni esempi di terreni differenziali

A

Macconkey agar, mannitol salt agar, blood agar

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10
Q

Come avviene la divisione cellulare di batteri bacilli?

A

Si ha una crescita in lunghezza e dei costituenti cellulari, il peptidoglicano fa sviluppare la membrana citoplasmatica e il cromosoma batterico si duplica restando legato alla membrana. I due cromosomi migrano verso i poli opposti della cellula e si forma un setto trasverso. Si avrà poi la formazione di due pareti distinte e quindi delle due cellule figlie.

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11
Q

Quali sono le proteine necessarie per la divisione cellulare?

A
  • proteine Fts: in particolare ftsZ, si dispone lungo il corpo cellulare in posizione mediana per creare il piano di divisione
  • EnvA: rompe lo strato di peptidoglicano dove ci sarà la divisione
  • MinC e MinD: si posizionano in posizione polare non permettendo il posizionamento di ftsZ
  • MreB: forma delle bande di citoscheletro che determinano la forma del batterio (la loro assenza porta ai cocchi)
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12
Q

Come avviene la divisione cellulare dei cocchi?

A

Come per i bacilli ma la deposizione di peptidoglicano (sintesi della nuova parete) non avviene in maniera diffusa ma solo sull’anello di FtsZ

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13
Q

Come si può valutare la crescita batterica in un terreno liquido?

A

Si valuta la variazione di due parametri:

  • concentrazione cellulare: n. cellule per unità di volume, si può fare conta microscopica diretta o conta vitale.
  • Massa cellulare: si misura con torbidità, contenuto di M proteine, attività biochimica, peso secco o umido, volume totale dopo centrifugazione
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14
Q

Come funziona la conta microscopica diretta?

A

Si fissa un vetrino con la sospensione batterica sulla camera di Burker, questa ha una griglia quadrettata da 25 quadrati ad area nota. Si contano le cellule per quadrato, di fa la media dei quadrati e la si moltiplica per un fattore di conversione basato sul volume della camera.
Non si distinguono cellule vive e morte, è difficile vedere le cellule piccole o a bassa densità

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15
Q

Come funziona la conta vitale?

A

Si prende 1ml di sospensione e 9ml di brodo, poi risospendo, prelevo 1ml e aggiungo 9 di brodo. Via così e poi si piastra su superficie o per inclusione su terreno agarizzato. Si incuba e si sceglie la piastra migliore. Posso usarla per ottenere la carica batterica di un campione dato che ottengo il numero di colonie per ml

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16
Q

Come si può valutare la torbidità?

A

Posso usare un colorimetro, cioè un filtro che fa in modo che la luce che passa attraverso la sospensione abbia una lambda precisa, o uno spettrofotometro che misura la luce trasmessa in termini di densità ottica (+densità,+torbidità,+massa cellulare)

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17
Q

Descrivi una curva di crescita di un popolazione batterica

A

In un sistema chiuso si riconoscono 4 fasi:

  • di latenza: adattamento alle condizioni di coltura, tempo di generazione lungo
  • esponenziale: massima velocità di crescita con minore tempo di generazione, autolimitante
  • stazionaria: plateau, numero di cellule costanti, produzione di spore perchè sono finiti i nutrienti
  • di morte: divergenza nel grafico tra torbidità (conta le cellule morte) e conta vitale
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18
Q

In cosa consiste una coltura continua?

A

Tramite un chemostrato si instaura un flusso a volume costante di terreno fresco per mantenere la fase esponenziale a lungo

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19
Q

Che influenza ha la temperatura sulla crescita microbica?

A

la crescita microbica è resa possibile da un insieme di reazioni biochimiche strettamente influenzate dalla temperatura.
Si riconoscono:
- t minima: al di sotto la membrana gelifica
- t ottimale: le reaz avvengono alla max velocità possibile con il min tempo di generazione, più vicina alla t max che min
- t max: oltre la membrana collassa e le proteine degradano

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20
Q

Come si possono classificare i microrganismi in base alla loro resistenza alla temperatura?

A
  • Psicrofili: da -10° a 20°, colonizzano ambienti freddi come oceani o regioni polari, sopravvivono all’interno di piccole bolle d’aria non completamente congelati
  • Psicotolleranti: tra i 20 e i 30°
  • Mesofili: tra 30° e 40°, sono ad esempio i patogeni dell’uomo
  • Termofili: tra 50° e 70°
  • Ipertermofili: più di 80°, sono principalmente Archea, vivono in geyser, sorgenti vulcaniche sottomarine ad esempio.
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21
Q

Quali sono gli adattamenti molecolari necessari per la psicrofilia?

A
  • Presentano più α eliche: aumentano la flessibilità al freddo
  • Hanno una maggiore quantità di amminoacidi polari
  • Hanno efficaci sistemi di trasporto attivo a basse temperature
  • Hanno una membrana ricca di acidi insaturi: aumenta la fluidità e diminuisce la temperature di gelificazione
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22
Q

Quali sono gli adattamenti molecolari per l’ipermofilia

A
  • Enzimi con una maggiore stabilità al calore grazie a sostituzione di alcuni amminoacidi
  • Le proteine vengono stabilizzate da diinositolo fosfato o diglicerolo fosfato contro la degradazione termica
  • Ci sono proteine simili agli istoni complessate al genoma che ne mantengono la struttura a doppio filamento
  • La membrana è resa termostabile dalla presenza di acidi grassi saturi con legami idrofobici più forti
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23
Q

Come si possono classificare i microrganismi in base al loro pH ottimale di crescita?

A
  • Acidofili: pH < 6
  • Neutrofili: 6 < pH < 8
  • Alcalofili: pH > 8
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24
Q

Come si possono classificare i microrganismi in base alla loro resistenza agli effetti osmotici?

A
  • Xerofili: ambiente secco (bassa attività d’acqua)
  • Osmofili: bassa attività dell’acqua, tanti zuccheri
  • Alofili: 3% di sali
  • Alofili estremi: 30% di sali
  • Alotolleranti: poco o niente sali
  • Non Alofili: non sopportano sali
    Allofili: capacità di sopravvivere in presenza di sale, dipende dalla capacità di sintetizzare o prendere dall’ambiente composti compatibili. Serve per diminuire lo sbalzo osmotico tra interno ed esterno ed evitare la lisi osmotica.
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25
Q

Come si possono classificare i microrganismi in base alla necessità di ossigeno?

A
  • Aerobi
    o Aerobi obbligati: l’ossigeno atmosferico è sempre richiesto
    o Aerobi facoltativi: crescono sia in presenza che in assenza di ossigeno
    o Microaerofili: richiedono bassi livelli di ossigeno
  • Anaerobi: non usano l’ossigeno come accettore finale
    o Aerotolleranti: crescono sia in presenza che in assenza di ossigeno ma preferiscono senza, fanno fermentazione
    o Obbligati: la
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26
Q

In cosa consiste la sterilizzazione?

A

la completa distruzione o eliminazione di tutti i microrganismi viventi in o su un oggetto. Può avvenire per metodi chimici o fisici

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27
Q

Quali sono i metodi fisici per la sterilizzazione?

A

Si può usare il calore, le radiazioni e la filtrazione

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28
Q

Come viene usato il calore per sterilizzare? (solo come, e elenco metodi)

A

Si basa sulla temperatura massima per la crescita del microrganismo, superandola questo muore. Si valuta il tempo di riduzione decimale cioè il tempo necessario per ridurre di 10 volte la densità di una popolazione microbica ad una data temperatura.
I metodi usati sono l’incenerimento, l’autoclavaggio, la bollitura, il calore secco in stufe con aria calda e la pastorizzazione

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29
Q

In cosa consiste l’incenerimento?

A

t>500°, per piccoli oggetti (aghi, anse, vetreria) che non si rompono

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30
Q

In cosa consiste l’autoclavaggio?

A

t=121° per 15 min a 1atm. In una camera a chiusura ermetica si immette vapore sotto pressione, il materiale è in una carta porosa con uno scotch di autoclave che fa da indicatore per la corretta sterilizzazione

31
Q

In cosa consiste la bollitura?

A

t=100° per 30min, uccide gli organismi ma non le endospore.

Per ucciderle si fa bollitura intermittente (tindalizzazione) cioè 3 cicli a 100° intervallati da raffreddamento

32
Q

In cosa consiste la sterilizzazione con calore secco in stufe con aria calda?

A

t=160° per 2 ore o 170° per un’ora.

Può anche essere usata per asciugare il materiale che fuoriesce dall’autoclave

33
Q

In cosa consiste la pastorizzazione?

A

si riduce la popolazione microbica eliminano non tutti i microrganismi ma i patogeni si. Può essere:
o Holder: t = 63°C per 30 min. Uccide la maggior parte delle cellule vegetative e altera le caratteristiche organolettiche del latte

o Istantanea: o flash method o HTST (high temperature short time). t = 72°C per 15 secondi. Viene eseguita in sistemi a flusso continuo, si ha una minore alterazione delle caratteristiche organolettiche

o UHT: t = 135°C per 3-8 secondi. Permette la conservazione del latte senza refrigerazione (a temperatura ambiente)

34
Q

Come si possono usare le radiazioni per sterilizzare?

A
Le radiazioni uccidono i microrganismi perchè danneggiano l'acido nucleico. Ci sono radiazioni non ionizzanti o ionizzanti.
Le prime si usano per sterilizzare superfici e oggetti, rompono la doppia elica inducendo la formazione di dimeri di timina che inibiscono la corretta replicazione del DNA. Non sono in grado di penetrare superficie solide opache.
Le ionizzanti (raggi gamma) sterilizzano la plastica formando molecole reattive instabili che degradano dna e proteine
35
Q

Come si può usare filtrazione per sterilizzare?

A

Non si uccidono i microrganismi ma si rimuovono fisicamente da un liquido o un gas usando un filtro.

  • tipo nucleopore: sottile strato di policarbonato trattato con radiazioni nucleare che causano danni localizzati, si utilizzano poi composti chimici corrosivi che corrodono i punti danneggiati creando pori. Vengono utilizzati per l’allestimento di campioni per l’analisi a microscopio elettronico
  • Filtri a spessore: sono pre-filtri usati per rimuovere particelle di grandi dimensioni
  • Filtri per piccoli volumi: sono dispositivi di plastica da associare ad una siringa e contengono al loro interno la membrana
  • Filtri Hepa: vengono usati per la filtrazione dell’aria
36
Q

Che cosa sono gli agenti antimicrobici?

A

Sono sostanze chimiche che uccidono o inibiscono la crescita di microrganismi

37
Q

Quali sono i livelli riconosciuti per disinfettanti e antisettici?

A

Si riconoscono 3 livelli (ricordare degli esempi):
- Livello basso: uccidono la maggior parte delle cellule vegetative, ma non mycobacterium tubercolosis, alcuni funghi e inattiva alcuni virus.
Es antisettici: perossido di idrogeno al 3%
- Livello intermedio: uccidono i microrganismi vegetativi incluso batterio della tubercolosi, tutti i funghi e inattiva la maggior parte dei virus. Vengono chiamati disinfettanti tubercoliciti.
Es disinfettanti: alcol etilico, alcol isopropilico, candeggina (ipoclorito di sodio)
Es antisettici: alcoli, cloroecidina, betadina, providon
- Livello alto: uccidono cellule vegetative, inattivano virus, ma non necessariamente tutte le spore. Questi disinfettanti sono in grado di sterilizzare quando il tempo di contatto è relativamente lungo, da 6 a 10 ore.
Es disinfettanti: perossido di idrogeno al 6%
A seconda della concentrazione e della composizione una sostanza può essere disinfettante o antisettica

38
Q

Quali sono e come funzionano gli sterilizzanti chimici sotto forma di gas o vapore?

A

Sono agenti chimici sotto forma di gas, sono estremamente tossici per l’uomo quindi usati solo in sistemi chiusi.
Sono esempi:
- Ossido di etilene: gas esplosivo ad alta efficacia
- Formaldeide al 37%: sostanza cancerogena usata per sterilizzare filtri hepa
- Perossido di idrogeno al 30%: è il più moderno, non produce sostanze tossiche e richiede meno di un’ora a temperature inferiori di 50°C

Possono avere diversi meccanismi di azione:
1- Denaturando le proteine: formaldeide, gluteraldeide, ossido di etilene
2- Ossidando gruppi sulfidrilici liberi o altri gruppi funzionali: perossido, cloro, ipocloriti
3- Alogenando: per i composti a base di iodio, si iodinano i residui di tirosina
4- Alterando la membrana: alcoli e fenoli modificano i lipidi di membrana mentre i composti di ammonio quadernario modificano la tensione della membrana

39
Q

Che cos’è un antibiotico?

A

Un antibiotico può essere naturale, prodotto da microrganismi come batteri o funghi, oppure semisintetico, le molecole naturali vengono estratte e poi modificate.
Queste molecole sono metaboliti secondari prodotti nella fase stazionaria della curva di crescita

40
Q

Quali possono essere i meccanismi di azione di un antibiotico?

A

Può essere batteriostatico (inibisce la crescita), batteriolitico (uccide tramite lisi) o batteriocida (uccide)

41
Q

Qual è la differenza tra un disinfettante e un antibiotico?

A

un disinfettante denatura le componenti strutturali batteriche indipendentemente dallo stato metabolico, un antibiotico ha azione verso i batteri attivamente metabolizzanti e inibisce una loro via metabolica

42
Q

Come si possono classificare gli antibiotici?

A

Si possono classificare rispetto alla via metabolica che inibiscono: sintesi della parete, degli acidi nucleici, delle proteine, della membrana citoplasmatica o dell’acido folico

43
Q

Che cos’è la MIC?

A

MIC è l’acronimo di minimun inhibiting concentration ed è un fattore che viene calcolato con un saggio mediante diluizioni seriali o con l’E-test.
è la più bassa concentrazione di una sostanza antimicrobica capace di inibire la crescita di un batterio

44
Q

Come funziona il saggio mediante diluizioni seriali?

A

vengono allestite una serie di provette contenenti brodo di coltura in presenza di concentrazioni scalari di antibiotico; viene poi inoculata una quantità standard di batteri in scala logaritmica.
Si valuta quindi la torbidità come indice di crescita e la MIC rappresenta la più alta diluizione inibente la crescita.
È possibile automatizzare questo metodo non eseguendolo in provetta ma su delle card di sistemi automatizzati.
Vengono poi interpretati confrontando i valori ottenuti con dei dati standard per specifici batteri, si valuta quindi se il battero è resistente, sensibile o a resistenza intermedia

45
Q

Come funziona il saggio mediante diffusione in terreno agarizzato?

A

si hanno piastre con terreno solido che vengono inoculate in modo omogeneo la coltura batterica, poi si posizionano sopra dei dischetti imbevuti di concentrazioni fisse di antibiotico.
Se il batterio è sensibile si osserva un alone di inibizione attorno al dischetto di antibiotico, si misura comunque il diametro dell’alone e si compara con dei riferimenti standard.
Questo saggio non è in grado di dare un valore di MIC.

46
Q

Come funziona l’E-test?

A

: si ha una striscia di carta con un gradiente di concentrazione di un solo antibiotico e la si pone sopra la piastra con la coltura. Si formerà un alone di inibizione ellittico, il punto di incontro tra la striscia e l’ellisse è la MIC.

47
Q

Che tipi di resistenza può avere un batterio?

A

Si può avere resistenza intrinseca (correlata alla struttura stessa) o acquisita.
La resistenza acquisita può essere ulteriormente divisa in cromosomale (dovuta a una mutazione nel cromosoma), plasmidica (mediata da plasmidi) o plasmidica mediata da transposoni

48
Q

Qual è il meccanismo generale di funzionamento dei beta-lattamici?

A

Sono inibitori della sintesi di peptidoglicano, si legano alle proteine PBP responsabili della formazione dei legami peptidici delle catene lineari del peptidoglicano (ultimo step di sintesi).
Bloccandole non sarà più possibile sintetizzarlo, si avrà un accumulo dei precursori nella cellula che attivano le autolisine e causano la lisi del batterio

49
Q

Come è formata una penicillina?

A

Ha un anello beta-lattamico e un anello tiazolidinico (eterociclo a 5 C), insieme formano l’anello fondamentale cioè l’acido 6-aminopenicillanico.
Questa unità viene condensata chimicamente con vari radicali per ottenere un determinato spettro e una certa stabilità

50
Q

Come sono formate le cefalosporine?

A

hanno un anello beta-lattamico con un anello diidrotiazionico (6C), insieme formano l’acido 7-aminocefalosporanico

51
Q

Quali tipi di beta-lattamici esistono ?

A

Le tipologie principali sono le penicilline, come l’ampipenicilla e la barnenicilla, le cefalosporine e le beta-lattamine

52
Q

Quali sono i possibili meccanismi di resistenza ai beta lattamici?

A
  • produzione di beta-lattamasi: idrolizza l’anello beta lattamico inattivando l’antibiotico, nei GRAM + sono inducibili e vengono rilasciate nell’ambiente extracellulare, nei GRAM - sono costitutive e presenti nel periplasma
  • modifica del sito bersaglio: vengono prodotte PBP alternative
  • alterazione delle porine sulla membrana dei GRAM - in modo che gli antibiotici non possano passare
  • blocco della sintesi delle autolisine (meccanismo di tolleranza)
53
Q

Quali sono degli antibiotici che inibiscono le fasi precoci della sintesi del peptidoglicano?

A

fosfomicina, cicloserina, vancomicina, ristocetina, bacitracina

54
Q

Quali sono le tipologie di antibiotici che inibiscono la sintesi degli acidi nucleici?

A

Novobiovina e chinoloni, nitroeterocicli e rifamicine

55
Q

Qual è il funzionamento della novobiocina e dei chinoloni?

A

La prima inibisce la subunità b della dna girasi batterica (proteina responsabile del superavvolgimento dei cromosomi), la seconda inibisce la subunità a.
Hanno quindi azione battericida sinergica, la novobiocina è naturale mentre i chinoloni hanno origine chimica.
I batteri possono acquisire resistenza modificando la dna girasi

56
Q

Come funzionano i nitroeterocicli?

A

Sono inibitori della sintesi degli acidi nucleici.
Sono molecole artificiali usate contro gli anaerobi obbligati che devono essere attivati da una riduzione. Sono esempi i nitrofurani (nitrofurantonine) e i nitromidazodi (metronidazolo). Si acquisisce resistenza riducendo l’attività reduttasica

57
Q

Come funzionano le rifamicine?

A

inibiscono la sintesi dell’rna ad esempio legandosi alla polimerasi. Nei gram- non riescono ad attraversare la parete, per diventare resistente può ridurre l’attività reduttasica

58
Q

A cosa possono mirare gli inibitori della sintesi proteica?

A

Il target può essere il ribosoma, perchè ha le subunità diverse dalle nostre, o i fattori extra-ribosomiali (ES: acido fusidico che blocca un fattore di allungamento)

59
Q

Quali sono gli inibitori della subunità 30s dei ribosomi?

A
  • Tetracicline: interferiscono con l’attacco dell’RNA al complesso RNA-ribosoma.
    o Hanno uno spettro di azione
    o Meccanismo di azione batteriostatico.
    o La resistenza può avvenire per efflusso attivo dell’antibiotico attraverso la proteina di membrana TET (l’antibiotico viene sbattuto fuori).
  • Aminoglicosidi: tra cui streptomicina, causano errori di lettura sull’mRNA.
    o Hanno uno spettro ampio ma non sono attivi contro gli anaerobi (necessitano di ossigeno per passare la membrana)
    o Hanno azione battericida.
    o Possono resistere producendo enzimi che modificano il farmaco, in particolare transferasi
  • Glicilcicline: nuova generazione
60
Q

Quali sono gli inibitori della subunità 50s dei ribosomi?

A
-	Macròlidi: tra cui l’eritromicina, inibiscono il movimento del ribosoma lungo l’mRNA.
o	Hanno un ampio spettro
o	Meccanismo batteriostatico
o	Resistono metilando il target
-	Lincosamidi: tra cui la clindamicina, inibiscono la formazione del legame peptidico
-	Streptogramine: nuova generazione
-	Chetolidi: nuova generazione
-	Oxazolidinone: nuova generazione
61
Q

Quali sono gli inibitori della sintesi della membrana citoplasmatica?

A

Sono le polimixine (solo uso topico contro i gram-, alterano la permeabilità) e la daptomicina (depolarizza la membrana)

62
Q

A cosa serve e cos’è l’acido folico?

A

L’acido folico è la vitamina B9, una vitamina essenziale che l’uomo non è in grado di produrre e deve assumere con la dieta.
è necessaria per la sintesi di purine, timidine, metionine e t-rna: è una navetta (trasportatore) di unità monocarboniose

63
Q

Quali sono gli antibiotici che inibiscono la sintesi dell’acido folico?

A

Sono i sulfamidici (saulfamilamide), che inibiscono il primo enzima della sintesi tramite inibizione competitiva. Possono acquisire resistenza creando una via metabolica alternativa (assorbono l’acido folico dall’ambiente) o modificando il target.
Un altro antibiotico è il trimethoprin che inibisce l’ultimo enzima della via metabolica e si acquisisce resistenza nello stesso modo dell’altro

64
Q

Come è fatta la parete del mycobacterium tubercolosis?

A

Dopo la membrana citoplasmatica c’è un sottile strato di peptidoglicano con adese molecole di arabinogalattani a cui sono legati acidi micolici.
La parete è attraversata da lipoarabinomannani.

65
Q

Quali sono gli antibiotici contro il mycobacterium tubercolosis?

A

Sono:
- Etambutolo: inibisce la sintesi dell’arabinogalattano
- Isoniazide: inibisce l’enzima coinvolto nella sintesi degli acidi micolici, deve essere attivato da una catalasi-perossidasi del batterio codificata da katG. Il batterio diventa resistente mutando katG.
Si usano anche streptomicina e rifampicina, tutti e 4 combinati

66
Q

Come è influenzato il numero di cromosomi dalla velocità di crescita?

A

, l’inizio di una nuova replicazione avviene quando la cellula raggiunge una certa massa di inizio. Se le condizioni di crescita sono favorevole allora raggiunge prima questa situazione.
Nel terreno lento la divisione cellulare avviene dopo la completa replicazione del DNA, nel terreno lento una nuova replicazione del DNA inizia prima che la divisione cellulare sia completata.

67
Q

Come si effettua una colorazione batterica?

A

Bisogna allestire un preparato su un vetrino, effettuare la colorazione e poi osservare al microscopio con l’obbiettvo 100x ad immersione

68
Q

Che tipologie di colorazione ci sono?

A

Si può fare colorazione semplice, colorazione differenziale o colorazione speciale

69
Q

In cosa consiste la colorazione semplice?

A

prevede l’uso di un solo colorante basico, cioè con affinità per le strutture acide cariche negativamente.
Sono esempi il crystal violetto e il blu di metilene, riconosco forma, dimensione e arrangiamento ma non la tipologia.

70
Q

In cosa consiste la colorazione differenziale?

A

Permettono di differenziare i batteri sulla base della composizione chimica della loro parete cellulare.
Si usano un colorante primario e uno secondario (di contrasto), tra le due colorazioni viene aggiunto un decolorante: a seconda della composizione della parete, i batteri durante la decolorazione o trattengono il primario o lo perdono e acquisiscono il secondario.

71
Q

Quali sono esempi di colorazioni differenziali?

A

Si può fare la colorazione di gram o la colorazione di acido resistenza

72
Q

in cosa consiste la colorazione di gram?

A
  1. Si usa come colorante primario il crystal violetto al 2%, lo si lascia 1 minuto: tutte le cellule diventano viola
  2. Si addiziona il liquido di Lugol, una soluzione iodo iodurata, per 1 minuto: forma cristalli insolubili con il colorante primario, questi precipitano nella parete cellulare, le cellule restano viola
  3. Si lava con acqua per togliere l’eccesso
  4. Si decolora mediante alcol acetone al 50% per 20 secondi: le cellule GRAM+ restano viola, i GRAM- perdono il colorante dato che il decolorante dissolve la membrana esterna e il peptidoglicano è più sottile
  5. Si lava con acqua per rimuovere il decolorante
  6. Si usa la safranina allo 0,25% per 1 minuto: si colorano i GRAM- di rosa
  7. Si lava con acqua
  8. Si asciuga con carta bibula (porosa)
73
Q

In cosa consiste la colorazione di acido resistenza?

A

si distinguono i batteri sulla base del loro contenuto lipidico di parete. I batteri con alto contenuto lipidico trattengono il colorante primario (carbolfuxina per 5 minuti) quando decolorati con alcol acido. Vengono detti batteri acido resistenti.
Quelli con poco contenuto lipidico si colorano con il secondo colorante (blu di metilene) e vengono detti batteri non acido resistenti.

74
Q

Quali possono essere le colorazioni speciali?

A

Sono particolari colorazioni usate per la capsula (inchiostro di china) o per i flagelli (carbolfuxina e acido tannico)