cap 2 Flashcards

1
Q

cos’è un’azienda secondo il codice civile?
affinché vi sia impresa quali condizioni devono ricorrere?

A

Secondo il Codice Civile (art. 2555), “un’azienda è il complesso di beni organizzati dall’imprenditore per
l’esercizio dell’impresa”.
Imprenditore è colui che esercita professionalmente una «attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e di servizi.
Un’impresa è l’attività economica dell’imprenditore che mira a soddisfare dei bisogni e per questa via a
creare valore. Affinché vi sia impresa, devono ricorrere le seguenti condizioni:
* L’esercizio di una attività economica diretta alla produzione o allo scambio di beni e di servizi.
* L’organizzazione dell’attività
* La professionalità

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2
Q

cos’è un’azienda per l’economia aziendale?

A

Per l’economia aziendale:
“un’azienda è un’organizzazione di uomini e mezzi finalizzata alla soddisfazione di bisogni umani
attraverso la produzione, la distribuzione o il consumo di beni economici o servizi. Si definisce azienda «l’ordine strettamente economico di un istituto».

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3
Q

cosa sono le istituzioni?
gli istituti?

A

Le istituzioni sono modelli e regole di comportamento relativamente stabili, adottate da singoli all’interno di gruppi.
Gli istituti sono le società umane che assumono caratteri di istituzioni (con regole e modelli di comportamento stabili.

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4
Q

quali sono gli istituti in cui l’attività economica è rilevante? a quali aziende corrispondono?

A

Gli istituti sono le società umane che assumono caratteri di istituzioni (con regole e modelli di comportamento stabili. Gli istituti nei quali l’attività economica è rilevante sono:
* Le famiglie = azienda familiare (tutte le decisioni economiche dell’istituto famiglia)
* Le imprese = azienda di produzione
* Le imprese pubbliche = azienda pubblica
* Gli istituti no profit = azienda no profit
Un istituto può essere oggetto d’indagine di numerose discipline. Quando un istituto viene esaminato nella sua dimensione prettamente economica si parla di azienda.

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5
Q

quali sono le caratteristiche degli istituti?

A
  • duraturi, dinamici, unitari e autonomi
  • basati sulla cooperazione
  • soggetti a incertezza, a rischio;
  • chi se ne fa carico diventa il “soggetto di istituto”
  • svolgono in qualche misura attività economica di produzione e consumo
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6
Q

a quali aziende corrispondono le quattro classi d’istituti?

A

Alle quattro classi di istituti corrispondono quattro classi di aziende, all’interno dei quali si svolge, con modalità e in differenti proporzioni, attività economica:
* l’azienda familiare di consumo e di gestione patrimoniale: il fine economico immediato è l’appagamento dei bisogni delle presone che lo compongono. I processi economici che si svolgono sono tipicamente di consumo, combinati con la produzione di energia di lavoro e di studio.
* L’azienda di produzione: il fine economico immediato è la produzione di remunerazioni monetarie e di altra specie. I processi economici variano da impresa ad impresa.
* L’azienda pubblica: il fine economico immediato è dato dall’appagamento dei bisogni pubblici delle persone che appartengono all’istituto e con riferimento ai dipendenti che vi lavorano. I precessi economici sono quelli di produzione di beni pubblici e di consumo degli stessi, con i connessi processi di raccolta dei tributi.
* L’azienda no profit: corrisponde all’istituto no profit, tali istituti sono di natura privata e hanno il divieto di distribuire il risultato reddituale e il patrimonio tra le persone che esercitano il controllo. Le finalità sono prettamente di tipo sociale, morale e culturale. Il fine economico immediato è il soddisfacimento dei bisogni di alcune categorie di persone. I processi economici sono di produzione di beni e servizi per alcuni attori beneficiari e di raccolta di contributi da privati.

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7
Q

parlami dell’azienda familiare in relazione alla famiglia?

A

La famiglia - oltre ad essere caratterizzata da finalità di tipo sociale, etico e religiose è anche una
unità economica.
* La famiglia è un’azienda familiare di consumo e di gestione patrimoniale.
* Il suo fine economico immediato è l’appagamento dei bisogni delle persone che la compongono.
* Tale classe di azienda è di consumo combinato con la produzione di energia di lavoro e di studio. Ad essa appartiene la proprietà dei beni di consumo e un patrimonio.
Affinché vi sia impresa (azienda di produzione), devono ricorrere le seguenti condizioni:
* l’esercizio di una attività economica diretta alla produzione o allo scambio di beni e di servizi;
* l’organizzazione dell’attività;
* la professionalità;
* la finalità di creazione di valore.

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8
Q

modelli d’impresa e tipi d’imprese?

A

Modelli d’impresa
* Dimensione
* Grado di industrializzazione dei
processi produttivi
* Strutturazione dell’organizzazione
* Livello di standardizzazione dei processi decisionali
* Potere di mercato
* Potere finanziario
* Disponibilità di risorse

ARTIGIANALE (X<10 DIPENDENTI)
PICCOLA IMPRESA (10<X<49 DIPENDENTI).
MEDIA IMPRESA (50<X<249 DIPENDENTI)
GRANDE IMPRESA (X>250 DIPENDENTI).

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9
Q

da cosa è caratterizzata l’impresa artigianale? quali sono le sue caratteristiche qualitative?

A

L’impresa artigianale è caratterizzata:
* Si considerano convenzionalmente artigiane le imprese con meno di 10 dipendenti.
* dall’organizzazione della produzione per mestieri, in cui ogni collaboratore possiede una specifica professionalità in genere manuale
* dall’artigianalità di strutture e processi decisionali, nel senso di assenza di metodi formali e strutturati
a differenza della produzione industriale che è caratterizzata dalla standardizzazione dei processi di lavorazione, poiché organizza la produzione per fasi omogenee e la concentra su prodotti standardizzati, necessita di un maggior capitale.
Le caratteristiche qualitative sono rispondenti ai seguenti requisiti:
* modalità artigiana della produzione
* scarsa strutturazione dell’organizzazione
* mancanza di standardizzazione nei processi decisionali
* nessun potere di mercato
* nessun potere nei confronti dei finanziatori

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10
Q

quali sono i parametri quantitativi che ci permetto di distinguere le grandi imprese dalle piccole medie imprese (4)

A

I parametri quantitativi che ci permettono di distinguere le piccole e medie imprese dalle grandi sono:
* Capitale investito (tutto quello che ha un valore che è di proprietà dell’azienda, risorse materiali).
 Il capitale investito dipende dalla lavorazione effettuata dall’impresa che può essere:
capital intensive, sono settori dove sono richiesti grandi capitali, Labour intensive settori dove non sono richiesti ingenti capitali.
 il capitale investito non tiene conto dei beni in locazione o in leasing. A bilancio verrà inserito il valore finale del bene in base al prezzo di riscatto.
 Il capitale investito non evidenzia in modo corretto l’eventuale appartenenza dell’impresa a un gruppo.
* Numero di addetti (attenzione alle scelte di delocalizzazione)
 Soffre di alcune limitazioni al fine di rappresentare le dimensioni aziendali.
 Dal rapporto tra il numero di addetti e il capitale investito si ricavano informazioni utili riguardanti il grado automazione del processo produttivo. Più alto è il rapporto minore sarà il grado di automazione.
* Fatturato (è l’indice più immediato, ma anche in meno corretto. Bisogna prestare attenzione al settore in cui operi, può succedere che generi un volume d’affari alto ma dipende dal prezzo d’acquisto delle materie prime).
 Dipende dal grado di integrazione verticale e da fenomeni inflazionistici.
* Valore aggiunto (misura il valore che ha creato la mia impresa, ad esempio attraverso i dipendenti, dato dai ricavi-costi (esterni)).
 Esso può essere determinato in via sintetica (deducendo dal valore dell’output aziendale il valore degli input acquistati dall’interno) o in via analitica (insieme delle remunerazioni dei fattori produttivi).

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11
Q

quali sono le caratteristiche qualitative?

A

Le principali caratteristiche qualitative riguardano:
* La disponibilità di risorse
* I meccanismi operativi e la struttura organizzativa
* La dimensione fisica degli impianti, la numerosità degli addetti impiegati, il numero di transazioni effettuate
* Le scelte strategiche
* La flessibilità

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12
Q

quali sono i principali aspetti fondamentali delle grandi imprese?

A

La fisionomia delle grandi imprese si può riassumere in alcuni aspetti fondamentali:
* L’impresa punta all’autonomia decisionale.
* L’impresa mira all’indipendenza finanziaria
* Il management gestisce l’azienda
* Il controllo è detenuto dalla direzione del consiglio di amministrazione integrato con i principali manager.

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13
Q

cosa sono dei gruppi d’imprese? quali sono le loro caratteristiche?

A

Insieme di imprese giuridicamente distinte, connesse da significativi legami azionari che complessivamente consentono il controllo stabile di tutte le attività, garantendone il coordinamento.
* Molteplici entità (giuridicamente) distinte
* Più della somma delle parti. (La holding vale almeno più del valore della somma delle singole aziende controllate dalla holding). Corporate discount: sconto sul valore di borsa del gruppo, abbiamo uno sconto sulla holding, ciò perché la holding ha dei costi che il mercato non vuole sostenere.
* Obiettivi comuni (controllo strategico). Unico imprenditore ha unica strategia per tutte le società.
* Processi decisionali unificati
* Fusione dei capitali (cash pooling, la cassa vene centralizzata. le 4 società sotto la holding in cui ha liquidità in eccesso mette denaro, tutte le società posso attingere a questo. Fondo. Per non intaccare le banche.

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14
Q

come si dividono i gruppi d’imprese?

A

 Gruppi gerarchici: una società principale chiamata holding controlla altre imprese, chiamate società operative. Si dividono a loro volta in:
 Holding finanziarie, le quali non svolgono attività produttiva
 Holding miste: le quali svolgono attività produttiva oltre a detenere partecipazioni di altre aziende del gruppo.
 Gruppi associativi: società con partecipazioni incrociate senza una holding. Tali gruppi caratterizzano l’economia giapponese. Ex: Tokyo-Mitsubishi
 Gruppi conglomerali: uguale al gruppo gerarchico, ma i business non devono essere correlati, cioè operano in settori privi di significativi collegamenti di natura industriale. Ex: Omaha (Warren buffet)

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15
Q

cos’è un’impresa quotata? quali sono i requisiti minimi? le imprese non quotate come vengono gestite? perchè un’impresa dovrebbe volersi quotare? cos’è l’ipo?

A

Per impresa quotata intendiamo un’impresa che emette azioni che vengono vendute a un pubblico indistinto di investitori e risparmiatori in un mercato regolamentato.
 Le società quotate nei mercati finanziari costituiscono na frazione piuttosto piccola in quanto molte società non arrivano alla quotazione per la mancanza dei requisiti dimensionali minimi o sostanziali imposte dalle borse valori.
Requisiti mini:
immettere dal 15 al 35% della propria impresa sul mercato in base al settore in cui operi
Le imprese non quotate, sono società che vengono gestite direttamente dai proprietari che non desiderano quotarsi in un mercato finanziario
Le imprese si quotano per due motivi principali:
* Emettiamo le azioni e l’imprenditore si mette i soldi in tasca.
* Emetto le azioni e i soldi degli investitori rimangono in azienda, questi servono per finanziare la crescita.
IPO: lo strumento attraverso il quale una società ottiene la diffusione dei titoli tra il pubblico

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16
Q

perché un’impresa dovrebbe quotarsi?
cos’è un takeover ostile?

A
  • Utilizzo del capitale di rischio per lo sviluppo dell’impresa.
  • Facilitazione della crescita dimensionale per linee esterne, cioè attività di acquisizioni, che aumentano il fatturato.
  • Maggiore attrattiità dell’impresa nei confronti di manager professionali.
  • Aumento di credibilità nei confronti degli Stakeholder perché ogni 3 mesi l’azienda quotata deve comunicare il proprio andamento e dello standing.
  • Spersonalizzazione dell’impresa, cioè separar la proprietà dai gestori della azienda.
17
Q

perchè non dovrebbe quotarsi?

A
  • La tendenza ad un ridotto livello di trasparenza. (ogni 3 mesi bisogna comunicare l’andamento dell’impresa).
  • L’impegno a remunerare periodicamente i titoli quotati. (Dividendo)
  • Vulnerabilità dell’impresa alla variabilità congiunturale del mercato mobiliare. (Fluttuazione mercati per pandemie, crisi …)
  • Assoggettamento a provvedimenti disciplinari e sanzionatori degli organismi che vigilano sulle società quotate in Borsa. (CONSOB autority per i mercati finanziari in Italia).
  • Il timore di perdere il controllo a seguito di tentativi di takeover ostile.
    (Si può controllare l’impresa anche con un 30% se il 50%+ delle azioni appartengono a privati e non a fondi d’investimento). Takeover significa fare una scalata per prendere il controllo di un’azienda, ad esempio i fondi d’investimento cercano di comprare le quotazioni dei privati con un premio.
  • La paura di affrontare il cambiamento. (Paura di un cambiamento dovuto alla quotazione in borsa dell’azienda).
18
Q

cosa significa essere venture capital?

A

Venture capital: apporto di capitale di rischio per finanziare l’avvio o la crescita in un’attività in settori ad elevato potenziale.

19
Q

cos’è un’impresa familiare?
quali sono i principali elementi che le caratterizzano?

A

Si parla di imprese familiari nei casi in cui una famiglia è proprietaria della società, occupando, in genere, anche le posizioni manageriali, direttamente o attraverso. persone legate alla famiglia da relazioni di fiducia. Nell’ impresa familiare una o due famiglie proprietarie detengono il controllo (50%+1)
 La forte sovrapposizione tra patrimonio aziendale e patrimonio familiare influenza l’evoluzione dell’impresa (autonomia patrimoniale imperfetta, in caso di debiti della società risponde sia l’impresa con il proprio patrimonio che famiglia attraverso il patrimonio personale). La ricchezza della famiglia è l’azienda. Se l’imprenditore vuole fare un’aumento di capitale, la famiglia si ritrova a non avere soldi per farlo, in quanto la sua ricchezza dipende completamente dall’azienda.
 Nelle imprese italiane il controllo familiare è la forma più diffusa
principali elementi che caratterizzano le imprese familiari sono:
* Gli assetti di governo dell’impresa particolari;
* Il legame tra proprietà e strategia assume un carattere molto forte; (scelte prese dalle famiglie. È non dal CDA).
* La scarsa managerializzazione;
* I processi di ricambio generazionale, manageriale e imprenditoriale «difficoltosi»; (molte imprese non sopravvivono nel tempo perché i figli degli imprenditori non hanno le stesse competenze e bravura).
* La relazione particolare con il territorio di origine e la relativa comunità locale.

20
Q

cos’è una partecipazione pubblica?

A

La partecipazione pubblica è una partecipazione di controllo in una società di diritto comune inserita nella sfera pubblica come uno degli strumenti utilizzabili per un tipo di sviluppo, denominato in dottrina «equilibrato», nel senso che è quello che il «politico» ritiene conveniente. Essa è di società di capitali di diritto comune, di cui lo Stato o altro ente pubblico detiene una partecipazione che può essere totalitaria (azionariato pubblico), di maggioranza o di minoranza (società mista).

21
Q

cos’è l’impresa pubblica?

A

L’impresa pubblica è una forma di controllo che è stata a lungo sperimentata nell’Europa Continentale. In linea di principio, queste imprese dovrebbero soddisfare interessi collettivi e, nei settori dove ci sono monopoli naturali, evitare che il potere monopolistico sia usato ai danni dei clienti. Viene gestita da un management di nomina statale.

22
Q

quali sono delle forme d’impresa non societarie? parlane

A
23
Q

cosa sono le aziende no profit?

A

Le aziende non profit sono enti di diritto privato che svolgono attività di pubblica utilità (terzo settore), talvolta operanti con contributi da parte dello Stato o di altri enti della PA. Sono non profit perché non possono distribuire utili o patrimonio ai soci, esso deve essere sempre essere redistribuito in azienda.

24
Q

cosa sono le imprese sociali?

A

Le imprese sociali si collocano all’intersezione del settore privato e pubblico (mercati tipicamente concorrenziali che ad esempio erogano servizi sociali o sanitari alla società) e sono organizzazioni che esistono non per un guadagno privato, ma per generare esternalità positive per la collettività o l’ambiente (social entrepreneurship o imprenditorialità sociale, si individua un gap o un determinato problema sociale e si cerca un modo per risolverlo attraverso il potere economico dei mercati).

25
Q

cosa sono le startup innovative a vocazione sociale?

A

Le startup innovative a vocazione sociale (SIAVS) sono imprese che operano nei settori tipici dell’impresa sociale quali l’assistenza sociale, quella sanitaria, la tutela ambientale e del patrimonio culturale, la formazione. Godono di agevolazioni fiscali e nel finanziamento dell’impresa tra cui anche il ricorso al crowdfunding, con l’idea di svolgere un ruolo da elemento propulsore per il rilancio degli investimenti e dell’occupazione nel sociale.

26
Q

impresa ibrida?

A

Impresa ibrida: organizzazione che mescola elementi, sistemi di valori e logiche d’azione. Servono a creare un impatto socio-ambientale positivo attraverso i meccanismi del mercato for-profit, ma senza lo scopo di lucro o possono essere imprese low profit.