Diritti reali su cosa altrui Flashcards
Concetto di diritto reale su cosa altrui
I diritti reali minori o diritti reali su cosa altrui sono diritti che coesistono con il diritto di proprietà, tuttavia facendo capo a soggetti diversi dal proprietario della stessa. Il diritto di proprietà si riduce, permettendo ad altri soggetti di esercitare determinate facoltà sulla cosa. Possono esistere anche più diritti reali minori sulla medesima cosa, poiché ciascuno ha un contenuto diverso. Hanno diritto di seguito, ossia seguono la cosa nella sua circolazione e sono opponibili a tutti i successivi proprietari. L’azione a loro difesa detta azione confessorie, e mira ad ottenere il riconoscimento del proprio diritto reale minore contro chiunque nei contesti di esercizio e ed eventualmente la cessazione di turbative o molestie. Ne abbiamo sei. Quando il diritto reale su cosa altrui si estingue, il diritto del proprietario ritorna pieno tale fenomeno è detto consolidazione della proprietà.
Diritto di superficie
Articoli 952-956: il diritto di edificare e di mantenere sul suolo altrui una propria costruzione. Il diritto di superficie comporta la sospensione dell’operatività della cessione, secondo cui ogni opera sul suolo appartiene al proprietario del suolo.accade che il proprietario del suolo il proprietario della costruzione siano due soggetti diversi: il secondo, si dice avere la proprietà superficiaria, oltre che il diritto di superficie. Il diritto può essere perpetuo: in questo caso una volta scaduto il termine tornerà in vigore il principio di accessione. Il diritto di superficie si prescrive per non uso ventennale.se la costruzione perisce il superficiaria ha diritto a ricostruire ma, dal perimento, ricomincerà a decorrere il termine di prescrizione.
Usufrutto, quasi usufrutto, uso e abitazione
L’usufrutto articoli 978 1026, è un diritto dal contenuto ampio, aventi ad oggetto beni mobili o immobili e consente le facoltà di:
Godere della cosa: è la facoltà di utilizzare la cosa per proprio vantaggio comprese l’eventuale accessioni, ma senza la possibilità di cambiare la destinazione economica.questa proprietà distingue l’usufruttuario dal proprietario della cosa.
Fare propri i frutti della cosa: si intendono sia frutti naturali che i frutti civili.
Nudo proprietario e usufruttuario si spartiscono le spese: al primo spettano le spese per le straordinarie riparazioni e le imposte sulla proprietà, mentre nel secondo spettano le spese per l’ordinaria manutenzione e le imposte sul reddito.
La costituzione dell’usufrutto può essere volontaria o legale.
Il diritto dell’usufrutto si estingue alla morte dell’usufruttuario qualora questo sia una persona fisica, mentre si estingue dopo trent’anni qualora sia una persona giuridica. È possibile che l’usufruttuario cede il proprio diritto tramite un atto fra vivi, ma anche in questo caso, il diritto si estingue con la morte del primo titolare. Al termine dell’usufrutto, usufruttuario dovrà restituire la cosa nello Stato in cui si trovava quando la ricevuta, salvo il deterioramento derivato dall’uso.per giudicare il modo in cui gli ha custodito si usa il criterio della diligenza del buon padre di famiglia.
Si ha quasi usufrutto quando oggetto del diritto sono cose consumabili o fungibili: in questi casi al termine del rapporto l’usufruttuario dovrà restituire un equivalente in quantità e qualità.
Uso: differisce dal precedente per la più li mutata facoltà di godimento: infatti questi può servirsi delle cose e fare i propri frutti solo limitatamente al proprio bisogno a quello della propria famiglia.tutti i frutti che eccedono vanno al proprietario.
Abitazione: è un diritto molto circoscritto consiste nel diritto di abitare una casa, limitatamente ai propri bisogni e a quelli della propria famiglia
Uso e abitazione sono diritti che non concedono la cessione.
Enfituesi
Diritto su cosa altrui dal contenuto più vasto, al punto di essere considerato come una forma di proprietà.ha ad oggetto fondi rustici o fondi urbani, su cui l’enfiteuta ha la stessa facoltà di godimento del proprietario, tuttavia con due obblighi:
Migliorare il fondo
Corrispondere periodicamente un canone al proprietario, che prende il nome di concedente
L’incentivo dell’enfiteuta è il diritto di affrancazione, ossia la facoltà di acquistare la proprietà del fondo pagando al concedente una somma pari alla capitalizzazione del canone annuo. Vince versa il concedente ha diritto di chiedere la devoluzione del fondo, ossia l’estinzione del diritto di enfiteusi, qualora l’enfiteuta non adempie all’obbligo di migliorare il fondo oppure non corrisponda il canone per due anni
La comunione in generale
Con comunione si intende quando il diritto reale spetta in comunione a più persone.sulla medesima cosa coesistono diritti di più persone, aventi uguale contenuto. La comunione può essere volontaria, se dipende dalla volontà delle parti; incidentale, quando non dipende dalla volontà dei partecipanti; forzosa, quando è sottratta alla volontà dei partecipanti. Attraverso una scomposizione ideale in quote, si segna la partecipazione di ciascuno, ossia la proporzione secondo la quale ognuno concorre nei vantaggi e nei pesi inerenti alla cosa comune; in linea di principio esse si presumono uguali, tuttavia la legge o le parti possono stabilire quote disuguali.
Per ciò che concerne le facoltà di godimento del bene comune, possiamo avere:
Uso: spetta separatamente ad ogni partecipante, il quale non può e non deve alterare la destinazione economica né impedirne l’uso da parte degli altri
Amministrazione: spetta collettivamente ai partecipanti, i quali deliberano a maggioranza; di quote per gli atti di ordinaria amministrazione , perciò il partecipante che detenga una quota superiore al 50% può imporre la propria volontà sugli altri
Di numero più la rappresentanza di almeno due terzi del valore della cosa per le innovazioni e gli atti di straordinaria amministrazione.
Per ciò che concerne le facoltà di disposizione del bene, possiamo avere:
Atti della propria quota: non richiedono il consenso unanime dei partecipanti, ai quali possono alienare, dare in usufrutto ipotecare eccetera la cosa, anche se non tutti sono d’accordo
Atti dell’intera cosa: richiedono il consenso unanime dei partecipanti, i quali non possono vendere la cosa o costituire su di essa diritti reali altrui o garanzie reali se non sono tutti d’accordo.
Poiché lo stato di comunione è visto con sfavore dalla legge ciascuno dei partecipanti può domandare al giudice la divisione della cosa e il patto fra i partecipanti di restare in comunione non può eccedere i 10 anni. La divisione si attua trasformando le quote in parti fisiche della cosa .