1. Psicologia dello sviluppo: temi e contesti Flashcards
Di che cosa si occupa la psicologia dello sviluppo?
La psicologia dello sviluppo nasce come disciplina empirica alla fine del XIX secolo e si propone di identificare e descrivere i cambiamenti e i processi sottostanti che si verificano nel comportamento e nei processi cognitivi, emotivi e sociali dell’individuo nel corso della vita, al fine di comprendere come e perché avvengono. (pag1)
Le teorie che descrivono l’andamento della crescita.
TEORIA DELLA CONTINUITÀ: lo sviluppo è una serie di variazioni graduali di capacità, abilità e comportamenti priva di cambiamenti bruschi.
TEORIA DELLA DISCONTINUITÀ: propone una sequenza di cambiamenti improvvisi, simili a degli scalini ognuno qualitativamente diverso da quelli precedenti.
TERZA TEORIA: considera lo sviluppo come un processo per la maggioranza continua o quantitativo, che però viene interrotto da periodi discontinui di cambiamento di tipo più qualitativo come il MODELLO DELLE ONDE SOVRAPPOSTE DI SIEGLER: a qualsiasi età, i bambini usano una varietà di strategie per pensare e imparare. Il loro utilizzo diminuisce con l’aumentare degli anni e dell’esperienza e quelle più efficaci finiscono per predominare solo dopo un processo graduale. (pag1)
Sviluppo abilità: periodo critico e sensibile.
PERIODO CRITICO: momento dello sviluppo in cui l’individuo deve essere esposto a certe esperienze per acquisire determinate abilità ai fini dello sviluppo tipico.
PERIODO SENSIBILE: momenti nel corso dello sviluppo durante i quali la persona ha maggiori probabilità di acquisire certe abilità particolari. (pag.1)
Impatto abilità su altre competenze: sviluppo dominio-generale e dominio-specifico.
SVILUPPO DOMINIO-GENERALE: i processi di sviluppo possono avere un impatto sulla formazione di un’ampia serie di competenze.
SVILUPPO DOMINIO-SPECIFICO: lo sviluppo delle varie abilità avviene in maniera indipendente e separata, con un impatto limitato sulle competenze negli altri domini. (pag1-2)
La prospettiva interazionista.
Prospettiva teorica che rivolge la propria attenzione sia sulle caratteristiche dell’individuo che sulle influenze contestuali situazionali. (pag2)
La prospettiva ecologica e lo sviluppo secondo Bronfenbrenner.
Mette in rilievo l’importanza di comprendere non solo le relazioni tra l’organismo in via di sviluppo (il bambino) e i diversi sistemi di ambienti (la famiglia e la comunità) ma anche le relazioni tra i sistemi ambientali stessi.
Bronfenbrenner (1979), il principale fautore della prospettiva ecologica, lo sviluppo è visto come una serie di cerchi concentrici che descrivono le interazioni del bambino in crescita con un contesto ecologico in mutamento, in tutta la sua complessità. (pag.2)
Il sistema di sviluppo di Bronfenbrenner.
Si compone di una struttura teorica di riferimento che va dagli ambienti di cui il bambino fa esperienza più immediata e diretta ai contesti più remoti:
MICROSISTEMA: l’ambiente in cui il bambino vive e interagisce con le persone e le istituzioni a lui più vicini;
MESOSISTEMA: le relazioni reciproche tra i componenti del microsistema, come i genitori che interagiscono con gli insegnanti e così via;
ESOSISTEMA: composto dagli ambienti che hanno impatto sullo sviluppo del bambino, ma con cui in gran parte non esiste un contatto diretto, come il lavoro di un genitore che può influenzare la vita del bambino se richiede che viaggi spesso o ritorni a casa tardi la notte;
MACROSISTEMA: gli schemi ideologici e istituzionali di una particolare cultura o sottocultura.
CRONOSISTEMA: con il passare del tempo sia il bambino che l’ambiente che lo circonda sono sottoposti a dei cambiamenti che possono originarsi dal singolo o dal mondo esterno. (pag.2)
La prospettiva del ciclo di vita e l’effetto coorte di età.
Ipotesi sullo sviluppo come processo che continua nel corso dell’intero ciclo di vita, dal periodo neonatale alla terza età. Esso include nei propri studi anche i fattori storici che potrebbero influenzare lo sviluppo psicologico, ovvero considera l’EFFETTO COORTE D’ETA’: si considera un gruppo di individui nati nello stesso anno o durante uno stesso periodo storico in quanto condividendo le stesse esperienze storiche, possono portare la coorte a sviluppare problemi specifici e distintivi comuni a tutti. (pag.2)